492 Il consiglio di Dio all’uomo

I

Dio vi spinge a non parlare di teorie

ma di ciò che è vero, genuino, concreto.

Studiate “arte moderna”, impegnatevi.

Parlate e contribuite a qualcosa che è reale.

Affrontate la realtà quando parlate.

Non permettetevi discorsi non veri, gonfiati

solo per far contenti gli altri, perché vi vedano diversi.

Che senso ha avere il loro consenso?

Cercate di giovare alla casa di Dio con ogni gesto.

Parlate con arte e siate onesti.

Lasciate che la coscienza guidi le emozioni

e siate ragionevoli e realistici.

Non ripagate chi è gentile con l’odio.

Non siate ingrati di fronte alla cortesia.

Non cercate di essere ipocriti

o rischierete di essere cattive influenze.


II

Quando vi nutrite delle parole di Dio

cercate di collegarle di più alla realtà.

Parlate di cose realistiche, non innalzatevi al di sopra.

Siate pazienti, tolleranti, esercitatevi ad accettare.

Siate generosi e aperti con la gente,

magnanimi e gentili.

Rinunciate alla carne quando i vostri pensieri non sono buoni.

Parlate di percorsi realistici, non di quelli irraggiungibili.

Divertitevi meno, date di più, siate altruisti.

Interessatevi al volere di Dio, ascoltate le vostre coscienze.

Ricordate come Dio vi parla con preoccupazione.

Pregate più spesso, cercate di essere in comunione.

Non siate confusi, siate sensati, sviluppate conoscenza.

Ritirate le mani peccatrici, non lasciate che vadano lontano,

o riceverete solo maledizioni da Dio.

Siate quindi attenti a ciò che fate nella vita.


III

Abbiate pietà, non colpite altri con “armi”.

Parlate di più della vita, aiutate gli altri.

Fate e praticate di più, dite e ricercate meno.

Cercate di più di essere mossi e perfezionati da Dio.

Abbandonate modi più umani di fare le cose.

La vostra superficiale condotta

è odiosa e dev’essere eliminata.

Correggete i vostri odiosi stati mentali.

La gente occupa troppo dei vostri cuori,

siate ragionevoli, datene di più a Dio.

Il “tempio” appartiene prima di tutto a Dio,

quindi la gente non dovrebbe occuparlo.

Insomma, concentratevi sull’essere retti, non sulle emozioni.

Parlate di realtà, non di conoscenza.

Parlate della via della pratica, non gonfiate le parole.

È meglio stare zitti e praticare dal presente.

È meglio stare zitti e praticare dal presente.


Adattato da “La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio – Concentrati di più sulla realtà”

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