La Parola quotidiana di Dio: L'incarnazione | Estratto 107

07 Agosto 2020

L’umanità di Cristo è regolata dalla Sua divinità. Anche se Egli è fatto di carne, la Sua umanità non è affatto simile a quella di un uomo di carne. Ha il Proprio carattere unico e anche questo è governato dalla Sua divinità. La Sua divinità non ha alcuna debolezza; la debolezza di Cristo si riferisce a quella della Sua umanità. In una certa misura, questa debolezza vincola la Sua divinità, ma tali limiti sono entro un certo ambito e tempo, e non sono infiniti. Quando arriva il momento di eseguire i lavori della Sua divinità, li compie a prescindere della Sua umanità. L’umanità di Cristo è interamente diretta dalla Sua divinità. Eccetto la vita normale della Sua umanità, tutte le altre azioni della Sua umanità sono influenzate, colpite e dirette dalla Sua divinità. Anche se Cristo ha un’umanità, essa non interrompe l’opera della Sua divinità. Questo è proprio perché l’umanità di Cristo è diretta dalla Sua divinità; anche se la Sua umanità non è matura nella Sua condotta davanti agli altri, essa non pregiudica la normale opera della Sua divinità. Quando dico che la Sua umanità non è stata corrotta, voglio dire che l’umanità di Cristo può essere guidata direttamente dalla Sua divinità e che Egli possiede una ragionevolezza più elevata di quella di un uomo ordinario. La Sua umanità è più adatta a essere guidata dalla divinità nella Sua opera; la Sua umanità è più capace di manifestare l’opera della divinità, così come è più idonea a ubbidire a tale opera. Mentre Dio opera nella carne, Egli non perde mai di vista il dovere che un uomo in carne deve rispettare; Egli è in grado di adorare Dio in cielo con un cuore vero. Ha l’essenza di Dio e la Sua identità è quella di Dio Stesso. È l’unico che è venuto sulla terra ed è diventato un essere del creato, con l’aspetto esterno di un essere del creato e ora possiede un’umanità che non aveva prima; Egli è in grado di adorare Dio in cielo. Questo è l’essere di Dio Stesso ed è inimitabile per l’uomo. La Sua identità è Dio Stesso. È dal punto di vista della carne che Egli adora Dio; pertanto, le parole “Cristo adora Dio in cielo” non sono errate. Quello che Egli chiede all’uomo è proprio il Suo Stesso essere; ha già ottenuto tutto quello che chiede all’uomo prima di domandarglielo. Non farebbe mai richieste a altri mentre Egli Stesso Si libera da loro, perché tutto questo rappresenta il Suo essere. Indipendentemente da come Egli compie la Sua opera, Egli non opererebbe disobbedendo a Dio. Non importa cosa Egli chieda all’uomo, nessuna richiesta va oltre a ciò che l’uomo possa raggiungere. Tutto ciò che Egli fa è fare la volontà di Dio ed è per il bene della Sua gestione. La divinità di Cristo è sopra tutti gli uomini, quindi Egli è la più alta autorità su tutti gli esseri creati. Questa autorità è la Sua divinità, cioè, l’indole e l’essere di Dio Stesso, che determina la Sua identità. Pertanto, non importa quanto sia normale la Sua umanità, è innegabile che Egli abbia l’identità di Dio Stesso; indipendentemente da quale punto di vista Egli parli, e comunque obbedisca alla volontà di Dio, non si può dire che Egli non sia Dio Stesso. Uomini stolti e ignoranti spesso guardano la normale umanità di Cristo come un difetto. Non importa quanto Egli esprima e riveli l’essere della Sua divinità, l’uomo non è in grado di riconoscere che Egli è il Cristo. E quanto più Cristo dimostra la Sua obbedienza e umiltà, tanto più alla leggera gli uomini stolti considerano Cristo. Ci sono anche coloro che adottano verso di Lui un atteggiamento di esclusione e di disprezzo, eppure mettono questi “grandi uomini” dall’aspetto elevato sulla tavola per essere adorati. La resistenza dell’uomo e la disobbedienza a Dio provengono dal fatto che l’essenza del Dio che Si è fatto carne obbedisce alla volontà di Dio e anche dalla normale umanità di Cristo; è proprio qui la fonte di resistenza dell’uomo e la disobbedienza a Dio. Se Cristo non avesse né la sembianza di essere umano, né cercasse la volontà di Dio Padre dal punto di vista di un essere del creato, ma fosse invece in possesso di un’umanità superiore, allora è probabile che non ci sarebbe alcuna disobbedienza in alcun uomo. Il motivo per cui l’uomo è sempre disposto a credere in un Dio invisibile nel cielo è perché Dio in cielo non ha l’umanità e non ha una sola qualità di un essere creato. Così l’uomo Lo considera sempre con la massima stima, ma mantiene un atteggiamento di disprezzo verso Cristo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza di Cristo è l’obbedienza alla volontà del Padre celeste”

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