Sono tornato a casa

08 Dicembre 2019

di Chu Keen Pong, Malesia

Ho creduto nel Signore per oltre un decennio e ho prestato servizio nella Chiesa per due anni, e poi ho abbandonato la Chiesa per andare a lavorare all’estero. Sono stato in diversi luoghi, fra cui Singapore, e ho guadagnato un bel po’ di denaro, ma sempre vivendo in questa esistenza della società moderna dove prevale la ragione del più forte, ognuno trama contro l’altro e vi è tradimento ovunque. Di fronte a ogni sorta di complessi rapporti interpersonali, stavo sempre in guardia contro gli altri. E gli altri stavano sempre in guardia contro di me, suscitandomi nel profondo la sensazione di non poter trovare un terreno stabile. Questo genere di vita mi ha sfinito nel corpo e nello spirito. L’unica cosa che mi offrisse qualche consolazione era il diario che portavo con me e in cui avevo copiato alcuni brani delle Scritture. Talvolta li leggevo e mi colmavano un vuoto nell’anima. Non andavo a una riunione in Chiesa da diversi anni, ma nell’ultimo anno ho avuto in mente una cosa sola: trovare una Chiesa dove potessi servire con fervore il Signore. In seguito ho sfruttato del tempo libero per andare in varie chiese della Malesia, grandi e piccole, ma ogni volta entravo tutto contento e me ne andavo scoraggiato. Percepivo sempre che dentro mancava qualcosa, ma non riuscivo a esprimere a parole che cosa fosse di preciso. Di fronte a questo conflitto sono arrivato all’estremo opposto, limitandomi a praticare videogiochi e a guardare film su Internet, talvolta restando alzato a giocare fino all’alba o guardando un film dopo l’altro. I miei orari di sonno erano un disastro. Quando ho cominciato a comportarmi così avevo una certa consapevolezza e percepivo che il Signore non sarebbe stato contento, ma a poco a poco sono diventato insensibile. È stato in quel periodo che ho perso il mio telefono cellulare. Sul momento mi sono sentito davvero irritato: il mio telefono non c’era più e così erano spariti tanti dati, e inoltre non avevo modo di collegarmi a Facebook. In superficie era una cosa brutta, ma non mi sarei mai aspettato che sarebbe stato un punto di svolta della mia vita. È come il vecchio detto, “non tutto il male vien per nuocere”.

All’inizio del 2017 ho acquistato un nuovo telefono cellulare. Un giorno alla fine di febbraio mi sono collegato a Facebook e poi inavvertitamente ho cliccato sulla cronologia di un profilo in lingua inglese e ho visto che nei post comparivano brani delle Scritture. Inoltre ho visto citazioni che non provenivano dalla Bibbia, ma mi trasmettevano davvero ispirazione e dal punto di vista emotivo mi coinvolgevano molto. Nei giorni successivi ho tenuto d’occhio quel profilo Facebook e ho perfino trascorso del tempo a consultare alcune parole. In conclusione ho letto fino in fondo il post che mi interessava. Solo dopo averlo letto ho capito che il contenuto principale dell’articolo era un’interpretazione del brano delle Scritture in cui il Signore Gesù dice: “Non chiunque Mi dice: ‘Signore, Signore!’ entrerà nel Regno dei Cieli(Matteo 7:21). Mi sembrava un’interpretazione molto originale, colma di ispirazione e di luce. Non avevo dato l’amicizia a quella persona, perciò, pur desiderando vedere altri post della sua cronologia, non potevo. Quello che riuscivo a vedere nella cronologia, però, era che l’utente di Facebook era della Corea del Sud ed era una sorella di nome Susan. Le ho inviato una richiesta di amicizia, ma probabilmente in quel momento non era connessa, perciò non ha accettato subito la mia richiesta. Due giorni dopo ho aggiunto su Facebook un’altra persona di lingua cinese, di nome Qi Fei, pure lei cristiana della Corea del Sud. Mi ha parlato di alcune sue esperienze di fede e quello che mi diceva mi piaceva davvero. Con mia sorpresa, la sorella Qi Fei era amica della sorella Susan, perciò questa volta ci siamo dati l’amicizia reciprocamente. Leggendo i loro post su Facebook e avendo occasionali colloqui, sono giunto a percepire che loro capivano molte cose riguardo alla fede in Dio.

Dopo aver parlato per un po’ della Bibbia e delle vicende della nostra vita, sentivo realmente che il loro modo di aiutarmi ad affrontare alcune mie contrarietà era davvero originale e che in quello che dicevano vi erano molte ragioni e intuizioni. Ho toccato con mano che loro erano diverse dalle altre persone. Stando in contatto con loro mi sentivo più stabile e provavo pace nel cuore e, anche se non le conoscevo molto bene, ancor prima di rendermene conto avevo cominciato a considerarle amiche intime per via della loro semplicità e sincerità. Volevo aprire loro il mio cuore. A poco a poco ho cominciato ad apportare dei cambiamenti al modo in cui vivevo la mia vita.

Circa una settimana dopo, la sera dell’11 marzo, sono andato su Facebook e ho visto che Susan era connessa. Prima le ho parlato di alcune questioni di lavoro, poi le ho detto del desiderio del mio cuore di trovare una Chiesa in cui prestare servizio, e di voler ascoltare i suoi suggerimenti. La sorella Susan mi ha detto che tutto è disposto e governato da Dio e che dovevo pregare di più Dio e impegnarmi a ricercare in merito a tale questione. Ha detto che tutto ha un tempo stabilito da Dio e tutti noi dobbiamo imparare ad aspettare e a sottometterci. Quindi ha menzionato la situazione attuale di molte Chiese: i predicatori non hanno più niente su cui predicare, certe chiese non hanno più nessuno che frequenti le riunioni, e in altre, anche se ne sono rimasti alcuni, non fanno che parlare di far soldi, stabilire rapporti d’affari e altre cose del tutto slegate dalla fede. Ha detto che queste cose sono in realtà tutte manifestazioni del fatto che le Chiese non hanno più l’opera dello Spirito Santo e sono ormai desolate. Mi riconoscevo realmente in tutto ciò che diceva. Quando in precedenza prestavo servizio nella Chiesa, i collaboratori si affannavano a farsi un nome e a guadagnare soldi per sé, tramando l’uno contro l’altro, calunniandosi a vicenda e cercando di spadroneggiare sui loro piccoli territori. Vi era perfino un comportamento licenzioso. Vedendo succedere queste cose una dopo l’altra, mi sentivo tanto depresso quanto indignato. All’epoca avevo domandato al pastore e ad alcuni miei collaboratori come dovessi interpretare tutto questo, ma non erano riusciti a darmi una spiegazione chiara. Con mia grande sorpresa, è stata la sorella Susan a risolvere questa confusione che da tanto tempo mi contrariava. Ho provato nel cuore una sorta di inesprimibile felicità.

Abbiamo anche esaminato l’argomento delle varie catastrofi e guerre in atto in quel momento e, a giudicare dai segni delle catastrofi ovunque e delle guerre imminenti, le profezie bibliche del secondo avvento del Signore sostanzialmente si erano avverate, e il Signore sarebbe ritornato presto. Questo mi ha rammentato un credente che avevo conosciuto su Internet verso mezzogiorno, il quale aveva detto che il Signore è ritornato nel 1991, ma nutrivo seri dubbi in proposito. Non ho potuto fare a meno di porre al riguardo una domanda a Susan. Quando mi ha chiesto che cosa ne pensassi, ho risposto: “Impossibile. Quando il Signore ritornerà, sicuramente discenderà su una nube e sarà visto da tutti. Ma non abbiamo visto il Signore discendere su una nube, perciò come è possibile dire che il Signore è già ritornato?”

Susan ha risposto: “Fratello, tu conosci bene la Bibbia. Se esamini attentamente le parole della Bibbia, sono sicura che troverai la tua risposta. In effetti ci sono molte profezie diverse riguardo al secondo avvento del Signore. Tutti noi possiamo vedere che le profezie bibliche rientrano principalmente in due categorie. Una è quella che hai appena menzionato, in cui si profetizza che il Signore discenderà pubblicamente su una nube e sarà visto da tutti. L’altro tipo profetizza l’avvento segreto del Signore, di cui sarà consapevole solo un certo gruppo di persone. Come disse il Signore Gesù: ‘Ecco, Io vengo come un ladro(Apocalisse 16:15). ‘Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco Lo sposo, uscitegli incontro!”’ (Matteo 25:6). ‘Come un ladro’ e ‘Verso mezzanotte si levò un grido’ significano che sarà una cosa silenziosa e quieta, ignota a tutti. Non risuoneranno i cieli e non tremerà la terra: non sarà qualcosa che tutti potranno vedere. Solo un piccolo gruppo di persone sarà in grado di udire la voce del Signore e di accoglierLo. Queste sono le profezie riguardo al Signore che viene in segreto. Se ci atteniamo soltanto alle profezie riguardo al Signore che discende pubblicamente su una nube ma trascuriamo le profezie riguardo al Signore che viene in segreto, è forse giusto? Allora non saremmo forse incapaci di udire la voce del Signore, perdendo l’occasione di accogliere il Signore e di essere innalzati al Regno dei Cieli?”

Sono rimasto sconcertato dalla domanda di Susan. Ho riletto più volte questi due brani e ho pensato: “Potrebbero esserci contraddizioni nella Bibbia? No, no, no! Come è possibile? Ma in effetti vi sono due categorie di profezie bibliche riguardo al ritorno del Signore! Come si spiega?” Confuso, le ho chiesto di proseguire la sua condivisione. Susan ha detto: “Dalle profezie della Bibbia possiamo vedere che il secondo avvento del Signore avverrà in due modi diversi. Uno è l’avvento nascosto, l’altro è la manifestazione pubblica. Negli ultimi giorni Dio Si incarnerà nel mondo quale Figlio dell’uomo, ed esteriormente Cristo sembrerà una persona comune, ordinaria, proprio come il Signore Gesù incarnato. Sarà dotato di umanità, mangerà, si vestirà, vivrà e agirà come una persona comune. Vivrà fra gli uomini e pertanto dal nostro punto di vista è da ritenersi nascosto perché nessuno vedrà che Egli è Dio e nessuno conoscerà la Sua vera identità. Quando il Figlio dell’uomo comincerà a operare e a parlare, chi sarà in grado di udire la voce di Dio vedrà nelle parole e nell’opera del Figlio dell’uomo l’espressione dell’indole di Dio. Vedrà l’autorità e la potenza di Dio e riconoscerà che il Signore è venuto. In tal modo si avvererà la profezia del Signore Gesù: ‘Le Mie pecore ascoltano la Mia voce e Io le conosco, ed esse Mi seguono(Giovanni 10:27). Coloro che sono incapaci di discernere la voce di Dio sicuramente considereranno il Dio incarnato una persona comune, in base al Suo aspetto esteriore. Rinnegheranno e rifiuteranno e perfino avverseranno, condanneranno e bestemmieranno il Cristo degli ultimi giorni. È proprio come quando il Signore Gesù venne a compiere la Sua opera: esteriormente sembrava un comune e ordinario Figlio dell’uomo, perciò la maggioranza delle persone Lo rinnegava, avversava e condannava. Solo un piccolo gruppo di persone riconobbe nelle Sue parole e nella Sua opera che il Signore Gesù era il Cristo incarnato, che era la manifestazione di Dio, e così seguì il Signore Gesù e conseguì la redenzione da Lui offerta”. Ascoltando la condivisione della sorella, ho percepito che era assai sensata, perché questi erano tutti dati di fatto: successe proprio così quando il Signore Gesù venne a compiere la Sua opera. Ma poi ci ho ripensato: nell’Apocalisse è detto che quando il Signore ritornerà discenderà pubblicamente su una nube, ed è ciò che dicono anche pastori e anziani. Tenendo presente questa cosa, ho subito domandato a Susan, con piena convinzione: “Il Signore Gesù Stesso disse che il Suo secondo avvento sarebbe stato su una nube. Come potrebbe essere un’incarnazione? Come puoi negare queste parole della Bibbia?” La sorella Susan ha risposto: “Ti basta esaminare molto attentamente la Bibbia per scoprire che molti punti profetizzano chiaramente che il Signore ritornerà incarnato”. Alla luce di ciò che ha detto la sorella Susan, ho trovato alcuni brani delle Scritture e mi sono messo a leggere: “Anche voi siate pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate(Luca 12:40). “Perché com’è il lampo che balenando risplende da una estremità all’altra del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel Suo giorno. Ma prima bisogna che Egli soffra molte cose e sia respinto da questa generazione(Luca 17:24-25).

Quando ho finito di leggere questi brani delle Scritture, la sorella Susan mi ha detto: “Queste profezie dicono ‘il Figlio dell’uomo viene’ e ‘così sarà del Figlio dell’uomo’. Il ‘Figlio dell’uomo’ nasce da un essere umano e possiede una normale umanità. Se Si manifestasse in un corpo spirituale, non potrebbe essere definito Figlio dell’uomo, così come Dio Jahvè è lo Spirito e non può essere definito Figlio dell’uomo. Gli esseri umani hanno anche visto angeli, che sono esseri spirituali e a loro volta non possono essere definiti Figli dell’uomo. Tutti coloro che hanno forma umana ma sono esseri spirituali non possono essere definiti Figli dell’uomo. Il Signore Gesù incarnato è definito Figlio dell’uomo e Cristo perché era l’incarnazione dello Spirito di Dio e la realizzazione dello Spirito nella carne. Divenne un uomo comune, ordinario, e visse fra gli uomini. Il Signore Gesù era il Figlio dell’uomo, l’incarnazione di Dio, perciò quando il Signore Gesù disse che sarebbe ritornato come Figlio dell’uomo intendeva che sarebbe ritornato come Figlio dell’uomo in un corpo fisico, non in forma spirituale. Pertanto, quando il Signore Gesù disse che sarebbe ritornato, intendeva che sarebbe ritornato sotto forma di incarnazione. Per di più, le Scritture dicono: ‘Ma prima bisogna che Egli soffra molte cose e sia respinto da questa generazione’. Questo dimostra ulteriormente che il ritorno del Signore avviene con la modalità dell’incarnazione. Pensaci: se il Signore al Suo ritorno Si manifestasse a noi con un corpo spirituale anziché un corpo fisico, non soffrirebbe e tanto meno verrebbe respinto dalla sua generazione. Chi oserebbe respingere lo Spirito di Dio? Chi sarebbe capace di far soffrire lo Spirito di Dio? Pertanto, non è forse superfluo dire se il Signore ritorna incarnato o viene in un corpo spirituale?”

Sono rimasto sbalordito nel leggere le parole “Figlio dell’uomo”. In passato avevo pensato alla questione del “Figlio dell’uomo”, ma non mi era mai stata chiara. La spiegazione della sorella Susan ha risolto completamente tutti i miei dubbi, e nell’ascoltarla sono stato sopraffatto dall’emozione. Si era fatto tardi, perciò ci siamo salutati e ci siamo disconnessi. Quella notte ero così emozionato che non sono riuscito a dormire fino a molto tardi. Ho pensato a come avessi creduto nel Signore per tanti anni ma non avessi mai ascoltato una condivisione così bella. Ero sbalordito, e avevo nel cuore una sorta di lucidità beata che non riuscivo a esprimere a parole.

Il giorno dopo, 12 marzo, ho provato una sensazione indistinta di speranza e di agitazione ineffabile. Questo perché la sera precedente io e Susan avevamo parlato perlopiù del Figlio dell’uomo e dell’incarnazione. Anche se potevo tracciare una connessione tra il Figlio dell’uomo e l’incarnazione e sapevo in teoria che il Signore Gesù non è altri che il Cristo incarnato, in realtà volevo ancora conoscere le risposte a varie domande, per esempio che cosa sia veramente l’incarnazione, che cosa sia Cristo, su quali basi si possa dire con certezza che Dio Si è incarnato e così via. Ma poiché tanto io quanto Susan durante il giorno lavoravamo ed eravamo liberi soltanto di sera, mi sono limitato a sperare che il tempo passasse un po’ più rapidamente.

Finalmente è arrivata la sera ed eravamo entrambi in rete. Dopo essermi connesso, la prima domanda che ho posto alla sorella Susan riguardava l’incarnazione. Mi ha inviato alcuni brani delle parole di Dio Onnipotente, chiedendomi di leggerli. E così mi sono messo a leggere: “Il significato dell’incarnazione è che Dio appare nella carne e viene a compiere la Sua opera fra gli uomini della Sua creazione sotto l’aspetto della carne. Così, perché Dio Si possa incarnare, Egli deve prima essere carne, carne dotata di normale umanità; questo, quantomeno, deve essere vero. Di fatto, ciò che è implicito nell’incarnazione di Dio è che Egli vive e opera nella carne, Dio nella Sua essenza stessa si fa carne, diventa un uomo(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza della carne abitata da Dio”). “Il Dio incarnato Si chiama Cristo, e Cristo è la carne assunta dallo Spirito di Dio. Questa carne è diversa da quella di qualunque uomo fatto di carne. Questa differenza esiste perché Cristo non è fatto di carne e di sangue, ma è l’incarnazione dello Spirito. Egli ha sia un’umanità normale sia una divinità completa. La Sua divinità non è posseduta da alcun uomo. La Sua umanità normale sostiene tutte le Sue normali attività nella carne, mentre la Sua divinità svolge l’opera di Dio Stesso(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza di Cristo è l’obbedienza alla volontà del Padre celeste”). “Colui che è l’incarnazione di Dio deve avere la Sua sostanza e la Sua espressione. Poiché Dio Si trasforma in carne, compirà l’opera che deve realizzare, e dal momento che Egli Si trasforma in carne, esprimerà ciò che è e sarà in grado di portare la verità all’uomo, dargli la vita e mostrargli la via. La carne che non contiene l’essenza di Dio non rappresenta certamente Dio incarnato: non c’è dubbio. Per esaminare se si tratta dell’incarnazione di Dio, l’uomo deve valutare l’indole che Egli esprime e le parole che pronuncia. In altri termini, il fatto che Egli sia o non sia Dio in carne, e che sia o non sia la vera via, deve essere giudicato dalla Sua essenza. E così, nello stabilire se si tratta[a] di Dio in carne, il punto è prestare attenzione alla Sua sostanza (la Sua opera, le Sue parole, la Sua indole e molto altro), anziché all’apparenza esteriore(Introduzione a “La Parola appare nella carne”). Dopo aver finito di leggere, ho percepito che queste parole spiegavano molto chiaramente il mistero dell’incarnazione, specialmente riguardo alla definizione di Cristo: “Il Dio incarnato Si chiama Cristo”. Era davvero chiaro, semplice ed eloquente! Anche se credevo nel Signore da oltre un decennio e sapevo che Gesù era Cristo, non avevo mai capito alcuni misteri della verità, per esempio perché diciamo che il Signore Gesù è Cristo. Quel giorno ho appreso dai brani delle parole di Dio inviatimi da Susan che il Dio incarnato è in effetti ciò che chiamiamo Cristo, e Cristo è Colui in cui Dio Si incarna. Ho riflettuto molto attentamente su queste parole e più ci riflettevo e più il mio cuore si illuminava.

La sorella Susan quindi mi ha detto che queste erano le parole di Dio Onnipotente; inoltre mi ha detto che la parola di Dio è la verità e che soltanto Dio Stesso è in grado di esprimere la verità. Quando ha menzionato “Dio Onnipotente”, per un attimo sono rimasto senza parole, anche se non è stata per me una sorpresa totale perché avevo già intuito che lei potesse appartenere alla Chiesa di Dio Onnipotente. Inoltre avevo letto su Internet alcune dicerie riguardo a questa Chiesa. Tuttavia mi consideravo cristiano e ritenevo di dover avere un cuore di venerazione per Dio, perciò non volevo giungere ad alcuna conclusione affrettata prima di aver capito come stessero realmente le cose. Questo per evitare di peccare con le parole e di offendere Dio. Inoltre nei giorni precedenti avevo pensato: io e la sorella Susan ci eravamo parlati diverse volte e, anche se non potevo vedere con chi stessi parlando, la verità che aveva condiviso con me era stata comunque in grado di risolvere la mia confusione. Mediante le nostre discussioni e leggendo i post della sua cronologia, percepivo che lei e Qi Fei erano entrambe persone sincere, cordiali e buone. Il contenuto della loro condivisione era per me davvero edificante e benefico. Nella Bibbia è scritto che si riconosce l’albero dal suo frutto; gli alberi buoni producono frutti buoni, mentre gli alberi cattivi danno frutti cattivi. Così, tramite il mio contatto con le sorelle Susan e Qi Fei, lentamente ho abbandonato i dubbi e le apprensioni che avevo nel cuore e ho chiesto a Susan di proseguire le sue condivisioni.

La sorella Susan mi ha detto: “Poiché Egli è Dio incarnato, ha le espressioni di Dio, ossia pronuncia parole. Il Dio incarnato degli ultimi giorni è venuto principalmente a esprimere la verità e giudicare, purificare e salvare gli esseri umani. Tutti coloro che sentono la voce del Signore ritornato e sanno ricercarla e accoglierla sono le vergini sagge che partecipano al banchetto del Signore, e questo avvera la profezia pronunciata dal Signore Gesù: ‘Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco Lo sposo, uscitegli incontro!”’ (Matteo 25:6). Le vergini sagge sentono la voce di Dio ed escono ad accoglierLo. Involontariamente vengono innalzate dinanzi al trono di Dio e si incontrano a faccia a faccia col Signore; accolgono il giudizio di Dio e la purificazione negli ultimi giorni. Tramite il giudizio delle parole di Dio, la loro indole corrotta viene trasformata e purificata, e loro vengono rese da Dio vincitrici prima delle catastrofi. Quella attuale è la fase in cui Dio Onnipotente opera in segreto per salvare e perfezionare l’uomo. Quando sarà stato creato un gruppo di vincitori, l’opera nascosta di Dio nella Sua incarnazione giungerà al termine, e il mondo sarà investito dalle catastrofi. Dio comincerà a ricompensare i buoni e a punire i malvagi e poi Si farà conoscere da tutti i paesi e i popoli del mondo. In quel momento si avvererà la profezia del Signore che discende su una nube, secondo Apocalisse 1,7: ‘Ecco, Egli viene con le nuvole e ogni occhio Lo vedrà; Lo vedranno anche quelli che Lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per Lui’. Si potrebbe ragionevolmente dire che, quando gli esseri umani vedranno il Signore discendere su una nube e renderSi manifesto a tutti, dovrebbero tutti provare una gioia sfrenata. Ma le Scritture dicono che tutte le tribù della terra gemeranno. Come mai? Perché quando Dio Si manifesterà pubblicamente l’opera nascosta di salvezza compiuta da Dio nella Sua incarnazione sarà già conclusa ed Egli avvierà l’opera di ricompensare i buoni e punire i malvagi. In quel momento, tutti coloro che avranno rifiutato l’opera nascosta di Dio perderanno completamente la possibilità di conseguire la salvezza, e coloro che Lo hanno trafitto – che avversano e condannano Dio Onnipotente, Cristo degli ultimi giorni – vedranno che Dio Onnipotente, da loro avversato e condannato, non è altro che il ritorno del Signore Gesù. Pensaci: come potrebbero allora non percuotersi il petto e piangere e fare stridere i denti? Questo è il contesto delle parole ‘tutte le tribù della terra faranno lamenti per Lui’”.

Mentre ascoltavo questa condivisione della sorella Susan, mi è ritornata quella sensazione di appagamento ed emozione che avevo avuto in precedenza. Quando facevo parte della mia vecchia Chiesa non avevo mai realmente capito questi brani, ma ne intendevo solo il significato letterale, pensando che il ritorno del Signore sarebbe avvenuto su una nube e sarebbe stato noto a tutti. Soltanto allora ho capito finalmente che Dio prima viene in segreto per compiere una fase dell’opera di giudicare e salvare l’uomo. Quando sarà stato creato un gruppo di vincitori, soltanto allora Egli Si manifesterà pubblicamente a tutte le nazioni e a tutti i popoli del mondo. Se ciecamente ci aggrappiamo all’idea che il Signore al Suo ritorno discenderà su una nube, se ci rifiutiamo di accogliere l’opera nascosta di Dio nella Sua incarnazione e aspettiamo che il Signore discenda pubblicamente su una nube, quello sarà il momento in cui andremo dritti all’inferno, perché l’opera di Dio di salvare l’umanità si sarà già conclusa. Sia ringraziato il Signore per la Sua guida. Ero giunto a capire molto in quel breve periodo in cui la sorella Susan aveva tenuto con me le sue condivisioni.

La sorella Susan quindi mi ha chiesto se volessi accogliere Dio Onnipotente come mio Salvatore. La prima volta che me l’ha domandato, non ho risposto, e quando me l’ha domandato di nuovo è sgorgata in me una sensazione indescrivibile di emozione e di agitazione. Ho risposto con fervore: “Lo… voglio!” Dopo avere pronunciato queste parole, mi sono sentito come un figliol prodigo che per lungo tempo avesse vagato nel deserto e fosse finalmente ritornato in una casa accogliente. Nel mio cuore mi sentivo colmo di gioia e di tranquillità.

Dopo avere accolto l’opera di Dio degli ultimi giorni, ho ripubblicato alcuni post della sorella Susan. Poco dopo, cinque o sei amici di Facebook mi hanno inviato messaggi dicendomi di “svegliarmi” e mi hanno inviato link a siti che erano colmi di attacchi, accuse e diffamazioni nei confronti della Chiesa di Dio Onnipotente. Sapevo che questo era un intralcio di Satana e non ci ho badato. Il giorno dopo, un pastore mi ha rintracciato su Internet e dopo qualche chiacchiera oziosa mi ha domandato: “Davvero credi in Dio Onnipotente? Come mai vuoi credere in Dio Onnipotente?” La cosa mi ha davvero sconvolto, perciò gli ho domandato a mia volta: “Le pecorelle di Dio ascoltano la Sua voce. Dalle parole di Dio Onnipotente ho riconosciuto che tutto quanto è stato espresso da Dio Onnipotente è la verità, che è la voce di Dio, e allora perché non dovrei credere in Dio Onnipotente? Perché?” Probabilmente non aveva previsto che gli domandassi una cosa del genere e per un po’ non ha risposto. Così gli ho domandato di nuovo: “Pastore, lei ha esaminato l’opera di Dio Onnipotente negli ultimi giorni? Ha letto le parole di Dio Onnipotente? In quanto pastore, come può rifiutarsi di ricercare ed esaminare, ed esprime invece giudizi e accuse a casaccio?” Con mia sorpresa, ha tergiversato, senza darmi una risposta concreta, e poi all’improvviso si è disconnesso. Vedendolo così innervosito, ho provato un senso indescrivibile di felicità e una soddisfazione come se avessi trionfato su una tentazione di Satana. In realtà, avevo soltanto fatto uso di alcune domande che avevano tirato fuori spesso nelle nostre discussioni le sorelle Susan e Qi Fei; avevo soltanto detto qualcosa di ciò che avevo capito dalle parole di Dio Onnipotente. Non mi sarei mai aspettato che un pastore tanto temibile rimanesse sbalordito dalle mie domande. Questa piccola esperienza mi ha trasmesso grande sicurezza. Sia ringraziato Dio!

In un batter d’occhio sono trascorsi oltre cinque mesi. Frequentando riunioni e leggendo le parole di Dio, ho acquisito una comprensione di ciò che significa l’incarnazione, di che genere di persona può entrare nel Regno dei Cieli e altri aspetti della verità. In tutto questo periodo ho sperimentato turbamenti dovuti a ogni sorta di dicerie diffuse da pastori e anziani. A volte mi sono sentito negativo e debole perché non capivo i trucchi di Satana, ma Dio non Si è mai allontanato da me. Tramite le parole di Dio lettemi dalle sorelle e le loro pazienti condivisioni riguardo alla verità sono stato in grado di acquisire un certo discernimento in merito alla natura satanica di pastori e anziani e alla loro essenza di ostilità verso la verità e di opposizione a Dio. Inoltre ho cominciato ad avere un certo discernimento riguardo al loro spregevole impulso a fare il possibile per impedire ai credenti di ricercare ed esaminare la vera via. Non verrò più fuorviato o dominato da loro. Poter uscire dall’influsso tenebroso di Satana ed essere innalzato dinanzi al trono di Dio sono state la grazia e la benedizione di Dio per me. Sia ringraziato Dio Onnipotente! Potermi rivolgere a Dio è una cosa predestinata e disposta da Dio molto tempo fa. Farò affidamento su Dio e andrò avanti senza più alcun dubbio! Quando sono entrato nella casa di Dio, il primo inno che ho imparato è stato “Percorrendo la giusta via della vita umana”: “Le parole di Dio sono la verità, più le leggo, più il mio cuore si illumina. Le parole di Dio svelano il mistero della vita e di colpo mi fanno vedere la luce. Capisco che tutto quel che ho proviene da Dio: è tutta grazia di Dio. Seguo Cristo e cerco la verità e la vita; sto percorrendo il giusto cammino della vita umana” (Seguire l’Agnello e cantare dei canti nuovi). E oggi predico il Vangelo e testimonio Dio con fratelli e sorelle della Chiesa. Voglio gettarmi a capofitto nel mio dovere e ripagare l’amore di Dio!

Note a piè di pagina:

a. Il testo originale indica “quanto a”.

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