Dio Stesso, l’Unico VII

Parte 3

Dio è la fonte di vita per tutte le cose (I)

Di nuovo userò il metodo di raccontarvi una storia, per cui potete tutti ascoltare in silenzio e riflettere su ciò di cui sto parlando. Quando avrò finito la storia, vi porrò delle domande per vedere quanto avete appreso. I protagonisti di questa storia sono una grande montagna, un ruscello, un vento furioso e un’onda gigantesca.

Seconda storia. Una grande montagna, un ruscello, un vento feroce e un’onda gigantesca

C’era un minuscolo ruscello che serpeggiava qua e là, arrivando finalmente ai piedi di una grande montagna. La montagna ostruiva il percorso del ruscello, che allora con la sua vocina fioca chiese alla montagna: “Per favore, lasciami passare, mi stai ostacolando e mi impedisci di avanzare”. La montagna allora domandò: “Dove stai andando?” Al che il ruscello replicò: “Sto cercando casa mia”. Disse la montagna: “Va bene, vai avanti e passa sopra di me!” Ma poiché il minuscolo ruscello era troppo debole e troppo giovane, non aveva modo di superare una montagna così grande, perciò non ebbe altra scelta che continuare a scorrere ai piedi della montagna…

Sopraggiunse un vento furioso, che trasportava sabbia e polvere verso il luogo in cui sorgeva la montagna. Il vento ululò alla montagna: “Fammi passare!” La montagna domandò: “Dove stai andando?” Il vento rispose mugghiando: “Voglio passare sull’altro lato della montagna”. La montagna disse: “Va bene, se riesci ad attraversarmi, puoi andare!” Il vento furioso ululò qua e là, ma per quanto violentemente soffiasse non riuscì ad attraversare la montagna. Il vento si stancò e si fermò a riposare. Così su quel lato della montagna soffiava a sprazzi solo un vento debole, che risultava gradito alla popolazione di lì. Questo fu il saluto che la montagna rivolse agli esseri umani…

Sulla riva del mare, la spuma si frangeva dolcemente sugli scogli. All’improvviso sopraggiunse un’onda gigantesca che si spinse mugghiando verso la montagna. “Spostati!” urlò l’onda gigantesca. La montagna domandò: “Dove stai andando?” La grande onda non si fermò e continuò a sollevarsi mentre rispondeva: “Sto espandendo il mio territorio e voglio allargare un po’ le braccia”. La montagna disse: “Va bene, se riesci a superare la mia cima, ti cederò il passo”. La grande onda indietreggiò leggermente e poi di nuovo si sollevò verso la montagna. Ma per quanto si sforzasse non riuscì a superare la montagna. Non ebbe altra scelta che ritornare lentamente da dove era venuta…

Nel corso dei secoli, il minuscolo ruscello continuò a scorrere dolcemente ai piedi della montagna. Seguendo il percorso tracciato dalla montagna, il ruscello riuscì a tornare a casa; si unì al fiume scorrendo poi verso il mare. Sotto la protezione della montagna, il ruscello non si smarrì mai. Il minuscolo ruscello e la grande montagna si affidavano l’uno all’altra, si limitavano reciprocamente e dipendevano l’uno dall’altra.

Nel corso dei secoli, il vento furioso non perse l’abitudine di ululare contro la montagna. Il vento furioso sollevava grandi vortici di sabbia quando, come in passato, “faceva visita” alla montagna. Minacciava la montagna, ma non riuscì mai ad attraversarla. Il vento feroce e la grande montagna si affidavano l’uno all’altra, si limitavano reciprocamente e dipendevano l’uno dall’altra.

Nel corso dei secoli, nemmeno l’onda gigantesca si acquietò e non smise mai di espandersi. Mugghiava e si sollevava ripetutamente contro la montagna, ma quest’ultima non si spostò mai di un centimetro. La montagna sorvegliava il mare e in questo modo le creature marine si moltiplicavano e prosperavano. L’onda gigantesca e la grande montagna si affidavano l’una all’altra, si limitavano reciprocamente e dipendevano l’una dall’altra.

La Mia storia è finita. In primo luogo, che cosa sapete dirMi di questa storia; qual era il contenuto principale? Prima c’era una montagna, e poi? (Un minuscolo ruscello, un vento furioso e un’onda gigantesca.) Che cosa è successo nella prima parte con il ruscello e la grande montagna? Perché parliamo della grande montagna e del ruscello? (Poiché la montagna proteggeva il ruscello, il ruscello non si è mai smarrito. Si affidavano l’uno all’altra.) Direste che la montagna proteggeva oppure ostacolava il ruscello? (Lo proteggeva.) È possibile che lo ostacolasse? La montagna e il minuscolo ruscello erano assieme; la montagna proteggeva il ruscello ma era anche un ostacolo. La montagna proteggeva il ruscello perché potesse scorrere verso il fiume, ma gli impediva anche di scorrere dappertutto in quel territorio dove poteva causare inondazione e risultare disastroso per la popolazione. È questo il punto principale di questa parte? (Sì.) La protezione del ruscello da parte della montagna e il suo agire da barriera hanno salvaguardato le abitazioni della popolazione. Poi vi è il ruscello che si unisce al fiume ai piedi della montagna e quindi scorre verso il mare; non è forse questo l’imperativo del ruscello? (Sì.) Quando il ruscello scorreva verso il fiume e poi verso il mare, a che cosa si affidava? Non si affidava forse alla montagna? Si affidava alla protezione della montagna e al fatto che la montagna agisse da barriera; è questo il punto principale? (Sì.) Vedi l’importanza delle montagne per l’acqua in questo esempio? (Sì.) È importante? (Sì.) Dio ha il Suo scopo nel creare montagne alte e basse? (Sì.) C’è uno scopo, giusto? Questa è una piccola parte della storia e anche solo da un minuscolo ruscello e da una grande montagna possiamo vedere il valore e il significato della creazione di queste due cose da parte di Dio. Possiamo anche vedere la Sua sapienza e la Sua finalità nel modo in cui Egli governa queste due cose. Non è vero?

Di che cosa tratta la seconda parte della storia? (Di un vento furioso e della grande montagna.) Il vento è una cosa buona? (Sì.) Non necessariamente, poiché talvolta se il vento è troppo forte può risultare disastroso. Come ti sentiresti se dovessi restare fuori al vento furioso? Dipende da quanto è intenso, giusto? Se fosse una brezza leggera o un vento di forza 2-3 oppure 3-4, sarebbe ancora tollerabile; al massimo una persona avrebbe difficoltà a tenere gli occhi aperti, ma potresti resistere se il vento soffiasse tanto forte da diventare un tornado? Non saresti in grado di affrontarlo. Allora è sbagliato dire che il vento è sempre buono o sempre cattivo, perché dipende dalla forza del vento. Allora qui a che serve la montagna? È una sorta di filtro per il vento? (Sì.) La montagna affronta il vento furioso e lo riduce a che cosa? (A una brezza leggera.) A una brezza leggera. La maggior parte delle persone potevano toccarla e percepirla nell’ambiente in cui vivevano: percepivano un vento furioso o una brezza leggera? (Una brezza leggera.) Non è forse questo uno degli scopi per cui Dio ha creato le montagne? Non è forse questo il Suo intento? Come sarebbe se le persone vivessero in un ambiente in cui il vento trasportasse qua e là granelli di sabbia senza nulla a bloccarlo o a filtrarlo? Forse le persone non potrebbero vivere in quel territorio se ci fossero sabbia e sassi a volare in giro? Alcuni potrebbero essere colpiti in testa dai sassi che volano in giro, ad altri potrebbe andare la sabbia negli occhi e non potrebbero vedere. Le persone potrebbero essere risucchiate in aria oppure il vento potrebbe soffiare tanto forte da non consentire loro di reggersi in piedi. Le case verrebbero distrutte e avverrebbe ogni sorta di catastrofi. Il vento furioso ha valore? (Sì.) Qual è questo valore? Quando ho detto che era cattivo, si potrebbe pensare che non abbia valore, ma è giusto? Trasformarlo in una brezza ha valore? Di che cosa si ha bisogno principalmente quando il tempo è umido o afoso? Di una brezza leggera che soffi dolcemente, per rinfrescare e rischiarare la mente, per calmare lo stato d’animo e migliorare l’umore. Per esempio, siete tutti seduti in una stanza con molte persone e l’aria è viziata; allora di che cosa avete bisogno principalmente? (Di una brezza leggera.) Nei luoghi in cui l’aria è torbida e piena di sporcizia il pensiero di una persona può rallentare, ridurne il flusso sanguigno e renderla meno lucida di mente. Però l’aria si rinfresca se ha la possibilità di muoversi e circolare e le persone si sentiranno molto meglio. Anche se il ruscello e il vento furioso possono diventare disastrosi, finché vi è la montagna, li trasformerà in cose che effettivamente sono di beneficio per gli esseri umani; non è vero?

Di che cosa parla la terza parte della storia? (Della grande montagna e dell’onda gigantesca.) Della grande montagna e dell’onda gigantesca. Il paesaggio qui è una montagna presso il mare dove possiamo vedere la montagna, la spuma marina e anche un’onda gigantesca. Che cos’è la montagna per l’onda in questo esempio? (Una protezione e uno schermo.) È sia una protezione sia uno schermo. Giusto? L’obiettivo di proteggerla è impedire a questa parte del mare di scomparire, in modo che le creature che ci vivono possano prosperare. Agendo da schermo, la montagna impedisce all’acqua marina – a questo specchio d’acqua – di straripare causando una catastrofe, che danneggerebbe e distruggerebbe le case della popolazione. Giusto? Allora possiamo dire che la montagna è tanto uno schermo quanto una protezione.

Tutto questo indica il significato di cui ho parlato della dipendenza reciproca fra la montagna e il ruscello, fra la montagna e il vento furioso e fra la montagna e l’onda gigantesca, e come si limitino a vicenda e dipendano l’uno dall’altro. Vi sono una regola e una legge che governano la sopravvivenza di queste cose create da Dio. Da ciò che avviene nella storia riuscite a vedere che cosa ha fatto Dio? Dio ha creato l’universo e poi Si è disinteressato di ciò che è successo dopo? Ha impartito leggi e ha progettato le modalità di funzionamento e in seguito Se ne è disinteressato? È andata così? (No.) E allora come? (Dio domina la situazione.) Dio domina ancora la situazione dell’acqua, del vento e delle onde. Non permette che si scatenino e non permette che danneggino o distruggano le case della popolazione e per questo gli esseri umani possono continuare a vivere e a prosperare in questo territorio. Vale a dire che Dio aveva già pianificato le regole per l’esistenza quando creò l’universo. Quando Dio creò queste cose, fece sì che fossero di beneficio per l’umanità e inoltre le dominò perché non risultassero fastidiose o disastrose per l’umanità. Se non fossero gestite da Dio, le acque non scorrerebbero forse dappertutto? Il vento non soffierebbe ovunque? Se Dio non li gestisse, non sarebbero governati da alcuna regola e il vento ululerebbe e le acque si solleverebbero e scorrerebbero dappertutto. Se l’onda gigantesca fosse stata più alta della montagna, quel tratto di mare potrebbe esistere ancora? Il mare non potrebbe esistere. Se la montagna non fosse stata più alta dell’onda, quel tratto di mare non esisterebbe e la montagna avrebbe perso il proprio valore e il proprio significato.

Vedete in queste due storie la sapienza di Dio? (Sì.) Dio creò l’universo e ne è il Signore; lo domina e vi provvede sorvegliando ogni parola e azione. Inoltre sorveglia ogni meandro della vita umana. Allora Dio creò l’universo conosce perfettamente il significato e il valore di ogni cosa oltre che la sua funzione, la sua natura e le sue regole per la sopravvivenza. Dio creò l’universo; pensate che debba compiere ricerche su queste regole che governano l’universo? (No.) Dio ha bisogno di studiare la conoscenza umana o la scienza per compiere ricerche e capirlo? Esiste qualcuno nell’umanità che abbia la vasta erudizione e l’enorme sapienza per capire tutte le cose come fa Dio? Non esiste. Giusto? Esistono astronomi o biologi che capiscano veramente come vivono e crescono tutti gli esseri? (No.) Possono capire veramente il valore dell’esistenza di ogni essere? (No.) Come mai? Tutte le cose sono state create da Dio e, per quanto profondamente l’umanità studi questa conoscenza, o per quanto tempo dedichi al cercare di apprenderla, non sarà mai in grado di sondare il mistero e lo scopo della creazione di tutte le cose da parte di Dio, non è vero? (Sì.) Dopo averne parlato, vi sembra di capire parzialmente la connotazione dell’espressione “Dio è la fonte di vita per tutte le cose”? (Sì.) Sapevo che quando avrei parlato di questo argomento molti avrebbero subito pensato a come Dio sia la verità e come la Sua parola provveda a noi, ma ci avrebbero pensato solo a questo livello. Alcuni avrebbero perfino ritenuto che questo provvedere alla vita umana da parte di Dio, con il nutrimento quotidiano di cibo e bevande e di tutte le necessità quotidiane, non equivalga a provvedere all’uomo. Qualcuno la pensa così? (Sì.) L’intento di Dio non è forse chiarissimo in come Egli abbia creato tutto affinché l’umanità potesse esistere e vivere normalmente? Dio preserva l’ambiente in cui vivono gli esseri umani e fornisce tutte le cose di cui questa umanità ha bisogno. Inoltre gestisce e mantiene il dominio su tutte le cose. Tutto questo consente all’umanità di vivere e prosperare normalmente; in questo modo Dio provvede a tutte le cose e all’umanità. Gli esseri umani devono riconoscere e capire queste cose? (Sì.) Forse alcuni potranno dire: “Questo argomento è troppo lontano dalla nostra conoscenza del vero Dio Stesso e noi non vogliamo conoscerlo perché l’uomo non può vivere di solo pane, ma vive invece della parola di Dio”. È giusto questo? (No.) Che cosa c’è di sbagliato? Potete forse capire pienamente Dio se conoscete soltanto le cose che Dio ha detto? Se accettate soltanto la Sua opera e il Suo giudizio e castigo, capirete pienamente Dio? Se conoscete solo una piccola parte dell’indole di Dio, una piccola parte dell’autorità di Dio, questo basta per riuscire a capire Dio, giusto? (No.) Le azioni di Dio cominciano con la Sua creazione dell’universo e proseguono oggi dove le Sue azioni sono evidenti in ogni tempo e in ogni momento. Se gli esseri umani credono che Dio esista solo perché ha scelto alcune persone su cui compiere la Sua opera per salvarle, e se credono che altre cose non coinvolgano Dio, la Sua autorità, la Sua posizione e le Sue azioni, questo può forse essere considerato un conoscere veramente Dio? Coloro che hanno una cosiddetta conoscenza di Dio – che si basa su una visione parziale secondo cui Dio sarebbe limitato solo a un gruppo di persone – sono miopi. Questa è forse una vera conoscenza di Dio? Le persone con questo genere di conoscenza di Dio non stanno forse negando la Sua creazione di tutte le cose e il Suo dominio su di esse? Alcuni non vogliono riconoscerlo e potranno dire fra sé: “Non vedo il dominio di Dio su tutte le cose, è una cosa troppo lontana da me e non voglio capirla. Dio fa ciò che vuole e questo non ha nulla a che vedere con me. Io mi preoccupo solo di accettare la guida di Dio e la Sua parola e sarò reso perfetto e sarò salvato da Dio. Presterò attenzione soltanto a queste cose, ma non cercherò di capire altro né mi soffermerò a pensarci. Qualunque regola Dio abbia predisposto nel creare tutte le cose o qualunque cosa Dio faccia per provvedere a queste e all’umanità, non ha nulla a che vedere con me”. Che modo di parlare è? Non è assolutamente vergognoso? C’è qualcuno fra voi che la pensa così? So che vi è una larga maggioranza che pensa in questo modo anche se non vuole dirlo. Questo tipo di persona che si attiene al libro potrà usare il suo cosiddetto punto di vista spirituale nel suo modo di osservare tutto. Vuole limitare Dio alla Bibbia, limitare Dio alle parole che ha pronunciato e limitare Dio alla sola parola scritta letterale. Non vuole saperne di più riguardo a Dio e non vuole che Egli presti maggiore attenzione a fare altre cose. Questo tipo di pensiero è infantile e molto religioso. Coloro che sostengono queste opinioni possono conoscere Dio? Avrebbero grande difficoltà a conoscere Dio. Oggi ho raccontato queste due storie e ho parlato di questi due aspetti. Avendoli appena ascoltati ed essendone appena venuti in contatto, potreste ritenere che siano profondi o perfino un po’ astratti e difficili da comprendere e da capire. Potrebbe perfino essere più difficile collegarli alle azioni di Dio e a Dio Stesso. Però tutte le azioni di Dio e tutto ciò che Egli ha fatto tra tutte le cose e nell’intera umanità dovrebbero essere conosciute in maniera chiara e precisa da ogni persona e da tutti coloro che cercano di conoscere Dio. Questa conoscenza ti darà conferma e fede nella vera esistenza di Dio. Inoltre ti darà una conoscenza precisa della sapienza di Dio, della Sua potenza e di come Egli provveda a tutte le cose. Ti consentirà di concepire chiaramente la vera esistenza di Dio e di vedere che non è fittizia e non è un mito. Questo ti consente di vedere che non è vaga e non è solo una teoria e che Dio certamente non è solo un sostentamento spirituale, ma esiste veramente. Inoltre ti consente di conoscerLo quale Dio dal modo in cui Egli ha sempre provveduto a tutte le cose e all’umanità; lo fa a modo Suo e secondo il Suo ritmo. Allora si può dire che, avendo Dio creato tutte le cose e assegnato loro delle regole, al Suo comando ciascuna di esse esegue i compiti assegnati, adempie le proprie responsabilità e svolge il ruolo conferito a ciascuna di esse. Tutte le cose adempiono il loro ruolo per l’umanità e lo fanno nello spazio, nell’ambiente in cui vivono gli esseri umani. Se Dio non facesse le cose in questo modo e l’ambiente dell’umanità non fosse così com’è, la fede delle persone in Dio e il fatto di seguirLo non sarebbero possibili; sarebbero soltanto chiacchiere vane, non è vero?

Diamo un’altra occhiata alla storia che abbiamo appena ascoltato. Riguardo alla grande montagna e al ruscello, che cos’è la montagna? Sulla montagna prosperano esseri viventi, perciò vi è valore nella sua esistenza di per sé. Allo stesso tempo, la montagna ostacola il ruscello, facendo sì che non scorra dove vuole causando così catastrofi agli esseri umani. Non è vero? In virtù della sua esistenza, la montagna consente a esseri viventi come alberi ed erba e tutte le altre piante e gli animali della montagna di prosperare, pur guidando anche il corso del ruscello; la montagna raccoglie le acque del ruscello e le conduce naturalmente attorno ai suoi piedi dove possono scorrere verso il fiume e infine al mare. Le regole qui in vigore non sono state create dalla natura, ma sono state invece predisposte appositamente da Dio all’epoca della creazione. Quanto alla grande montagna e al vento furioso, anche la montagna ha bisogno del vento. La montagna ha bisogno che il vento accarezzi gli esseri viventi che ci vivono sopra e allo stesso tempo la montagna limita la forza a cui può soffiare il vento furioso, in modo che non risulti travolgente e devastante. Questa regola racchiude, in un certo senso, il dovere della grande montagna, e allora questa regola che riguarda il dovere della montagna ha preso forma da sola? (No.) Invece è stata predisposta da Dio. La grande montagna ha il proprio dovere e anche il vento furioso ha il proprio dovere. Ora, riguardo alla grande montagna e all’onda gigantesca, senza la presenza della montagna, l’acqua troverebbe forse da sola la direzione in cui scorrere? (No.) Anche l’acqua risulterebbe travolgente e devastante. La montagna ha il suo valore in quanto montagna e il mare ha il suo valore in quanto mare. In questo modo, in tali circostanze in cui nessuno dei due interferisce con l’altro e in cui entrambi possono coesistere normalmente, si limitano anche a vicenda; la grande montagna limita il mare affinché non causi inondazioni e così protegge le case della popolazione e questo inoltre consente al mare di nutrire gli esseri viventi che vi dimorano. Questo paesaggio ha forse preso forma da solo? (No.) Anche questo è stato creato da Dio. Da queste immagini vediamo che quando Dio creò l’universo prestabilì dove si sarebbe trovata la montagna, dove sarebbe potuto scorrere il ruscello, da quale direzione il vento furioso avrebbe cominciato a soffiare e dove sarebbe andato, nonché quanto sarebbero state alte le onde gigantesche. Le intenzioni e gli scopi di Dio sono racchiusi in tutte queste cose e sono i Suoi atti. Ora, vedete che gli atti di Dio sono presenti in tutte le cose? (Sì.)

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