La Parola quotidiana di Dio: Conoscere Dio | Estratto 117

07 Luglio 2020

I sentimenti sinceri del Creatore verso l’umanità

Gli esseri umani dicono spesso che non è facile conoscere Dio. Io dico invece che conoscere Dio non è affatto difficile, poiché sovente Dio consente all’uomo di assistere ai Suoi atti. Dio non ha mai interrotto il Suo dialogo con l’umanità; non Si è mai celato all’uomo, né Si è mai nascosto. I Suoi pensieri, le Sue idee, le Sue parole e i Suoi atti sono tutti rivelati all’umanità. Pertanto, se l’uomo desidera conoscere Dio, può farlo con strumenti e metodi di ogni sorta. Il motivo per cui l’uomo pensa ottusamente che Dio lo abbia intenzionalmente evitato, che Egli Si sia intenzionalmente nascosto all’umanità e che non intenda farsi capire e conoscere è che l’uomo non sa chi Dio sia né desidera comprenderLo; ancor meno gli interessano i pensieri, le parole e gli atti del Creatore… In verità, se uno appena usa il proprio tempo libero per concentrarsi sulle parole e sugli atti del Creatore e capirli e prestare un po’ di attenzione ai pensieri del Creatore e alla voce del Suo cuore, non sarà difficile capire che i pensieri, le parole e gli atti del Creatore sono visibili e trasparenti. Allo stesso modo basta poco per capire che il Creatore è fra gli uomini in ogni momento, conversa sempre con loro e con l’intero creato, e compie nuovi atti ogni giorno. La Sua sostanza e la Sua indole si esprimono nel dialogo con l’uomo; i Suoi pensieri e le Sue idee si rivelano totalmente nei Suoi atti; Egli accompagna e osserva l’umanità in ogni momento. Parla silenziosamente all’umanità e a tutto il creato dicendo implicitamente: “Io sono nei cieli e in mezzo al Mio creato. Sorveglio, aspetto, sono al tuo fianco…”. Le Sue mani sono calde e forti; i Suoi passi sono leggeri; la Sua voce è lieve e piena di grazia; la Sua forma passa e si volge, abbracciando l’intera umanità; il Suo volto è bello e delicato. Egli non Si è mai assentato e non è mai svanito. Dall’alba al crepuscolo, è il compagno costante dell’umanità. La Sua protezione devota e il Suo affetto speciale per l’umanità, così come il Suo vero interesse e amore per l’uomo, si manifestarono un poco alla volta quando Egli salvò la città di Ninive. In particolare, il dialogo fra Jahvè Dio e Giona mise più in luce la pietà del Creatore per l’umanità da Lui Stesso creata. Attraverso quelle parole puoi cogliere più a fondo i sinceri sentimenti di Dio verso l’umanità…

Il libro di Giona 4,10-11 riporta: “E Jahvè disse: ‘Tu hai pietà del ricino per il quale non hai faticato, e che non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito: e Io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?’” Queste sono le vere parole di Jahvè Dio, in una conversazione fra Lui e Giona. In questo dialogo, per quanto breve, c’è tutta la preoccupazione del Creatore per l’umanità e la Sua riluttanza ad abbandonarla. Tali parole esprimono il vero atteggiamento e i veri sentimenti che Dio nutre nel Suo cuore per il creato, e con quelle frasi chiare come di rado se ne odono tra gli uomini Dio afferma le Sue vere intenzioni per l’umanità. Il dialogo rappresenta l’atteggiamento di Dio verso la popolazione di Ninive; ma che genere di atteggiamento è? È l’atteggiamento da Lui assunto verso quella popolazione prima e dopo il suo pentimento. Dio tratta l’umanità allo stesso modo. In quelle parole si possono riconoscere i Suoi pensieri e la Sua indole.

Quali pensieri di Dio vengono rivelati in quelle parole? Una lettura attenta svela immediatamente che Egli usa il termine “pietà”; l’uso di questa parola mostra il vero atteggiamento di Dio verso l’umanità.

Da un punto di vista semantico il termine “pietà” può essere interpretato in vari modi: primo, come amore e protezione, premurosa sollecitudine nei confronti di qualcuno o qualcosa; secondo, come tenero amore; infine, come riluttanza a nuocergli e incapacità di sopportare l’idea di farlo. In sintesi, implica tenero affetto e amore, nonché la riluttanza a rinunciare a qualcuno o qualcosa; significa la misericordia e la tolleranza di Dio nei confronti dell’uomo. Anche se Dio Si servì di una parola di uso comune tra gli uomini, tale scelta rivela la voce del cuore di Dio, e il Suo atteggiamento verso l’umanità.

Sebbene la città di Ninive fosse piena di persone corrotte, malvagie e violente come gli abitanti di Sodoma, il loro pentimento indusse Dio a cambiare idea e a decidere di non distruggerle. In considerazione del fatto che la loro reazione alle Sue parole e istruzioni dimostrò un atteggiamento completamente opposto a quello dei cittadini di Sodoma, e in considerazione della loro sincera sottomissione, del loro autentico pentimento per i propri peccati e del loro comportamento genuino e sentito sotto tutti gli aspetti, Dio dimostrò ancora una volta la Sua sincera pietà facendogliene dono. Una ricompensa e una pietà verso l’umanità come quelle elargite da Dio sarebbero impossibili per chiunque; nessuno può avere la misericordia e la tolleranza di Dio, o i Suoi sentimenti sinceri verso l’umanità. Esiste qualcuno fra coloro che tu reputi un grand’uomo o una gran donna, o addirittura un essere umano superiore e che, da un punto elevato, parlando da grand’uomo o gran donna o da un punto supremo, possa fare un’affermazione di quel genere all’umanità o al creato? Chi fra gli esseri umani può dire di conoscere come le proprie tasche le condizioni di vita dell’umanità? Chi può sopportare il fardello e la responsabilità dell’esistenza umana? Chi è in grado di annunciare la distruzione di una città? E chi è in grado di perdonare una città? Chi può dire di avere caro il proprio creato? Solo il Creatore! Solo il Creatore prova pietà per questa umanità. Solo il Creatore le mostra tenerezza e affetto. Solo il Creatore prova un affetto vero e incrollabile per questa umanità. Allo stesso modo, solo il Creatore può donare misericordia a questa umanità e avere caro tutto il Suo creato. Il Suo cuore sussulta e patisce a ogni singola azione umana. Egli Si adira, Si affligge e Si addolora per il male e la corruzione dell’uomo. Egli Si compiace, gioisce, Si muove al perdono ed esulta davanti al pentimento e alla fede dell’uomo. Tutti i Suoi pensieri e le Sue idee, senza eccezioni, esistono per l’umanità e ruotano attorno a essa. Ciò che Egli ha ed è, si esprime interamente a beneficio dell’umanità. La totalità delle Sue emozioni si intreccia con l’esistenza dell’umanità. A beneficio dell’umanità Egli Si muove e accorre qua e là, impegna silenziosamente ogni minimo aspetto della Sua vita, ne dedica ogni minuto e ogni secondo… Pur non avendo mai saputo commiserare la Propria vita, Egli ha sempre provato compassione e amore per l’umanità da Lui Stesso creata… A questa umanità dà tutto ciò che ha… Concede la Sua misericordia e la Sua tolleranza incondizionatamente e senza aspettarSi nulla in cambio. Fa questo solo affinché l’umanità possa continuare a sopravvivere davanti ai Suoi occhi, ricevendo la Sua provvista di vita. Lo fa solo affinché essa possa un giorno inchinarsi a Lui e riconoscere che Egli è Colui che nutre l’esistenza dell’uomo e fornisce la vita di tutto il creato.

La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico II”

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