La Parola quotidiana di Dio: Conoscere Dio | Estratto 165

24 Luglio 2020

Vorrei parlarvi di qualcosa che avete fatto e che Mi ha sorpreso, all’inizio della nostra assemblea, oggi. Alcuni di voi albergavano forse un senso di gratitudine in questo preciso momento o si sentivano grati e in tal modo volevate esprimere fisicamente quel che avevate in mente. Ciò è irreprensibile e non è né giusto né sbagliato. Ma che cos’è che vorrei dirvi? Ciò che avete fatto non è sbagliato e non desidero rimproverarvi in alcun modo. Vorrei che voi comprendeste qualcosa. Che cosa? In primo luogo, vorrei chiedervi che cosa avete fatto in questo preciso momento. Era prostrarsi o inginocchiarsi in adorazione? C’è qualcuno che può dirMelo? (Crediamo fosse prostrarsi. Noi ci prostriamo in questo modo.) Credete fosse prostrarsi, e allora qual è il significato del prostrarsi? (Adorazione.) E che cos’è allora l’inginocchiarsi per venerazione? La ragione per cui non ve ne ho fatto subito cenno sta nel fatto che il nostro argomento di condivisione oggi è molto importante e non volevo influenzare il vostro umore. Vi prostrate durante i vostri abituali raduni? (No.) Vi prostrate quando recitate le preghiere? (Sì.) Vi prostrate ogni volta che pregate, quando le condizioni lo permettono? (Sì.) Ciò è meraviglioso, ma cosa vorrei che comprendeste, oggi? Sono due i generi di persone la cui genuflessione è accettata da Dio. Non abbiamo bisogno di consultare la Bibbia o i comportamenti di alcun personaggio spirituale, e vi dirò qualcosa di vero qui e ora. In primo luogo, il prostrarsi e l’inginocchiarsi per l’adorazione non sono la stessa cosa. Perché Dio accetta la genuflessione di coloro che si prostrano? È a motivo del fatto che Dio chiama a Sé qualcuno e invita tale persona ad accettare l’incarico di Dio, così egli si prostra a Dio. Questo è il primo tipo di persona. Il secondo tipo è l’inginocchiarsi per adorare qualcuno che teme Dio e rifugge dal male. Ci sono solo questi due tipi di persone. Quindi, a quale tipo appartenete voi? Me lo sapete dire? Questa è una verità di fatto, sebbene possa urtare un po’ i vostri sentimenti. Non c’è nulla da dire circa la genuflessione delle persone durante la preghiera – è un agire appropriato e attendibile, poiché quando le persone pregano lo fanno per lo più per chiedere qualcosa, aprire il proprio cuore a Dio e rimanere faccia a faccia con Lui. Si tratta di comunicazione e scambio, cuore a cuore con Dio, ma quando Mi incontro in comunione con voi, non vi ho chiesto di prostrarvi. Non intendo rimproverarvi per quel che avete fatto oggi. Sapete che voglio giusto mettere le cose in chiaro, così che comprendiate questo principio, non è vero? (Lo sappiamo.) Così che non continuiate a farlo. Le persone hanno dunque l’opportunità di prostrarsi e inginocchiarsi al cospetto di Dio? Ce ne sarà sempre l’opportunità. Presto o tardi verrà il giorno, ma ora non è il momento. Capite? (Sì.) Ciò vi rattrista? (No.) Bene. Forse queste parole vi motiveranno o vi ispireranno, così che possiate conoscere nei vostri cuori l’attuale situazione problematica tra Dio e l’uomo e quale tipo di relazione esista attualmente tra loro. Sebbene abbiamo recentemente parlato e scambiato opinioni a lungo, la comprensione che l’uomo ha di Dio è ancora ben lontana dall’essere sufficiente. L’uomo ha ancora un lungo tratto da percorrere su questa strada nel tentativo di comprendere Dio. Non è Mia intenzione farvelo fare con urgenza, né spingervi a esprimere questo genere di aspirazioni o sentimenti. Ciò che avete fatto oggi può rivelare ed esprimere i vostri autentici sentimenti, e Io l’ho percepito. Pertanto, mentre lo stavate facendo, volevo solo restare in piedi porgendovi i Miei auguri di ogni bene, poiché auguro a voi tutti di stare bene. Così, in ogni Mia parola e azione faccio tutto ciò che posso per aiutarvi, guidarvi, per consentirvi una corretta comprensione e un corretto punto di vista su tutte le cose. Lo comprendete, vero? (Sì.) Grandioso. Sebbene le persone abbiano una certa comprensione delle indoli variabili di Dio, degli aspetti di ciò che Dio ha ed è, e dell’opera che fa, la maggioranza di tale comprensione non va oltre la lettura di parole su una pagina, o la loro comprensione in linea di principio, o il semplice pensarci. Ciò che alla gente maggiormente manca è la comprensione reale e la visione che deriva dall’effettiva esperienza. Sebbene Dio utilizzi vari modi di risvegliare i cuori degli uomini, c’è ancora un lungo tratto di strada da percorrere prima che i cuori degli uomini vengano infine risvegliati. Non voglio vedere nessuno sentirsi come se Dio lo abbia lasciato al freddo, come se Dio lo abbia abbandonato o gli abbia voltato le spalle. Vorrei vedere tutti sulla strada alla ricerca della verità e della comprensione di Dio, avanzare marciando baldanzosi con volontà incrollabile, senza dubbi, senza alcun fardello. Indipendentemente da quanti errori tu abbia commesso, da quanto tu ti sia allontanato o da quanto tu abbia trasgredito, non permettere che queste cose diventino un fardello o un ingombrante bagaglio da portarti appresso, nella tua ricerca di comprendere Dio: continua ad avanzare marciando. Indipendentemente da quando accada, il cuore di Dio nei confronti della salvezza dell’uomo non muta mai: questa è la parte più preziosa dell’essenza di Dio.

La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VI”

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