Passi scelti tratti dai quattro brani della parola di Dio su “La verità intrinseca dell’opera di conquista” Parte 2

12. Il risultato a cui ambisce l’opera di conquista è soprattutto far sì che la carne umana smetta di ribellarsi, ossia che la mente dell’uomo acquisisca una nuova comprensione di Dio, che il suo cuore Gli obbedisca completamente e che l’uomo decida di darsi a Lui. Il modo in cui il temperamento o la carne di una persona cambia non determina il fatto che sia stata conquistata oppure no. Piuttosto, è quando il tuo pensiero, la tua coscienza e il tuo senno si trasformano (ossia, quando tutto il tuo atteggiamento mentale cambia), che sei stato conquistato da Dio. Quando ti decidi a obbedire e adotti una nuova mentalità, quando non includi più alcuna delle tue nozioni o intenzioni personali nelle parole e nell’opera di Dio, e quando la tua mente può pensare in modo normale, ossia quando puoi adoperarti per Dio con tutto il tuo cuore, ecco che questo tipo di persona è stato pienamente conquistato.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in La Parola appare nella carne

13. Nel regno della religione, molti patiscono in misura significativa per tutta la vita, sottomettendo il corpo o portando la croce, addirittura soffrendo e sopportando fino all’ultimo respiro! Alcuni stanno ancora digiunando nel mattino della loro morte. Per tutta la vita si privano di cibo gradevole e bei vestiti, sottolineando solo il patimento. Sono capaci di sottomettere il corpo e di rinunciare alla carne. La loro volontà di sopportare la sofferenza è encomiabile. Tuttavia, il loro pensiero, le loro nozioni, il loro atteggiamento mentale e invero la loro vecchia natura, nessuno di questi aspetti è stato affrontato in alcun modo. Non hanno una vera comprensione di sé stessi. La loro immagine mentale di Dio è quella tradizionale di un Dio astratto, vago. La loro determinazione a soffrire per Dio deriva dal loro zelo e dalla loro natura positiva. Sebbene credano in Dio, non Lo comprendono né conoscono la Sua volontà. Si limitano a operare ciecamente e a soffrire ciecamente per Dio. Non attribuiscono alcun valore al discernimento e poco si curano di come assicurare che il loro servizio soddisfi effettivamente la volontà di Dio. Tanto meno sanno come raggiungere una comprensione di Dio. Il Dio che servono non è Dio nella Sua immagine originale, bensì un Dio che essi stessi hanno evocato, un Dio di cui hanno sentito parlare o un Dio leggendario trovato negli scritti. Usano quindi la loro vivida immaginazione e il loro cuore devoto per soffrire per Dio e per farsi carico per Lui dell’opera che Egli desidera compiere. Il loro servizio è assai impreciso, al punto che non esiste praticamente nessuno che serva davvero Dio in maniera tale da compiere la Sua volontà. A prescindere da quanto siano disposti a soffrire, la loro prospettiva originale del servizio e la loro immagine mentale di Dio restano immutate, poiché non sono stati sottoposti al giudizio e al castigo di Dio e al Suo affinamento e alla Sua perfezione e poiché nessuno li ha guidati con la verità. Sebbene credano in Gesù Salvatore, nessuno di loro Lo ha mai visto e Lo conoscono solo attraverso la leggenda e per sentito dire. Pertanto il loro servizio non equivale ad altro che servire in modo casuale con gli occhi chiusi, come un cieco che serve il proprio padre. In definitiva, che cosa si può ottenere con questo genere di servizio? E chi lo approverebbe? Dal principio alla fine, il loro servizio resta completamente immutato. Ricevono solo le lezioni create dall’uomo e fondano il servizio sulla loro naturalezza e su ciò che essi stessi amano. Così facendo, quale ricompensa si potrebbe ottenere? Nemmeno Pietro, che vide Gesù, sapeva come servire in modo da compiere la volontà di Dio. Fu solo alla fine, in tarda età, che arrivò a comprendere. Questo cosa dice degli uomini ciechi che non hanno ricevuto alcun trattamento o potatura e che non hanno avuto nessuno che li guidasse? Gran parte del vostro servizio odierno non è forse simile a quello dei ciechi? Tutti quelli che non hanno ricevuto il giudizio, né la potatura e il trattamento e non sono cambiati, non sono forse conquistati in maniera incompleta? Di che utilità sono tali individui? Se il tuo pensiero, la tua comprensione della vita e la tua comprensione di Dio non mostrano alcun nuovo cambiamento e non portano nemmeno a una piccola vera conquista, non conseguirai mai nulla di rimarchevole nel tuo servizio! Senza una visione e senza una nuova comprensione dell’opera di Dio, non puoi essere conquistato. Il tuo modo di seguire Dio somiglierà dunque a quello di coloro che patiscono e digiunano, ossia sarà di scarso valore! È proprio perché c’è scarsa testimonianza nel loro operato che affermo che il loro servizio è futile! Per tutta la loro vita soffrono, trascorrono del tempo in prigione e in ogni momento sopportano, sottolineano l’amore e la bontà e portano la croce. Sono calunniati e rifiutati dal mondo e hanno sperimentato ogni avversità. Obbediscono sino alla fine, eppure non sono ancora stati conquistati e non possono offrire alcuna testimonianza dell’essere conquistati. Hanno sofferto non poco, ma dentro di loro non conoscono affatto Dio. Nulla dei loro vecchi pensieri, delle vecchie nozioni, delle pratiche religiose, delle cognizioni create dall’uomo e delle idee umane è stato affrontato. In loro non vi è alcuna nuova comprensione. Nemmeno un po’ della loro comprensione di Dio è vera o accurata. Hanno frainteso la volontà di Dio. Si può forse considerare ciò servire Dio? Per quanto tu abbia capito Dio in passato, prova a supporre di affermarlo oggi e di continuare a basare la tua comprensione sulle tue nozioni e sulle tue idee personali a prescindere dall’operato di Dio. Ossia, prova a supporre di non possedere alcuna nuova, vera comprensione di Dio e di non riuscire a conoscere la Sua vera immagine e la Sua vera indole. Prova a supporre che la tua comprensione di Dio sia ancora guidata da un pensiero feudale e superstizioso e che nasca ancora da fantasie e nozioni umane. Se è così, allora non sei stato conquistato. Il Mio obiettivo nel dirti adesso queste parole è permetterti di capire e usare questa conoscenza per guidarti verso una nuova e accurata comprensione. Le Mie parole mirano, inoltre, a liberarti dalle vecchie nozioni e dalla vecchia conoscenza che porti in te, affinché tu possa avere una nuova comprensione. Se davvero ti nutri delle Mie parole, la tua comprensione cambierà considerevolmente. Finché conserverai un cuore obbediente mentre ti nutri delle parole di Dio, la tua prospettiva riprenderà vigore. Finché sarai capace di accettare i ripetuti castighi, la tua vecchia mentalità cambierà in modo graduale. Se la tua vecchia mentalità sarà completamente sostituita dalla nuova, la tua pratica cambierà di conseguenza. Così facendo, il tuo servizio diverrà sempre più mirato, sempre più capace di compiere la volontà di Dio. Se riesci a trasformare la tua vita, la tua comprensione dell’esistenza e le tue molte nozioni su Dio, la tua naturalezza diminuirà in modo graduale. Questo, e nient’altro che questo, è il risultato che segue alla conquista dell’uomo da parte di Dio; questo è il cambiamento che si osserverà nell’uomo. Se, nel credere in Dio, tutto quello che sai riguarda la sottomissione del corpo e la sopportazione e il patimento, e non ti è chiaro se ciò che stai facendo sia giusto o sbagliato, tanto meno per chi lo stai facendo, come può questo genere di pratica condurre al cambiamento?

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in La Parola appare nella carne

14. Dovreste comprendere che non pretendo da voi che il vostro corpo sia tenuto legato o che il vostro cervello sia controllato e gli sia impedito di concepire pensieri arbitrari. Questo non è l’obiettivo dell’opera né l’opera da compiersi subito. … Dovete capire l’opera di Dio e conoscere la vostra natura, la vostra essenza e la vostra vecchia vita. In particolare, dovete conoscere le vostre erronee pratiche e gli atti umani del passato. Per cambiare, dovete iniziare a trasformare il vostro pensiero. Sostituite dapprima il vostro vecchio modo di pensare con quello nuovo e lasciate che questo governi le vostre parole, le vostre azioni e la vostra vita. È quanto si chiede adesso a ciascuno di voi. Non praticate ciecamente né seguite ciecamente. Dovreste avere una base e un obiettivo. Non prendete in giro voi stessi. Dovreste conoscere l’esatta finalità della vostra fede in Dio, ciò che si dovrebbe acquisire da essa e ciò che dovreste entrare esattamente in questo momento. È imperativo che tu sappia tutto questo.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in La Parola appare nella carne

15. Quando la tua comprensione degli atti di Dio cambierà, quando avrai una nuova comprensione della verità di tutto ciò che Dio dice, e quando la tua comprensione interiore sarà elevata, la tua vita migliorerà. Tutto quello che la gente fa e dice adesso è concreto. Queste non sono dottrine, ma piuttosto ciò che è necessario alle persone per la loro vita e ciò che dovrebbero possedere. Questo è il cambiamento che avviene nell’uomo durante l’opera di conquista, il cambiamento che questi dovrebbe sperimentare, ed è il risultato che deriva dalla conquista dell’uomo. Una volta modificato il tuo modo di pensare, adottato un nuovo atteggiamento mentale, capovolte le tue nozioni, le tue intenzioni e i tuoi ragionamenti logici passati, eliminato quanto era profondamente radicato in te e conquistata una nuova comprensione della fede in Dio, le testimonianze che dai saranno elevate e tutto il tuo essere sarà davvero cambiato. Tutti questi elementi sono i più concreti, i più realistici e i più fondamentali – ciò che le persone trovavano difficile toccare in passato e quello con cui non potevano entrare in contatto. Questa è la vera opera dello Spirito.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in La Parola appare nella carne

16. Al termine dell’opera di conquista, è indispensabile che capiate che Dio non è soltanto il Dio degli Israeliti, ma piuttosto il Dio di tutto il creato. Egli ha creato l’umanità intera, non solo gli Israeliti. Se affermi che Dio è soltanto il Dio degli Israeliti o che è impossibile che Dio Si incarni in qualsiasi nazione al di fuori di Israele, allora non hai ancora raggiunto alcuna comprensione durante l’opera di conquista e non riconosci affatto che Dio è il tuo Dio. Tutto ciò che riconosci è che Dio Si è spostato da Israele in Cina ed è costretto a essere il tuo Dio. Se questo è ancora il tuo punto di vista, allora l’opera che ho compiuto in te è stata vana e non hai compreso nulla di ciò che ho detto. Alla fine, se anche tu come Matteo scrivi una nuova genealogia per Me, trovi un “antenato” adatto a Me e un capostipite appropriato – cosicché Dio ha due genealogie per queste Sue due incarnazioni – non sarebbe dunque il più grande scherzo del mondo? Tu, questa “persona ben intenzionata” che Mi ha trovato una genealogia, non saresti diventato colui che ha diviso Dio? Sei in grado di farti carico del fardello di questo peccato? Dopo tutta questa opera di conquista, se ancora non credi che Dio è il Dio di tutto il creato, se ancora pensi che Dio è soltanto il Dio degli Israeliti, non sei forse qualcuno che Gli resiste apertamente? Lo scopo di conquistarti oggi è far sì che tu riconosca che Dio è il tuo Dio e il Dio altrui e, aspetto più importante, il Dio di tutti coloro che Lo amano e il Dio di tutto il creato. È il Dio degli Israeliti e il Dio del popolo d’Egitto. È il Dio dei Britannici e il Dio degli Americani. Non è solo il Dio di Adamo ed Eva, ma anche il Dio di tutti i discendenti di Adamo ed Eva. È il Dio di tutte le cose nei cieli e di tutte le cose in terra.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in La Parola appare nella carne

17. La famiglia israelita e allo stesso modo tutte le famiglie dei Gentili sono nelle mani di un unico Dio. Non solo Egli operò in Israele per molti millenni e un tempo nacque in Giudea, ma oggi discende in Cina, il luogo dove il gran dragone rosso giace raggomitolato. Se l’essere nato in Giudea ne fa il Re dei Giudei, discendere oggi in mezzo a voi non Lo rende forse il vostro Dio? Egli guidò gli Israeliti e nacque in Giudea, ed è altresì nato in una terra dei Gentili. Tutta la Sua opera non è forse per l’intera umanità che Egli ha creato? Ama gli Israeliti cento volte e odia i Gentili mille volte? Non è questa la vostra nozione? Siete voi che non riconoscete Dio; non è che Dio non sia mai stato il vostro Dio. Siete voi che rifiutate Dio; non è che Dio non intenda essere il vostro Dio. Chi fra coloro che sono stati creati non è nelle mani dell’Onnipotente? L’obiettivo del conquistarvi oggi non è forse farvi riconoscere che Dio non è altri che il vostro Dio? Se sostenete ancora che Dio è soltanto il Dio degli Israeliti e ancora asserite che la casa di David in Israele è l’origine della nascita di Dio, e che nessuna nazione tranne Israele è qualificata per “produrre” Dio, e che tanto meno qualsiasi famiglia gentile sia in grado di ricevere personalmente l’opera di Jahvè – se il tuo modo di pensare è ancora questo, non ti rende forse un irriducibile ostinato? Non fissarti sempre su Israele. Dio è in mezzo a voi proprio in questo momento. Non continuare a rivolgere lo sguardo al cielo. Smetti di anelare al tuo Dio in cielo! Dio è venuto in mezzo a voi, dunque come può essere in cielo? Non hai creduto in Lui per molto tempo, eppure hai innumerevoli nozioni su di Lui, al punto che non osi pensare nemmeno per un istante che il Dio degli Israeliti Si degnerebbe di “onorarvi” della Sua presenza. Tantomeno osate pensare a come potreste vedere Dio che compie un’apparizione personale, visto quanto siete intollerabilmente lordi. Non avete neppure mai pensato a come Dio potrebbe discendere di persona in una terra di Gentili. Egli dovrebbe discendere sul Monte Sinai o sul Monte degli Ulivi e apparire agli Israeliti. I Gentili (ossia, la gente nata fuori da Israele) non sono forse tutti oggetto della Sua avversione? Come potrebbe Egli operare di persona in mezzo a loro? Tutte queste sono le nozioni profondamente radicate che avete sviluppato nel corso di molti anni. Lo scopo del conquistarvi oggi è distruggere queste vostre nozioni. Come risultato di ciò avete visto Dio apparire di persona in mezzo a voi – non sul Monte Sinai o sul Monte degli Ulivi, ma in mezzo a gente che Egli non ha mai guidato in passato.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in La Parola appare nella carne

18. Dopo che Dio ebbe compiuto le Sue due fasi dell’opera in Israele, gli Israeliti e così tutti i Gentili arrivarono ad accogliere questa nozione: sebbene sia vero che Dio abbia creato tutte le cose, Egli intende essere soltanto il Dio degli Israeliti, non il Dio dei Gentili. Gli Israeliti credono quanto segue: Dio può essere soltanto il nostro Dio, non il Dio di voi Gentili, e poiché non venerate Jahvè, Jahvè – il nostro Dio – vi odia. I Giudei credono anche questo: il Signore Gesù assunse l’immagine di noi popolo ebraico ed è un Dio che porta il marchio del popolo ebraico. È in mezzo a noi che Dio opera. L’immagine di Dio e la nostra immagine sono simili; la nostra immagine si avvicina a quella di Dio. Il Signore Gesù è il Re di noi Giudei; i Gentili non sono qualificati per ricevere una salvezza così grande. Il Signore Gesù è il sacrificio offerto per espiare il peccato per noi Giudei. È soltanto sulla base di queste due fasi dell’opera che gli Israeliti e il popolo ebraico formarono queste numerose nozioni. Essi rivendicano prepotentemente Dio per sé stessi, non permettendo che Dio fosse anche il Dio dei Gentili. In questo modo, Dio divenne un vuoto nei cuori dei Gentili. Questo perché tutti arrivarono a credere che Dio non vuole essere il Dio dei Gentili e che ama solo gli Israeliti – il Suo popolo eletto – e ama i Giudei, in particolare i discepoli che Lo seguirono. Non sai che l’opera compiuta da Jahvè e Gesù mirava alla sopravvivenza di tutta l’umanità? Adesso riconosci che Dio è il Dio di tutti voi nati fuori da Israele? Oggi Dio non è forse proprio qui, in mezzo a voi? Questo non può essere un sogno, vero? Non accettate questa realtà? Non osate crederci né pensarci. A prescindere dal vostro punto di vista, Dio non è proprio qui in mezzo a voi? Temete ancora di credere a queste parole? D’ora in avanti, non tutte le persone che Egli ha conquistato e che desiderano essere seguaci di Dio, il popolo eletto di Dio? Tutti voi, che oggi siete dei seguaci, non siete il popolo eletto fuori da Israele? La vostra condizione non è la stessa degli Israeliti? Non è di tutto questo che dovreste rendervi conto? Non è forse l’obiettivo dell’opera di conquista che vi riguarda? Poiché potete vedere Dio, Egli sarà il vostro Dio per sempre, fin dall’inizio e per il futuro. Egli non vi abbandonerà, fino a quando tutti voi intendiate seguirLo ed essere creature fedeli e obbedienti a Lui.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)” in La Parola appare nella carne

19. Che cosa significa essere perfezionato? Che cosa significa essere conquistato? Quali criteri si devono soddisfare per essere conquistato? E quali criteri si devono soddisfare per essere perfezionato? Conquista e perfezionamento sono entrambi finalizzati all’opera compiuta sull’uomo affinché questi possa ritrovare la sua sembianza originale ed essere libero dalla sua indole satanica corrotta e dall’influenza di Satana. La conquista avviene all’inizio del processo di lavoro sull’uomo, ossia è la prima fase dell’opera. Il perfezionamento è la seconda fase, o il lavoro conclusivo. Ogni essere umano deve attraversare il processo di conquista, altrimenti non potrebbe conoscere Dio e non saprebbe che esiste un Dio, ossia non sarebbe in grado di riconoscerLo. E se una persona non riconosce Dio, non potrebbe essere resa completa da Dio perché non soddisferebbe i criteri per questo completamento. Se non riconosci nemmeno Dio, come potresti conoscerLo? E come Lo ricercheresti? Saresti altresì incapace di testimoniarLo, tantomeno di avere la fede per soddisfarLo. Pertanto, per chiunque desideri essere reso completo, il primo passo è sottoporsi all’opera di conquista. Questa è la prima condizione. Tuttavia, che si tratti di conquista o perfezionamento, ciascuna opera mira a forgiare l’uomo e a cambiarlo, e ciascuna opera è un elemento nel lavoro di gestione dell’uomo. Queste due fasi sono necessarie per trasformare un individuo in una persona completa; nessuna delle due fasi può essere tralasciata. È vero che “essere conquistato” non sembra molto gradevole, ma il processo di conquista è, in realtà, un processo di trasformazione. Una volta conquistato, potresti non esserti completamente liberato dalla tua indole corrotta, ma l’avrai conosciuta. Attraverso l’opera di conquista arriverai a comprendere la tua meschina umanità nonché la tua grande disubbidienza; anche se sarai incapace di eliminarle o di modificarle nel breve periodo di tale opera, arriverai a conoscerle. Questo getta le fondamenta della tua perfezione. Pertanto la conquista e il perfezionamento sono entrambi compiuti per cambiare l’uomo, per liberarlo dalla sua indole satanica corrotta affinché egli possa donarsi pienamente a Dio. Tuttavia, l’essere conquistato è solo il primo gradino per la trasformazione dell’indole umana, nonché per l’uomo che si dona pienamente a Dio, un gradino che è inferiore all’essere perfezionato. L’indole vitale di una persona conquistata subisce molto meno cambiamenti di quella di una persona perfezionata. L’essere conquistato e l’essere perfezionato sono concettualmente diversi poiché sono fasi differenti dell’opera divina e impongono dei modelli diversi alle persone, laddove la conquista ne comporta di inferiori e la perfezione, invece, di superiori. I perfezionati sono i giusti, le persone rese sante e pure; sono cristallizzazioni del lavoro di gestione dell’umanità o prodotti finali. Sebbene non siano degli esseri umani irreprensibili, sono degli individui che cercano di vivere esistenze significative. E per quanto riguarda i conquistati? Essi riconoscono solo a parole che Dio esiste; riconoscono che Dio Si è incarnato, che la Parola appare nella carne e che Dio è venuto sulla terra per compiere l’opera di giudizio e castigo. Riconoscono, inoltre, che il giudizio e il castigo di Dio nonché le Sue percosse e il Suo affinamento sono utili all’uomo, ossia stanno appena cominciando ad avere una sembianza umana e hanno una certa comprensione della vita, ma sono ancora confusi in proposito. In altre parole, stanno appena iniziando a possedere l’umanità. Questi sono i risultati dell’essere conquistato. Quando le persone intraprendono il cammino della perfezione, la loro vecchia indole può essere modificata. Inoltre, le loro vite continuano a crescere e mano a mano entrano più profondamente nella verità. Sono capaci di detestare il mondo e tutti quelli che non ricercano la verità; in particolare, provano avversione per se stessi, ma, soprattutto, conoscono chiaramente se stessi. Sono disposti a vivere secondo la verità e fanno della ricerca della verità il loro obiettivo. Sono riluttanti a vivere nell’ambito dei pensieri generati dalla loro mente e provano disgusto per la presunzione, la superbia e l’orgoglio dell’uomo. Parlano con grande senso del decoro, gestiscono le cose con discernimento, possiedono una grande saggezza e obbediscono fedelmente a Dio. Se fanno un’esperienza di castigo o giudizio, non solo non diventano passivi o deboli, ma ne sono grati. Non sanno fare a meno del castigo e del giudizio di Dio; anzi, attraverso di essi, possono ricevere la Sua protezione. Non perseguono una fede di pace e di gioia, e non cercano il pane per placare la fame. Né cercano i piaceri effimeri della carne. Questo è ciò che possiedono gli uomini portati a perfezione.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (4)” in La Parola appare nella carne

20. Sostieni di riconoscere il Dio incarnato e riconosci che la Parola appare nella carne, eppure fai delle cose alle Sue spalle e non agisci nel modo che Egli desidera e non Lo temi. Questo è riconoscere Dio? Riconosci quello che dice, ma rifiuti di mettere in pratica anche ciò di cui sei capace e non segui la Sua via. Questo è riconoscerLo? Tu Lo riconosci, ma il tuo unico atteggiamento è di difenderti da Lui, mai di venerarLo. Se hai visto e riconosciuto la Sua opera e sai che Egli è Dio, eppure rimani tiepido e del tutto immutato, non sei ancora una persona conquistata.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (4)” in La Parola appare nella carne

21. Una persona che è stata conquistata deve fare tutto quello che può; desidera penetrare e raggiungere le verità più elevate sebbene non sia ancora in grado di farlo. Le sue pratiche sono circoscritte e limitate solo perché ella è limitata in ciò che può accogliere. Eppure deve quantomeno fare tutto ciò che è nelle sue possibilità. Se riesci a fare queste cose, sarà in virtù dell’opera di conquista. Supponiamo che tu dica: “Dato che Egli può proferire così tante parole che l’uomo non è in grado di pronunciare, se non è Dio, chi è?” Avere questo genere di pensieri non significa riconoscere Dio. Se riconosci Dio, devi mostrarlo attraverso le tue azioni. Guidare una Chiesa ma essere incapace di fare ciò che è giusto, bramare il denaro e incanalare sempre in segreto i soldi della Chiesa nelle tue tasche è riconoscere l’esistenza di un Dio? Dio è onnipotente e deve essere temuto. Come puoi non avere paura se davvero riconosci che esiste un Dio? Come puoi aver fatto cose tanto deprecabili? Questo è forse credere? Riconosci davvero Dio? È Dio ciò in cui credi? Quello in cui credi è un Dio vago; ecco perché non Lo temi! Tutti coloro che davvero riconoscono e conoscono Dio Ne hanno timore e paventano di fare qualsiasi cosa si opponga a Lui o vada contro la loro coscienza; in particolare, temono di compiere qualsiasi atto che sanno contrario al volere di Dio. Solo questo può essere considerato il riconoscimento dell’esistenza di Dio. Che cosa dovresti fare quando i tuoi genitori ti dissuadono dal credere in Dio? Come dovresti amare Dio quando tuo marito miscredente ti tratta bene? E come dovresti amare Dio quando i fratelli e le sorelle ti detestano? Se riconosci Dio, agirai in modo appropriato e vivrai la realtà in tutte queste situazioni. Se non riesci ad agire concretamente ma ti limiti ad affermare che riconosci l’esistenza di Dio, allora sei solo un parolaio! Dici di credere in Lui e di riconoscerLo. Tuttavia, in che modo Lo riconosci? In che modo credi in Lui? Lo temi? Lo veneri? Lo ami profondamente nel tuo cuore? Quando sei angustiato e non hai nessuno a cui appoggiarti, pensi che Dio debba essere amato, ma poi ti dimentichi di tutto al riguardo. Questo non è amare Dio o credere in Dio! In definitiva, Dio che cosa desidera che l’uomo consegua? Tutti gli stati che ho menzionato – come pensare di essere una persona importante, sentire di essere veloce nel cogliere le cose, controllare gli altri, guardarli dall’alto in basso, giudicare le persone dal loro aspetto, vessare la gente onesta, bramare il denaro della Chiesa, eccetera – ebbene, essere liberato da una parte di queste forme di indole satanica corrotta è quello che si dovrebbe vedere in te una volta che sei stato conquistato.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (4)” in La Parola appare nella carne

22. L’opera di conquista compiuta su di voi ha un significato estremamente profondo. Da un lato, ha lo scopo di perfezionare un gruppo di individui, ossia perfezionarli trasformandoli in un gruppo di vincitori, come il primo gruppo di persone che siano state rese complete, ossia le primizie. Dall’altro lato, si prefigge di permettere agli esseri creati di godere dell’amore di Dio, di ricevere la salvezza più grande di Dio, la Sua piena salvezza, e di consentire all’uomo di godere non solo della misericordia e della amorevolezza ma, cosa più importante, del castigo e del giudizio. Dalla creazione del mondo fino a oggi, tutto quello che Dio ha compiuto nella Sua opera è amore, senza alcun odio per l’uomo. Anche il castigo e il giudizio che hai visto sono amore, un amore più vero e più reale, un amore che conduce l’uomo al modo giusto di vivere la vita umana. Da un altro lato ancora, è testimoniare dinanzi a Satana. E ancora, è gettare le fondamenta per diffondere l’opera di evangelizzazione futura. Tutto l’opera compiuta da Dio ha lo scopo di condurre le persone verso il giusto modo di vivere la vita umana, cosicché possiedano la vita normale dell’umanità, poiché l’uomo non sa come condurre la propria esistenza. Senza tale guida, saresti capace soltanto di vivere una vita vuota, una vita senza valore né significato, e non sapresti affatto essere una persona normale. Questo è il significato più profondo della conquista dell’uomo.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (4)” in La Parola appare nella carne

23. Tutti voi vivete in un luogo peccaminoso e lascivo; siete tutti lascivi e peccatori. Oggi non solo potete vedere Dio ma, cosa più importante, avete ricevuto il castigo e il giudizio, avete ricevuto la salvezza più profonda, ossia l’amore grandissimo di Dio. Tutte le Sue azioni sono amore vero per voi; Egli non ha alcuna cattiva intenzione. È per i vostri peccati che vi giudica, cosicché esaminiate voi stessi e riceviate questa meravigliosa salvezza. Tutto questo è fatto per forgiare l’uomo. Dal principio alla fine, Dio Si è adoperato al massimo per salvare l’uomo e, di certo, non è disposto a distruggere completamente gli uomini che ha creato con le Sue Stesse mani. Ora è venuto in mezzo a voi per compiere la Sua opera, non è forse questa una salvezza addirittura più grande? Se vi odiasse, compirebbe ancora un’opera di tale grandezza per guidarvi personalmente? Perché dovrebbe soffrire così? Dio non vi odia né ha alcuna cattiva intenzione verso di voi. Dovreste sapere che l’amore di Dio è l’amore più vero. È solo per la disobbedienza della gente che Egli deve salvare le persone attraverso il giudizio; altrimenti, non verrebbero salvate. Poiché non sapete condurre una vita o vivere, e vivete in questo luogo dissoluto e peccaminoso e siete dei demoni lordi e lascivi, Egli non ha il cuore di lasciarvi diventare ancora più depravati; né ha il cuore di vedervi vivere in un luogo sozzo come questo, calpestati da Satana a suo piacimento, né ha il cuore di lasciarvi precipitare nell’Ade. Egli desidera solo guadagnare il vostro gruppo e salvarvi integralmente. Questo è lo scopo primario dell’opera di conquista che Egli compie su di voi: è unicamente ai fini della salvezza.

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (4)” in La Parola appare nella carne

24. Se non riesci a comprendere che tutto quello che viene fatto su di te è amore e salvezza, se pensi che sia solo un metodo, un modo per tormentare l’uomo, un qualcosa di inattendibile, allora potresti anche tornare al tuo mondo per patire il dolore e le avversità! Se sei disposto a trovarti in questo corso e godere di questo giudizio e di questa immensa salvezza, di questo amore e di tutta questa benedizione che non si trova altrove nel mondo degli uomini, allora è bene che rimani con umiltà nel corso per accettare l’opera di conquista cosicché tu possa essere perfezionato. Sebbene tu adesso stia patendo il dolore e l’affinamento a causa del giudizio, questa sofferenza ha senso e valore. Sebbene il castigo e il giudizio siano affinamenti e rivelazioni spietate che vengono all’uomo, destinati a punirne i peccati e la carne, nulla di quest’opera mira a condannare e a estinguere la carne umana. Le severe rivelazioni della parola sono intese per condurti sul giusto cammino. Avete sperimentato di persona così tanto di quest’opera e, con tutta evidenza, non vi ha condotto su un sentiero perverso! Tutto questo mira a permetterti di vivere un’umanità normale: tutto questo è qualcosa che la tua normale umanità può conseguire. Ogni fase dell’opera è compiuta in base alle tue esigenze, secondo le tue debolezze e la tua statura morale attuale, e non siete gravati da alcun fardello intollerabile. Sebbene adesso tu sia incapace di capirlo con chiarezza e ritenga che Io sia duro con te, sebbene continui a pensare che il motivo per cui ti castigo, ti giudico e ti rimprovero ogni giorno sia perché ti odio, e sebbene quello che ricevi siano castigo e giudizio, in realtà è tutto amore per te nonché una grande protezione nei tuoi confronti. Se non riesci a cogliere il significato più profondo di quest’opera, allora semplicemente non esiste alcuna possibilità che tu prosegua la tua esperienza. Dovresti trarre conforto da una simile salvezza. Non rifiutare di essere ragionevole. Essendoti spinto così lontano, dovresti cogliere chiaramente il significato dell’opera di conquista. Non dovresti più avere simili opinioni!

da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (4)” in La Parola appare nella carne

Pagina precedente: Passi scelti tratti dai quattro brani della parola di Dio su “La verità intrinseca dell’opera di conquista” Parte 1

Pagina successiva: Discorsi di Dio all’intero universo – Il sedicesimo discorso

Sei fortunatoad accederea questo sito Web,avrai l’opportunitàdi accogliere il Signoree trovare la viaper sbarazzarti della sofferenza. Vuoi guadagnare questa benedizione di Dio?

Contenuti correlati

Impostazioni

  • Testo
  • Temi

Colori omogenei

Temi

Carattere

Dimensioni carattere

Interlinea

Interlinea

Larghezza pagina

Indice

Cerca

  • Cerca in questo testo
  • Cerca in questo libro