Ho visto chiaramente la mia vera levatura

21 Ottobre 2017

di Ding Xiang, provincia dello Shandong

Durante una riunione con i colleghi della Chiesa, una leader neoeletta ha detto: “La mia levatura non è sufficiente. Sento di non essere adatta a svolgere questo compito. Avverto la pressione di così tanto lavoro da fare nella Chiesa, al punto che da diversi giorni non riesco a dormire”. Nel vedere la sorella in tale stato di negatività e debolezza, mi sono fatta carico di questo fardello, ho pregato e cercato Dio, e poi ho avuto una condivisione con lei: “Ogni opera è eseguita da Dio; l’uomo si limita a cooperare in piccola parte. Quando ci sentiamo oberati dagli impegni, basta che ci presentiamo dinanzi a Dio più spesso, Lo preghiamo e ci affidiamo a Lui, e di certo vedremo la Sua onnipotenza e saggezza. Inoltre, quando ci troviamo di fronte a problemi pratici, dobbiamo cercare i principi pertinenti della verità, riflettere maggiormente e condividere di più su questi principi. Dovremmo mettere in pratica solo quello che comprendiamo, e la nostra cooperazione concreta ci permetterà di vedere con maggior chiarezza la strada su cui procedere”. Guidata da Dio, ho sentito di aver offerto una condivisione molto chiara. Anche la sorella ha riconosciuto che Dio non ha avuto un posto nel suo cuore e che, di fronte alle difficoltà, non si è affidata a Dio né Lo ha cercato, ma piuttosto ha agito affidandosi a se stessa; in questo modo, ha trovato il cammino per ottenere l’entrata. Ero molto contenta allora, perché ho pensato di essere riuscita a risolvere il problema della sorella, dimostrando di possedere la realtà di questo aspetto della verità.

Due mesi dopo, la Chiesa mi ha riassegnata alla compilazione di alcuni documenti. Quando ho iniziato questo lavoro, poiché non avevo padronanza dei principi pertinenti, non ho potuto evitare di cadere in uno stato di negatività e di conflitto di fronte a tutti i documenti che bisognava compilare: “Non ci capisco nulla, eppure non solo devo eseguire questo compito, ma devo anche individuare gli errori nei documenti. Mi si chiede troppo!”. Sentivo davvero una grande pressione e non riuscivo a calmarmi e, inoltre, non sapevo come affidarmi a Dio. Ero così ansiosa che non sono riuscita a dormire per tre giorni di seguito. Trovandomi in questa condizione, ero davvero frastornata. Quando di recente ho aiutato quella nuova leader della Chiesa a risolvere il suo problema, mi sono sentita come se avessi pienamente compreso questo aspetto della verità. Ma come mai, ora che mi ero imbattuta in un problema simile, non sapevo come gestire un’esperienza del genere? Così mi sono presentata al cospetto di Dio con la mia confusione e la mia perplessità, e ho cercato e pregato Dio.

In seguito, ho visto le parole di Dio in “Lavoro e ingresso (2)”: “Mentre l’uomo lavora e parla, o mentre prega o dedica del tempo alla devozione spirituale, una verità gli diviene improvvisamente chiara. In realtà, però, ciò che l’uomo vede è solo l’illuminazione da parte dello Spirito Santo (naturalmente ciò è in relazione alla cooperazione da parte dell’uomo) e non rappresenta l’autentica statura dell’uomo. Dopo un periodo di esperienza durante il quale l’uomo affronta alcune difficoltà e prove, l’autentica statura dell’uomo appare evidente in tali circostanze. […] Solo dopo diversi cicli di una simile esperienza, molti di coloro che si sono risvegliati nello spirito si accorgono che quanto avevano sperimentato in passato non si trattava della loro realtà individuale, bensì di una momentanea illuminazione dello Spirito Santo e che, in quanto uomini, essi avevano semplicemente ricevuto questa luce. Quando lo Spirito Santo illumina l’uomo perché comprenda la verità, ciò avviene spesso in modo chiaro e definito, senza delucidazioni su come le cose siano avvenute o su come si svilupperanno in futuro. Ovvero, anziché incorporare in tale rivelazione le difficoltà proprie dell’uomo, Egli rivela la verità in modo diretto. Quando l’uomo incontra difficoltà nel processo relativo all’ingresso, e successivamente introduce l’illuminazione dello Spirito Santo, quest’ultima diviene l’effettiva esperienza dell’uomo(La Parola appare nella carne). Mentre riflettevo sulle parole di Dio, ho capito: la verità che ho compreso quando ho aiutato la sorella a risolvere il suo problema proveniva dall’illuminazione di Dio. In quel momento, avevo ricevuto l’illuminazione dello Spirito Santo proprio in virtù della mia cooperazione. Ma quella non era la mia vera levatura e, inoltre, non dimostrava che avessi ottenuto quell’aspetto della verità. Lo Spirito Santo mi ha illuminata per comprendere la verità in quel momento perché era necessario per il mio lavoro e, attraverso la mia cooperazione, mi ha aiutato a risolvere i problemi e le difficoltà che incontravo nello svolgere il mio compito. Ma prima di acquisire un’effettiva esperienza al riguardo, la mia levatura era ancora così bassa. Potevo entrare nella realtà di questo aspetto della verità solo incorporando l’illuminazione dello Spirito Santo e praticando e sperimentando nella realtà quando trovavo difficoltà con tale aspetto.

Illuminata e guidata dalla parola di Dio, ho praticato secondo le verità che ho compreso, mi sono calmata, ho rivolto lo sguardo a Dio e mi sono affidata a Lui; ho riflettuto attentamente e cercato i principi relativi alla compilazione di documenti. Inconsapevolmente, ho ottenuto l’illuminazione e la guida di Dio, a poco a poco sono diventata capace di comprendere in qualche modo le questioni interne ai documenti. Così, mentre li emendavo, ero in grado di tenere un filo del discorso che diveniva molto più chiaro. Sono riuscita anche a lasciarmi gradualmente alle spalle la mia negatività e i fraintendimenti. Sia ringraziato Dio! Attraverso questa esperienza, ho potuto vedere chiaramente quale fosse la mia vera levatura e invertire le tendenze devianti che mi allontanavano dalla comprensione. D’ora in poi, sono pronta a mettere in pratica l’illuminazione che lo Spirito Santo mi ha donato sulla vita vera ed entrarvi ancor di più, così che queste verità possano diventare davvero la realtà della mia esistenza.

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