L’incarnazione

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 99

L’incarnazione è l’apparire di Dio nella carne; Egli opera fra l’umanità creata con l’immagine della carne. Così, perché Dio Si possa incarnare, Egli deve prima essere carne, carne dotata di umanità normale; questo è il prerequisito fondamentale. Di fatto, l’incarnazione di Dio implica che Egli viva e operi nella carne, che Dio nella Sua essenza stessa Si faccia carne, diventi un uomo. La Sua vita e opera nello stato incarnato si possono dividere in due fasi. La prima corrisponde alla vita precedente allo svolgimento del Suo ministero. Egli vive in una comune famiglia umana, in una condizione di totale umanità normale, obbedendo alle leggi e ai principi morali comuni della vita umana, con le esigenze umane (cibo, indumenti, sonno, rifugio), le debolezze e le emozioni umane normali. In altri termini, nel corso della prima fase, Egli vive in una condizione di completa umanità normale, non divina, dedicandoSi a tutte le comuni attività umane. La seconda fase è la vita che Egli vive dopo l’inizio dello svolgimento del Suo ministero. Egli dimora ancora in una condizione di umanità comune con un involucro umano normale, senza mostrare alcun segno esteriore del soprannaturale. Egli, però, vive esclusivamente per il Suo ministero e, durante questo periodo, la Sua umanità normale esiste interamente per sostenere l’opera normale della Sua divinità; poiché, ormai, la Sua umanità normale è maturata al punto da essere in grado di svolgere il Suo ministero. Così, la seconda fase della Sua vita è caratterizzata dallo svolgimento del Suo ministero nella Sua umanità normale, è una vita sia di umanità normale che di divinità completa. Il motivo per cui, nel corso della prima fase della Sua vita, Egli vive nella completa umanità comune è che la Sua umanità non è ancora in grado di sostenere l’interezza dell’opera divina, non è ancora matura; solamente dopo che la Sua umanità diventa matura, capace di farSi carico del Suo ministero, Egli può iniziare a compiere il ministero che deve compiere. Dal momento che Egli, in quanto carne, ha bisogno di crescere e maturare, la prima fase della Sua vita è quella dell’umanità normale, mentre nella seconda fase, poiché la Sua umanità è in grado di intraprendere la Sua opera e svolgere il Suo ministero, la vita che il Dio incarnato vive nel corso del Suo ministero è caratterizzata sia dall’umanità che dalla completa divinità. Se, dal momento della Sua nascita, il Dio incarnato iniziasse effettivamente il Suo ministero compiendo segni e prodigi soprannaturali, allora non possiederebbe un’essenza corporea. Quindi, la Sua umanità esiste ai fini della Sua essenza corporea; non ci può essere carne senza umanità e una persona senza umanità non è un essere umano. In questo modo, l’umanità della carne di Dio è una proprietà intrinseca della carne incarnata di Dio. Dire “quando Dio Si fa carne, Egli è completamente divino e niente affatto umano” è una blasfemia, perché questa asserzione semplicemente non esiste e viola il principio dell’incarnazione. Anche dopo che inizia a svolgere il Suo ministero, Egli vive ancora nella Sua divinità con un involucro esterno umano quando compie la Sua opera, ma, in quel momento, la Sua umanità ha il solo scopo di permettere alla Sua divinità di portare a termine l’opera nella carne normale. Così, chi produce l’opera è la divinità che abita la Sua umanità. È la Sua divinità, non la Sua umanità, che è in azione, ma è una divinità celata all’interno della Sua umanità; la Sua opera è compiuta sostanzialmente dalla Sua completa divinità, non dalla Sua umanità. Ma chi esegue l’opera è la Sua carne. Si potrebbe dire che Egli è un uomo ed è anche Dio, perché Dio diventa tale vivendo nella carne, con un involucro umano e un’essenza umana, ma anche con l’essenza di Dio. Poiché Egli è un uomo con l’essenza di Dio, è al di sopra di tutti gli umani creati, superiore a qualsiasi uomo in grado di compiere l’opera di Dio. E così, fra tutti coloro che possiedono un involucro umano come il Suo, fra tutti coloro che possiedono l’umanità, solamente Egli è il Dio incarnato Stesso: tutti gli altri sono umani creati. Anche se possiedono tutti l’umanità, gli umani creati non hanno altro che umanità, mentre Dio incarnato è diverso: nella Sua carne Egli non possiede solamente l’umanità, ma è dotato soprattutto di divinità. La Sua umanità può essere vista nell’aspetto esteriore della Sua carne e nella Sua vita di ogni giorno, ma la Sua divinità è difficile da percepire. Poiché la Sua divinità è espressa solamente quando Egli possiede l’umanità e non è soprannaturale tanto quanto le persone la immaginano, per loro è molto difficile da capire. Anche oggi, è estremamente difficile per le persone comprendere la vera essenza del Dio incarnato. Anche dopo averne parlato così a lungo, Mi aspetto che per la maggior parte di voi sia ancora un mistero. In realtà, tale questione è molto semplice: dal momento che Dio Si fa carne, la Sua essenza è una combinazione di umanità e divinità. Questa combinazione si chiama Dio Stesso, Dio Stesso sulla terra.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza della carne abitata da Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 100

La vita che Gesù visse sulla terra era una normale vita della carne. Egli visse nell’umanità normale della Sua carne. La Sua autorità (compiere la Sua opera e pronunciare la Sua parola, guarire gli infermi e scacciare i demoni, compiere tali cose straordinarie) non si manifestò, per la maggior parte, fino all’inizio del Suo ministero. La Sua vita prima del ventinovesimo anno d’età, prima dello svolgimento del Suo ministero, era una prova sufficiente del fatto che Egli non fosse altro che un normale corpo fatto di carne. A causa di ciò, e poiché non aveva ancora cominciato a svolgere il Suo ministero, le persone non vedevano niente di divino in Lui, non vedevano nulla di più di un normale essere umano, un uomo comune, proprio come, all’epoca, alcuni credevano che fosse il figlio di Giuseppe. Le persone pensavano che fosse il figlio di un uomo comune, non c’era per loro alcun modo di riconoscere che Egli era la carne incarnata di Dio; anche quando, durante lo svolgimento del Suo ministero, compì molti miracoli, la maggior parte del popolo continuava a dire che era il figlio di Giuseppe, perché era Cristo con l’involucro esteriore dell’umanità normale. La Sua umanità normale e la Sua opera esistevano entrambe allo scopo di realizzare il significato della prima incarnazione, come prova che Dio era venuto interamente nella carne, che era diventato del tutto un uomo comune. Il fatto che Egli possedeva un’umanità normale prima di iniziare la Sua opera era una prova che era carne comune; e anche il fatto che in seguito svolse la Sua opera era una prova che Egli era carne comune, perché compì segni e prodigi, guarì gli infermi e scacciò i demoni nella carne possedendo un’umanità normale. Il motivo per cui era in grado di compiere miracoli era che la Sua carne portava l’autorità di Dio, era la carne di cui lo Spirito di Dio Si era rivestito. Egli possedeva questa autorità grazie allo Spirito di Dio e ciò non significava che Egli non fosse carne. Il guarire gli infermi e lo scacciare i demoni erano l’opera che doveva compiere nel Suo ministero, un’espressione della Sua divinità nascosta nella Sua umanità e, indipendentemente dai segni che manifestava e dal modo in cui dimostrava la Sua autorità, Egli continuava a vivere nell’umanità normale ed era comunque carne comune. Fino al momento in cui risorse dopo essere morto sulla croce, Egli dimorò in una carne normale. Il conferire la grazia, il guarire gli infermi e lo scacciare i demoni facevano tutti parte del Suo ministero, erano l’opera che svolgeva nella Sua carne normale. Prima di andare sulla croce, indipendentemente da ciò che stesse facendo, Egli non Si separò mai dalla Sua carne umana normale. Egli era Dio Stesso, che svolgeva la Sua opera, ma, dal momento che era la carne incarnata di Dio, Egli Si nutriva di cibo e indossava indumenti, aveva esigenze umane ordinarie, era dotato di un senno e di una mente umani normali. Tutto questo era la prova che Egli era un uomo normale, e ciò provava che la carne incarnata di Dio era una carne dotata di normale umanità, non soprannaturale. Il Suo lavoro era di completare l’opera della prima incarnazione di Dio, di realizzare il ministero della prima incarnazione. Il significato dell’incarnazione è che un uomo comune e normale svolge l’opera di Dio Stesso; vale a dire che Dio compie la Sua opera divina nell’umanità e, in tal modo, sconfigge Satana. Incarnazione significa che lo Spirito di Dio Si fa carne, vale a dire che Dio diventa carne; l’opera che Egli compie nella carne è l’opera dello Spirito, che è realizzata nella carne, espressa dalla carne. Nessuno, tranne la carne di Dio, può svolgere il ministero del Dio incarnato; vale a dire che solamente la carne incarnata di Dio, questa umanità normale, e nessun’altra, può esprimere l’opera divina. Se, nel corso della Sua prima venuta, anteriormente al ventinovesimo anno d’età, Dio non avesse posseduto l’umanità normale, se, al momento della nascita, avesse potuto operare miracoli, se, non appena avesse imparato a parlare, fosse stato in grado di esprimerSi con la lingua del cielo, se, nell’istante in cui avesse messo piede sulla terra, Egli avesse potuto comprendere tutte le questioni terrene, discernere i pensieri e gli intenti di ognuno, una persona simile non si sarebbe potuta definire un uomo normale, e una carne simile non si sarebbe potuta denominare carne umana. Se ciò fosse accaduto per Cristo, il significato e l’essenza dell’incarnazione di Dio andrebbero persi. Il fatto che Egli possiede un’umanità normale dimostra che Egli è Dio incarnato nella carne; il fatto che sperimenta un normale processo di crescita umana dimostra ulteriormente che Egli è carne normale; inoltre, la Sua opera è una prova sufficiente che Egli è la Parola di Dio, lo Spirito di Dio che Si è fatto carne. Dio diventa carne a motivo delle esigenze della Sua opera; in altri termini, questa fase dell’opera doveva essere compiuta nella carne, nell’umanità normale. Questo è il presupposto per “la Parola che Si è fatta carne”, per “l’apparizione della Parola nella carne” ed è la vera storia delle due incarnazioni di Dio. Gli individui possono credere che Gesù abbia compiuto miracoli per tutta la vita, che fino alla fine della Sua opera sulla terra Egli non abbia mostrato segni di un’umanità normale, che non abbia provato esigenze, debolezze o emozioni umane, che non abbia avuto bisogno delle necessità primarie della vita o che non abbia nutrito normali pensieri umani. Lo immaginano soltanto come dotato di una mente sovrumana, di un’umanità trascendente. Credono che, dal momento che Egli è Dio, non dovrebbe pensare e vivere come fanno gli umani comuni, che solo una persona normale, un essere umano vero, possa nutrire dei pensieri umani ordinari e vivere una normale vita umana. Queste sono tutte idee e nozioni umane, che si oppongono alle intenzioni originarie dell’opera di Dio. Il pensiero umano normale sostiene il senno umano normale e l’umanità normale; l’umanità normale sostiene le normali funzioni della carne; e le normali funzioni della carne consentono la vita normale della carne nella sua interezza. Solamente operando in una carne di questo genere Dio può realizzare lo scopo della Sua incarnazione. Se il Dio incarnato possedesse solamente l’involucro esteriore della carne, ma non nutrisse normali pensieri umani, questa carne non possiederebbe il senno umano, né tantomeno un’umanità vera. Come potrebbe una simile carne, priva di umanità, realizzare il ministero che il Dio incarnato dovrebbe svolgere? Una mente normale sostiene tutti gli aspetti della vita umana; senza una mente normale, una persona non sarebbe umana. In altri termini, una persona che non nutre pensieri normali è malata mentalmente, e un Cristo che non possiede l’umanità ma solamente la divinità non si può definire carne incarnata di Dio. Quindi, come potrebbe la carne incarnata di Dio non possedere umanità normale? Non è forse una bestemmia affermare che Cristo è privo di umanità? Tutte le attività a cui i comuni umani si dedicano dipendono dal funzionamento di una mente umana normale. Senza di essa, gli umani si comporterebbero in modo aberrante; non sarebbero nemmeno in grado di distinguere il bianco dal nero, il bene dal male, e non avrebbero un’etica umana e dei principi morali. Analogamente, se il Dio incarnato non pensasse come un uomo normale, non sarebbe una vera carne, una carne normale. Una simile carne priva di pensiero non sarebbe in grado di farsi carico dell’opera divina. Non sarebbe in grado di impegnarsi normalmente nelle attività della carne normale, né tantomeno vivere insieme agli umani sulla terra. E, quindi, il significato dell’incarnazione di Dio, l’essenza stessa della venuta di Dio nella carne, sarebbe andata persa. L’umanità del Dio incarnato esiste per sostenere l’opera divina normale nella carne; il Suo pensiero umano normale supporta la Sua umanità normale e tutte le Sue normali attività corporee. Si potrebbe dire che il Suo pensiero umano normale esiste allo scopo di sostenere tutta l’opera di Dio nella carne. Se questa carne non possedesse una mente umana normale, Dio non potrebbe operare nella carne e ciò che Egli deve realizzare nella carne non potrebbe mai essere conseguito. Sebbene il Dio incarnato possegga una mente umana normale, la Sua opera non è contaminata dal pensiero umano; Egli intraprende l’opera nell’umanità con una mente normale, partendo dal presupposto che possiede l’umanità con una mente, non tramite l’esercizio del normale pensiero umano. Indipendentemente da quanto siano elevati i pensieri della Sua carne, la Sua opera non è contaminata dalla logica o dal pensiero. In altri termini, la Sua opera non è concepita dalla mente della Sua carne, ma è una diretta espressione dell’opera divina nella Sua umanità. Tutta la Sua opera è il ministero che deve svolgere e nulla di ciò è concepito dal Suo cervello. Per esempio, il guarire gli infermi, lo scacciare i demoni e la crocifissione non furono frutto della Sua mente umana, non avrebbero potuto essere realizzati da alcun uomo con una mente umana. Analogamente, l’opera di conquista di oggi è un ministero che deve essere svolto dal Dio incarnato, ma non è l’opera di una volontà umana, è quella che la Sua divinità è chiamata a compiere, opera di cui nessun umano fatto di carne è capace. Quindi, il Dio incarnato deve possedere una mente umana normale, un’umanità normale, perché deve compiere l’opera nell’umanità con una mente normale. Questa è l’essenza dell’opera del Dio incarnato, l’essenza stessa del Dio incarnato.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza della carne abitata da Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 101

Prima che svolgesse l’opera, Gesù viveva semplicemente nella Sua normale umanità. Nessuno era in grado di riconoscere che era Dio, nessuno scoprì che era il Dio incarnato; il popolo Lo conosceva solamente come un uomo del tutto normale. La Sua umanità totalmente comune, normale, era la prova che Dio era incarnato nella carne e che l’Età della Grazia era l’epoca dell’opera del Dio incarnato, non l’epoca dell’opera dello Spirito. Era la prova che lo Spirito di Dio era realizzato completamente nella carne, che nell’era dell’incarnazione di Dio la Sua carne avrebbe compiuto tutta l’opera dello Spirito. Il Cristo dotato di umanità normale è una carne in cui Si è concretizzato lo Spirito, e possiede un’umanità normale, una ragione ordinaria e un pensiero umano. “Essersi concretizzato” significa Dio che diventa uomo, lo Spirito che Si fa carne; in parole povere, è quando Dio Stesso risiede in una carne con una normale umanità e tramite essa esprime la Sua opera divina: questo è ciò che significa essersi concretizzato o incarnato. Nel corso della Sua prima incarnazione, era necessario che Dio guarisse gli infermi e scacciasse i demoni perché la Sua opera era quella di redimere. Per poter redimere tutta la razza umana, Egli doveva essere compassionevole e clemente. L’opera che compì prima di essere crocifisso fu la guarigione degli infermi e la cacciata dei demoni, che presagiva la Sua salvezza dell’uomo dal peccato e dalla sozzura. Dal momento che si trattava dell’Età della Grazia, era necessario che Egli guarisse gli infermi, mostrando in tal modo segni e prodigi, che erano rappresentativi della grazia in quell’età; poiché l’Età della Grazia era incentrata sulla concessione della grazia, simboleggiata dalla pace, dalla gioia e dalle benedizioni materiali, tutti simboli della fede del popolo in Gesù. Vale a dire che, la guarigione degli infermi, la cacciata dei demoni e la concessione della grazia erano abilità innate della carne di Gesù nell’Età della Grazia, erano l’opera che lo Spirito realizzò nella carne. Ma, mentre stava compiendo tale opera, Egli viveva nella carne, e non trascese la carne. Indipendentemente dagli atti di guarigione che compì, Egli possedeva ancora una normale umanità, continuava a vivere una vita umana comune. Il motivo per cui dico che durante l’età dell’incarnazione di Dio la carne svolse tutta l’opera dello Spirito è che, indipendentemente dall’opera che svolse, Egli la svolse nella carne. Ma, a motivo della Sua opera, il popolo non considerava la Sua carne come dotata di un’essenza completamente corporea, perché questa carne poteva compiere prodigi e in determinate circostanze particolari poteva fare cose che trascendevano la carne. Naturalmente, tutti questi eventi, quali l’essere tentato per quaranta giorni o l’essere trasfigurato sulla montagna, accaddero dopo l’inizio del Suo ministero. Quindi, con Gesù, il significato dell’incarnazione di Dio non era compiuto, ma solo parzialmente realizzato. La vita che visse nella carne prima dell’inizio della Sua opera era, a tutti gli effetti, completamente normale. Dopo aver iniziato la Sua opera, Egli conservò solamente l’involucro esteriore della Sua carne. Poiché la Sua opera era un’espressione di divinità, oltrepassava le normali funzioni della carne. Dopotutto, la carne incarnata di Dio era diversa dagli umani in carne e ossa. Naturalmente, nella Sua vita quotidiana Egli aveva bisogno di cibo, indumenti, sonno e rifugio. Aveva tutti i bisogni comuni, e aveva la ragione di un essere umano normale e pensava come tale. Il popolo Lo considerava ancora una persona normale, se non fosse che l’opera che svolgeva era soprannaturale. In realtà, qualsiasi cosa facesse, Egli viveva in un’umanità comune e normale e, nella misura in cui svolgeva l’opera. La sua ragione era particolarmente normale, i Suoi pensieri specialmente chiari, in misura maggiore rispetto a quelli di qualsiasi altro uomo normale. Era necessario che il Dio incarnato avesse un pensiero e una ragione del genere, perché l’opera divina doveva essere espressa da una carne il cui senno fosse normale a un grado molto elevato e i cui pensieri fossero molto chiari: solo così la Sua carne avrebbe potuto esprimere l’opera divina. Durante tutti i trentatré anni e mezzo in cui visse sulla terra, Gesù conservò la Sua normale umanità ma, a motivo della Sua opera durante il Suo ministero di tre anni e mezzo, il popolo pensava che fosse molto trascendente, molto più soprannaturale rispetto a prima. In realtà, la normale umanità di Gesù rimase inalterata prima e dopo l’inizio del Suo ministero; la Sua umanità fu la stessa per tutto il periodo, ma, a causa della differenza tra il periodo precedente e quello successivo all’inizio del Suo ministero, emersero due punti di vista diversi riguardo alla Sua carne. Indipendentemente da ciò che il popolo pensava, il Dio incarnato mantenne la Sua normale umanità originaria per l’intero periodo, perché dal momento che Dio era incarnato, Egli viveva nella carne, carne dotata di normale umanità. A prescindere dallo svolgimento o meno del Suo ministero, la normale umanità della Sua carne non poteva essere eliminata, perché l’umanità è l’essenza fondamentale della carne. Prima che Gesù svolgesse il Suo ministero, la Sua carne rimase del tutto normale, occupata in tutte le comuni attività umane; Egli non sembrava in alcun modo soprannaturale, non mostrava alcun segno miracoloso. A quel tempo era semplicemente un uomo del tutto comune che adorava Dio, anche se la Sua ricerca era più onesta e sincera di quella di qualsiasi altra persona. Questo era il modo in cui Si manifestava la Sua umanità del tutto normale. Poiché Egli non compì alcuna opera prima di intraprendere il Suo ministero, nessuno era conscio della Sua identità, nessuno poteva riconoscere che la Sua carne era diversa da tutte le altre, perché non compiva neanche un miracolo, non svolgeva in alcun modo l’opera di Dio. Tuttavia, dopo l’inizio del Suo ministero, Egli conservò l’involucro esteriore della normale umanità e continuò a vivere con il senno umano comune, ma dal momento che aveva cominciato a svolgere l’opera di Dio Stesso, a intraprendere il ministero di Cristo e a compiere l’opera che gli esseri mortali, gli umani di carne e ossa, non erano in grado di portare a termine, il popolo suppose che Egli non possedesse una normale umanità e che non fosse carne del tutto normale, ma carne incompleta. A causa dell’opera che svolgeva, il popolo diceva che Egli era un Dio nella carne che non possedeva una normale umanità. Questo è un intendimento errato, perché il popolo non comprendeva il significato dell’incarnazione di Dio. Questo equivoco nacque dal fatto che l’opera espressa da Dio nella carne era l’opera divina, manifestata in una carne dotata di normale umanità. Dio era rivestito di carne, dimorava all’interno della carne e la Sua opera nella Sua umanità offuscava la normalità della Sua umanità. Per questo motivo, il popolo credeva che Dio non fosse dotato di umanità ma solo di divinità.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza della carne abitata da Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 102

Nella Sua prima incarnazione, Dio non portò a termine l’opera dell’incarnazione; concluse solamente la prima fase dell’opera che Dio doveva realizzare nella carne. Quindi, allo scopo di terminare l’opera di incarnazione, Dio è tornato un’altra volta nella carne, realizzandone tutta la normalità e realtà, vale a dire, rendendo la Parola di Dio manifesta in una carne del tutto comune e normale, portando a termine in tal modo l’opera che aveva lasciato incompleta nella carne. Sostanzialmente, la seconda carne incarnata è come la prima, ma è ancora più reale e normale rispetto a essa. Di conseguenza, la sofferenza che la seconda carne incarnata sopporta è maggiore rispetto a quella della prima, ma è una sofferenza che è conseguenza del Suo ministero nella carne, ed essa è diversa dalla sofferenza dell’uomo corrotto. Ha anche origine dalla normalità e realtà della Sua carne. Dal momento che Egli svolge il Suo ministero in una carne del tutto normale e reale, la carne deve sopportare molte difficoltà. Più la carne è normale e reale, maggiormente Egli soffrirà nello svolgimento del Suo ministero. L’opera di Dio è espressa in una carne molto comune, che non è in alcun modo soprannaturale. Dal momento che la Sua carne è normale e deve anche farSi carico dell’opera di salvare l’uomo, Egli soffre in misura ancor maggiore di quanto non farebbe una carne soprannaturale: tutta questa sofferenza deriva dalla realtà e dalla normalità della Sua carne. Dalla sofferenza che le due carni incarnate hanno subito nel compimento del Loro ministero, è possibile vedere l’essenza della carne incarnata. Più la carne è normale, maggiore è il dolore che Egli deve subire nello svolgimento dell’opera; più la carne che intraprende l’opera è reale, più dure sono le nozioni della gente e maggiori sono i rischi che è probabile Egli corra. Eppure, più la carne è reale, più essa possiede i bisogni e la completa ragione di un essere umano normale, maggiormente Egli è in grado di affrontare l’opera di Dio nella carne. È stata la carne di Gesù a essere inchiodata alla croce, la Sua carne che Egli ha ceduto come offerta per il peccato; fu tramite una carne dotata di normale umanità che Egli sconfisse Satana e salvò completamente l’uomo dalla croce. Ed è come carne completa che Dio nella Sua seconda incarnazione compie l’opera di conquista e sconfigge Satana. Solamente una carne del tutto normale e reale può compiere l’opera di conquista nella sua interezza e rendere una formidabile testimonianza. Vale a dire, la conquista dell’uomo è resa efficace attraverso la realtà e la normalità di Dio nella carne, non tramite miracoli e rivelazioni soprannaturali. Il ministero di questo Dio incarnato consiste nel parlare e in tal modo conquistare e perfezionare l’uomo; in altri termini, l’opera dello Spirito realizzata nella carne, il ministero della carne, è di parlare e in tal modo conquistare, svelare, perfezionare ed eliminare completamente l’uomo. E quindi, è nel lavoro di conquista che l’opera di Dio nella carne sarà portata a termine completamente. L’opera di redenzione iniziale era solo l’avvio dell’opera di incarnazione; la carne che compie l’opera di conquista terminerà l’intera opera di incarnazione. Da un punto di vista del genere, uno è maschile e l’altro è femminile, completando così il significato dell’incarnazione di Dio e demolendo le convinzioni dell’uomo in merito a Dio: Dio può diventare sia uomo che donna e, in essenza, il Dio incarnato è privo di distinzioni di genere. Egli ha creato sia l’uomo che la donna e per Lui non vi è alcuna distinzione di genere. In questa fase dell’opera, Dio non compie segni e prodigi, in modo che l’opera raggiunga i propri risultati attraverso le parole. Il motivo di ciò, inoltre, è che l’opera di Dio incarnato questa volta non è la guarigione degli infermi e la cacciata dei demoni, ma la conquista dell’uomo tramite il parlare, vale a dire che la capacità innata posseduta da questa carne incarnata di Dio è di pronunciare parole e di conquistare l’uomo, non di guarire gli infermi e scacciare i demoni. La Sua opera nella normale umanità non è di compiere miracoli, né di guarire gli infermi e scacciare i demoni, ma di parlare e quindi la seconda carne incarnata sembra alle persone molto più normale rispetto alla prima. Gli individui vedono che l’incarnazione di Dio non è una menzogna, ma questo Dio incarnato è diverso rispetto a Gesù incarnato e, sebbene rappresentino entrambi Dio incarnato, non sono del tutto identici. Gesù possedeva la normale umanità, l’umanità ordinaria, ma Egli era accompagnato da molti segni e prodigi. In questo Dio incarnato gli occhi umani non vedranno alcun segno o prodigio, né la guarigione degli infermi né la cacciata dei demoni, né il camminare sull’acqua, né il digiuno di quaranta giorni… Egli non compie la stessa opera che svolse Gesù, non perché la Sua carne sia fondamentalmente in qualche modo diversa da quella di Gesù, ma perché guarire gli infermi e scacciare i demoni non è il Suo ministero. Egli non demolisce la Sua opera e non la sconvolge. Dal momento che conquista l’uomo tramite le Sue parole reali, non ha bisogno di assoggettarlo con miracoli e, quindi, questa fase rappresenta il completamento dell’opera di incarnazione. Il Dio incarnato visibile oggi è totalmente carne e in Lui non c’è nulla di soprannaturale. Egli Si ammala come gli altri, ha bisogno di cibo e indumenti, proprio come gli altri; Egli è totalmente carne. Se, in questo periodo, il Dio incarnato manifestasse soprannaturali segni e prodigi, se guarisse gli infermi, scacciasse i demoni o potesse uccidere con una sola parola, come potrebbe essere portato avanti il lavoro di conquista? Come potrebbe l’opera essere diffusa tra le nazioni Gentili? La guarigione degli infermi e la cacciata dei demoni erano l’opera dell’Età della Grazia, era la prima fase dell’opera di redenzione e ora che Dio ha salvato l’uomo dalla croce, Egli non svolge più tale opera. Se durante gli ultimi giorni, comparisse un “Dio” uguale a Gesù, uno che guarisse gli infermi, scacciasse i demoni e che fosse crocifisso per l’uomo, quel “Dio”, sebbene identico alla descrizione di Dio nella Bibbia e facile per l’uomo da accettare, non sarebbe, nella sua essenza, la carne indossata dallo Spirito di Dio, ma da uno spirito maligno. Poiché è legge dell’opera di Dio non ripetere mai ciò che Egli ha già portato a termine. E quindi, l’opera della seconda incarnazione di Dio è diversa da quella della prima. Negli ultimi giorni, Dio realizza il lavoro di conquista in una carne comune, normale; Egli non guarisce gli infermi, non sarà crocifisso per l’uomo, ma semplicemente pronuncia delle parole nella carne, conquista l’uomo nella carne. Solamente una carne di questo genere è la carne incarnata di Dio; solamente essa può portare a termine l’opera di Dio nella carne.

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La Parola quotidiana di Dio  Estratto 103

Se, in questa fase, il Dio incarnato sta sopportando difficoltà o compiendo il Suo ministero, lo fa per completare il significato dell’incarnazione, poiché questa è l’ultima incarnazione di Dio. Dio può incarnarSi solo due volte. Non può esserci una terza volta. La prima incarnazione era maschile, la seconda è femminile e quindi l’immagine della carne di Dio è completata nella mente dell’uomo; inoltre, le due incarnazioni hanno già terminato l’opera di Dio nella carne. La prima volta, il Dio incarnato possedette una normale umanità, allo scopo di completare il significato dell’incarnazione. Anche questa volta Egli possiede una normale umanità, ma il significato di questa incarnazione è diverso: è più profondo e la Sua opera ha un valore più forte. Il motivo per cui Dio Si è fatto carne un’altra volta è completare il significato dell’incarnazione. Quando Dio avrà del tutto terminato questa fase della Sua opera, l’intero significato dell’incarnazione, vale a dire, l’opera di Dio nella carne, sarà completo e non ci sarà più lavoro da compiere nella carne. In altre parole, d’ora in avanti Dio non verrà mai più nella carne per svolgere la Sua opera. Dio compie l’opera di incarnazione solamente per salvare e perfezionare il genere umano. In altri termini, non è affatto consueto per Dio venire nella carne, salvo ai fini dell’opera. Venendo nella carne per operare, Egli mostra a Satana che Dio è carne, una persona normale, una persona comune, eppure può regnare vittorioso sul mondo, può sconfiggere Satana, redimere il genere umano, conquistarlo! Lo scopo dell’opera di Satana è di corrompere il genere umano, mentre il fine di quella di Dio è di salvarlo. Satana intrappola l’uomo in un pozzo dell’abisso, mentre Dio lo salva da esso. Satana costringe tutti gli uomini ad adorarlo, mentre Dio li rende soggetti al Suo dominio, perché Egli è il Signore della creazione. Tutta quest’opera è realizzata mediante le due incarnazioni di Dio. Sostanzialmente, la Sua carne è l’unione di umanità e divinità, ed è dotata di umanità normale. Quindi, senza la carne incarnata di Dio, Egli non potrebbe realizzare i risultati nel salvare il genere umano e senza la normale umanità della Sua carne, la Sua opera nella carne non potrebbe comunque realizzare i risultati. L’essenza dell’incarnazione di Dio è che Egli deve possedere una normale umanità; se fosse diversamente, si opporrebbe all’intento originario di Dio nell’essere incarnato.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza della carne abitata da Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 104

Perché dico che il significato dell’incarnazione non era compiuto nell’opera di Gesù? Perché la Parola non era diventata del tutto carne. Ciò che fece Gesù era solamente una parte dell’opera di Dio nella carne; Egli svolse soltanto il lavoro di redenzione e non l’opera di guadagnare completamente l’uomo. Per questo scopo Dio Si è fatto carne un’altra volta negli ultimi giorni. Anche questa fase dell’opera è svolta in una carne comune; viene compiuta da un essere umano del tutto normale, la cui umanità non è in alcun modo trascendente. In altri termini, Dio è diventato un essere umano completo; Egli è una persona la cui identità è quella di Dio, un essere umano completo, una carne completa, Qualcuno che sta compiendo l’opera. Gli occhi umani vedono solamente un corpo fatto di carne che non è in alcun modo trascendente, una persona assolutamente comune che può parlare la lingua del cielo, che non mostra alcun segno miracoloso, che non compie miracoli, né tantomeno smaschera la verità nascosta in merito alla religione in grandi sale per assemblee. L’opera della seconda carne incarnata sembra alle persone completamente diversa rispetto a quella della prima, a tal punto che le due non paiono avere nulla in comune e, questa volta, non è visibile niente della prima opera. Sebbene l’opera della seconda carne incarnata sia diversa da quella della prima, ciò non prova che la Loro fonte non sia la stessa. Se la Loro fonte sia la stessa dipende dalla natura dell’opera svolta dalle carni e non dai Loro involucri esteriori. Nel corso delle tre fasi della Sua opera, Dio è stato incarnato due volte e, in entrambi i casi, l’opera di Dio incarnato introduce una nuova era, dà inizio a una nuova opera; le incarnazioni si completano a vicenda. Per gli occhi umani è impossibile riconoscere che le due carni, in realtà, provengono dalla stessa fonte. Naturalmente, ciò va al di là della capacità dell’occhio umano o della mente umana. Ma nella Loro essenza sono uguali, perché la Loro opera ha origine dallo stesso Spirito. Se le due carni incarnate abbiano origine dalla stessa fonte non può essere giudicato dall’era e dal luogo in cui sono nate o da altri simili elementi, ma dall’opera divina da Esse espressa. La seconda carne incarnata non compie nessuna delle opere che ha svolto Gesù, perché l’opera di Dio non rispetta le convenzioni, ma apre ogni volta un nuovo sentiero. La seconda carne incarnata non ambisce ad approfondire o a consolidare l’impressione della prima carne nelle menti degli individui, ma a completarla e perfezionarla, per accrescere la conoscenza degli uomini in merito a Dio, per spezzare tutte le regole che sono presenti nei loro cuori e per spazzare via le immagini ingannevoli di Dio nei loro cuori. Si potrebbe dire che nessuna singola fase dell’opera di Dio può dare all’uomo una completa conoscenza di Dio; ognuna fornisce solo una parte, non la totalità. Sebbene Egli abbia espresso la Sua indole pienamente, a causa delle capacità di comprensione limitate dell’uomo, la sua conoscenza di Dio resta ancora incompleta. È impossibile, tramite il linguaggio umano, trasmettere la totalità dell’indole di Dio; inoltre, quanto può una sola fase della Sua opera esprimere pienamente Dio? Egli opera nella carne protetto dalla Sua normale umanità ed è possibile conoscerLo soltanto tramite le espressioni della Sua divinità, non attraverso il Suo involucro corporeo. Dio viene nella carne per consentire all’uomo di conoscerLo tramite la Sua molteplice opera, e non esistono due fasi della Sua opera che siano identiche. Solamente in questo modo, l’uomo può possedere una piena conoscenza dell’opera di Dio nella carne, non limitata a un unico aspetto. Sebbene l’opera delle due carni incarnate sia diversa, la Loro essenza e la fonte della Loro opera sono identiche; in sostanza Esse esistono per compiere due fasi diverse dell’opera e sorgere in due età diverse. In ogni caso, le carni incarnate di Dio condividono la stessa essenza e la stessa origine: questa è una verità che nessuno può negare.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza della carne abitata da Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 105

Il Dio incarnato Si chiama Cristo, e Cristo è la carne assunta dallo Spirito di Dio. Questa carne è diversa da quella di qualunque uomo fatto di carne. Questa differenza esiste perché Cristo non è fatto di carne e di sangue; Egli è l’incarnazione dello Spirito. Egli ha sia un’umanità normale sia una divinità completa. La Sua divinità non è posseduta da alcun uomo. La Sua umanità normale sostiene tutte le Sue normali attività nella carne, mentre la Sua divinità svolge l’opera di Dio Stesso. Che si tratti della Sua umanità o della Sua divinità, entrambe si sottomettono alla volontà del Padre celeste. L’essenza di Cristo è lo Spirito, cioè la divinità. Pertanto la Sua essenza è quella di Dio Stesso; essa non interrompe la Sua opera ed Egli non potrebbe fare nulla per distruggere la Propria opera, né pronuncerebbe mai alcuna parola che vada contro la Propria volontà. Quindi, il Dio incarnato non compirebbe assolutamente mai alcuna opera che interrompa la Sua gestione. Questo è ciò che tutti gli uomini dovrebbero capire. L’essenza dell’opera dello Spirito Santo è salvare l’uomo ed esiste nell’interesse della gestione di Dio. Analogamente, l’opera di Cristo è anche salvare l’uomo ed esiste nell’interesse della volontà di Dio. Dato che Dio Si fa carne, realizza la Sua essenza all’interno della Sua carne, in modo tale che quest’ultima sia sufficiente per intraprendere la Sua opera. Pertanto, tutta l’opera dello Spirito di Dio è sostituita dall’opera di Cristo durante il tempo dell’incarnazione, e al centro di tutta l’opera durante tutto il tempo dell’incarnazione c’è l’opera di Cristo. Non può essere confusa con l’opera di qualunque altra epoca. Poiché Dio Si fa carne, opera nell’identità della Sua carne; poiché viene nella carne, Egli, poi, finisce nella carne l’opera che deve compiere. Che si tratti dello Spirito di Dio o di Cristo, entrambi sono Dio Stesso ed Egli compie l’opera che deve svolgere e porta a termine il ministero che deve portare a termine.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza di Cristo è l’obbedienza alla volontà del Padre celeste”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 106

L’essenza stessa di Dio esercita l’autorità, ma Egli è in grado di sottometterSi completamente all’autorità che viene da Lui. Che si tratti dell’opera dello Spirito o della carne, nessuna delle due è in conflitto con l’altra. Lo Spirito di Dio è l’autorità sopra tutta la creazione. Anche la carne con l’essenza di Dio possiede l’autorità, ma il Dio incarnato può compiere tutta l’opera che obbedisce alla volontà del Padre celeste. Ciò non può essere raggiunto o concepito da alcuna persona. Dio Stesso è autorità, ma la Sua carne sa sottomettersi alla Sua autorità. Questo è ciò che si intende quando si dice: “Cristo obbedisce alla volontà di Dio Padre”. Dio è uno Spirito e può compiere l’opera di salvezza, come anche il Dio diventato uomo. In ogni caso, Dio Stesso compie la Propria opera; non la interrompe né interferisce, né tantomeno svolge un’opera che contraddice se stessa, perché la sostanza dell’opera svolta dallo Spirito e quella dell’opera svolta dalla carne sono uguali. Che si tratti dello Spirito o della carne, entrambi operano per eseguire una volontà e per gestire la stessa opera. Benché lo Spirito e la carne abbiano due qualità differenti, le loro essenze sono identiche; entrambe hanno l’essenza e l’identità di Dio Stesso. Egli non ha elementi di disobbedienza; la Sua essenza è buona. Egli è espressione di tutta la bellezza e la bontà, nonché di tutto l’amore. Anche nella carne, Dio non fa nulla che disobbedisca a Dio Padre. Anche se dovesse sacrificare la Sua vita, lo farebbe spontaneamente e non compirebbe nessun’altra scelta. Dio non ha elementi di ipocrisia o di boria, né di presunzione e di arroganza; non ha elementi di disonestà. Tutto ciò che disobbedisce a Dio viene da Satana, che è la fonte di ogni turpitudine e malvagità. La ragione per cui l’uomo ha qualità simili a quelle di Satana è che è stato corrotto e trasformato da lui. Cristo non è stato corrotto da Satana, dunque ha solo le caratteristiche di Dio e nessuna di quelle di Satana. Per quanto ardua sia l’opera o debole la carne, Dio, mentre vive nella carne, non farà mai nulla che interrompa l’opera di Dio Stesso, né tantomeno rinuncerà alla volontà di Dio Padre disobbedendo. Preferirebbe soffrire i patimenti della carne piuttosto che andare contro la volontà di Dio Padre; è proprio come disse Gesù durante la preghiera: “Padre, se è possibile, passi oltre da Me questo calice! Ma pure, non come voglio Io, ma come Tu vuoi”. Le persone compiono le loro scelte personali, ma Cristo no. Pur avendo l’identità di Dio Stesso, Egli cerca ancora la volontà di Dio Padre e compie ciò che Gli viene da Lui affidato, dalla prospettiva della carne. Questa è una cosa irraggiungibile per l’uomo. Ciò che viene da Satana non può avere l’essenza di Dio; può soltanto avere un’essenza che Gli disobbedisce e Gli resiste. Non può obbedirGli completamente, né tantomeno obbedire spontaneamente alla Sua volontà. Tutti gli uomini tranne Cristo possono fare ciò che resiste a Dio, e non un solo uomo sa intraprendere direttamente l’opera affidata da Lui o è in grado di considerare la gestione di Dio come il proprio dovere da svolgere. SottometterSi alla volontà di Dio Padre è l’essenza di Cristo; la disobbedienza a Dio è la caratteristica di Satana. Queste due qualità sono incompatibili e chiunque abbia le qualità di Satana non si può chiamare Cristo. La ragione per cui l’uomo non può compiere l’opera di Dio al Suo posto è che non ha nulla della Sua essenza. L’uomo lavora per Dio per i suoi interessi personali e le sue prospettive future, ma Cristo opera per fare la volontà di Dio Padre.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza di Cristo è l’obbedienza alla volontà del Padre celeste”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 107

L’umanità di Cristo è governata dalla Sua divinità. Benché Egli sia fatto di carne, la Sua umanità non è totalmente identica a quella di un uomo di carne. Cristo ha il Suo carattere unico, anch’esso governato dalla Sua divinità. Quest’ultima non ha alcuna debolezza; la debolezza di Cristo è riconducibile a quella della Sua umanità. In certa misura, questa debolezza vincola la Sua divinità, ma tali limiti sono entro un certo ambito e tempo, e non sono infiniti. Quando arriva il momento di compiere l’opera della Sua divinità, essa si compie a prescindere dalla Sua umanità. L’umanità di Cristo è interamente guidata dalla Sua divinità. A parte la vita normale della Sua umanità, tutte le altre azioni della Sua umanità sono influenzate, condizionate e guidate dalla Sua divinità. Anche se Cristo ha un’umanità, essa non interrompe l’opera della Sua divinità, e questo proprio perché l’umanità di Cristo è guidata dalla Sua divinità; anche se la Sua umanità non è matura nella Sua condotta con gli altri, non condiziona l’opera normale della Sua divinità. Quando dico che la Sua umanità non è stata corrotta, intendo che l’umanità di Cristo può essere governata direttamente dalla Sua divinità e che Egli possiede un discernimento superiore a quello dell’uomo comune. La Sua umanità è estremamente adatta a essere guidata dalla divinità nella Sua opera; la Sua umanità è estremamente capace di esprimere l’opera della divinità e di sottomettersi a tale opera. Mentre Dio opera nella carne, non perde mai di vista il dovere che un uomo di carne deve compiere; Egli è in grado di adorare Dio in cielo con cuore sincero. Ha l’essenza di Dio e la Sua identità è quella di Dio Stesso. È solo che è venuto sulla terra ed è diventato un essere creato, con l’involucro esteriore di un essere creato, e ora possiede un’umanità che prima non aveva. Egli è in grado di adorare Dio in cielo; questo è l’essere di Dio Stesso ed è inimitabile per l’uomo. La Sua identità è Dio Stesso. È dalla prospettiva della carne che Egli adora Dio; pertanto le parole “Cristo adora Dio in cielo” non sono errate. Ciò che Egli chiede all’uomo è proprio il Suo Stesso essere; ha già ottenuto tutto ciò che chiede all’uomo prima ancora di chiederglielo. Non pretenderebbe mai nulla dagli altri mentre Egli Stesso è libero da loro, perché tutto questo costituisce il Suo essere. A prescindere da come compia la Sua opera, non agirebbe in modo da disobbedire a Dio. Indipendentemente da ciò che chiede Egli all’uomo, nessuna richiesta va oltre ciò che è raggiungibile per l’essere umano. Cristo non fa altro che fare la volontà di Dio nell’interesse della Sua gestione. La divinità di Cristo è superiore a tutti gli uomini, quindi Egli è la massima autorità di tutti gli esseri creati. Questa autorità è la Sua divinità, cioè l’indole e l’essere di Dio Stesso, che Ne determina l’identità. Dunque, per quanto normale sia la Sua umanità, è innegabile che Egli abbia l’identità di Dio Stesso; da qualunque punto di vista Egli parli e comunque obbedisca alla volontà di Dio, non si può dire che non sia Dio Stesso. Gli uomini stolti e ignoranti considerano spesso l’umanità normale di Cristo un difetto. Per quanto Egli esprima e riveli l’essere della Sua divinità, l’uomo non è in grado di riconoscere che è Cristo. Più quel Cristo dimostra la Sua obbedienza e umiltà, e più gli uomini stolti Lo considerano con superficialità. Ci sono persino coloro che adottano verso di Lui un atteggiamento di esclusione e di disprezzo, eppure mettono sul tavolo i “grandi uomini” dall’immagine nobile per adorarli. La resistenza dell’uomo e la sua disobbedienza a Dio derivano dal fatto che l’essenza del Dio fattoSi carne si sottomette alla volontà di Dio e anche dall’umanità normale di Cristo; questa è la fonte della resistenza e della disobbedienza dell’uomo a Dio. Se Cristo non avesse le sembianze della Sua umanità né cercasse la volontà di Dio Padre dalla prospettiva di un essere creato, ma possedesse invece un’umanità superiore, molto probabilmente non ci sarebbe alcuna disobbedienza nell’uomo. La ragione per cui l’uomo è sempre disposto a credere in un Dio invisibile nel cielo è che Dio in cielo non ha alcuna umanità né una sola qualità di un essere creato. Pertanto, l’uomo Lo tiene sempre in grandissima stima, ma assume un atteggiamento di disprezzo verso Cristo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza di Cristo è l’obbedienza alla volontà del Padre celeste”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 108

Anche se Cristo sulla terra è in grado di operare per conto di Dio Stesso, non viene con l’intenzione di mostrare a tutti gli uomini la Sua immagine nella carne. Non viene perché tutti gli uomini Lo vedano, bensì per permettere loro di essere guidati dalla Sua mano, e in tal modo l’uomo entra nella nuova età. La funzione della carne di Cristo serve all’opera di Dio Stesso, cioè all’opera di Dio nella carne, e non a consentire all’uomo di comprendere appieno l’essenza della Sua carne. Comunque Egli operi, nulla di ciò che fa supera mai ciò che è raggiungibile dalla carne. Comunque operi, lo fa nella carne con un’umanità normale, senza rivelare completamente all’uomo il vero volto di Dio. Inoltre, la Sua opera nella carne non è mai soprannaturale o inestimabile come immagina l’uomo. Anche se Cristo rappresenta Dio Stesso nella carne e svolge di persona l’opera che Dio Stesso deve compiere, non nega l’esistenza di Dio in cielo né proclama febbrilmente le Proprie azioni. Invece, rimane umilmente nascosto nella Sua carne. Tranne Cristo, coloro che affermano falsamente di essere Cristo non hanno le Sue qualità. Dal confronto con l’indole arrogante e autocelebrativa di quei falsi cristi emerge chiaramente quale tipo di carne sia davvero Cristo. Quanto più questi falsi cristi sono falsi, tanto più si mettono in mostra e sono capaci di usare segni e prodigi per ingannare l’uomo. Non hanno le qualità di Dio; Cristo non è contaminato da alcun elemento appartenente ai falsi cristi. Dio Si fa carne solo per completare l’opera della carne, non per consentire semplicemente a tutti gli uomini di vederLo. Piuttosto, Egli permette alla Sua opera di affermare la Sua identità e consente alle Sue rivelazioni di essere prova della Sua essenza. Quest’ultima non è priva di fondamento; la Sua identità non è stata afferrata dalla Sua mano; è determinata dalla Sua opera e dalla Sua essenza. Sebbene Egli abbia l’essenza di Dio Stesso e sia in grado di compiere la Sua opera, in definitiva, a differenza dello Spirito, è ancora carne. Egli non è Dio con le qualità dello Spirito; è Dio con un involucro di carne. Dunque, per quanto sia normale e debole, e comunque cerchi la volontà di Dio Padre, la Sua divinità è innegabile. Nel Dio incarnato non esistono solo un’umanità normale e le sue debolezze, ma anche la prodigiosità e l’insondabilità della Sua divinità, nonché tutte le Sue azioni nella carne. In Cristo, pertanto, esistono effettivamente e praticamente sia l’umanità sia la divinità. Ciò non è affatto qualcosa di vacuo o soprannaturale. Egli viene sulla terra con l’obiettivo primario di svolgere l’opera. È indispensabile possedere un’umanità normale per compiere l’opera sulla terra; altrimenti, per quanto grande sia il potere della divinità di Cristo, la sua funzione originale non può essere messa a frutto. Anche se la Sua umanità è molto importante, non è la Sua essenza. Quest’ultima è la divinità; dunque, il momento in cui Egli comincia a svolgere il Suo ministero sulla terra è quello in cui inizia a esprimere l’essere della Sua divinità. La Sua umanità esiste unicamente per sostenere la vita normale della Sua carne affinché la Sua divinità possa svolgere l’opera come è normale nella carne; è la divinità che guida interamente la Sua opera. Quando Egli porterà a termine la Sua opera, avrà compiuto il Suo ministero. Ciò che l’uomo deve conoscere è l’interezza della Sua opera, ed è attraverso quest’ultima che Egli gli permette di conoscerLo. Nel corso della Sua opera esprime appieno l’essere della Sua divinità, che non è un’indole corrotta dall’umanità o un essere contaminato dal pensiero e dal comportamento umani. Quando arriverà il momento in cui tutto il Suo ministero sarà giunto al termine, Egli avrà già espresso perfettamente e completamente l’indole che deve esprimere. La Sua opera non è guidata dalle istruzioni di alcun uomo; l’espressione della Sua indole è anche totalmente libera, e non è controllata dalla mente o elaborata dal pensiero, bensì si rivela naturalmente. Ciò non può essere ottenuto da nessun uomo. Anche se l’ambiente è ostile o le condizioni sfavorevoli, Egli è in grado di esprimere la Sua indole nel momento opportuno. Colui che è Cristo esprime l’essere di Cristo, mentre coloro che non Lo sono non hanno l’indole di Cristo. Pertanto, anche se tutti Gli resistono o hanno nozioni su di Lui, nessuno può negare, sulla base delle nozioni umane, che l’indole espressa da Cristo sia quella di Dio. Tutti coloro che cercano Cristo con cuore sincero o che cercano volutamente Dio ammetteranno che Egli è Cristo in base all’espressione della Sua divinità. Non rinnegherebbero mai Cristo sulla base di qualunque Suo aspetto non si conformi alle nozioni umane. Pur essendo assai stolti, tutti gli uomini sanno esattamente quale sia la volontà dell’uomo e cosa abbia origine da Dio. È solo che molti resistono deliberatamente a Cristo come conseguenza delle loro intenzioni. Se non fosse per questo, allora nessun uomo avrebbe motivo di negare l’esistenza di Cristo, perché la divinità da Lui espressa esiste davvero e la Sua opera può essere vista a occhio nudo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza di Cristo è l’obbedienza alla volontà del Padre celeste”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 109

L’opera e l’espressione di Cristo determinano la Sua essenza. Egli è in grado di completare con cuore sincero ciò che Gli è stato affidato. È in grado di adorare Dio in cielo con cuore sincero, e con cuore sincero cerca la volontà di Dio Padre. Tutto ciò è determinato dalla Sua essenza. Lo stesso vale anche per la Sua rivelazione naturale; la ragione per cui la definisco come Sua “rivelazione naturale” è che la Sua espressione non è un’imitazione né il risultato dell’educazione o di molti anni di istruzione da parte dell’uomo. Egli non l’ha imparata né Si adorna di essa; piuttosto, è insita in Lui. L’uomo può negare la Sua opera, la Sua espressione, la Sua umanità e tutta la vita della Sua umanità normale, ma nessuno può negare che Egli adori Dio in cielo con cuore sincero, che sia venuto a compiere la volontà del Padre celeste, né che cerchi sinceramente Dio Padre. Benché la Sua immagine non sia gradevole per i sensi, benché il Suo discorso non dia l’impressione di essere straordinario e la Sua opera non mandi in frantumi la terra e non scuota il cielo come l’uomo immagina, Egli è davvero Cristo, che compie la volontà del Padre celeste con cuore sincero, sottomettendoSi totalmente a Lui e obbedendo fino alla morte. Questo, perché la Sua essenza è l’essenza di Cristo. Questa verità è difficile da credere per l’uomo, ma è un dato di fatto. Quando il ministero di Cristo si sarà compiuto totalmente, l’uomo riuscirà a dedurre dalla Sua opera che la Sua indole e il Suo essere rappresentano l’indole e l’essere di Dio in cielo. In quel momento, la somma di tutta la Sua opera può confermare che Egli è davvero la carne in cui la Parola Si trasforma, che è diversa da quella di un uomo di carne e di sangue. Ogni fase dell’opera di Cristo sulla terra ha il suo significato rappresentativo, ma l’uomo che sperimenta l’opera effettiva di ogni fase è incapace di cogliere il significato della Sua opera. Ciò vale soprattutto per le varie fasi dell’opera compiuta da Dio nella Sua seconda incarnazione. Quasi tutti coloro che hanno sentito o visto solo le parole di Cristo, ma che non hanno mai visto Lui, non hanno alcuna nozione sulla Sua opera; coloro che hanno visto Cristo, udito le Sue parole e sperimentato la Sua opera trovano difficile accettarla. Non è forse perché l’aspetto e l’umanità normale di Cristo non sono di loro gusto? Coloro che accettano la Sua opera dopo che Cristo è andato via non avranno simili difficoltà, perché si limitano ad accettare la Sua opera e non entrano in contatto con la Sua umanità normale. L’uomo non è in grado di abbandonare le sue nozioni su Dio e, di contro, Lo esamina attentamente; ciò si deve al fatto che l’uomo si concentra solo sul Suo aspetto e non è in grado di riconoscere la Sua essenza in base alla Sua opera e alle Sue parole. Se l’uomo chiude gli occhi davanti all’aspetto di Cristo o evita di discutere della Sua umanità, parlando solo della Sua divinità, la cui opera e le cui parole sono irraggiungibili per qualsiasi uomo, le nozioni umane si dimezzeranno, addirittura al punto di risolvere tutte le difficoltà dell’uomo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’essenza di Cristo è l’obbedienza alla volontà del Padre celeste”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 110

Colui che è Dio incarnato deve possedere l’essenza e l’espressione di Dio. Poiché Dio Si fa carne, Egli porterà avanti l’opera che intende realizzare, e poiché Dio Si fa carne, Egli esprimerà ciò che è, e sarà in grado di portare la verità all’uomo, dargli la vita e indicargli la via. La carne che non ha l’essenza di Dio non è decisamente il Dio incarnato: su questo non c’è dubbio. Qualora l’uomo intenda indagare se si tratta dell’incarnazione di Dio, deve trarne conferma dall’indole che Egli esprime e dalle parole che Egli pronuncia. In altri termini, per trarre conferma che Egli sia o non sia Dio incarnato, e che sia o non sia la vera via, si deve discernere dalla Sua essenza. E così, nel determinare se si tratta di Dio incarnato, la chiave sta nella Sua essenza (la Sua opera, le Sue parole, la Sua indole e molti altri aspetti), piuttosto che nell’apparenza esteriore. Se l’uomo esamina soltanto la Sua apparenza esteriore, e di conseguenza trascura la Sua essenza, ciò dimostra che quell’uomo è ottenebrato e ignorante. L’apparenza esteriore non può determinare l’essenza; inoltre, l’opera di Dio non può mai conformarsi alle concezioni dell’uomo. L’apparenza esteriore di Gesù non era in conflitto con le concezioni dell’uomo? Il Suo aspetto e il Suo abito erano forse in grado di fornire indizi sulla Sua vera identità? Non fu proprio questa la ragione per cui i primi farisei si opposero a Gesù, e cioè guardarono il Suo aspetto esteriore e non presero a cuore le parole che Egli pronunciava? La Mia speranza è che ogni fratello e sorella che cerca l’apparizione di Dio non ripeta la tragedia della storia. Non dovete diventare i farisei dei tempi moderni e inchiodare nuovamente Dio sulla croce. Dovreste considerare con attenzione come accogliere il ritorno di Dio e avere un’idea chiara su come essere persone che si sottomettono alla verità. Questa è la responsabilità di quanti aspettano che Gesù ritorni su una nube. Dovremmo stropicciarci gli occhi spirituali e non rimanere invischiati in parole esageratamente fantasiose. Dovremmo pensare all’opera pratica di Dio e dare un’occhiata al Suo aspetto concreto. Non lasciatevi coinvolgere e non perdetevi nei sogni a occhi aperti, anelando sempre al giorno in cui il Signore Gesù scenderà improvvisamente fra voi su una nuvola a prendervi, voi che non Lo avete mai conosciuto o visto e non sapete compiere la Sua volontà. È meglio pensare a cose più concrete!

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prefazione”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 111

Dio incarnato non Si manifesta a tutte le creature, ma soltanto a una parte di coloro che Lo seguono in questo periodo che Lo vede eseguire personalmente la Sua opera. Egli Si è incarnato soltanto per completare una fase della Sua opera, non per mostrare all’uomo la Sua immagine. Tuttavia, la Sua opera deve essere eseguita da Lui Stesso, e pertanto a tale scopo ha dovuto incarnarSi. Quando quest’opera terminerà, Egli lascerà il mondo degli esseri umani; non può rimanere a lungo tra gli esseri umani per paura di ostacolare l’opera che verrà. Ciò che Egli manifesta alla moltitudine è soltanto la Sua giusta indole e tutte le Sue azioni, e non l’immagine di quando Si fece carne due volte, poiché l’immagine di Dio può essere mostrata soltanto attraverso la Sua indole e non può essere sostituita dall’immagine della Sua carne incarnata. L’immagine della Sua carne viene mostrata soltanto a un limitato numero di persone, solo a coloro che Lo seguono mentre opera nella carne. È per questo che l’opera che viene eseguita adesso viene svolta così in segreto. Allo stesso modo, Gesù Si mostrò soltanto agli ebrei mentre svolgeva la Sua opera e non Si mostrò mai pubblicamente ad alcun’altra nazione. Perciò, una volta ultimata la Sua opera, lasciò subito il mondo degli esseri umani, senza rimanere; in seguito non fu Lui, quest’immagine dell’uomo, a mostrarSi all’uomo, bensì lo Spirito Santo il quale eseguì l’opera direttamente. Quando l’opera di Dio incarnato sarà completamente terminata, Egli lascerà il mondo mortale e mai più svolgerà un’opera simile a quella svolta quando era incarnato. Dopo, l’opera verrà svolta interamente dallo Spirito Santo. Durante questo periodo l’uomo riesce a malapena a vedere l’immagine del Suo corpo incarnato; Egli non Si mostra assolutamente all’uomo, ma rimane per sempre nascosto. Il tempo previsto per l’opera di Dio incarnato è limitato. Essa viene svolta in un’età, un periodo, una nazione e tra persone precise. Tale opera rappresenta soltanto l’opera durante il periodo dell’incarnazione di Dio; è specifica di un’età, e rappresenta l’opera dello Spirito di Dio in un’età in particolare, e non l’opera nel suo complesso. Di conseguenza, l’immagine di Dio incarnato non sarà mostrata a tutti i popoli. Ciò che viene mostrato alla moltitudine è la giustizia di Dio e la Sua indole nella sua totalità piuttosto che la Sua immagine di quando Si incarnò due volte. Non è né la singola immagine ad essere mostrata all’uomo, né le due immagini messe assieme. Perciò è di fondamentale importanza che la carne incarnata di Dio lasci la terra al completamento dell’opera che Egli ha bisogno di svolgere, perché Egli viene solo per compiere l’opera che dovrebbe compiere e non per mostrare agli uomini la Sua immagine. Sebbene il significato dell’incarnazione sia già stato adempiuto dall’incarnarSi di Dio due volte, Egli comunque non Si manifesterà apertamente a nessuna nazione che non Lo abbia mai visto prima. Gesù non Si manifesterà mai più agli ebrei sotto forma del Sole della giustizia, e neppure Si manifesterà a tutte le genti sulla cima del Monte degli Ulivi; gli ebrei non hanno visto che il ritratto di Gesù durante il periodo che ha trascorso in Giudea. Il motivo è che l’opera di Gesù nella Sua incarnazione è terminata duemila anni fa; Egli non farà ritorno in Giudea assumendo l’immagine di un ebreo, e tanto meno Si mostrerà attraverso l’immagine di un ebreo ad alcuna delle nazioni dei Gentili, poiché l’immagine di Gesù incarnato è soltanto l’immagine di un ebreo, e non l’immagine del Figlio dell’uomo che vide Giovanni. Sebbene Gesù avesse promesso ai Suoi seguaci che sarebbe tornato, non Si mostrerà semplicemente attraverso l’immagine di un ebreo a tutti coloro che vivono nelle nazioni dei Gentili. Dovreste sapere che l’opera di Dio incarnato inaugurerà un’età. Quest’opera è limitata a pochi anni, ed Egli non può portare a termine tutta l’opera dello Spirito di Dio, proprio come l’immagine di Gesù come ebreo potrebbe rappresentare solo l’immagine di Dio secondo il modo in cui operava in Giudea, ed Egli ha potuto svolgere solo l’opera della crocefissione. Durante il periodo in cui Gesù era incarnato, Egli non poté svolgere l’opera che consisteva nel portare a termine l’età o distruggere l’umanità. Di conseguenza, dopo essere stato crocifisso e aver concluso la Sua opera, Egli ascese nell’alto dei cieli celandoSi per sempre all’uomo. Da allora, i fedeli credenti delle nazioni dei Gentili non riuscirono a vedere la manifestazione del Signore Gesù, bensì solo il ritratto di Lui che avevano appeso al muro. Questo non è che un ritratto disegnato dall’uomo, e non l’immagine con cui Dio Stesso Si mostra all’uomo. Dio non Si mostrerà apertamente alla moltitudine attraverso l’immagine di quando Si incarnò due volte. L’opera che Egli compie tra gli uomini è finalizzata a permettere loro di comprendere la Sua indole. Tutto ciò viene mostrato all’uomo per mezzo dell’opera delle diverse età; viene adempiuto non attraverso la manifestazione di Gesù ma attraverso l’indole che Egli ha fatto conoscere e l’opera che ha svolto. In altre parole, l’immagine di Dio viene fatta conoscere all’uomo non attraverso l’immagine incarnata, ma piuttosto attraverso l’opera compiuta dal Dio incarnato che ha sia immagine che forma; e attraverso la Sua opera viene mostrata la Sua immagine e viene mostrata la Sua indole. Questo è il significato dell’opera che Egli desidera svolgere nella carne.

Quando l’opera delle due incarnazioni di Dio giungerà al termine, Egli comincerà a mostrare la Sua indole giusta in tutte le nazioni dei non credenti, permettendo alla moltitudine di vedere la Sua immagine. Egli manifesterà la Sua indole e attraverso ciò chiarirà la fine in cui incorreranno le diverse categorie di uomini, portando così del tutto a conclusione la vecchia età. Il motivo per cui la Sua opera nella carne non si estende in un territorio molto vasto (proprio allo stesso modo in cui Gesù operava soltanto in Giudea e oggi Io opero solo tra di voi) è che la Sua opera nella carne ha dei confini e dei limiti. Egli sta semplicemente svolgendo un’opera di breve periodo attraverso l’immagine di un normale e ordinario essere incarnato; Egli non sta usando questa carne incarnata per svolgere l’opera dell’eternità o per svolgere l’opera di manifestarsi alle genti delle nazioni dei non credenti. L’opera nella carne può solo essere di portata limitata (ad esempio, operare solo in Giudea o solo tra voi), e poi, attraverso l’opera compiuta all’interno di questi confini, la sua portata può estendersi. Naturalmente l’opera di espansione deve essere svolta direttamente dal Suo Spirito e allora non sarà più l’opera della Sua carne incarnata. Perché l’opera nella carne ha dei limiti e non si estende a tutti gli angoli dell’universo: questo non lo può realizzare. Attraverso l’opera nella carne, il Suo Spirito esegue l’opera che seguirà. Pertanto, l’opera svolta nella carne ha un carattere inaugurale che si attua entro certi limiti; dopodiché è il Suo Spirito a proseguire l’opera, e per di più lo fa con una portata più ampia.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (2)”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 112

Dio viene a operare sulla terra al solo fine di guidare l’età; Egli intende solamente inaugurarne una nuova e portare a termine quella vecchia. Egli non è venuto per vivere concretamente il decorso della vita di un uomo sulla terra, per sperimentare da Sé le gioie e i dolori della vita del mondo degli esseri umani o per perfezionare una certa persona per mano Sua o guardar crescere personalmente una certa persona. Non è questa la Sua opera; la Sua opera è semplicemente dare inizio alla nuova età e mettere fine a quella vecchia. In altre parole, Egli in persona darà inizio a una nuova età, in persona porterà a termine la vecchia e sconfiggerà Satana svolgendo la Sua opera in persona. Ogni volta che svolge la Sua opera in persona è come se stesse mettendo piede sul campo di battaglia. Anzitutto sconfigge il mondo e ha la meglio su Satana mentre è incarnato; prende possesso di tutta la gloria e solleva il sipario sulla totalità dell’opera dei duemila anni, facendo in modo che tutti gli uomini sulla terra abbiano la giusta via da percorrere e una vita di pace e gioia da vivere. Tuttavia, Dio non può vivere a lungo con l’uomo sulla terra, perché Dio è Dio, e in fin dei conti è differente dall’uomo. Egli non può vivere la vita di un uomo normale, ossia non può risiedere sulla terra come una persona che non è nulla di straordinario, poiché Egli ha solo una minima parte della normale umanità di un uomo comune a far da supporto alla Sua vita umana. In altre parole, come potrebbe Dio mettere su famiglia, svolgere una professione e crescere dei figli sulla terra? Non sarebbe un disonore per Lui? Il fatto che Egli sia provvisto di normale umanità è solo allo scopo di svolgere l’opera in un modo normale, non per permetterGli di avere una famiglia e una professione come farebbe un uomo comune. Il Suo senno normale, la Sua mente normale, la Sua normale alimentazione e il normale vestire della Sua carne sono sufficienti a dimostrare che Egli possiede una normale umanità; non occorre che metta su famiglia o svolga una professione per dimostrare che è dotato di una normale umanità. Sarebbe completamente inutile! La venuta di Dio sulla terra è l’incarnarsi del Verbo; Egli sta semplicemente permettendo all’uomo di capire e vedere la Sua parola, ossia sta permettendo all’uomo di vedere l’opera compiuta dalla carne. La Sua intenzione non è che le persone trattino la Sua carne in un certo modo, ma solo che l’uomo sia obbediente sino alla fine, cioè obbedisca a tutte le parole che fuoriescono dalla Sua bocca e si sottometta a tutta l’opera che Lui svolge. Sta soltanto operando nella carne; Egli non sta chiedendo intenzionalmente all’uomo di esaltare la grandezza e la santità della Sua carne: sta invece mostrando all’uomo la saggezza della Sua opera e tutta l’autorità che esercita. Quindi, anche se possiede un’eccezionale umanità, non fa annunci e Si concentra soltanto sull’opera che deve svolgere. Dovreste sapere perché Dio Si è incarnato e tuttavia non pubblicizza la cosa né testimonia la Sua normale umanità, limitandoSi invece a compiere l’opera che desidera svolgere. Di conseguenza, tutto quel che potete vedere del Dio incarnato è ciò che Egli è dal punto di vista divino; questo perché Egli non proclama mai ciò che è umanamente affinché l’uomo Lo emuli. Solo quando l’uomo guida gli uomini parla di ciò che egli è umanamente, per meglio guadagnare la loro ammirazione e persuasione e in tal modo conquistare la supremazia degli altri. Al contrario, Dio conquista l’uomo solo attraverso la Sua opera (ovvero un’opera irraggiungibile per l’uomo); è irrilevante che Egli sia ammirato dall’uomo o faccia sì che l’uomo Lo adori. Egli Si limita a instillare nell’uomo un sentimento di riverenza per Lui o un senso della Sua imperscrutabilità. Dio non ha bisogno di impressionare l’uomo; ha bisogno solo che tu Lo riverisca una volta testimoniata la Sua indole. L’opera che Dio svolge è la Sua: non può essere fatta dall’uomo al Suo posto, né può essere raggiunta dall’uomo. Solo Dio Stesso può svolgere la Sua opera e inaugurare una nuova età per guidare l’uomo in nuove vite. L’opera che svolge è per permettere all’uomo di entrare in possesso di una nuova vita ed entrare in una nuova età. Il resto dell’opera è affidato a coloro che sono dotati di una normale umanità i quali sono ammirati dagli altri. Perciò, nell’Età della Grazia, Egli ha portato a termine l’opera di duemila anni in appena tre anni e mezzo dei Suoi trentatré anni nella carne. Quando Dio viene sulla terra per svolgere la Sua opera, completa sempre l’opera di duemila anni o di un’intera età nel brevissimo arco di pochi anni. Non indugia e non rimanda; non fa che condensare l’opera di molti anni in modo che sia portata a termine in pochi anni. Questo perché l’opera che svolge di persona è tutta volta ad aprire una nuova via d’uscita e guidare una nuova età.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (2)”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 113

Quando Dio compie la Sua opera, non viene per impegnarSi in edificazioni o movimenti di sorta, ma per svolgere il Suo ministero. Ogni volta che Egli Si fa carne, è solo per realizzare una fase dell’opera e dare il via a una nuova età. Ora l’Età del Regno è arrivata, e così la preparazione del Regno. Questa fase dell’opera non è il lavoro dell’uomo, non è allo scopo di lavorare l’uomo fino a un determinato livello; serve solo a completare una porzione dell’opera di Dio. Ciò che Egli compie non è il lavoro dell’uomo, non è per ottenere un certo risultato nel lavorare l’uomo prima di lasciare la terra; serve a svolgere il Suo ministero e a finire l’opera che Egli deve compiere, che consiste nel fare preparativi idonei per la Sua opera sulla terra, e in tal modo ottenere la gloria. L’opera del Dio incarnato è diversa da quella di coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale. Quando Dio viene a svolgere la Sua opera sulla terra, è interessato solo al compimento del Suo ministero. Per quanto concerne tutte le altre questioni slegate dal Suo ministero, Egli praticamente non vi prende parte, addirittura al punto di fingere di non vedere. Si limita a svolgere l’opera che deve compiere, e l’ultima cosa di cui Si interessa è il lavoro che spetta all’uomo. L’opera che svolge è solo quella legata all’età in cui Egli è e al ministero che deve compiere, come se tutte le altre questioni non fossero di Sua responsabilità. Egli non Si munisce di una conoscenza più basilare sul vivere come un uomo tra gli uomini e non acquisisce altre capacità sociali, né qualunque altra cosa l’uomo comprenda. Non mostra alcun interesse per tutto ciò di cui l’uomo dovrebbe essere dotato, e svolge semplicemente l’opera che è Suo dovere. E così, per come la vede l’uomo, il Dio incarnato è carente in troppe cose, persino al punto di non prestare alcuna attenzione a molte delle cose che un uomo dovrebbe avere, e non ha alcuna comprensione di tali questioni. Cose come la comune conoscenza della vita, nonché i principi che governano la condotta personale e l’interazione con altri, sembrano non avere alcuna relazione con Lui. Ma tu semplicemente non puoi percepire un minimo segno di anormalità nel Dio incarnato. Vale a dire, la Sua umanità mantiene solo la Sua vita di uomo normale e il normale ragionamento del Suo cervello, dandoGli la capacità di discernere tra giusto e sbagliato. Egli, tuttavia, non è dotato di nient’altro, di alcuna delle cose destinate solo agli uomini (esseri creati). Dio Si fa carne soltanto per compiere il Suo ministero. La Sua opera è diretta a un’intera età e non a una persona o a un luogo specifico, bensì all’intero universo. Questa è la direzione della Sua opera e il principio secondo cui Egli opera. Ciò non può essere alterato da alcuno e l’uomo non ha modo di prendervi parte. Ogni volta che Dio Si fa carne, porta con Sé l’opera di quell’età e non ha intenzione di vivere accanto all’uomo per venti, trenta, quaranta o addirittura settanta, ottant’anni cosicché egli possa comprenderLo meglio e farsi un’idea di Lui. Non ce n’è alcun bisogno! Farlo non approfondirebbe affatto la conoscenza che l’uomo ha dell’indole intrinseca di Dio; invece, aumenterebbe solo le sue nozioni e le nozioni e i pensieri dell’uomo si fossilizzerebbero. E così tutti voi dovete capire esattamente qual è l’opera del Dio incarnato. Avete certo compreso queste parole che vi ho detto: “Non è per fare l’esperienza della vita di un uomo comune che sono venuto”, vero? Avete dimenticato le parole: “Dio non viene sulla terra per vivere la vita di un uomo normale”? Non capite lo scopo di Dio nel farSi carne, né conoscete il significato di “Come potrebbe Dio venire sulla terra con l’intento di sperimentare la vita di un essere creato?” Dio viene sulla terra solo per completare la Sua opera, e così la Sua opera sulla terra è di breve durata. Egli non viene sulla terra con l’intento che lo Spirito di Dio coltivi il Suo corpo carnale fino a farLo diventare un essere umano superiore che assumerà il comando della chiesa. Quando Dio viene sulla terra, è la Parola che Si fa carne; l’uomo, tuttavia, non è a conoscenza della Sua opera e Gli attribuisce forzatamente delle cose. Ma voi dovreste tutti rendervi conto che Dio è la “Parola fattaSi carne”, non un corpo carnale coltivato dallo Spirito di Dio per ricoprire temporaneamente il ruolo di Dio. Dio Stesso non è coltivato, bensì è la Parola fattaSi carne, e oggi svolge ufficialmente la Sua opera tra tutti voi. Sapete e riconoscete tutti che l’incarnazione di Dio è una verità fattuale, ma fingete di avere una comprensione che, in realtà, non possedete. Non siete affatto in grado di comprendere l’opera del Dio incarnato né il significato e l’essenza della Sua incarnazione, e vi limitate a recitare pedissequamente parole imparate a memoria. Credi che il Dio incarnato sia come lo concepisci tu?

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (3)”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 114

Dio Si fa carne solo per guidare l’età e mettere in moto una nuova opera. Dovete capire questo punto. Ciò è molto diverso dalla funzione dell’uomo, e le due cose non possono essere menzionate insieme. L’uomo necessita di un lungo periodo di coltivazione e perfezionamento prima di poter essere usato per svolgere il lavoro, ed è necessaria un’umanità particolarmente grande. Non solo l’uomo deve essere capace di sostenere il suo normale senno umano, ma deve anche conoscere molti dei principi e delle regole di condotta dinanzi agli altri, e inoltre deve impegnarsi ad apprendere meglio la saggezza e l’etica dell’uomo. Questo è ciò di cui l’uomo dovrebbe essere munito. Non è così, tuttavia, per il Dio fattoSi carne, perché la Sua opera non rappresenta l’uomo né è quella dell’uomo; è, piuttosto, un’espressione diretta del Suo essere e una realizzazione diretta dell’opera che Egli deve compiere. (Naturalmente, la Sua opera viene svolta a tempo debito, e non a casaccio, o a piacimento. Piuttosto, la Sua opera inizia quando è il momento di compiere il Suo ministero.) Egli non prende parte alla vita o al lavoro dell’uomo, cioè la Sua umanità non è dotata di alcuna di queste cose (sebbene ciò non influisca sulla Sua opera). Egli compie il Suo ministero solo quando è il momento di farlo; qualunque sia il Suo status, Egli procede semplicemente con l’opera che deve svolgere. Qualunque cosa l’uomo sappia di Lui o qualunque sia la sua opinione di Lui, la Sua opera non viene influenzata. È proprio come quando Gesù svolse la Sua opera: nessuno sapeva di preciso chi fosse, ma Egli procedette semplicemente con la Sua opera. Niente di tutto ciò Lo condizionò nello svolgimento dell’opera che doveva compiere. All’inizio, pertanto, non confessò o proclamò la Sua identità e fece semplicemente in modo che l’uomo Lo seguisse. Naturalmente, questa non era solo l’umiltà di Dio; era il modo in cui Egli operava nella carne. Poteva operare soltanto in questo modo perché l’uomo non poteva riconoscerLo a occhio nudo, e anche riuscendoci non sarebbe stato in grado di contribuire alla Sua opera. Inoltre, Egli non Si fece carne perché l’uomo arrivasse a conoscere la Sua carne; fu per svolgere l’opera e compiere il Suo ministero. Per questa ragione Egli non attribuì alcuna importanza al rendere nota la Sua identità. Quando ebbe completato tutta l’opera che doveva svolgere, tutta la Sua identità e il Suo status furono compresi spontaneamente dall’uomo. Dio fattoSi carne resta in silenzio e non fa mai proclami. Non bada all’uomo o a come l’uomo se la cava nel seguirLo, e procede semplicemente con il compimento del Suo ministero e con lo svolgimento dell’opera che deve compiere. Nessuno può intralciare la Sua opera. Quando arriva il momento di concludere la Sua opera, non vi è dubbio che sarà portata a termine. Nessuno può decidere altrimenti. L’uomo comprenderà l’opera che Egli svolge solo dopo che Egli Si sarà allontanato dall’uomo al compimento della Sua opera, seppure ancora in modo non totalmente chiaro. E all’uomo occorrerà molto tempo per comprendere appieno l’intenzione che Lo ha portato a intraprendere la Sua opera. In altre parole, l’opera dell’età del Dio incarnato è divisa in due parti. Una parte si compie attraverso l’opera della carne incarnata di Dio Stesso e le parole della carne incarnata di Dio Stesso. Una volta che il ministero della Sua carne è adempiuto completamente, l’altra parte dell’opera deve essere svolta da coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale; allora è il momento che l’uomo adempia la sua funzione, perché Dio ha già aperto la strada, e ora essa deve essere percorsa dall’uomo. Vale a dire, Dio fattoSi carne svolge una parte dell’opera e questa quindi viene continuata dallo Spirito Santo e da coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale. Così l’uomo dovrebbe sapere cosa comporta l’opera che viene principalmente compiuta da Dio fattoSi carne in questa fase dell’opera, e deve capire esattamente il significato di Dio che Si fa carne e l’opera che Egli deve compiere, anziché chiedere a Dio ciò che si chiede all’uomo. In questo risiede l’errore dell’uomo e la sua nozione e, soprattutto, la sua disobbedienza.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (3)”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 115

Dio non Si fa carne con l’intenzione di permettere all’uomo di conoscere la Sua carne o di permettergli di distinguere le differenze tra la carne di Dio incarnato e quella dell’uomo; Dio non Si fa carne neppure per allenare la capacità di discernimento dell’uomo, e tanto meno con l’intenzione di permettergli di adorare la carne incarnata di Dio, traendone grande gloria. Nulla di tutto questo è l’intenzione di Dio nel farSi carne, e Dio non Si fa carne neppure per condannare l’uomo, per svelare intenzionalmente l’uomo o per rendergli le cose difficili. Nulla di tutto questo è l’intenzione di Dio. Ogni volta che Dio Si fa carne, è una forma che l’opera assume inevitabilmente. È per la Sua opera più grande e per la Sua gestione più grande che lo fa, e non per le ragioni che l’uomo immagina. Dio viene sulla terra solo come richiesto dalla Sua opera, e solo secondo necessità. Non viene sulla terra con l’intenzione di guardarSi solo attorno, bensì per svolgere l’opera che deve compiere. Perché altrimenti Si farebbe carico di un fardello così pesante e correrebbe rischi così grandi per adempiere questa opera? Dio Si fa carne solo quando deve, e sempre con un significato unico. Se fosse solo per permettere all’uomo di darGli un’occhiata e per allargare il suo orizzonte, allora, con certezza assoluta, non verrebbe mai tra gli uomini con tanta leggerezza. Viene sulla terra per la Sua gestione e la Sua opera più grande, e per riuscire a ottenere più uomini. Viene per rappresentare l’età e per sconfiggere Satana, e Si veste di carne per sconfiggere Satana. Per di più, viene per guidare tutta l’umanità nella sua vita. Tutto ciò riguarda la Sua gestione, e riguarda l’opera dell’intero universo. Se Dio Si facesse carne soltanto per permettere all’uomo di arrivare a conoscere la Sua carne e per aprire gli occhi dell’uomo, allora perché non Si sarebbe recato in ogni nazione? Non sarebbe una cosa di un’estrema facilità? Ma non l’ha fatto, scegliendo invece un luogo adatto in cui stabilirSi e avviare l’opera che doveva compiere. Già solo questa carne è di grande importanza. Egli rappresenta un’intera età e svolge anche l’opera di un’intera età; Egli mette fine all’età precedente e contemporaneamente inaugura la nuova. Tutto ciò è un’importante questione che riguarda la gestione di Dio ed è il significato di una fase dell’opera che Dio viene sulla terra a svolgere.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (3)”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 116

La salvezza dell’uomo da parte di Dio non si compie tramite il metodo dello Spirito e l’identità dello Spirito, perché il Suo Spirito non può essere né toccato né visto dall’uomo e non può essere da lui avvicinato. Se Egli cercasse di salvare l’uomo direttamente alla maniera dello Spirito, l’uomo non sarebbe in grado di ricevere la Sua salvezza. Se Dio non indossasse la forma esteriore di un uomo del creato, per l’uomo sarebbe impossibile ricevere questa salvezza. L’uomo, infatti, non può in alcun modo avvicinarsi a Lui, proprio come nessuno poteva avvicinarsi alla nube di Jahvè. Solo diventando un essere del creato, ossia solo mettendo la Sua parola nel corpo di carne che Egli sta per divenire, Egli può personalmente operare la parola in tutti coloro che Lo seguono. Solo allora l’uomo può vedere e sentire personalmente la Sua parola, nonché entrare in possesso della Sua parola e in tal modo essere pienamente salvato. Se Dio non Si facesse carne, nessun uomo in carne e ossa potrebbe ricevere questa grande salvezza e neppure uno verrebbe salvato. Se lo Spirito di Dio operasse direttamente tra gli uomini, tutta l’umanità verrebbe stroncata o altrimenti, senza poter in alcun modo entrare in contatto con Dio, sarebbe tutta presa prigioniera e portata via da Satana. La prima incarnazione era finalizzata a redimere l’uomo dal peccato, a redimerlo attraverso il corpo carnale di Gesù; in altre parole, Egli ha salvato l’uomo dalla croce, ma l’indole satanica corrotta ancora restava nell’uomo. La seconda incarnazione non deve più fungere da sacrificio per il peccato, ma deve invece essere volta a salvare completamente coloro che sono stati redenti dal peccato. Ciò avviene affinché coloro che sono stati perdonati possano essere liberati dai loro peccati e mondati completamente e, conseguendo un cambiamento della loro indole, possano liberarsi dall’influsso delle tenebre di Satana e ritornare davanti al trono di Dio. Solo in questo modo l’uomo può essere pienamente santificato. Dopo che è terminata l’Età della Legge, e a cominciare dall’Età della Grazia, Dio ha cominciato l’opera di salvezza che prosegue fino agli ultimi giorni, quando Egli, giudicando e castigando il genere umano per la sua insubordinazione, porterà definitivamente a compimento la purificazione dell’umanità. Solo allora Dio concluderà la Sua opera di salvezza e Si metterà a riposare. Nelle tre fasi dell’opera, pertanto, Dio Si è fatto carne solo due volte per svolgere Egli Stesso la Sua opera tra gli uomini. Questo perché solo una delle tre fasi dell’opera consiste nel guidare l’uomo nel condurre la propria vita, mentre le altre due consistono nell’opera di salvezza. Solo facendoSi carne Dio può vivere accanto all’uomo, sperimentare la sofferenza del mondo e vivere in un normale corpo fatto di carne. Solo in questo modo può fornire agli uomini la via concreta di cui hanno bisogno in quanto esseri del creato. È attraverso l’incarnazione di Dio che l’uomo riceve da Lui la piena salvezza, e non direttamente dal cielo in risposta alle sue preghiere poiché, essendo l’uomo fatto di carne e sangue, non ha modo di vedere lo Spirito di Dio, e tanto meno di avvicinarsi al Suo Spirito. L’unica cosa con cui l’uomo possa entrare in contatto è la carne incarnata di Dio, e solo in questo modo può comprendere tutte le vie e tutte le verità e ricevere la piena salvezza. La seconda incarnazione sarà sufficiente a mondare i peccati dell’uomo e purificarlo pienamente. Con la seconda incarnazione, dunque, verrà portata a termine in tutta la sua interezza l’opera di Dio nella carne e il significato della Sua incarnazione sarà reso completo. Da quel momento in poi l’opera di Dio nella carne sarà giunta al termine definitivo. Dopo la seconda incarnazione, Egli non Si farà più carne una terza volta per la Sua opera, poiché tutta la Sua gestione sarà giunta al termine. L’incarnazione degli ultimi giorni avrà pienamente guadagnato il Suo popolo eletto e negli ultimi giorni l’umanità sarà stata classificata in base alla sua natura. Egli non compirà più l’opera della salvezza né tornerà a farSi carne per operare in alcun modo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 117

Ciò che l’uomo ha raggiunto ora (la sua attuale levatura, la conoscenza, l’amore, la lealtà, l’obbedienza e la sua capacità di vedere) sono i risultati conseguiti attraverso il giudizio tramite la parola. Che tu possa essere leale e restare in piedi fino a questo giorno è un risultato conseguito attraverso la parola. Ora l’uomo vede che l’opera di Dio incarnato è davvero straordinaria, e che in essa vi sono molte cose che non possono essere conseguite dall’uomo, e che si tratta di misteri e prodigi. Pertanto, molti si sono sottomessi. Ci sono uomini che non si sono mai sottomessi ad anima viva dal giorno della loro nascita ma, nel vedere le parole di Dio in questo giorno, si sottomettono completamente senza rendersene conto, e non azzardano analisi o altre affermazioni. L’umanità è caduta sotto la parola e giace prostrata sotto il giudizio della parola. Se lo Spirito di Dio parlasse direttamente all’uomo, l’umanità si sottometterebbe tutta alla voce, cadendo senza parole di rivelazione in modo molto simile a Paolo quando cadde a terra illuminato dalla luce sulla via di Damasco. Se Dio continuasse a operare in questo modo, l’uomo non potrebbe mai conoscere la propria corruzione attraverso il giudizio della parola e conseguire così la salvezza. Solo facendoSi carne Egli può portare personalmente le Sue parole alle orecchie di ogni essere umano affinché tutti quanti hanno orecchie possano udire le Sue parole e ricevere la Sua opera di giudizio tramite la parola. Il risultato ottenuto dalla Sua parola è solo questo, e non il manifestarSi dello Spirito per indurre l’uomo alla sottomissione spaventandolo. È solo attraverso quest’opera concreta e tuttavia straordinaria che la vecchia indole dell’uomo, nascosta in profondità per molti anni, può essere pienamente rivelata, cosicché l’uomo possa riconoscerla e modificarla. Queste cose sono tutte l’opera concreta di Dio incarnato, in cui, pronunciandoSi ed eseguendo il giudizio in modo concreto, Egli raggiunge i risultati del giudizio sull’uomo tramite la parola. Sono questi l’autorità di Dio incarnato e il significato dell’incarnazione di Dio. Ciò viene fatto per rendere nota l’autorità di Dio incarnato, per rendere noti i risultati ottenuti dall’opera della parola e per rendere noto che lo Spirito è venuto nella carne e che dimostra la Sua autorità attraverso il giudizio dell’uomo tramite la parola. Anche se la Sua carne è la forma esteriore di un’umanità normale e ordinaria, sono i risultati conseguiti dalle Sue parole a dimostrare all’uomo che Egli è pieno di autorità, che Egli è Dio Stesso e che le Sue parole sono l’espressione di Dio Stesso. In questo modo a tutti gli uomini viene dimostrato che Egli è Dio Stesso, che Egli è Dio Stesso fattoSi carne, che Egli non deve essere offeso da nessuno, e che nessuno può superare il Suo giudizio tramite la parola e nessuna forza delle tenebre può prevalere sulla Sua autorità. L’uomo Gli si sottomette completamente, perché Egli è la Parola fattaSi carne, per via della Sua autorità e per via del Suo giudizio tramite la parola. L’opera apportata dalla Sua carne incarnata è l’autorità che Egli possiede. Il motivo per cui Egli Si fa carne è che la carne può possedere anche autorità, ed Egli è capace di svolgere l’opera tra gli uomini in modo concreto, in un modo che risulti visibile e tangibile all’uomo. Tale opera è molto più realistica dell’opera svolta direttamente dallo Spirito di Dio, che possiede tutta l’autorità, e anche i suoi risultati sono manifesti. Questo perché la carne incarnata di Dio sa parlare e operare in modo concreto. La forma esteriore della Sua carne non detiene alcuna autorità e può essere avvicinata dall’uomo, mentre la Sua sostanza reca in sé autorità, sebbene la Sua autorità non sia visibile a nessuno. Quando Egli parla e opera, l’uomo non è in grado di rilevare l’esistenza della Sua autorità; ciò risulta ancora più propizio nel compiersi di un’opera di natura concreta. Tutta quest’opera concreta può ottenere dei risultati. Benché nessun uomo si renda conto che Egli detiene l’autorità o che Egli non deve essere offeso, e benché altresì nessun uomo veda la Sua ira, Egli ottiene i risultati previsti delle Sue parole attraverso la Sua autorità velata, la Sua ira nascosta e le parole che pronuncia apertamente. In altre parole, l’uomo viene completamente convinto attraverso il Suo tono di voce, la severità del Suo discorso e tutta la saggezza delle Sue parole. In questo modo, l’uomo si sottomette alla parola di Dio incarnato, che apparentemente non ha alcuna autorità, conseguendo così l’obiettivo divino della salvezza dell’uomo. Questo è un altro aspetto del significato della Sua incarnazione: parlare in modo più realistico e consentire che la realtà delle Sue parole abbia un effetto sull’uomo, cosicché egli possa testimoniare il potere della parola di Dio. Pertanto, se quest’opera non venisse compiuta attraverso l’incarnazione, non raggiungerebbe il minimo risultato e non potrebbe salvare pienamente i peccatori. Se Dio non Si facesse carne, resterebbe lo Spirito, che è invisibile e intangibile all’uomo. Essendo l’uomo una creatura di carne, egli e Dio appartengono a due mondi diversi e sono diversi per natura. Lo Spirito di Dio è incompatibile con l’uomo, che è fatto di carne, e tra loro non vi è alcun modo di stabilire relazioni, per non parlare del fatto che l’uomo non è in grado di diventare uno spirito. Stando così le cose, lo Spirito di Dio per adempiere la Sua opera originaria deve diventare una creatura. Dio può sia ascendere al luogo più alto sia umiliarSi diventando un essere umano, compiendo l’opera e vivendo tra gli uomini, mentre l’uomo non può ascendere al luogo più alto e diventare uno spirito, ma nemmeno può discendere nel luogo più basso. Per questo Dio deve farSi carne per svolgere la Sua opera. Analogamente, durante la prima incarnazione solo la carne di Dio incarnato ha potuto redimere l’uomo attraverso la Sua crocifissione, mentre per lo Spirito di Dio non sarebbe stato assolutamente possibile essere crocifisso in sacrificio per il peccato dell’uomo. Dio ha potuto farSi direttamente carne per offrirSi in sacrificio per il peccato dell’uomo, mentre l’uomo non è potuto ascendere direttamente al cielo per ricevere il sacrificio per il peccato che Dio aveva preparato per lui. Stando così le cose, era possibile solo chiedere a Dio di fare la spola alcune volte tra il cielo e la terra, ma non far ascendere l’uomo al cielo per procurarsi questa salvezza, poiché l’uomo era caduto e, per di più, non era in grado di ascendere al cielo e tanto meno poteva realizzare il sacrificio offerto per il peccato. Pertanto, si è resa necessaria la venuta di Gesù tra gli uomini a svolgere di persona l’opera che l’uomo non era in grado di compiere. Ogni volta che Dio Si fa carne, lo fa per un’assoluta necessità. Se fosse stato possibile che a compiere direttamente una qualsiasi delle fasi dell’opera fosse lo Spirito di Dio, Egli non Si sarebbe sottomesso all’umiliazione di essere incarnato.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 118

Dio Si è fatto carne perché l’oggetto della Sua opera non è lo spirito di Satana o qualsiasi cosa incorporea, bensì l’uomo, che è di carne ed è stato corrotto da Satana. Proprio perché la carne dell’uomo è stata corrotta, Dio ha fatto dell’uomo carnale l’oggetto della Sua opera; inoltre, poiché è oggetto della corruzione, Egli ha fatto dell’uomo l’unico oggetto della Sua opera in tutte le fasi della Sua opera di salvezza. L’uomo è un essere mortale, è di carne e sangue, e Dio è l’unico che può salvarlo. In questo modo, Dio deve diventare carne che possiede gli stessi attributi dell’uomo, al fine di compiere la Sua opera, in modo che essa possa ottenere effetti migliori. Egli deve diventare carne per compiere la Sua opera proprio perché l’uomo è di carne ed è incapace di superare il peccato o spogliare se stesso dalla carne. Anche se l’essenza e l’identità di Dio incarnato sono molto diverse da quelle dell’uomo, il Suo aspetto, tuttavia, è identico a quello degli uomini. Egli ha l’aspetto di una persona normale e conduce la vita di una persona normale, e coloro che Lo vedono non possono scorgere alcuna differenza rispetto a una persona normale. Questo aspetto normale e l’umanità normale sono sufficienti per Lui a compiere la Sua opera divina nell’umanità normale. La Sua carne Gli permette di compiere la Sua opera in una umanità normale e Lo aiuta a compierla tra gli uomini, e la Sua umanità normale, inoltre, Lo aiuta a compiere l’opera di salvezza tra gli uomini. Anche se la Sua umanità normale ha causato molto tumulto tra gli uomini, tale tumulto non ha avuto alcun impatto sui normali effetti della Sua opera. In breve, l’opera della Sua carne normale è di supremo beneficio per l’uomo. Anche se la maggior parte delle persone non accetta la Sua umanità normale, la Sua opera può comunque raggiungere dei risultati ed essi sono raggiunti grazie alla Sua umanità normale. Su questo non c’è dubbio. Dalla Sua opera nella carne, l’uomo guadagna dieci volte o dozzine di volte più cose rispetto alle concezioni che esistono nell’uomo sulla Sua umanità normale, e tali concezioni, alla fine, saranno tutte inghiottite dalla Sua opera. E l’effetto che la Sua opera ha raggiunto, vale a dire, la conoscenza che l’uomo ha nei Suoi confronti, oltrepassa di gran lunga le concezioni dell’uomo su di Lui. Non c’è modo di immaginare o misurare l’opera che Egli compie nella carne, poiché la Sua carne è diversa da quella di qualsiasi essere umano carnale; anche se il guscio esterno è identico, l’essenza non è la stessa. La Sua carne produce molte concezioni tra gli uomini a proposito di Dio, ma può anche permettere all’uomo di acquisire molta conoscenza e può persino conquistare qualsiasi persona in possesso di un guscio esterno simile. Perché Egli è non solo umano, ma è anche Dio con il guscio esterno di un umano, e nessuno può scandagliarLo o capirLo completamente. Un Dio invisibile e intangibile è amato e accolto da tutti. Se Dio è solo uno Spirito invisibile all’uomo, è molto facile per lui credere in Dio. L’uomo può dare libero sfogo alla sua immaginazione, può scegliere qualsiasi immagine gli piaccia come immagine di Dio, per compiacere sé stesso e sentirsi felice. In questo modo, l’uomo può fare tutto ciò che il proprio Dio gradisce di più e desidera che egli faccia, senza alcuno scrupolo. Inoltre, l’uomo crede che nessuno sia più fedele e devoto di lui verso Dio, e che tutti gli altri siano cani infedeli e sleali nei Suoi confronti. Si può dire che questo è ciò che viene ricercato da coloro la cui fede in Dio è vaga e basata sulla dottrina; quello che cercano è tutto più o meno lo stesso, con piccole variazioni. Semplicemente, le immagini di Dio nella loro immaginazione sono diverse, ma la loro essenza è, in realtà, la stessa cosa.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 119

L’unica ragione per cui il Dio incarnato è venuto nella carne è per le esigenze dell’uomo corrotto. È a causa dei bisogni dell’uomo, e non di Dio, e tutti i Suoi sacrifici e le Sue sofferenze sono per il bene del genere umano, e non a beneficio di Dio Stesso. Non ci sono vantaggi e svantaggi o ricompense per Dio; Egli non mieterà alcun futuro raccolto, se non quello che Gli è originariamente dovuto. Tutto ciò che fa e sacrifica per il genere umano non è perché Egli possa ottenere grandi ricompense, ma esclusivamente per il bene del genere umano. Sebbene l’opera di Dio nella carne comporti molte inimmaginabili difficoltà, gli effetti che, alla fine, Egli consegue superano di gran lunga quelli dell’opera svolta direttamente dallo Spirito. L’opera della carne comporta molte difficoltà, e la carne non può possedere la stessa grande identità dello Spirito, non può svolgere le stesse azioni soprannaturali dello Spirito, tanto meno può avere la Sua stessa autorità. Eppure, la sostanza dell’opera svolta da questa carne insignificante è di gran lunga superiore a quella dell’opera svolta direttamente dallo Spirito, e questa carne Stessa è la risposta alle esigenze di tutta l’umanità. Per coloro da salvare, il valore utile dello Spirito è decisamente inferiore a quello della carne: l’opera dello Spirito è in grado di coprire l’intero universo, tutte le montagne, i fiumi, i laghi e gli oceani, eppure l’opera della carne si collega in modo più efficace ad ogni persona con la quale Egli è entrato in contatto. Inoltre, la carne di Dio con forma tangibile può essere meglio compresa e degna di fiducia da parte dell’uomo, può approfondire ulteriormente la conoscenza di Dio da parte dell’uomo e lasciare all’uomo una più profonda impressione delle effettive azioni di Dio. L’opera dello Spirito è avvolta nel mistero, è difficile da capire e ancora più difficile da vedere per gli esseri mortali e, pertanto, essi possono contare solo su fantasie vuote. L’opera della carne, tuttavia, è normale, basata sulla realtà e in possesso di abbondante saggezza, ed è un fatto che può essere osservato dall’occhio fisico dell’uomo; l’uomo può personalmente sperimentare la saggezza dell’opera di Dio e non ha bisogno di impiegare la sua fertile immaginazione. Questi sono l’accuratezza e il valore reale dell’opera di Dio nella carne. Lo Spirito può compiere solo cose invisibili all’uomo e per lui difficili da immaginare, ad esempio, l’illuminazione dello Spirito, il Suo tocco e la Sua guida, ma per l’uomo, che ha una mente, queste cose non forniscono alcun chiaro significato. Esse forniscono solo tocco o un significato ampio e non possono fornire istruzioni a parole. L’opera di Dio nella carne, però, è molto diversa: fornisce una guida accurata di parole, presenta una volontà chiara e ha chiari obiettivi richiesti. E così l’uomo non ha bisogno di brancolare nel buio o impiegare la sua immaginazione, tanto meno di fare congetture. Questa è la chiarezza dell’opera nella carne e la sua grande differenza con l’opera dello Spirito. L’opera dello Spirito è adatta solo a un ambito limitato e non può sostituire l’opera della carne. L’opera della carne dà all’uomo obiettivi molto più precisi e necessari e una conoscenza di gran lunga più reale e preziosa dell’opera dello Spirito. L’opera di maggior valore per l’uomo corrotto è quella che fornisce parole precise, obiettivi chiari da perseguire, e che può essere vista e toccata. Solo l’opera realistica e una guida puntuale sono adatte ai gusti dell’uomo, e solo l’opera reale può salvarlo dalla sua indole corrotta e depravata. Ciò può essere conseguito solo dal Dio incarnato; solo Lui può salvare l’uomo dalla sua indole in precedenza corrotta e depravata. Sebbene lo Spirito sia la sostanza intrinseca di Dio, un’opera simile può essere svolta solo dalla Sua carne. Se lo Spirito operasse da solo, allora non sarebbe possibile per la Sua opera essere efficace: questa è una semplice verità. Sebbene la maggior parte delle persone siano diventate nemiche di Dio a causa di questa carne, alla conclusione della Sua opera, quelli che sono contro di Lui non solo cesseranno di essere Suoi nemici, ma, al contrario, diventeranno Suoi testimoni. Diventeranno i testimoni che sono stati conquistati da Lui, testimoni che sono compatibili con Lui e da Lui inseparabili. Egli farà sì che l’uomo conosca l’importanza della Sua opera nella carne per l’uomo e quest’ultimo conoscerà l’importanza di questa carne rispetto al significato della propria esistenza, conoscerà il Suo vero valore rispetto alla crescita della propria vita e, inoltre, saprà che questa carne diventerà una fonte vivente di vita da cui l’uomo non potrà più sopportare di separarsi. Anche se la carne incarnata di Dio è ben lontana dal corrispondere all’identità e alla posizione di Dio, e all’uomo sembra che sia incompatibile con il Suo stato reale, questa carne, che non possiede la vera immagine di Dio o la Sua vera identità, può compiere l’opera che lo Spirito di Dio non è in grado di compiere direttamente. Questo è il vero significato e il valore dell’incarnazione di Dio ed è questo il significato e il valore che l’uomo non è in grado di apprezzare e riconoscere. Anche se tutti gli uomini guardano con considerazione allo Spirito di Dio e guardano dall’alto in basso la carne di Dio, a prescindere dal modo in cui vedono o pensano, il vero significato e il valore della carne superano di gran lunga quelli dello Spirito. Naturalmente, questo vale solo per quanto riguarda l’umanità corrotta. Per tutti coloro che cercano la verità e desiderano l’apparizione di Dio, l’opera dello Spirito può fornire solo il tocco o l’ispirazione e un senso di meraviglia riguardo al fatto che essa è inspiegabile e inimmaginabile, nonché grande, trascendente e ammirevole, ma anche irraggiungibile e impossibile da ottenere da parte di chiunque. L’uomo e lo Spirito di Dio non possono che guardarsi l’un l’altro da lontano, come se vi fosse una grande distanza tra loro, e non possono mai essere simili, come se l’uomo e Dio fossero separati da un’invisibile barriera. In realtà, questa è un’illusione data all’uomo dallo Spirito, perché lo Spirito e l’uomo non sono dello stesso tipo e l’uomo non coesisteranno mai nello stesso mondo, e perché Egli non possiede nulla dell’uomo. Pertanto, l’uomo non ha bisogno dello Spirito, perché lo Spirito non può compiere direttamente l’opera più necessaria all’uomo. L’opera della carne offre all’uomo obiettivi veri da perseguire, parole chiare e la percezione che Egli sia reale e normale, che sia umile e ordinario. Sebbene l’uomo Lo possa temere, per la maggior parte delle persone è facile mettersi in relazione con Lui: l’uomo può contemplare il Suo volto e sentire la Sua voce e non ha bisogno di guardarLo da lontano. Questa carne sembra accessibile all’uomo, non lontana o insondabile, ma visibile e tangibile, perché è nello stesso mondo in cui si trova l’uomo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 120

Per tutti coloro che vivono nella carne, cambiare la propria indole richiede obiettivi da perseguire e conoscere Dio richiede la testimonianza delle Sue reali gesta e del Suo vero volto. Entrambi possono essere raggiunti solo dalla carne incarnata di Dio ed entrambi possono essere realizzati solo dalla carne normale e reale. Questo è il motivo per cui l’incarnazione è necessaria e ciò è necessario per tutti gli uomini corrotti. Dal momento che le persone sono tenute a conoscere Dio, le immagini delle divinità vaghe e soprannaturali devono essere scacciate dai loro cuori e, dal momento che sono tenute a gettare via la loro indole corrotta, devono prima conoscerla. Se l’uomo compisse solo il lavoro di dissipare le immagini delle vaghe divinità dal cuore della gente, non riuscirebbe a ottenere l’effetto corretto. Le immagini delle vaghe divinità nel cuore delle persone non possono essere svelate, gettate via o completamente rimosse solo con le parole. Così facendo, in ultima analisi, non sarebbe comunque possibile sradicare dalla gente queste cose profondamente radicate. Solo sostituendo queste cose vaghe e soprannaturali con il Dio pratico e la vera immagine di Dio, e facendo sì che le persone le conoscano a poco a poco, si può raggiungere l’effetto dovuto. L’uomo riconosce che il Dio che egli ha ricercato in tempi passati è vago e soprannaturale. Ciò che può ottenere questo effetto non è la guida diretta dello Spirito, né tantomeno gli insegnamenti di un certo individuo, bensì il Dio incarnato. Le concezioni dell’uomo sono messe a nudo quando il Dio incarnato compie ufficialmente la Sua opera, perché la Sua normalità e la Sua realtà sono l’antitesi del Dio vago e soprannaturale dell’immaginazione dell’uomo. Le concezioni originali dell’uomo possono essere rivelate solo quando sono messe in contrasto con il Dio incarnato. Senza il confronto con Lui, le concezioni dell’uomo non potrebbero essere rivelate; in altre parole, senza la realtà come contrasto, le cose vaghe non potrebbero essere rivelate. Nessuno è in grado di usare le parole per compiere quest’opera e nessuno è in grado di articolare quest’opera utilizzando parole. Solo Dio Stesso può compiere la Sua opera e nessun altro può compierla in Sua vece. Non importa quanto ricca sia la lingua dell’uomo, egli è incapace di articolare la realtà e la normalità di Dio. L’uomo può conoscere Dio più praticamente e può vederLo più chiaramente solo se Egli opera personalmente tra gli uomini e rivela completamente la Sua immagine e il Suo essere. Questo effetto non può essere raggiunto da nessun essere umano fatto di carne. Naturalmente, anche lo Spirito di Dio non è in grado di raggiungerlo. Dio può salvare l’uomo corrotto dall’influsso di Satana, ma questa opera non può essere compiuta direttamente dallo Spirito di Dio; invece, può essere compiuta solo dalla carne assunta dello Spirito di Dio, dalla carne di Dio incarnato. Questa carne è uomo ed è anche Dio, è uomo in possesso di umanità normale e anche Dio in possesso di piena divinità. E così, anche se questa carne non è lo Spirito di Dio e Si differenzia notevolmente dallo Spirito, è ancora il Dio incarnato Stesso che salva l’uomo, il Quale è Spirito e anche carne. Indipendentemente da come sia chiamato, in ultima analisi, è ancora Dio Stesso che salva l’umanità. Poiché lo Spirito di Dio è indivisibile dalla carne, e l’opera della carne è anche l’opera dello Spirito di Dio; solo che questa opera non viene compiuta utilizzando l’identità dello Spirito, ma usando l’identità della carne. L’opera che deve essere compiuta direttamente dallo Spirito non richiede l’incarnazione, e l’opera che richiede l’incarnazione non può essere compiuta direttamente dallo Spirito, e può essere compiuta solo da Dio incarnato. Ecco ciò che è richiesto per quest’opera, e ciò che è richiesto dal genere umano corrotto. Nelle tre fasi dell’opera di Dio, una sola è stata effettuata direttamente dallo Spirito, e le restanti due sono effettuate dal Dio incarnato e non direttamente dallo Spirito. L’opera dell’Età della Legge, compiuta dallo Spirito, non comportava la modifica dell’indole corrotta dell’uomo e non ha nemmeno alcuna relazione con la conoscenza di Dio da parte dell’uomo. L’opera della carne di Dio nell’Età della Grazia e nell’Età del Regno, però, coinvolge l’indole corrotta dell’uomo e la sua conoscenza di Dio, ed è una parte importante e fondamentale dell’opera di salvezza. Pertanto, l’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato ed ha più bisogno della Sua opera diretta. Il genere umano ha bisogno che il Dio incarnato possa pascerlo, sostenerlo, dissetarlo, nutrirlo, giudicarlo e castigarlo e ha bisogno, da parte Sua, di più grazia e di più redenzione. Solo Dio nella carne può essere il confidente dell’uomo, il suo pastore, l’aiuto sempre presente per lui, e tutto questo rivela la necessità dell’incarnazione, oggi e nel passato.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 121

L’uomo è stato corrotto da Satana ed è la più alta di tutte le creature di Dio, così egli ha bisogno della Sua salvezza. L’oggetto della salvezza di Dio è l’uomo, non Satana, e ciò che deve essere salvato è la carne dell’uomo, e l’anima dell’uomo, e non il diavolo. Satana è oggetto dell’annientamento di Dio, l’uomo è oggetto della salvezza di Dio. La carne dell’uomo è stata corrotta da Satana, pertanto deve essere la prima ad essere salvata. La carne dell’uomo è stata più profondamente corrotta ed è diventata qualcosa che si oppone a Dio, a tal punto che addirittura si oppone apertamente a Dio e nega la Sua esistenza. Questa carne corrotta è semplicemente troppo intrattabile e nulla è più difficile da affrontare e da cambiare dell’indole corrotta della carne. Satana entra nella carne dell’uomo per suscitare disturbo e la utilizza per disturbare l’opera di Dio e mettere in pericolo il Suo piano, così l’uomo è diventato Satana, ed è diventato il nemico di Dio. Affinché sia salvato, egli deve prima essere conquistato. Per questo motivo, Dio raccoglie la sfida e viene nella carne per compiere l’opera voluta e ingaggiare battaglia con Satana. Il Suo obiettivo è la salvezza del genere umano, che è stato corrotto, e la sconfitta e l’annientamento di Satana, che si ribella contro di Lui. Dio sconfigge Satana attraverso la Sua opera di conquista dell’uomo, mentre contemporaneamente salva l’umanità corrotta. Pertanto, si tratta di un’opera che realizza due scopi in una volta. Lavora nella carne, parla nella carne e compie tutta l’opera nella carne, al fine di occuparSi meglio dell’uomo e conquistarlo meglio. L’ultima volta che Dio Si farà carne, la Sua opera nella carne degli ultimi giorni si concluderà. Egli classificherà tutti gli uomini in base al loro genere, concluderà la Sua intera gestione e anche tutta la Sua opera nella carne. Dopo che tutta la Sua opera sulla terra sarà giunta al termine, Egli sarà completamente vittorioso. Lavorando nella carne, Dio avrà completamente conquistato e pienamente guadagnato l’umanità. Ciò non significa forse che tutta la Sua gestione sarà giunta al termine? Quando Dio concluderà la Sua opera nella carne, dal momento che avrà completamente sconfitto Satana e sarà risultato vittorioso, Satana non avrà più alcuna opportunità di corrompere l’uomo. L’opera della prima incarnazione di Dio è stata la redenzione e il perdono dei peccati dell’uomo. Ora è l’opera di conquista e di completo acquisto del genere umano, in modo che Satana non abbia più alcun modo di compiere la sua opera e sia completamente sconfitto, e che Dio risulti completamente vittorioso. Questa è l’opera della carne, svolta da Dio Stesso.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 122

L’opera iniziale di Dio in tre fasi è stata compiuta direttamente dallo Spirito e non dalla carne. L’opera finale di Dio in tre fasi, tuttavia, è compiuta dal Dio incarnato, e non direttamente dallo Spirito. Anche l’opera di redenzione della fase intermedia fu compiuta da Dio nella carne. Durante l’intera opera di gestione, la cosa più importante è salvare l’uomo dall’influsso di Satana. L’opera chiave è la conquista completa dell’uomo corrotto, con il ripristino dell’originario timore di Dio nel cuore dell’uomo conquistato, così da permettergli di raggiungere una vita normale, vale a dire, la vita normale di una creatura di Dio. Quest’opera è cruciale ed è il fulcro dell’opera di gestione. Nelle tre fasi dell’opera di salvezza, la prima fase dell’opera dell’Età della Legge era lontana dal fulcro dell’opera di gestione; aveva solo una lievissima apparenza di opera di salvezza e non è stato l’inizio dell’opera di Dio di salvezza dell’uomo dal dominio di Satana. La prima fase dell’opera è stata compiuta direttamente dallo Spirito, poiché, secondo la legge, l’uomo sapeva solo rispettare la legge e non possedeva più verità, e poiché l’opera nell’Età della Legge certamente non comprendeva cambiamenti nell’indole dell’uomo, tanto meno interessava l’opera del modo di salvare l’uomo dal dominio di Satana. Così, lo Spirito di Dio ha completato questa fase estremamente semplice dell’opera, che non riguardava l’indole corrotta dell’uomo. Questa fase dell’opera aveva poco a che fare con il fulcro della gestione e non aveva grande relazione con l’opera ufficiale della salvezza dell’uomo, e quindi non necessitava l’incarnazione di Dio, affinché Egli potesse personalmente compiere la Sua opera. L’opera svolta dallo Spirito è implicita e insondabile ed è profondamente spaventosa e inaccessibile per l’uomo; lo Spirito non è adatto a compiere direttamente l’opera della salvezza e non è adatto a fornire direttamente la vita all’uomo. Molto più vantaggioso per l’uomo è trasformare l’opera dello Spirito in un approccio che gli sia vicino, vale a dire, ciò che è più vantaggioso per l’uomo è che, per compiere la Sua opera, Dio diventi una persona ordinaria, normale. Ciò richiede che Egli Si incarni per prendere il posto dello Spirito nella Sua opera, e per l’uomo non c’è modo più vantaggioso in cui possa operare. Tra queste tre fasi dell’opera, due vengono eseguite dalla carne, e queste due sono le fasi chiave dell’opera di gestione. Le due incarnazioni sono reciprocamente complementari e si completano a vicenda perfettamente. La prima fase dell’incarnazione di Dio ha gettato le fondamenta per la seconda e si può dire che le due incarnazioni di Dio formano un tutt’uno, e non sono incompatibili tra loro. Queste due fasi dell’opera di Dio vengono da Lui svolte nella Sua identità incarnata, poiché sono troppo importanti per l’intera opera di gestione. Si potrebbe quasi dire che, senza l’opera delle due incarnazioni di Dio, tutta l’opera di gestione sarebbe arrivata a un punto morto e l’opera della salvezza del genere umano non sarebbe stata altro che un vuoto discorso. Se quest’opera sia importante o meno, dipende dai bisogni del genere umano, dalla realtà della sua depravazione, dalla gravità della disobbedienza di Satana e dal suo disturbo dell’opera. Il giusto che è all’altezza del compito si basa sulla natura dell’opera svolta dall’operatore e all’importanza di quest’opera. Quando si tratta dell’importanza di quest’opera, in termini di quale metodo di lavoro adottare – opera compiuta direttamente dallo Spirito di Dio, opera compiuta dal Dio incarnato, o opera compiuta attraverso l’uomo – la prima ad essere eliminata è l’opera compiuta attraverso l’uomo e, in base alla natura dell’opera e alla natura dell’opera dello Spirito rispetto a quella della carne, è infine stato stabilito che l’opera compiuta dalla carne è più benefica all’uomo dell’opera compiuta direttamente dallo Spirito, e che offre più vantaggi. Questo è il pensiero di Dio al momento in cui ha deciso se l’opera dovesse essere compiuta dallo Spirito o dalla carne. C’è un significato e un fondamento in ogni fase dell’opera. Non sono fantasie infondate, né sono realizzate in modo arbitrario; vi è una certa saggezza in esse. Questa è la verità dietro tutta l’opera di Dio. In particolare, vi è ancora di più del piano di Dio in una così grande opera, come quella del Dio incarnato che lavora personalmente tra gli uomini. Perciò, la saggezza di Dio e la totalità del Suo essere si riflettono in ogni Sua azione, pensiero e idea nella Sua opera; questo è l’essere di Dio più concreto e sistematico. Questi sottili pensieri e idee sono difficili per l’uomo da immaginare e da credere e, inoltre, difficili per l’uomo da conoscere. Il lavoro svolto dall’uomo viene realizzato secondo il principio generale, cosa che, per lui, è molto soddisfacente. Eppure, rispetto all’opera di Dio, vi è semplicemente una disparità troppo grande; sebbene le azioni di Dio siano grandi e la Sua opera sia di una scala maestosa, dietro di loro ci sono molti piani e molte disposizioni minuti e precisi, le cui modalità sono inimmaginabili per l’uomo. Ogni fase della Sua opera non solo è realizzata in base al principio, ma contiene anche molte cose che non possono essere articolate dalla lingua umana, e queste sono le cose che risultano invisibili all’uomo. Indipendentemente dal fatto che essa sia opera dello Spirito o opera di Dio incarnato, ognuna contiene i piani della Sua opera. Egli non lavora senza fondamento e non compie lavoro privo di significato. Quando lo Spirito lavora direttamente, lo fa per i Suoi obiettivi, e quando Egli Si fa uomo (vale a dire, quando Egli trasforma il Suo guscio esterno) per lavorare, lo fa ancor di più per il Suo scopo. Perché altrimenti cambierebbe senza indugio la Propria identità? Perché altrimenti Egli diventerebbe senza indugio una persona che è considerata meschina e che viene perseguitata?

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La Parola quotidiana di Dio  Estratto 123

La Sua opera nella carne è della massima importanza, di cui si parla per quanto riguarda l’opera, e Colui che conclude in ultima analisi l’opera è il Dio incarnato e non lo Spirito. Alcuni credono che Dio in un momento imprecisato possa venire sulla terra e apparire all’uomo e, in tal modo, giudichi personalmente tutti gli uomini, mettendoli alla prova uno per uno, senza tralasciarne nessuno. Coloro che la pensano in questo modo non conoscono questa fase dell’opera di incarnazione. Dio non giudica gli uomini né li verifica uno per uno; agire così non significherebbe compiere l’opera del giudizio. La corruzione di tutta l’umanità non è forse la stessa cosa? La sostanza dell’uomo non è forse la stessa? Ciò che viene giudicato è la corrotta sostanza del genere umano, la sostanza dell’uomo corrotta da Satana e tutti i peccati dell’uomo. Dio non giudica gli irrilevanti e insignificanti difetti dell’uomo. L’opera di giudizio è rappresentativa e non viene effettuata in particolare per una certa persona. Piuttosto, è un’opera in cui un gruppo di persone vengono giudicate al fine di rappresentare il giudizio di tutta l’umanità. Compiendo personalmente la Sua opera su un gruppo di persone, Dio nella carne la utilizza per rappresentare l’opera di tutta l’umanità, dopo di che questa viene gradualmente diffusa. L’opera di giudizio è anche così. Dio non giudica un certo tipo o un certo gruppo di persone, ma giudica, invece, l’ingiustizia di tutto il genere umano – l’opposizione dell’uomo a Dio, per esempio, o l’irriverenza dell’uomo verso di Lui o il disturbo dell’opera di Dio da parte dell’uomo, e così via. Quella che viene giudicata è la sostanza dell’opposizione a Dio da parte del genere umano, e questa è l’opera di conquista degli ultimi giorni. L’opera e la parola del Dio incarnato testimoniate dall’uomo sono opera del giudizio davanti al grande trono bianco durante gli ultimi giorni, concepito dall’uomo in tempi passati. L’opera che viene attualmente svolta da parte del Dio incarnato è esattamente il giudizio davanti al grande trono bianco. Il Dio incarnato di oggi è il Dio che giudica l’intera umanità durante gli ultimi giorni. Questa carne e la Sua opera, la Sua parola, e la Sua intera indole costituiscono la Sua totalità. Anche se la portata della Sua opera è limitata e non coinvolge direttamente l’intero universo, la sostanza dell’opera del giudizio è il giudizio diretto di tutta l’umanità, non solo per gli eletti della Cina né per un piccolo numero di persone. Durante l’opera di Dio nella carne, anche se la portata di questa non coinvolge l’intero universo, rappresenta l’opera di tutto l’universo, e dopo che Egli avrà concluso l’opera nell’ambito operativo della Sua carne, immediatamente espanderà quest’opera all’intero universo, nello stesso modo in cui il Vangelo di Gesù si diffuse in tutto l’universo dopo la Sua risurrezione e ascensione. Indipendentemente dal fatto che sia l’opera dello Spirito o l’opera della carne, essa è un’opera che si svolge in un ambito limitato, ma rappresenta l’opera dell’intero universo. Durante gli ultimi giorni, Dio compie la Sua opera apparendo nella Sua identità incarnata, e Dio nella carne è il Dio che giudica l’uomo davanti al grande trono bianco. Indipendentemente dal fatto che Egli sia lo Spirito o la carne, Colui che compie l’opera del giudizio è il Dio che giudica l’umanità durante gli ultimi giorni. Questo è definito in base alla Sua opera e non in base al Suo aspetto esterno o in base a diversi altri fattori. Anche se l’uomo nutre concezioni su queste parole, nessuno può negare il fatto del giudizio e della conquista di tutto il genere umano da parte del Dio incarnato. Indipendentemente da quel che ne pensa l’uomo, i fatti sono, dopo tutto, fatti. Nessuno può dire che “L’opera è compiuta da Dio, ma la carne non è Dio”. Questa è una sciocchezza, poiché quest’opera non può essere compiuta da nessuno, tranne che da Dio nella carne. Dal momento che quest’opera è già stata completata, dopo di essa, non deve apparire per una seconda volta l’opera del giudizio dell’uomo da parte di Dio; Dio nella Sua seconda incarnazione ha già concluso tutta l’opera dell’intera gestione e non ci sarà una quarta fase dell’opera di Dio. Perché quello che viene giudicato è l’uomo, che è di carne ed è stato corrotto, e non è lo spirito di Satana, che viene giudicato direttamente, l’opera di giudizio, pertanto, non viene effettuata nel mondo spirituale, ma tra gli uomini.

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La Parola quotidiana di Dio  Estratto 124

Nessuno è più adatto e qualificato di Dio nella carne per l’opera di giudicare la corruzione della carne umana. Se il giudizio fosse stato effettuato direttamente dallo Spirito di Dio, non sarebbe onnicomprensivo. Inoltre, tale opera sarebbe difficile da accettare per l’uomo, perché lo Spirito non è in grado di trovarSi faccia a faccia con l’uomo e, per questo, gli effetti non sarebbero immediati, tanto meno l’uomo sarebbe in grado di contemplare l’inoffensibile indole di Dio in modo più chiaro. Satana può essere completamente sconfitto solo se il Dio nella carne giudica la corruzione del genere umano. Essendo come l’uomo in possesso di umanità normale, Dio nella carne può giudicare direttamente l’ingiustizia dell’uomo; questo è il segno della Sua santità innata e della Sua straordinarietà. Solo Dio è qualificato e nella posizione di giudicare l’uomo, perché è in possesso della verità e della giustizia, e quindi è in grado di giudicare l’uomo. Coloro che sono senza verità e giustizia non sono adatti a giudicare gli altri. Se quest’opera fosse compiuta dallo Spirito di Dio, non significherebbe una vittoria su Satana. Lo Spirito è intrinsecamente più elevato degli esseri mortali e lo Spirito di Dio è intrinsecamente santo e trionfante sulla carne. Se lo Spirito avesse compiuto quest’opera direttamente, non sarebbe in grado di giudicare tutta la disobbedienza dell’uomo e non potrebbe rivelare tutte le sue iniquità. Poiché l’opera di giudizio viene effettuata anche attraverso le concezioni dell’uomo riguardo a Dio ed egli non ha mai avuto alcuna concezione sullo Spirito, lo Spirito non è in grado di rivelare meglio l’ingiustizia degli uomini né, tanto meno, di svelare completamente tale ingiustizia. Il Dio incarnato è il nemico di tutti coloro che non Lo conoscono. Attraverso il giudizio delle concezioni e dell’opposizione dell’uomo nei Suoi confronti, Egli rivela tutta la disobbedienza del genere umano. Gli effetti della Sua opera nella carne sono più evidenti di quelli dell’opera dello Spirito. E così, il giudizio di tutta l’umanità non viene effettuato direttamente dallo Spirito, ma è opera di Dio incarnato. Dio nella carne può essere visto e toccato dall’uomo, ed Egli può conquistare completamente l’uomo. Nel suo rapporto con Dio nella carne, l’uomo progredisce dall’opposizione all’obbedienza, dalla persecuzione all’accettazione, dalla concezione alla conoscenza e dal rifiuto all’amore. Questi sono gli effetti dell’opera del Dio incarnato. L’uomo è salvato solo attraverso l’accettazione del Suo giudizio, a poco a poco arriva a conoscerLo attraverso le parole della Sua bocca, viene conquistato da Lui durante la sua opposizione nei Suoi confronti e riceve da Lui la fornitura della vita durante l’accettazione del Suo castigo. Tutto questo è opera di Dio nella carne e non di Dio nella Sua identità di Spirito. L’opera svolta da Dio incarnato è la più grande e la più profonda, e la parte cruciale delle tre fasi dell’opera di Dio sono le due fasi dell’opera di incarnazione. La profonda corruzione dell’uomo è un grande ostacolo per l’opera di Dio incarnato. In particolare, l’opera svolta sulle persone degli ultimi giorni è tremendamente difficile, l’ambiente è ostile e il calibro di ogni tipo di persona è piuttosto scarso. Eppure, alla fine di quest’opera, si otterrà l’effetto corretto, senza difetti; questo è l’effetto dell’opera della carne, e questo è più convincente di quello dell’opera dello Spirito. Le tre fasi dell’opera di Dio saranno concluse nella carne e devono essere concluse da Lui. L’opera più importante e più cruciale è fatta nella carne, e la salvezza dell’uomo deve essere effettuata personalmente da Lui. Anche se tutti gli uomini sentono che Dio nella carne sembra scollegato dall’uomo, nei fatti questa carne riguarda il destino e l’esistenza di tutta l’umanità.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 125

Ogni fase dell’opera di Dio è messa in atto per il bene di tutta l’umanità e si rivolge a tutto il genere umano. Anche se si tratta della Sua opera nella carne, essa, tuttavia, è rivolta a tutti gli uomini; Egli è il Dio di tutti gli uomini ed è il Dio di tutti gli esseri creati e non creati. Sebbene la Sua opera nella carne sia all’interno di un ambito limitato e anche l’oggetto di quest’opera sia limitato, ogni volta che Si fa carne per compiere la Sua opera, Egli sceglie un oggetto della Sua opera che è sommamente rappresentativo; non seleziona un gruppo di persone semplici e ordinarie su cui lavorare, ma sceglie invece come oggetto della Sua opera un gruppo di persone capaci di essere rappresentative della Sua opera nella carne. Questo gruppo di persone è stato scelto perché la portata della Sua opera nella carne è limitata ed è preparata appositamente per la Sua carne incarnata e viene scelta soprattutto per la Sua opera nella carne. La selezione che Dio fa degli oggetti della Sua opera non è priva di fondamento, ma viene fatta secondo principio: lo scopo deve essere di beneficio per l’opera di Dio nella carne, e in grado di rappresentare l’intera umanità. Ad esempio, gli ebrei erano in grado di rappresentare l’intera umanità nell’accettare la personale redenzione da parte di Gesù e i cinesi sono in grado di rappresentare l’intera umanità nell’accettare la personale conquista da parte del Dio incarnato. C’è una base per la rappresentazione di tutta l’umanità da parte degli Ebrei e vi è anche una base per la rappresentazione di tutta l’umanità da parte del popolo cinese nell’accettare la conquista personale di Dio. Nulla rivela il significato della redenzione più che l’opera della redenzione fatta tra gli ebrei e niente rivela la completezza e il successo dell’opera di conquista più di quella realizzata tra i cinesi. L’opera e la parola di Dio incarnato sembrano essere rivolte solo a un piccolo gruppo di persone, ma in realtà la Sua opera tra questo piccolo gruppo è l’opera dell’intero universo e la Sua parola è rivolta a tutto il genere umano. Dopo che la Sua opera nella carne sarà volta al termine, coloro che Lo seguono cominceranno a diffondere l’opera che Egli ha compiuto in mezzo a loro. La cosa migliore della Sua opera nella carne è che Egli può lasciare parole ed esortazioni accurate e la Sua specifica volontà per l’umanità a coloro che Lo seguono, in modo che, poi, i Suoi seguaci possano trasmettere più accuratamente e più concretamente tutta la Sua opera nella carne e la Sua volontà per l’intera umanità a coloro che accettano questa via. Solo l’opera di Dio nella carne tra gli uomini compie veramente il fatto che Dio sia insieme all’uomo e viva con lui. Solo questa opera soddisfa il desiderio dell’uomo di contemplare il volto di Dio, testimoniare la Sua opera e ascoltare la Sua parola personale. Il Dio incarnato pone fine all’età in cui erano mostrate all’umanità solo le spalle di Jahvè, e conclude anche l’età della fede dell’umanità in un Dio vago. In particolare, l’opera dell’ultimo Dio incarnato porta tutta l’umanità in un’età che è più realistica, più pratica e più bella. Egli non solo conclude l’età della legge e della dottrina; ma, cosa ancor più importante, Egli rivela all’umanità un Dio che è reale e normale, che è giusto e santo, che sblocca l’opera del piano di gestione e dimostra i misteri e la destinazione del genere umano, che ha creato l’uomo e porta a termine l’opera di gestione, e che è rimasto nascosto per migliaia di anni. Egli porta l’età della vaghezza ad una fine completa, conclude l’epoca in cui l’intera umanità desiderava cercare il volto di Dio, ma non era in grado di farlo, Egli pone fine all’epoca in cui l’intera umanità serviva Satana, e conduce tutta l’umanità lungo l’intero percorso, all’interno di una nuova era. Tutto questo è il risultato dell’opera di Dio nella carne, anziché dello Spirito di Dio. Quando Dio opera nella Sua carne, quelli che Lo seguono non brancolano più dietro a quelle cose che sembrano esistere e non esistere, e cessano di ipotizzare la volontà di un Dio vago. Quando Dio diffonde la Sua opera nella carne, quelli che Lo seguono trasmettono l’opera che Egli ha compiuto nella carne a tutte le religioni e confessioni e comunica tutte le Sue parole alle orecchie dell’intera umanità. Ciò che viene ascoltato da coloro che ricevono il Suo Vangelo, saranno i fatti della Sua opera, cose personalmente viste e udite dall’uomo, e saranno fatti e non voci per sentito dire. Questi fatti sono la prova con cui Egli diffonde l’opera e sono anche gli strumenti che utilizza nella diffusione dell’opera. Senza l’esistenza dei fatti, il Suo Vangelo non si sarebbe diffuso in tutti i paesi e in tutti i luoghi; senza fatti, ma solo con le fantasie dell’uomo, Egli non sarebbe mai stato in grado di compiere l’opera di conquista dell’intero universo. Lo Spirito è impalpabile per l’uomo e invisibile a lui e l’opera dello Spirito è incapace di lasciare qualsiasi ulteriore prova o fatto relativi all’opera di Dio per l’uomo. L’uomo non vedrà mai il vero volto di Dio, egli crederà sempre in un Dio vago, che non esiste. L’uomo non vedrà mai il volto di Dio, né sentirà mai le parole pronunciate personalmente da Lui. Le fantasie dell’uomo sono, dopo tutto, vuote e non possono sostituire il vero volto di Dio; l’indole intrinseca di Dio e l’opera di Dio Stesso non possono essere impersonate dall’uomo. Il Dio invisibile in cielo e la Sua opera possono essere portati sulla terra solo dal Dio incarnato che compie personalmente la Sua opera tra gli uomini. Questo è il modo più ideale per Dio per apparire all’uomo, in cui l’uomo Lo vede e viene a conoscere il Suo vero volto e ciò non può essere ottenuto da un Dio non incarnato. Dopo che Dio ha svolto la Sua opera fino a questa fase, la Sua opera ha già raggiunto l’effetto ottimale ed è stata un completo successo. L’opera personale di Dio nella carne ha già completato il novanta per cento dell’opera di tutta la Sua gestione. Questa carne ha fornito un inizio migliore a tutta la Sua opera e una sintesi per tutta la Sua opera e ha promulgato tutta la Sua opera e ha reso l’ultimo complessivo compimento di tutta quest’opera. D’ora in poi, non ci sarà un altro Dio incarnato per compiere la quarta fase dell’opera di Dio, e non ci sarà mai nessun’opera meravigliosa di una terza incarnazione di Dio.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 126

Ogni fase dell’opera di Dio nella carne rappresenta la Sua opera dell’intera epoca, e non rappresenta un certo periodo, come accade per il lavoro dell’uomo. E così, la fine dell’opera della Sua ultima incarnazione non significa che essa sia arrivata a una fine completa, poiché la Sua opera nella carne rappresenta l’intera epoca e non rappresenta solo il periodo in cui Egli la compie. Si tratta solo del fatto che Egli finisce la Sua opera dell’intera epoca durante il tempo in cui è nella carne, dopo di che essa si diffonderà in tutti i luoghi. Dopo che il Dio incarnato avrà compiuto il Suo ministero, affiderà la Sua futura opera a coloro che Lo seguono. In questo modo, la Sua opera dell’intera epoca sarà portata avanti ininterrottamente. L’opera dell’intera epoca dell’incarnazione sarà considerata conclusa solo dopo che si sarà diffusa nell’universo intero. L’opera di Dio incarnato inaugura una nuova epoca, e coloro che continuano la Sua opera sono quelli che sono utilizzati da Lui. L’opera svolta dall’uomo è tutta all’interno del ministero di Dio nella carne ed è incapace di andare oltre questo ambito. Se il Dio incarnato non fosse venuto a compiere la Sua opera, l’uomo non sarebbe in grado di portare la vecchia età alla fine e di inaugurare una nuova era. L’opera svolta da parte dell’uomo è limitata al solo ambito del proprio dovere che è umanamente possibile svolgere, e non rappresenta l’opera di Dio. Solo il Dio incarnato può venire a completare l’opera che Egli deve compiere e, oltre a Lui, nessuno può compiere quest’opera in Sua vece. Naturalmente, ciò di cui parlo è in relazione all’opera di incarnazione. Questo Dio incarnato prima svolge una fase dell’opera che non è conforme alle concezioni dell’uomo, dopo di che compie un’ulteriore opera, che non è conforme alle concezioni dell’uomo. Lo scopo dell’opera è la conquista dell’uomo. In un certo senso, l’incarnazione di Dio non è conforme alle concezioni dell’uomo, oltre al fatto che Egli compie più lavoro che non è conforme alle concezioni dell’uomo e così l’uomo sviluppa una visione anche più critica nei Suoi riguardi. Egli compie semplicemente l’opera di conquista tra le persone che hanno una miriade di concezioni su di Lui. Indipendentemente da come Lo trattino, una volta che Egli avrà adempiuto il Suo ministero, tutte le persone saranno diventate soggette al Suo dominio. Il fatto di quest’opera non si riflette soltanto fra il popolo cinese, ma rappresenta il modo in cui tutta l’umanità deve essere conquistata. Gli effetti che si ottengono in queste persone sono precursori di quelli che saranno raggiunti in tutta l’umanità e gli effetti dell’opera che Egli compirà in futuro supereranno persino, in modo crescente, quelli su queste persone. L’opera di Dio nella carne non comporta grande clamore, né è avvolta nell’oscurità. È vera e attuale ed è un’opera in cui uno più uno fa due. Non è nascosta a nessuno e non inganna nessuno. Quelle che la gente vede sono cose vere e genuine e ciò che l’uomo guadagna è effettiva verità e conoscenza. Quando l’opera sarà terminata, l’uomo avrà di Lui una nuova conoscenza, e coloro che ricercano veramente non dovranno più avere alcuna concezione su di Lui. Questo non è solo l’effetto della Sua opera sul popolo cinese, ma rappresenta anche l’effetto della Sua opera nel conquistare l’intera umanità, poiché niente è più vantaggioso di questa carne per l’opera di conquista di tutta l’umanità e l’opera di questa carne e tutto di questa carne. Essi sono utili per la Sua opera oggi e vantaggiosi per la Sua opera in futuro. Questa carne conquisterà e acquisterà l’intera umanità. Non c’è opera migliore attraverso la quale l’intera umanità contemplerà Dio, Gli obbedirà e Lo conoscerà. L’opera svolta da parte dell’uomo rappresenta solo una portata limitata e, quando Dio compie la Sua opera, non parla a una certa persona, ma a tutta l’umanità e a tutti coloro che accettano le Sue parole. La fine che Egli proclama è la fine di tutti gli uomini, non solo la fine di una certa persona. Egli non riserva a nessuno un trattamento speciale, né vittimizza nessuno, lavora e parla in favore di tutta l’umanità. Questo Dio incarnato, perciò, ha già classificato l’intera umanità in base al genere, l’ha già giudicata e ha organizzato una destinazione adatta per essa. Sebbene Dio compia la Sua opera solamente in Cina, Egli infatti ha già risolto l’opera di tutto l’universo. Egli non può aspettare fino a quando la Sua opera si sarà diffusa tra tutta l’umanità prima di rendere effettive le Sue affermazioni e disposizioni, passo dopo passo. Non sarebbe allora troppo tardi? Ora Egli è pienamente in grado di completare l’opera futura in anticipo. Poiché Colui che sta lavorando è Dio nella carne, Egli sta compiendo un’opera senza limiti all’interno di una portata limitata e, in seguito, farà sì che l’uomo compia il dovere che dovrebbe compiere; questo è il principio della Sua opera. Egli può vivere con l’uomo solo per un certo tempo e non può accompagnarlo fino a che l’opera dell’intera epoca sia conclusa. È per il fatto di essere Dio, che Egli predice la Sua opera futura in anticipo. In seguito, Egli classificherà tutta l’umanità in base al tipo, mediante le Sue parole, e l’umanità entrerà nella Sua opera passo-a-passo secondo le Sue parole. Nessuno sfuggirà e tutto sarà messo in pratica in base a questo. Così, in futuro, l’epoca sarà guidata dalle Sue parole e non dallo Spirito.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 127

La carne dell’uomo è stata corrotta da Satana ed è stata estremamente accecata e profondamente danneggiata. La ragione fondamentale per cui Dio opera personalmente nella carne è perché l’oggetto della Sua salvezza è l’uomo, che è di carne e anche perché Satana usa la carne dell’uomo per disturbare l’opera di Dio. La battaglia con Satana è in realtà l’opera di conquista dell’uomo e, al tempo stesso, l’uomo è anche oggetto della salvezza di Dio. In questo modo, l’opera di Dio incarnato è essenziale. Satana ha corrotto la carne dell’uomo ed egli è divenuto la personificazione di Satana e l’oggetto che Dio deve sconfiggere. In questo modo, si realizza sulla terra l’opera di combattere con Satana e salvare l’umanità e Dio deve diventare umano al fine di combattere con Satana. Questa è un’opera di estrema praticità. Quando Dio sta lavorando nella carne, Egli sta in realtà combattendo la battaglia con Satana nella carne. Quando lavora nella carne, Egli sta compiendo la Sua opera nel regno spirituale e rende reale sulla terra l’intera Sua opera nel regno spirituale. Colui che viene conquistato è l’uomo, che Gli è disobbediente, mentre colui che viene sconfitto è la personificazione di Satana (naturalmente, anche in questo caso, l’uomo), che è in inimicizia con Lui, e anche colui che viene, in ultima analisi, salvato è l’uomo. In questo modo, risulta ancora più necessario per Lui diventare un uomo che abbia il guscio esterno di una creatura, in modo da essere in grado di condurre una vera e una propria battaglia con Satana, per conquistare l’uomo, che Gli è disobbediente ed è dotato dello stesso Suo guscio esterno, e per salvare l’uomo che è dotato dello stesso Suo guscio esterno ed è stato danneggiato da Satana. Il Suo nemico è l’uomo, l’oggetto della Sua conquista è l’uomo e l’oggetto della Sua salvezza è l’uomo, che è stato creato da Lui. Così, Egli deve diventare uomo e, in questo modo, la Sua opera diventa molto più facile. Egli è in grado di sconfiggere Satana e conquistare il genere umano e, inoltre, è in grado di salvare l’umanità. Sebbene questa carne sia normale e reale, Egli non è carne comune: Egli non è carne che è solo umana, ma carne che è allo stesso tempo umana e divina. Questa è la differenza tra Lui e l’uomo, ed è il segno dell’identità di Dio. Solo una carne come questa può compiere l’opera che Egli ha intenzione di compiere e adempiere il ministero di Dio nella carne e portare a definitivo compimento la Sua opera tra gli uomini. Se non fosse così, la Sua opera tra gli uomini sarebbe sempre vuota e viziata. Anche se Dio può combattere la battaglia con lo spirito di Satana ed emergere vittorioso, la vecchia natura dell’uomo corrotto non può mai essere risolta, e coloro che sono disobbedienti a Dio e Gli si oppongono non possono mai diventare veramente soggetti al Suo dominio, vale a dire, Egli non può mai conquistare il genere umano e non può mai guadagnare l’intera umanità. Se la Sua opera sulla terra non può essere risolta, la Sua gestione non sarà mai portata a termine e l’intera umanità non sarà in grado entrare nel riposo. Se Dio non può entrare nel riposo con tutte le Sue creature, non ci sarà mai un esito a tale opera di gestione e la gloria di Dio di conseguenza scomparirà. Anche se la Sua carne non ha alcuna autorità, l’opera che Egli compie avrà raggiunto il suo effetto. Questa è la direzione inevitabile della Sua opera. Indipendentemente dal fatto che la Sua carne possegga autorità o meno, finché Egli sarà in grado di compiere l’opera di Dio Stesso, allora Egli è Dio Stesso. Indipendentemente da quanto normale e ordinaria sia questa carne, Egli può compiere l’opera che dovrebbe compiere, perché questa carne è Dio e non solo un uomo. La ragione per cui questa carne può compiere l’opera che l’uomo non può compiere è perché la Sua intima essenza è diversa da quella di qualsiasi umano, e la ragione per cui Egli può salvare l’uomo è perché la Sua identità è diversa da quella di qualsiasi uomo. Questa carne è così importante per l’umanità perché Egli è uomo e, ancor più, Egli è Dio, perché Egli può compiere l’opera che nessun uomo ordinario di carne può compiere e perché Egli può salvare l’uomo corrotto, che vive insieme a Lui sulla terra. Sebbene sia identico all’uomo, il Dio incarnato è più importante per l’umanità di qualsiasi persona di valore, perché Egli può compiere l’opera che non può essere compiuta dallo Spirito di Dio, è più capace dello Spirito di Dio di portare testimonianza a Dio Stesso ed è più capace dello Spirito di Dio di guadagnare pienamente l’umanità. Di conseguenza, sebbene questa carne sia normale e ordinaria, il Suo contributo al genere umano e la Sua importanza per l’esistenza del genere umano Lo rendono altamente prezioso e il valore reale e il significato di questa carne è incommensurabile per qualsiasi uomo. Sebbene questa carne non possa distruggere direttamente Satana, Egli può usare la Sua opera per conquistare il genere umano e sconfiggere Satana e rendere Satana completamente sottomesso al Suo dominio. È perché Dio è incarnato che Egli può sconfiggere Satana ed è in grado di salvare l’umanità. Egli non distrugge direttamente Satana, ma, invece, Si fa carne per compiere l’opera di conquistare l’umanità, che è stata corrotta da Satana. In questo modo, Egli è maggiormente in grado di rendere testimonianza a Se Stesso tra le creature, ed è maggiormente in grado di salvare l’uomo corrotto. La sconfitta di Satana da parte del Dio incarnato porta una maggiore testimonianza, ed è più convincente, della diretta distruzione di Satana da parte dello Spirito di Dio. Dio nella carne è più in grado di aiutare l’uomo a conoscere il Creatore, ed è maggiormente in grado di rendere testimonianza a Se Stesso tra le creature.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’umanità corrotta ha più bisogno della salvezza del Dio incarnato”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 128

Dio è venuto sulla terra per compiere la Sua opera fra gli uomini, per rivelarSi di persona all’uomo e per consentirgli di vederLo. È una questione di scarsa importanza? Non è certo una cosa semplice! Non è come l’uomo crede che Dio è venuto affinché egli possa guardarLo, affinché possa comprendere che Egli è reale e non vago né vacuo, e che è nobile ma umile. Potrebbe essere tanto semplice? È proprio perché Satana ha corrotto la carne dell’uomo, e l’uomo è colui che Dio intende salvare, che Dio deve incarnarSi per combattere il Maligno e pascere l’umanità. Solo questo è utile alla Sua opera. Le due carni incarnate di Dio sono esistite per sconfiggere Satana, e anche per salvare meglio l’uomo. Ciò avviene perché a combattere il Maligno può essere solo Dio, sia esso lo Spirito di Dio o la Sua incarnazione. In breve, a combattere Satana non possono essere gli angeli, men che meno può essere l’uomo, che è stato corrotto dal Maligno. Gli angeli sono impotenti in questa battaglia e l’uomo lo è addirittura di più. In quanto tale, se Dio desidera forgiare la vita dell’uomo, se desidera venire di persona sulla terra per salvarlo, allora deve farSi carne, ovvero deve assumere la carne di persona e, con la Sua identità intrinseca e l’opera da compiere, deve venire fra gli uomini e salvare di persona l’uomo. Altrimenti, se fosse lo Spirito di Dio o l’uomo a compiere quest’opera, non si otterrebbe mai nulla da questa battaglia ed essa non avrebbe mai fine. Solo quando Dio Si fa carne per scendere in guerra di persona contro Satana fra gli uomini, l’umanità ha una possibilità di salvezza. Inoltre, è solo allora che il Maligno è umiliato e lasciato senza opportunità da sfruttare o piani da svolgere. L’opera compiuta da Dio incarnato è irrealizzabile dallo Spirito di Dio, e sarebbe ancor più impossibile per qualunque uomo carnale al posto di Dio, poiché la Sua opera è intesa a salvare la vita dell’uomo e modificarne l’indole corrotta. Dovesse l’uomo partecipare a questa battaglia, fuggirebbe in un deplorevole caos e non potrebbe in alcun modo cambiare la sua indole corrotta. Egli sarebbe incapace di salvare l’uomo dalla croce o di conquistare il genere umano ribelle, ma sarebbe solo in grado di fare un po’ della vecchia opera che non vada oltre i principi, o un’altra opera non correlata alla sconfitta di Satana. Dunque perché curarsene? Qual è il significato dell’opera che non può guadagnare il genere umano, men che meno sconfiggere Satana? Pertanto, la battaglia con il Maligno può essere condotta solo da Dio Stesso, mentre per l’uomo sarebbe semplicemente impossibile. Il dovere dell’uomo è obbedire e seguire, poiché egli è incapace di compiere un’opera simile alla creazione dei cieli e della terra, nonché di condurre la battaglia con Satana. L’uomo può solo soddisfare il Creatore sotto la guida di Dio Stesso, tramite il quale Satana è sconfitto; questo è tutto ciò che egli può fare. Dunque, ogni volta che comincia una nuova battaglia, ovvero ogni volta che comincia una nuova età, Dio Stesso compie tale opera per guidare un’epoca intera e inaugurare un nuovo cammino per l’intero genere umano. L’alba di ogni nuova epoca è un nuovo inizio nella battaglia con Satana, tramite la quale l’uomo entra in un regno più nuovo e più bello e in una nuova età guidata da Dio Stesso in persona. L’uomo è il maestro di tutte le cose, ma coloro che sono stati guadagnati diverranno i frutti di tutti i conflitti con Satana. Il Maligno è il corruttore di ogni cosa, è colui che esce sconfitto alla fine delle battaglie, nonché colui che verrà punito dopo la sconfitta. Fra Dio, l’uomo e Satana, solo Satana verrà detestato e rifiutato. Coloro che furono guadagnati dal Maligno ma non sono ripresi da Dio, nel frattempo, riceveranno il castigo per conto di Satana. Di questi tre, solo Dio sarà adorato da tutte le cose. Coloro che furono corrotti da Satana, ma sono stati ripresi da Dio e seguono la Sua via, nel frattempo, riceveranno la Sua promessa e giudicheranno i malvagi per Lui. Dio sarà certamente vittorioso e Satana verrà certamente sconfitto, ma fra gli uomini vi sono coloro che vinceranno e coloro che perderanno. Coloro che vincono apparterranno ai vincitori, e coloro che perdono apparterranno ai perdenti; così ciascuno verrà classificato secondo il genere, tale è la fine ultima di tutta l’opera di Dio. È anche lo scopo di tutta la Sua opera, e sempre così sarà. Il nucleo dell’opera principale del disegno di Dio è incentrato sulla salvezza dell’uomo e Dio Si è incarnato essenzialmente per questo, per siffatta opera e per sconfiggere Satana. La prima volta che Dio Si è fatto carne è stato per sconfiggere il Maligno: Si è personalmente fatto carne ed è stato personalmente crocifisso per completare l’opera della prima battaglia, ovvero l’opera di redenzione del genere umano. Allo stesso modo, anche questa fase dell’opera è compiuta da Dio in persona, che Si è incarnato per svolgere la Sua opera fra gli uomini, per esprimere la Sua parola di persona e consentire all’uomo di vederLo. È certo inevitabile che Egli compia anche altre opere lungo il cammino, ma il motivo principale per cui agisce di persona è sconfiggere Satana, conquistare l’intero genere umano e guadagnare queste persone. Pertanto, l’opera dell’incarnazione di Dio non è davvero una cosa semplice. Se il Suo scopo fosse solo di mostrare all’uomo che Dio è umile e nascosto, e che Egli è reale, se fosse solo per realizzare questo, allora non vi sarebbe bisogno di farSi carne. Seppure Dio non Si facesse carne, potrebbe rivelare la Sua umiltà e nascondimento, la Sua grandezza e santità direttamente all’uomo, ma simili cose non hanno niente a che fare con il disegno degli uomini, esse non possono salvare l’uomo o renderlo completo, ancor meno possono sconfiggere Satana. Se la sconfitta del Maligno coinvolgesse solo lo Spirito che combatte uno spirito, allora tale opera avrebbe addirittura meno valore pratico; sarebbe incapace di guadagnare l’uomo e ne rovinerebbe la sorte e le prospettive. Come tale, l’operato odierno di Dio ha un profondo significato. Non si compie soltanto perché l’uomo possa vederLo o i suoi occhi possano essere aperti oppure per fornirgli una minima sensazione di commozione e incoraggiamento; tale opera non ha alcun significato. Se puoi parlare solo di questo tipo di conoscenza, allora ciò dimostra che ignori il vero significato dell’incarnazione di Dio.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 129

Ogni fase dell’opera realizzata da Dio ha un proprio significato pratico. A quel tempo, quando Gesù venne, lo fece in forma maschile, mentre, in occasione di questa venuta di Dio, la Sua forma è femminile. Da ciò, puoi comprendere che la creazione di Dio sia degli uomini che delle donne può essere utile alla Sua opera e che per Lui non c’è distinzione di genere. Quando il Suo Spirito viene, può assumere qualsiasi carne Egli desideri, e quella carne può rappresentarLo: che sia maschio o femmina, può rappresentare Dio purché sia la Sua incarnazione. Se Gesù, alla Sua venuta, fosse apparso in una forma femminile – in altre parole, se dallo Spirito Santo fosse stata concepita una bambina, e non un bambino – quella fase dell’opera sarebbe stata comunque completata. Se fosse stato così, la fase attuale dell’opera dovrebbe essere invece compiuta da un maschio, ma l’opera verrebbe comunque compiuta. L’opera realizzata in ciascuna fase ha il proprio significato; nessuna delle due viene ripetuta, né è in conflitto con l’altra. Nel compiere la Sua opera all’epoca, Gesù fu chiamato il Figlio unigenito, e “Figlio” implica il genere maschile. Perché il Figlio unigenito non è menzionato nella fase attuale? Perché i requisiti dell’opera hanno richiesto un cambiamento di genere rispetto a quello di Gesù. Con Dio non c’è distinzione di genere. Egli svolge la Sua opera come desidera e, nel compierla, non è soggetto ad alcuna limitazione, anzi è segnatamente libero. Tuttavia, ogni fase dell’opera ha un proprio significato pratico. Dio Si è incarnato due volte ed è ovvio che la Sua incarnazione durante gli ultimi giorni è l’ultima volta. Egli è venuto per rendere note tutte le Sue azioni. Se in questa fase non Si facesse carne al fine di compiere personalmente l’opera così che l’uomo la possa vedere, l’uomo rimarrebbe per sempre ancorato alla nozione che Dio è soltanto maschio, non femmina. Prima di questo, tutta l’umanità credeva che Dio potesse essere soltanto maschio e che una femmina non potesse essere chiamata Dio, perché l’intera umanità riteneva che gli uomini avessero autorità sulle donne. Pensava che nessuna donna potesse assumere l’autorità, ma che solo gli uomini potessero farlo. Inoltre, arrivava ad affermare che l’uomo fosse il capo della donna e che quest’ultima dovesse obbedire all’uomo e non potesse superarlo. In passato, quando è stato affermato che l’uomo era il capo della donna, ciò era rivolto ad Adamo ed Eva che erano stati sedotti dal serpente, e non all’uomo e alla donna come erano stati creati da Jahvè in origine. Naturalmente, una donna deve obbedire e amare suo marito, e un marito deve imparare a sfamare e sostenere la famiglia. Queste sono le leggi e i decreti stabiliti da Jahvè ai quali l’umanità deve attenersi nella vita sulla terra. Jahvè disse alla donna: “I tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te”. Egli parlò in tal modo al solo scopo che l’umanità (cioè sia l’uomo che la donna) potesse condurre un’esistenza normale sotto il dominio di Jahvè, e affinché le vite dell’umanità potessero avere una struttura e mantenere un giusto ordine. Di conseguenza, Jahvè stabilì regole adeguate su come l’uomo e la donna dovessero comportarsi, ma questo fu soltanto riguardo a tutti gli esseri creati che vivono sulla terra e non aveva alcuna relazione con l’incarnazione di Dio. Come potrebbe Dio essere uguale ai Suoi esseri creati? Le Sue parole erano rivolte unicamente all’umanità della Sua creazione; fu per consentire al genere umano di vivere un’esistenza normale che Egli stabilì regole per l’uomo e per la donna. All’inizio, quando Jahvè creò l’umanità, fece due tipi di essere umano, sia il maschio che la femmina; pertanto c’è la divisione tra maschio e femmina nei Suoi corpi incarnati. Egli non stabilì la Sua opera in base alle parole che pronunciò ad Adamo ed Eva. Le due volte che Dio Si è fatto carne sono state determinate interamente in base al Suo pensiero al tempo in cui creò il genere umano; in altre parole, ha completato l’opera delle Sue due incarnazioni avendo come riferimento il maschio e la femmina prima che fossero corrotti. Se l’umanità prendesse le parole rivolte da Jahvè ad Adamo ed Eva, che erano stati sedotti dal serpente, e le applicasse all’opera dell’incarnazione di Dio, Gesù non dovrebbe anch’Egli amare Sua moglie come previsto? In questo modo, Dio sarebbe ancora Dio? Stando così le cose, Egli sarebbe ancora in grado di completare la Sua opera? Se per il corpo di Dio incarnato fosse sbagliato essere femminile, non sarebbe stato un errore di enormi proporzioni anche il fatto che Dio abbia creato la donna? Se le persone credono ancora che sarebbe sbagliato per Dio incarnarSi come femmina, allora Gesù, che non Si è sposato e quindi non ha potuto amare Sua moglie, non sarebbe altrettanto in errore quanto l’attuale incarnazione? Poiché usi le parole che Jahvè rivolse a Eva per valutare la verità dell’odierna incarnazione di Dio, allora devi usare le parole che Jahvè rivolse ad Adamo per giudicare il Signore Gesù che Si fece carne nell’Età della Grazia. Esse non hanno lo stesso valore? Dato che giudichi il Signore Gesù riferendoti al maschio che non era stato sedotto dal serpente, non puoi giudicare la verità dell’incarnazione odierna riferendoti alla femmina che era stata sedotta dal serpente. Non sarebbe giusto! Misurare Dio in tal modo prova che hai perso il lume della ragione. Quando Jahvè Si è incarnato per due volte, il genere della Sua carne faceva riferimento al maschio e alla femmina che non erano stati sedotti dal serpente; è stato in base al maschio e alla femmina che non erano stati sedotti dal serpente che Egli Si è fatto per due volte carne. Non pensare che la mascolinità di Gesù fosse la stessa di quella di Adamo che fu sedotto dal serpente. Non c’è alcuna relazione tra i due, sono maschi di due nature diverse. Di certo non può essere che la mascolinità di Gesù dimostri che Egli sia il capo di tutte le donne ma non di tutti gli uomini? Egli non è forse il Re di tutti i Giudei (sia uomini che donne)? Egli è Dio Stesso, il capo non solo della donna ma anche dell’uomo. È il Signore di tutte le creature e il capo di tutte le creature. Come potresti considerare la mascolinità di Gesù come simbolo dell’essere capo della donna? Non sarebbe forse una bestemmia? Gesù è un maschio che non è stato corrotto. È Dio; è Cristo; è il Signore. Come potrebbe essere un maschio come Adamo, che era stato corrotto? Gesù è la carne di cui Si è vestito il santissimo Spirito di Dio. Come potresti affermare che Egli sia un Dio che possiede la mascolinità di Adamo? In tal caso, l’opera di Dio non sarebbe forse stata tutta sbagliata? Jahvè avrebbe forse incorporato in Gesù la mascolinità di Adamo che era stato sedotto dal serpente? L’incarnazione odierna non è forse un altro esempio dell’opera di Dio incarnato, diversa da Gesù nel genere, ma uguale a Lui nella natura? Osi ancora dire che Dio incarnato non potrebbe essere femmina, poiché la donna fu la prima a essere sedotta dal serpente? Osi ancora dire che, visto che la donna è la più impura ed è la fonte della corruzione dell’umanità, Dio non potrebbe affatto incarnarSi in un corpo femminile? Osi insistere nel dire che “la donna deve obbedire sempre all’uomo e non potrà mai manifestare o rappresentare direttamente Dio”? Non lo hai capito in passato, ma ora puoi forse continuare a bestemmiare l’opera di Dio, in particolare l’incarnazione di Dio? Se questo non ti è chiaro, è meglio che tieni a freno la lingua per evitare che la tua stoltezza e la tua ignoranza siano rivelate, e la tua turpitudine messa a nudo. Non pensare di capire tutto. Ti dico che tutto ciò che hai visto e sperimentato è insufficiente perché tu possa comprendere anche solo un millesimo del Mio piano di gestione. Allora perché ti comporti in modo così altezzoso? Quel poco di talento e quel minimo di conoscenza che hai sono insufficienti perché Gesù li usi anche solo per un singolo secondo della Sua opera! Quanta esperienza possiedi? Quello che hai visto e tutto ciò che hai sentito nel corso della tua vita e quello che hai immaginato è inferiore all’opera che Io compio in un singolo momento! Faresti meglio a non cercare il pelo nell’uovo e a non avere da ridire. Puoi essere arrogante quanto vuoi, ma non sei altro che una creatura che non è equiparabile neppure a una formica! Tutto quel che contiene la tua pancia è inferiore a ciò che una formica porta nella sua! Non credere, solo perché hai acquisito un po’ di esperienza e anzianità, che questo ti autorizzi a usare parole grosse e gesticolare vistosamente. La tua esperienza e la tua anzianità non sono forse un prodotto delle parole che ho pronunciato? Credi di averle ricevute in cambio del tuo lavoro e della tua fatica? Oggi vedi che Mi sono fatto carne e solo per questo motivo ci sono in te un mucchio di concetti e innumerevoli nozioni che ne derivano. Se non fosse per la Mia incarnazione, anche se possedessi talenti straordinari, non avresti così tanti concetti; e non è forse da questi che provengono le tue nozioni? Se Gesù non Si fosse incarnato quella prima volta, saresti mai venuto a conoscenza dell’incarnazione? Non è forse perché la prima incarnazione ti ha fornito conoscenza che hai l’impudenza di provare a giudicare la seconda? Perché ne fai oggetto di studio anziché essere un seguace obbediente? Dopo il tuo ingresso in questa corrente e il tuo arrivo di fronte a Dio incarnato, Egli ti permetterebbe forse di fare ricerche su di Lui? Puoi fare ricerche sulla storia della tua famiglia, ma, se provi a fare ricerche sulla “storia della famiglia” di Dio, il Dio di oggi ti permetterebbe forse di condurre uno studio del genere? Non sei forse cieco? Non stai forse attirando disprezzo su di te?

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le due incarnazioni completano il significato dell’incarnazione”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 130

Gesù e Io veniamo da un unico Spirito. Sebbene non siamo legati nella carne, i Nostri Spiriti sono una cosa sola; anche se il contenuto di ciò che facciamo e l’opera che intraprendiamo non sono gli stessi, siamo simili nell’essenza; le Nostre carni assumono forme diverse, ma questo è dovuto al cambiamento di epoca e alle diverse necessità della Nostra opera; i Nostri ministeri non sono simili, perciò l’opera che realizziamo e l’indole che riveliamo all’uomo sono anch’esse diverse. Ecco perché ciò che l’uomo vede e capisce oggi è diverso dal passato, il che è così per via del cambiamento di era. Malgrado siano differenti nel genere e nella forma della Loro carne e non siano nati nella stessa famiglia, tantomeno nello stesso periodo, i Loro Spiriti sono nondimeno una cosa sola. Nonostante le Loro carni non condividano il sangue né una parentela fisica di qualsiasi tipo, non si può negare che siano le carni incarnate di Dio in due periodi di tempo diversi. Che Essi siano i corpi incarnati di Dio è una verità inconfutabile. Tuttavia, non appartengano alla stessa linea di discendenza e non condividano un linguaggio umano comune (uno era un uomo che parlava la lingua degli Ebrei e l’altra è una donna che parla solo cinese). È per queste ragioni che hanno vissuto in paesi diversi, e anche in periodi diversi, per compiere l’opera che ognuno di Essi era tenuto a svolgere. Nonostante siano lo stesso Spirito e abbiano la stessa essenza, non c’è alcuna indubbia somiglianza nella forma esteriore delle Loro carni. Tutto quel che condividono è la stessa umanità, ma per quanto concerne l’aspetto esteriore della Loro carne e le circostanze della Loro nascita, non si somigliano. Queste cose non influiscono sulle rispettive opere o sulla conoscenza che l’uomo ha di Loro, dato che, in ultima analisi, sono lo stesso Spirito e nessuno può dividerLi. Nonostante non abbiano legami di sangue, tutto il Loro essere è controllato dal Loro Spirito, che assegna Loro opere diverse in periodi diversi, e le Loro carni appartengono a diverse linee di discendenza. Lo Spirito di Jahvè non è il padre dello Spirito di Gesù, e lo Spirito di Gesù non è il figlio dello Spirito di Jahvè: sono un unico Spirito. Analogamente, il Dio incarnato di oggi e Gesù non hanno legami di sangue, ma sono una cosa sola, questo perché lo sono i Loro Spiriti. Dio può compiere l’opera di misericordia e di benevolenza, così come quella del giusto giudizio e del castigo dell’uomo, nonché invocare maledizioni su di lui; alla fine, può compiere l’opera di distruggere il mondo e punire i malvagi. Non fa tutto questo Egli Stesso? Non è questa l’onnipotenza di Dio?

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Le due incarnazioni completano il significato dell’incarnazione”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 131

Poiché Dio è l’eccelso in tutto l’universo e nel regno in cielo, potrebbe definire pienamente Sé Stesso assumendo forma umana? Dio Si riveste di carne al fine di attuare una fase della Sua opera. Non c’è alcun significato particolare in queste sembianze umane, e non ha alcuna relazione con il passare delle età, né ha qualcosa a che fare con l’indole divina. Perché Gesù non ha permesso che rimanesse una Sua immagine? Perché non consentì agli uomini di rappresentare la Sua figura, cosicché potesse essere tramandata alle generazioni future? Perché non consentì alle persone di riconoscere che la Sua immagine era quella di Dio? Sebbene l’uomo fu creato a immagine di Dio, sarebbe stato possibile per le sembianze umane rappresentare la sublime figura divina? Quando Dio Si fa carne, discende semplicemente dal cielo rivestito di una carne in particolare. È il Suo Spirito che discende in una carne, mediante la quale Egli compie l’opera dello Spirito. È lo Spirito che Si esprime nella carne, ed è Lui che compie l’opera di Dio nella carne. L’opera attuata nella carne rappresenta pienamente lo Spirito e la carne è ai fini dell’opera, ma questo non significa che l’immagine della carne sostituisca la vera immagine di Dio Stesso; questo non è lo scopo o il significato del Dio fattoSi carne. Egli Si incarna solo per far sì che lo Spirito possa avere un posto in cui dimorare che sia adatto al Suo operare, il migliore per attuarlo nella carne, cosicché gli uomini possano vedere le Sue azioni, capire la Sua indole, ascoltare le Sue parole, e conoscere la meraviglia della Sua opera. Il Suo nome rappresenta la Sua indole, la Sua opera simboleggia la Sua identità, ma Egli non ha mai detto che le Sue sembianze nella carne raffigurassero la Sua immagine, che è semplicemente un concetto umano. Pertanto, gli aspetti cruciali dell’incarnazione di Dio sono il Suo nome, la Sua opera, la Sua indole e il Suo genere. Vengono usati per rappresentare la Sua gestione in questa età. La Sua apparizione nella carne non è in relazione con la Sua gestione, essendo solo ai fini della Sua opera in quel periodo. Tuttavia, è impossibile per il Dio che Si è fatto carne non avere sembianze specifiche, e quindi Egli sceglie la famiglia appropriata per definire il Suo aspetto. Se l’apparenza di Dio dovesse avere un significato rappresentativo, allora anche tutti coloro che possiedono lineamenti del viso simili a Lui dovrebbero rappresentare Dio. Non è un errore madornale? Il ritratto di Gesù è stato dipinto dall’uomo affinché questi potesse adorarLo. All’epoca, lo Spirito Santo non fornì alcuna indicazione particolare, e così l’uomo ha tramandato quel ritratto immaginato sino a oggi. In verità, secondo l’intenzione originaria di Dio, l’uomo non avrebbe dovuto farlo. È solo lo zelo dell’uomo ad aver fatto sì che il ritratto di Gesù sia rimasto sino ad oggi. Dio è Spirito, e l’uomo non sarà mai in grado di definire esattamente quale sia la Sua figura in ultima analisi. La Sua immagine può essere soltanto rappresentata dalla Sua indole. Quanto all’aspetto del Suo naso, della Sua bocca, dei Suoi occhi e dei Suoi capelli, sono tutti al di là della tua capacità di comprendere. Quando Giovanni ha ricevuto la rivelazione, ha visto la figura del Figlio dell’uomo: “Dalla Sua bocca usciva una spada affilata a doppio taglio, i Suoi occhi erano fiammeggianti come fuoco, e il Suo capo e i Suoi capelli erano bianchi come candida lana, i Suoi piedi erano come bronzo splendente, e una fascia d’oro Gli cingeva il petto”. Benché le sue parole siano straordinariamente vivide, l’immagine di Dio che ha descritto non era quella di un essere creato. Quello che ha visto era solo una visione, e non la figura di una persona del mondo materiale. Giovanni ha avuto una visione, ma non ha visto le reali sembianze divine. L’immagine del Dio che Si è fatto carne, essendo quella di un essere creato, non è in grado di rappresentare l’indole divina nella sua interezza. Quando Jahvè plasmò l’uomo, disse di averlo fatto a Sua immagine e creò maschio e femmina. In quell’epoca, Egli disse di aver creato maschio e femmina a immagine di Dio. Sebbene l’immagine dell’uomo somigli a quella, ciò non può essere interpretato nel senso che le sembianze umane siano l’immagine di Dio; né è possibile utilizzare il linguaggio del genere umano per rappresentare pienamente la figura di Dio, perché Egli è troppo sublime, troppo grande, troppo meraviglioso e insondabile!

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La visione dell’opera di Dio (3)”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 132

Questa volta Dio viene a compiere l’opera non in un corpo spirituale ma in uno assai ordinario. Inoltre, non è soltanto il corpo della seconda incarnazione di Dio, ma anche il corpo attraverso cui Dio ritorna nella carne. È una carne assai ordinaria. Non puoi vedere nulla che Lo distingua dagli altri, ma puoi guadagnare da Lui verità mai udite in precedenza. Questa carne insignificante è ciò che personifica tutte le parole di verità provenienti da Dio, che intraprende l’opera di Dio negli ultimi giorni, e che esprime l’intera indole di Dio perché l’uomo comprenda. Non desideri intensamente vedere il Dio in cielo? Non desideri intensamente capire il Dio in cielo? Non desideri intensamente vedere la destinazione dell’umanità? Egli ti rivelerà tutti questi segreti che nessun uomo è mai stato in grado di rivelarti, e ti dirà anche delle verità che tu non capisci. Egli è la tua porta verso il Regno, la tua guida verso la nuova età. Una carne così ordinaria racchiude molti misteri insondabili. I Suoi atti ti risulteranno imperscrutabili, ma il fine dell’intera opera da Lui compiuta è sufficiente a farti capire che Egli non è semplice carne, come credono gli uomini. Egli, infatti, rappresenta la volontà di Dio nonché l’attenzione dimostrata da Dio verso l’umanità negli ultimi giorni. Anche se non puoi udire le Sue parole che sembrano scuotere i cieli e la terra né vedere i Suoi occhi come fiamme di fuoco, e anche se non puoi ricevere la disciplina della Sua verga di ferro, puoi comunque udire dalle Sue parole che Dio è iroso e sapere che Dio mostra compassione per l’umanità; puoi vedere l’indole giusta di Dio e la Sua sapienza e, inoltre, renderti conto della premura di Dio per l’intera umanità. L’opera di Dio negli ultimi giorni consiste nel consentire all’uomo di vedere il Dio in cielo che vive fra gli uomini in terra, e permettere all’uomo di conoscere, obbedire, riverire e amare Dio. Ecco perché è ritornato nella carne per una seconda volta. Sebbene ciò che l’uomo vede oggi sia un Dio che è uguale all’uomo, un Dio con un naso e due occhi e un Dio poco degno di nota, alla fine, Dio vi mostrerà che, se quest’uomo non esistesse, il cielo e la terra subirebbero una trasformazione spaventosa; se quest’uomo non esistesse, il cielo si oscurerebbe, la terra precipiterebbe nel caos e l’intera umanità vivrebbe fra carestie e pestilenze. Vi mostrerà che, se Dio incarnato non venisse a salvarvi negli ultimi giorni, Dio avrebbe da tempo distrutto l’intera umanità nell’inferno; se questa carne non esistesse, sareste per sempre arcipeccatori e cadaveri. Dovreste sapere che, se questa carne non esistesse, l’intera umanità affronterebbe un’inevitabile calamità e troverebbe impossibile sfuggire a una punizione ancor più severa che Dio le infligge negli ultimi giorni. Se questa carne ordinaria non fosse nata, tutti voi sareste in una condizione in cui supplichereste per la vita senza poter vivere e preghereste per la morte senza poter morire; se questa carne non esistesse, oggi non sareste in grado di guadagnare la verità e giungere davanti al trono di Dio, ma sareste, invece, puniti da Dio per via dei vostri gravi peccati. Sapevate che, se non fosse per il ritorno di Dio nella carne, nessuno avrebbe possibilità di salvezza, e che, se non fosse per la venuta di questa carne, Dio da tempo avrebbe posto fine alla vecchia età? Stando così le cose, potete ancora respingere la seconda incarnazione di Dio? Poiché potete trarre un così grande profitto da quest’uomo ordinario, perché non Lo accettate di buon grado?

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Lo sai? Dio ha compiuto qualcosa di grandioso fra gli uomini”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 133

L’opera di Dio è qualcosa che non puoi comprendere. Se non sei neanche in grado di capire del tutto se la tua scelta sia corretta né di sapere se l’opera di Dio possa riuscire, perché non tentare la sorte e vedere se quest’uomo ordinario possa esserti di grande aiuto e se Dio abbia effettivamente compiuto un’opera grandiosa? Tuttavia, devo dirti che, all’epoca di Noè, gli uomini mangiavano e bevevano, prendevano e davano le donne in matrimonio in misura tale che esserne testimone era insopportabile per Dio, così Egli inviò un grande diluvio ad annientare l’umanità, salvando solo le otto persone della famiglia di Noè e tutte le specie di uccelli e animali. Negli ultimi giorni, però, coloro che vengono preservati da Dio sono tutti coloro che Gli sono stati leali fino alla fine. Sebbene entrambe siano state età di grande corruzione ed esserne testimone sia stato insopportabile per Dio, e l’umanità in entrambe le età sia stata tanto corrotta e abbia negato che Dio fosse il suo Signore, all’epoca di Noè tutti gli esseri umani furono annientati da Dio. L’umanità in entrambe le età ha grandemente addolorato Dio, eppure Dio è rimasto paziente con gli uomini negli ultimi giorni fino a ora. Come mai? Ve lo siete mai chiesti? Se veramente non lo sapete, ve lo dico Io. Il motivo per cui Dio negli ultimi giorni può concedere grazia agli uomini non è perché siano meno corrotti degli uomini all’epoca di Noè o perché abbiano mostrato pentimento verso Dio, tanto meno perché la tecnologia negli ultimi giorni sia così avanzata che Dio non possa distruggerli. È, invece, perché Dio ha un’opera da compiere in un gruppo di uomini negli ultimi giorni ed essa sarà svolta da Dio Stesso nella Sua incarnazione. Inoltre, Dio sceglierà una parte di questo gruppo quale oggetto della Sua salvezza e frutto del Suo piano di gestione, e porterà tali uomini verso la prossima età. Pertanto, qualunque cosa succeda, questo prezzo pagato da Dio è stato tutto in preparazione per l’opera della Sua carne incarnata negli ultimi giorni. Il fatto che siate arrivati a oggi è grazie a questa carne. È perché Dio vive nella carne che voi avete la possibilità di sopravvivere. Tutta questa buona sorte è stata guadagnata per via di quest’uomo ordinario. Non solo, ma, alla fine, ogni nazione adorerà quest’uomo ordinario, e renderà grazie e obbedirà a quest’uomo insignificante, perché sono state la verità, la vita e la via da Lui portate a salvare l’intera umanità, ad alleviare il conflitto tra Dio e l’uomo, ad accorciare le distanze tra loro e ad aprire una connessione tra i pensieri di Dio e l’uomo. È sempre Lui ad avere ottenuto ancora maggior gloria per Dio. Un uomo ordinario come questo è indegno della tua fiducia e della tua adorazione? Una carne così ordinaria è inadatta a essere chiamata Cristo? Un uomo così ordinario non può essere l’espressione di Dio fra gli uomini? Un tale uomo, che ha risparmiato l’umanità dalla catastrofe, non è degno del vostro amore e del vostro desiderio di afferrarvi a Lui? Se voi respingete le verità pronunciate dalla Sua bocca e detestate la Sua esistenza in mezzo a voi, cosa ne sarà di voi alla fine?

Tutta l’opera di Dio negli ultimi giorni viene compiuta attraverso quest’uomo ordinario. Egli ti conferirà ogni cosa e, inoltre, potrà decidere ogni cosa che ti riguardi. Un tale uomo può forse essere come voi credete, ovvero un uomo tanto semplice da essere indegno di menzione? La Sua verità non è sufficiente a convincervi completamente? La testimonianza dei Suoi atti non è sufficiente a convincervi completamente? Oppure il cammino su cui Egli vi conduce non è degno di essere seguito da voi? Tutto considerato, che cosa vi induce a provare avversione per Lui e a scacciarLo ed evitarLo? È Lui che esprime la verità, è Lui che fornisce la verità, ed è Lui che vi offre un cammino da percorrere. Forse ancora non riuscite a trovare le tracce dell’opera di Dio in queste verità? Senza l’opera di Gesù, l’umanità non sarebbe potuta scendere dalla croce, ma, senza l’incarnazione di oggi, coloro che scendono dalla croce non potrebbero mai guadagnare l’approvazione di Dio né accedere alla nuova età. Senza la venuta di quest’uomo ordinario, non avreste mai l’occasione né i requisiti per vedere il vero volto di Dio, poiché siete tutti oggetti che avrebbero dovuto essere annientati tanto tempo fa. Grazie alla venuta della seconda incarnazione di Dio, Egli vi ha perdonati e vi ha mostrato misericordia. Ciò nonostante, le parole con cui devo lasciarvi alla fine sono sempre le stesse: quest’uomo ordinario, che è Dio incarnato, è di vitale importanza per voi. Questa è la cosa grandiosa che Dio ha già compiuto fra gli uomini.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Lo sai? Dio ha compiuto qualcosa di grandioso fra gli uomini”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 134

Che cosa dovresti sapere a proposito del Dio concreto? Lo Spirito, la Persona e la Parola costituiscono insieme il Dio concreto Stesso, e questo è il vero significato di Dio concreto Stesso. Se conosci solo la Persona, le Sue abitudini e la Sua personalità, ma non conosci l’opera dello Spirito o ciò che lo Spirito compie nella carne; se presti attenzione unicamente allo Spirito e alla Parola e preghi soltanto dinanzi allo Spirito, inconsapevole dell’opera dello Spirito di Dio nel Dio concreto, allora questo dimostra che non conosci veramente il Dio concreto. ConoscerLo significa comprendere e vivere le Sue parole, nonché cogliere i precetti e i princìpi dell’opera dello Spirito Santo e il modo in cui lo Spirito di Dio opera nella carne. Allo stesso modo, significa comprendere che ogni azione di Dio nella carne è governata dallo Spirito, e che le parole che Egli proferisce Ne sono l’espressione diretta. Quindi, se desideri conoscere il Dio concreto, devi in primo luogo acquisire la conoscenza di come Egli opera nella Sua umanità e nella Sua divinità; questo, a sua volta, riguarda le espressioni dello Spirito, le quali coinvolgono tutti gli esseri umani.

Che cosa è contemplato nelle espressioni dello Spirito? A volte, Dio opera nell’umanità e altre volte nella divinità; ma in entrambi i casi lo Spirito è sempre al comando. Qualunque sia lo spirito all’interno delle persone, tale sarà la loro espressione esteriore. Lo Spirito opera normalmente, ma agisce in due direzioni: una è costituita dall’opera svolta nella Sua umanità e l’altra è quella svolta nella Sua divinità. Devi conoscere a fondo queste cose. L’opera dello Spirito varia a seconda delle circostanze: quando è necessaria la Sua opera umana, lo Spirito la guida; quando è richiesta la Sua opera divina, la divinità appare direttamente per portarla a compimento. Dio, infatti, opera e appare nella carne, quindi, opera sia nella Sua umanità che nella Sua divinità. L’opera svolta nella Sua umanità è guidata dallo Spirito e ha lo scopo di soddisfare i bisogni materiali degli esseri umani, di facilitarne il contatto con Lui, di consentire loro di vedere la realtà e la normalità di Dio e di permettere loro di capire che lo Spirito di Dio è venuto nella carne, è presente fra gli uomini, vive insieme a loro ed entra in contatto con loro. L’opera svolta nella Sua divinità, invece, ha lo scopo di provvedere alla vita delle persone, di guidarle in ogni cosa dal lato positivo, di cambiare la loro indole e di permettere loro di vedere realmente l’apparizione dello Spirito nella carne. Nel complesso, la crescita nella vita dell’uomo si ottiene direttamente attraverso l’opera svolta e le parole pronunciate da Dio nella Sua divinità. Solo accettando l’opera di Dio svolta nella Sua divinità le persone possono essere trasformate nella loro indole, e solo allora possono essere saziate nello spirito; solo se a questo si aggiunge l’opera svolta nell’umanità (la Sua guida, il Suo sostegno e il nutrimento nell’umanità) saranno pienamente raggiungibili i risultati dell’opera di Dio. Il Dio concreto Stesso del quale parliamo oggi opera sia nella Sua umanità che nella Sua divinità. Tramite l’apparizione del Dio concreto, la Sua opera e la Sua vita umane ordinarie e la Sua opera interamente divina vengono realizzate. La Sua umanità e la Sua divinità sono congiunte in un unico insieme e l’opera di entrambe viene compiuta attraverso le parole; sia nella Sua umanità che nella Sua divinità, Egli pronuncia parole. Quando Dio opera nella Sua umanità, Egli parla il linguaggio degli uomini, in modo che la gente possa entrare in contatto con Lui e comprenderLo. Le Sue parole sono pronunciate chiaramente e sono facili da capire, in modo da poter essere fornite a tutti gli esseri umani; indipendentemente dal livello di conoscenza o d’istruzione, tutti possono ricevere le parole di Dio. L’opera svolta nella Sua divinità è anch’essa effettuata attraverso le parole, ma è piena di nutrimento, è piena di vita, e non è contaminata dalle idee umane, non implica le preferenze dell’uomo ed è priva dei limiti umani, è al di fuori dei confini di qualsiasi umanità normale; anch’essa si svolge nella carne, ma è l’espressione diretta dello Spirito. Accettando soltanto l’opera svolta da Dio nella Sua umanità, le persone confineranno sé stesse in un certo ambito e, quindi, richiederanno un costante lavoro di trattamento, potatura e disciplina affinché vi sia un minimo cambiamento in loro. Senza l’opera o la presenza dello Spirito Santo, invece, esse ritorneranno sempre alle loro vecchie abitudini; è solo attraverso l’opera della divinità che questi mali e queste carenze potranno essere corretti e le persone potranno essere rese complete. Anziché una continua azione di trattamento e potatura, occorre un nutrimento positivo che usi le parole per compensare ogni mancanza, per rivelare ogni condizione degli uomini, per indirizzare le loro vite, i loro discorsi, le loro azioni, e per mettere a nudo le loro intenzioni e motivazioni; questa è l’opera reale del Dio concreto. Pertanto, nel tuo atteggiamento verso di Lui, dovresti sia sottometterti subito dinanzi alla Sua umanità, riconoscendoLo e identificandoLo, sia accettare e obbedire alla Sua opera e alle Sue parole divine. Il fatto che Dio appaia agli uomini nella carne significa che tutta l’opera e tutte le parole dello Spirito di Dio si realizzano attraverso la Sua umanità normale e la Sua incarnazione. In altre parole, lo Spirito di Dio provvede sia a guidare la Sua opera umana che a realizzare quella della Sua divinità nella carne; nel Dio incarnato è dunque possibile vedere sia l’opera svolta nella Sua umanità che quella completamente divina. È questo il vero significato del manifestarsi del Dio concreto nella carne. Se riesci a comprendere chiaramente queste cose, sarai in grado di collegare tutte le diverse parti di Dio, cessando così di attribuire un’importanza eccessiva all’opera svolta nella Sua divinità e di sottovalutare quella svolta nella Sua umanità; in questo modo, non tenderai più agli estremi, né devierai dal percorso. Nel complesso, il significato del Dio concreto risiede nel fatto che l’opera portata avanti nella Sua umanità e nella Sua divinità, guidata dallo Spirito, si esprime attraverso la Sua carne, in modo che le persone possano vedere che Egli è nitido e naturale, vero e autentico.

L’opera dello Spirito di Dio nell’umanità presenta delle fasi di transizione. Rendendo perfetta la Sua umanità, Dio le permette di ricevere la guida dello Spirito, grazie alla quale essa è in grado di provvedere alle chiese e di pascerle. Questa è una delle espressioni dell’opera normale di Dio. Quindi, se riesci a comprendere chiaramente i princìpi dell’opera svolta nella Sua umanità, allora sarà improbabile che tu abbia delle concezioni in proposito. A dispetto di qualsiasi altra cosa, lo Spirito di Dio non può sbagliare. È giusto e senza errore, non compie nulla di sbagliato. L’opera divina è l’espressione diretta della volontà di Dio, senza l’interferenza dell’umanità. Essa non è sottoposta al perfezionamento, ma proviene direttamente dallo Spirito. Eppure, il fatto che la Sua opera avvenga nella Sua divinità è dovuto alla Sua umanità normale: non ha nulla di soprannaturale, e sembra che a svolgerla sia una persona normale. Dio è venuto dal cielo sulla terra soprattutto per esprimere le Sue parole tramite la carne, per completare l’opera dello Spirito di Dio attraverso di essa.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dovresti sapere che il Dio concreto è Dio Stesso”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 135

Oggi la conoscenza che l’uomo ha del Dio concreto rimane troppo superficiale e la sua comprensione del significato dell’incarnazione è ancora troppo vaga. Con la carne di Dio, gli uomini vedono, attraverso la Sua opera e le Sue parole, che il Suo Spirito racchiude una ricchezza senza eguali. Eppure, a prescindere da questo, la testimonianza di Dio, in definitiva, proviene dal Suo Spirito: ciò che Dio compie nella carne, i princìpi in base ai quali opera, ciò che compie nella Sua umanità e quello che compie nella Sua divinità. Le persone devono averne conoscenza. Oggi tu sei in grado di adorare questa persona, ma, in realtà, stai adorando lo Spirito. Questo è il minimo che si dovrebbe ottenere nella conoscenza di Dio incarnato da parte delle persone: conoscere l’essenza dello Spirito attraverso la carne, conoscere l’opera divina nella carne e l’opera umana nella carne, accettando tutte le parole e i discorsi dello Spirito nella carne e vedendo in che modo lo Spirito di Dio guida la carne e manifesta la Sua potenza in essa. Questo significa che l’uomo arriva a conoscere lo Spirito che è nei cieli attraverso la carne; l’apparizione di Dio concreto Stesso fra gli uomini ha dissipato il vago Dio nelle concezioni degli uomini; l’adorazione del Dio concreto Stesso ha aumentato l’obbedienza nei confronti di Dio da parte delle persone; attraverso l’opera divina dello Spirito di Dio nella carne e l’opera umana nella carne, l’uomo riceve la rivelazione e la pastura, e ottiene dei cambiamenti nella sua indole della vita. Questo è l’unico vero significato dell’arrivo dello Spirito nella carne, il cui obiettivo principale è che le persone possano entrare in contatto con Dio, affidarsi a Lui e conoscerLo.

Fondamentalmente, quale atteggiamento dovrebbe avere l’uomo nei confronti del Dio concreto? Che cosa sai dell’incarnazione, dell’apparizione della Parola e di Dio nella carne, e delle azioni del Dio concreto? Di che cosa si parla principalmente oggi? L’incarnazione, la venuta della Parola nella carne e l’apparizione di Dio nella carne, tali questioni devono essere tutte comprese. In base alla vostra levatura e all’epoca in cui vivete, durante le vostre esperienze di vita, dovete arrivare gradualmente a comprenderle e ad acquisirne una chiara conoscenza. Il processo attraverso il quale le persone sperimentano le parole di Dio è lo stesso con il quale esse conoscono la loro apparizione nella carne. Più le persone sperimentano le parole di Dio, più conoscono lo Spirito di Dio; attraverso l’esperienza delle Sue parole, gli uomini comprendono i princìpi dell’opera dello Spirito e arrivano a conoscere il Dio concreto Stesso. In effetti, quando Dio rende perfette le persone e le guadagna, Egli sta manifestando loro le azioni del Dio concreto; sta utilizzando l’opera del Dio concreto per mostrare agli uomini il reale significato dell’incarnazione e che lo Spirito di Dio è effettivamente apparso all’uomo. Quando le persone vengono guadagnate e rese perfette da Dio, le espressioni del Dio concreto le hanno conquistate, le Sue parole le hanno cambiate e hanno infuso in loro la Sua vita, riempiendole di ciò che Egli è (sia dal punto di vista umano che divino), riempiendole della sostanza delle Sue parole, e facendo loro vivere le Sue parole. Quando Dio guadagna le persone, lo fa principalmente attraverso le parole e i discorsi del Dio concreto, in modo da sopperire alle loro mancanze e da giudicare e rivelare la loro indole ribelle, facendo sì che esse guadagnino ciò di cui hanno bisogno e mostrando loro che Dio è venuto fra gli uomini. Ma, soprattutto, l’opera del Dio concreto è salvare ogni persona dall’influenza di Satana, allontanarla dalla terra immonda e dissipare la sua indole corrotta. Il significato più profondo dell’essere guadagnati dal Dio concreto risiede nell’essere in grado di prenderLo come esempio o modello e vivere l’umanità normale, riuscendo a praticare secondo le Sue parole e le Sue richieste, senza la minima deviazione o allontanamento, mettendo in pratica tutto quello che Egli dice e riuscendo a realizzare tutto ciò che Egli chiede. In questo modo, sarai stato guadagnato da Dio. Una volta guadagnato da Dio, non possiedi soltanto l’opera dello Spirito Santo, ma sei soprattutto in grado di vivere le richieste del Dio concreto. Possedere solo l’opera dello Spirito Santo non significa che tu abbia la vita. L’elemento chiave è che tu sia capace di agire secondo le richieste del Dio concreto nei tuoi confronti, il che determina se sei in grado di essere guadagnato da Dio. Queste cose rappresentano il significato più grande dell’opera del Dio concreto nella carne. Dio, cioè, guadagna un gruppo di persone apparendo loro concretamente nella carne, essendo chiaro e reale, facendoSi vedere dalle persone, svolgendo effettivamente l’opera dello Spirito nella carne e ponendosi come esempio per loro nella carne. Lo scopo dell’arrivo di Dio nella carne è principalmente quello di consentire alle persone di vedere le Sue azioni reali, di concretizzare lo Spirito informe nella forma carnale e di permettere all’uomo di vederLo e toccarLo. In questo modo, coloro che sono resi completi da Lui Lo vivranno, saranno guadagnati da Lui e vivranno secondo quanto detta il Suo cuore. Se Dio parlasse solo in cielo e non fosse realmente venuto sulla terra, allora gli uomini non sarebbero ancora in grado di conoscerLo; essi sarebbero solo in grado di predicare le Sue azioni avvalendosi di teorie vuote, e non avrebbero le Sue parole come realtà. Dio è venuto sulla terra soprattutto per essere un esempio e un modello per coloro che devono essere guadagnati da Lui. Solo in questo modo le persone potranno realmente conoscerLo, toccarLo e vederLo; solo allora esse potranno veramente essere guadagnate da Lui.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dovresti sapere che il Dio concreto è Dio Stesso”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 136

L’opera di Dio incarnato consta di due parti. La prima volta che Egli Si è fatto carne, gli uomini, non avendo creduto in Lui o non avendoLo conosciuto, hanno crocifisso Gesù. Neppure la seconda volta che Si è fatto carne hanno creduto in Lui, né tantomeno Lo hanno conosciuto, e hanno nuovamente crocifisso Cristo. L’uomo non è forse nemico di Dio? Se non Lo conosce, come può essere Suo intimo? E come potrebbe essere idoneo a testimoniarLo? Quando l’uomo afferma di amare Dio, di servirLo e glorificarLo, non si tratta forse di subdole menzogne? Se dedichi la tua vita a questi aspetti irrealistici e poco pratici, non fatichi forse invano? Come potresti essere intimo di Dio quando non sai nemmeno chi Egli sia? Tale ricerca non è forse vaga e astratta? Non è ingannevole? Come si può essere intimi di Dio? Qual è il significato pratico dell’essere in intimità con Lui? Sai essere in intimità con il Suo Spirito? Riesci a vedere quanto lo Spirito sia grande ed elevato? Essere intimi di un Dio invisibile e intangibile non è forse qualcosa di vago e astratto? Qual è il significato pratico di tale ricerca? Non è in tutto e per tutto una subdola menzogna? Sebbene il tuo obiettivo sia divenire intimo di Dio, in realtà, sei il cagnolino di Satana, perché non Lo conosci e cerchi l’inesistente “Dio di tutte le cose”, un Dio invisibile, intangibile e frutto delle tue personali concezioni. In termini astratti, tale “Dio” è Satana e, in termini pratici, sei tu stesso. Cerchi di essere intimo di te stesso, ma continui ad affermare di perseguire l’intimità con Dio; questa non è forse blasfemia? Qual è il valore di tale ricerca? Se lo Spirito di Dio non Si fa carne, la Sua essenza consiste soltanto in uno Spirito di vita invisibile e intangibile, informe e amorfo, di tipo immateriale, inavvicinabile e incomprensibile all’uomo. Come potrebbe questi essere intimo di uno Spirito incorporeo, prodigioso e insondabile come questo? Non è una farsa questa? Un ragionamento così assurdo non è né valido né pratico. L’uomo creato è di una specie intrinsecamente diversa dallo Spirito di Dio, perciò come potrebbero essere intimi tra loro? Se lo Spirito di Dio non Si fosse realizzato nella carne, se Dio non Si fosse fatto carne e non fosse con umiltà divenuto un essere creato, allora l’uomo creato non sarebbe idoneo né capace di essere Suo intimo e, a eccezione dei fedeli devoti che forse avranno la possibilità di essere intimi di Dio dopo che la loro anima sarà entrata in cielo, la maggior parte delle persone non sarebbe in grado di diventare intima del Suo Spirito. Se l’uomo desidera diventare intimo di Dio in cielo sotto la guida di Dio incarnato, non è una creatura non umana incredibilmente stupida? L’uomo si limita a perseguire la “fedeltà” a un Dio invisibile e non presta la minima attenzione al Dio che si può vedere, perché è più facile inseguire un Dio invisibile. L’uomo può farlo se gli pare, ma la ricerca del Dio visibile non è così semplice. Chi cerca un Dio vago è assolutamente incapace di guadagnare Dio, poiché le cose vaghe e astratte sono tutte frutto dell’immaginazione umana e non si possono guadagnare. Se il Dio che è venuto tra di voi fosse un Dio grandioso ed elevato, a voi inaccessibile, come potreste mai comprendere la Sua volontà? Come potreste conoscerLo e capirLo? Se Si limitasse a svolgere la Sua opera e non avesse alcun contatto normale con l’uomo o se non fosse dotato di normale umanità e fosse inavvicinabile ai comuni mortali, anche se operasse molto per voi, ma voi non aveste alcun contatto con Lui e non foste in grado di vederLo, come potreste conoscerLo? Se non fosse per questa carne dotata di normale umanità, l’uomo non avrebbe modo di conoscere Dio; è solo grazie alla Sua incarnazione che l’uomo diviene idoneo a essere intimo di Dio incarnato. L’uomo diventa intimo di Dio perché entra in contatto con Lui, perché vive con Lui e sta in Sua compagnia e, dunque, arriva man mano a conoscerLo. Se così non fosse, la ricerca dell’uomo non sarebbe forse vana? Ciò significa che non è solo grazie all’opera di Dio che l’uomo è in grado di entrare in intimità con Lui, ma è anche grazie alla realtà e alla normalità di Dio incarnato. Solo perché Dio Si fa carne l’uomo ha la possibilità di adempiere al proprio dovere e di adorare il vero Dio. Non è questa la verità più reale e pratica? Orbene, desideri ancora essere intimo di Dio in cielo? Solo quando Dio diviene in qualche misura umile, vale a dire solo quando Si fa carne, l’uomo può essere Suo intimo e confidente. Dio è fatto di Spirito: come può l’uomo essere idoneo a entrare in intimità con questo Spirito, così elevato e insondabile? Solo quando lo Spirito di Dio discende nella carne e diventa una creatura con le stesse sembianze dell’uomo, egli è in grado di comprenderNe la volontà e di essere davvero guadagnato da Lui. Dio parla e opera nella carne, partecipa delle gioie, dei dolori e delle tribolazioni dell’uomo, vive nel suo stesso mondo, lo protegge e lo guida e, così facendo, lo purifica e gli permette di ottenere la Sua salvezza e la Sua benedizione. Una volta acquisito ciò, l’uomo comprende veramente la volontà di Dio e solo allora può essere Suo intimo. Solo ciò può definirsi pratico. Se Dio fosse invisibile e intangibile all’uomo, come potrebbe quest’ultimo essere Suo intimo? Questa non è forse vuota dottrina?

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo coloro che conoscono Dio e la Sua opera possono soddisfarLo”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 137

Quando Dio viene sulla terra, Egli compie soltanto la Sua opera nella divinità. Questo è ciò che lo Spirito celeste ha affidato al Dio incarnato. Quando Egli viene, va unicamente a parlare ovunque, a dare voce ai Suoi discorsi con metodi diversi e da diverse prospettive. Egli prende innanzitutto come Suoi obiettivi e principio operativo il provvedere all’uomo e l’istruirlo, e non Si preoccupa di cose come le relazioni interpersonali o i dettagli della vita delle persone. Il Suo principale ministero è di parlare per lo Spirito. Vale a dire, quando lo Spirito di Dio appare tangibilmente nella carne, Egli Si limita a provvedere alla vita dell’uomo e a elargire la verità. Non Si interessa del lavoro dell’uomo, cioè non partecipa al lavoro dell’umanità. Gli esseri umani non possono svolgere l’opera divina e Dio non prende parte al lavoro umano. In tutti gli anni da quando Dio è venuto su questa terra a compiere la Sua opera, Egli l’ha sempre svolta tramite le persone. Tuttavia, queste persone non possono essere considerate Dio incarnato, sono solo persone che vengono utilizzate da Dio. Il Dio di oggi, intanto, può parlare direttamente dal punto di vista della divinità, diffondendo la voce dello Spirito e operando per conto dello Spirito. Tutte quelle persone che Dio ha usato nel corso delle età erano, allo stesso modo, esempi dello Spirito di Dio che operava all’interno di un corpo carnale; allora, perché non possono essere chiamate Dio? Tuttavia, il Dio di oggi è anche lo Spirito di Dio che opera direttamente nella carne, e anche Gesù era lo Spirito di Dio all’opera nella carne; entrambi sono chiamati Dio. Qual è, allora, la differenza? Nel corso delle età, le persone che Dio ha utilizzato sono state tutte capaci di pensare e ragionare in modo normale. Tutte capiscono i principi della condotta umana. Possiedono idee umane normali e sono dotate di tutto ciò che le persone normali dovrebbero avere. La maggior parte di loro possedeva eccezionale talento e un’intelligenza innata. Nell’operare su queste persone, lo Spirito di Dio sfrutta i loro talenti, che sono i doni dati loro da Dio. Lo Spirito di Dio fa entrare in gioco i loro talenti, usando i loro punti di forza al servizio di Dio. L’essenza di Dio, tuttavia, è libera da idee e pensiero, non adulterata dalle intenzioni umane, e manca persino di ciò di cui gli esseri umani normali sono dotati. Vale a dire che Egli non è nemmeno al corrente dei principi della condotta umana. Questo è il modo in cui stanno le cose quando il Dio di oggi viene sulla terra. La Sua opera e le Sue parole non sono adulterate dalle intenzioni o dal pensiero dell’uomo, ma sono una manifestazione diretta delle intenzioni dello Spirito, ed Egli opera direttamente per conto di Dio. Ciò significa che lo Spirito parla direttamente, vale a dire che la divinità compie direttamente l’opera, senza mescolarsi minimamente con le intenzioni umane. In altre parole, il Dio incarnato personifica direttamente la divinità, è privo di pensiero o di idee dell’uomo, e non ha alcuna comprensione dei principi del comportamento umano. Se fosse all’opera soltanto la divinità (vale a dire, se solo Dio Stesso fosse all’opera), in nessun modo l’opera di Dio potrebbe essere realizzata sulla terra. Pertanto, quando Dio viene sulla terra, deve avere a disposizione un piccolo numero di persone da utilizzare per operare nell’umanità congiuntamente all’opera che Dio svolge nella divinità. In altre parole, Egli usa l’opera umana per sostenere la Sua opera divina. Altrimenti, per l’uomo non ci sarebbe modo di entrare in contatto diretto con l’opera divina. Così è come stavano le cose tra Gesù e i Suoi discepoli. Durante il tempo che trascorse nel mondo, Gesù abolì le vecchie leggi e stabilì nuovi comandamenti. Proferì anche molte parole. Tutta questa opera fu svolta nella divinità. Gli altri, come Pietro, Paolo e Giovanni, basarono il loro successivo lavoro sul fondamento delle parole di Gesù. Vale a dire che Dio avviò la Sua opera in quell’età, dando inizio all’Età della Grazia. Egli, cioè, introdusse una nuova era, abolendo quella vecchia e adempiendo, inoltre, le parole: “Dio è il Principio e la Fine”. In altri termini, l’uomo deve svolgere il lavoro umano sul fondamento dell’opera divina. Dopo che Gesù ebbe detto tutto ciò che doveva dire ed ebbe completato la Sua opera sulla terra, lasciò gli uomini. Dopo di che, tutte le persone, nello svolgere il proprio lavoro, agirono secondo i principi espressi nelle Sue parole e praticarono secondo le verità da Lui proferite. Erano tutte persone che lavoravano per Gesù. Se fosse stato Gesù solo a svolgere l’opera, per quante parole Egli avesse proferito, le persone non sarebbero state comunque in grado di entrare in contatto con le Sue parole, poiché Egli operava nella divinità e poteva pronunciare solo parole di divinità, e sarebbe stato impossibile per Lui spiegare le cose al punto che le Sue parole risultassero comprensibili alle persone normali. Così, Egli dovette ricorrere agli apostoli e ai profeti che vennero dopo di Lui a integrare la Sua opera. Questo è il principio in base al quale Dio incarnato svolge la Sua opera: usare la carne incarnata per parlare e operare in modo da portare a termine l’opera della divinità per poi usare alcune, o forse più, persone in sintonia con il cuore stesso di Dio per integrare la Sua opera. Vale a dire, Dio usa le persone in sintonia con il Suo cuore per pascere e dissetare l’umanità, affinché gli eletti di Dio possano entrare nella realtà della verità.

Se, venendo nella carne, Dio Si limitasse a svolgere l’opera della divinità senza avere in aggiunta persone in sintonia con il Suo cuore che lavorino di concerto con Lui, per l’uomo non ci sarebbe modo di comprendere la volontà di Dio o di entrare in contatto con Lui. Dio deve usare persone normali in sintonia con il Suo cuore per completare questa opera, per vegliare e pascere le chiese, per raggiungere il livello che i processi cognitivi dell’uomo e il suo cervello sono in grado di concepire. In altre parole, Dio usa un piccolo numero di persone in sintonia con il Suo cuore per “tradurre” l’opera che Egli compie nella divinità in modo che risulti accessibile, cioè per trasformare il linguaggio divino in linguaggio umano, facendo sì che tutte le persone lo possano comprendere e capire. Se Dio non facesse così, nessuno capirebbe il linguaggio divino di Dio, poiché le persone in sintonia con il cuore di Dio sono, dopo tutto, una piccola minoranza, e la capacità di comprensione dell’uomo è limitata. Questo è il motivo per cui Dio sceglie questo metodo solo quando opera nella carne incarnata. Se ci fosse solo l’opera divina, per l’uomo non ci sarebbe modo di conoscere o di entrare in contatto con Dio, poiché egli non comprende il linguaggio di Dio. L’uomo è in grado di comprendere questo linguaggio solo attraverso la mediazione delle persone in sintonia con il cuore di Dio che chiariscono le Sue parole. Tuttavia, se ci fossero solo simili persone che lavorano nell’umanità, ciò potrebbe solo mantenere la vita normale dell’uomo, non trasformarne l’indole. In tal caso, l’opera di Dio non potrebbe avere un nuovo punto di partenza; ci sarebbero solo le solite vecchie storie, i soliti vecchi luoghi comuni. Soltanto tramite l’intervento del Dio incarnato, che dice tutto ciò che deve esser detto e fa tutto ciò che deve essere fatto durante il periodo della Sua incarnazione, dopo il quale le persone lavorano e sperimentano secondo le Sue parole, soltanto così la loro indole di vita sarà in grado di cambiare ed esse riusciranno a stare al passo con i tempi. Colui che opera nella divinità rappresenta Dio, mentre coloro che lavorano nell’umanità sono persone utilizzate da Dio. Vale a dire, il Dio incarnato è sostanzialmente differente dalle persone utilizzate da Dio. Il Dio incarnato è in grado di svolgere l’opera della divinità, mentre le persone utilizzate da Dio non lo sono. Al principio di ciascuna età, lo Spirito di Dio parla di persona per inaugurare la nuova era e condurre l’uomo a un nuovo inizio. Quando Egli ha finito di parlare, significa che l’opera di Dio nella Sua divinità è conclusa. Da quel momento in poi, tutte le persone si affidano alla guida di coloro che vengono utilizzati da Dio per entrare nella loro esperienza di vita. Allo stesso modo, questa è anche la fase in cui Dio porta l’uomo dentro una nuova età e dà a ciascuno un nuovo punto di partenza. Con questo si conclude l’opera di Dio nella carne.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La sostanziale differenza tra il Dio incarnato e le persone utilizzate da Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 138

Dio viene sulla terra non per perfezionare la Sua umanità normale né per svolgere l’opera dell’umanità normale. Egli viene solo per compiere l’opera della divinità nell’umanità normale. Ciò che Dio intende per umanità normale non è ciò che l’uomo immagina che sia. L’uomo definisce “umanità normale” l’avere una moglie o un marito, figli e figlie. Questa è la prova che un individuo è una persona normale. Dio, tuttavia, non la vede in questo modo. Egli considera umanità normale l’avere pensieri umani normali, una vita umana normale ed essere nati da persone normali. Ma la Sua normalità non include avere una moglie o un marito, e avere figli nel modo in cui l’uomo si riferisce alla normalità. Vale a dire che, per l’uomo, l’umanità normale di cui Dio parla è ciò che l’uomo considererebbe assenza di umanità, quasi esente da emozioni e apparentemente priva dei bisogni della carne, proprio come Gesù, che aveva solo l’aspetto esteriore di una persona normale e aveva assunto le sembianze di una persona normale, ma, essenzialmente, non possedeva affatto tutto ciò che una persona normale dovrebbe possedere. Da questo si può capire che l’essenza del Dio incarnato non comprende l’interezza dell’umanità normale, ma solo una parte delle cose di cui le persone dovrebbero essere dotate, al fine di mantenere le abitudini di una vita umana normale e sostenere l’uso di una ragione umana normale. Ma questi aspetti non hanno nulla a che fare con ciò che l’uomo considera umanità normale. Sono ciò che il Dio incarnato dovrebbe possedere. Ci sono quelli che sostengono, tuttavia, che si possa dire che il Dio possieda un’umanità normale solo se ha una moglie, figli e figlie, una famiglia. Senza queste cose, dicono, Egli non è una persona normale. Ti chiedo, allora: “Dio ha una moglie? È possibile che Dio abbia un marito? Può Dio avere dei figli?” Non sono dei ragionamenti errati? Eppure, il Dio incarnato non può sbucare fuori da una fenditura tra le rocce o cadere giù dal cielo. Può solo nascere in una normale famiglia umana. Ecco perché ha genitori e sorelle. Queste sono le cose che l’umanità normale del Dio incarnato dovrebbe avere. Tale è stato il caso di Gesù. Gesù aveva un padre e una madre, sorelle e fratelli. Tutto ciò era normale. Ma, se Egli avesse avuto moglie, figli e figlie, allora la Sua non sarebbe stata l’umanità normale che Dio voleva che il Dio incarnato possedesse. Se fosse stato così, Egli non sarebbe stato in grado di operare per conto della divinità. È stato proprio perché Egli non aveva moglie né figli, pur essendo nato da persone normali in una famiglia normale, che Egli è stato in grado di svolgere l’opera della divinità. Per chiarire ulteriormente il concetto, ciò che Dio considera una persona normale è un individuo nato in una famiglia normale. Solo una persona di questo tipo è qualificata per svolgere l’opera divina. Se, d’altro canto, una persona avesse moglie, figli o marito, non sarebbe in grado di svolgere l’opera divina, poiché sarebbe in possesso solo dell’umanità normale richiesta dagli uomini, ma non dell’umanità normale richiesta da Dio. Ciò che Dio considera e ciò che le persone capiscono sono spesso due cose enormemente diverse e lontane anni luce l’una dall’altra. In questa fase dell’opera di Dio, c’è molto che va nel senso opposto e differisce ampiamente dalle concezioni della gente. Si potrebbe dire che questa fase dell’opera di Dio consiste interamente nella divinità che opera sul campo, con l’umanità che svolge un ruolo di supporto. Dato che Dio viene sulla terra per eseguire la Sua opera di persona piuttosto che permettere all’uomo di metterci mano, Egli Si incarna nella carne (in una persona normale, incompleta) per compiere la Sua opera. Egli sfrutta tale incarnazione per offrire all’umanità una nuova età, per informarla del passo successivo della Sua opera e chiederle di praticare seguendo il percorso descritto nelle Sue parole. Con ciò, si conclude l’opera di Dio nella carne; Egli sta per lasciare l’umanità, smettendo di risiedere nella carne dell’umanità normale, ma piuttosto allontanandoSi dall’uomo per passare a un’altra parte della Sua opera. Poi, avvalendoSi di uomini in sintonia con il Suo cuore, continua la Sua opera sulla terra in mezzo a questo gruppo di persone, ma nella loro umanità.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La sostanziale differenza tra il Dio incarnato e le persone utilizzate da Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 139

Il Dio incarnato non può stare con l’uomo per sempre, poiché Dio ha molto altro lavoro da fare. Non può restare legato alla carne; Egli deve liberarSi della carne per compiere l’opera che deve svolgere, sebbene Egli svolga quell’opera nelle sembianze della carne. Quando Dio viene sulla terra, non aspetta di aver raggiunto la forma che una persona normale dovrebbe raggiungere prima di morire e di lasciare il genere umano. Indipendentemente da quale età abbia la Sua carne, una volta che la Sua opera è terminata, Egli Se ne va e abbandona l’uomo. Per Lui non esiste qualcosa come l’età, non conta i Suoi giorni in base alla durata della vita umana; invece, termina la Sua vita nella carne conformemente alle fasi della Sua opera. Potrebbero esserci coloro che ritengono che Dio, nel venire nella carne, debba svilupparSi fino a un certo stadio, divenire adulto, raggiungere la vecchiaia e andare via solo quando il Suo corpo viene meno. Questo è ciò che l’uomo immagina; Dio non opera così. Egli viene nella carne solo per svolgere l’opera che è tenuto a svolgere e non per vivere la vita di un uomo normale, la quale consiste nel nascere da genitori, crescere, formare una famiglia e intraprendere una carriera, avere dei figli o sperimentare le fasi alterne della vita: tutte le attività di un uomo normale. Quando Dio viene sulla terra, è lo Spirito di Dio che Si riveste della carne, che entra nella carne, ma Dio non vive l’esistenza di una persona normale. Egli viene solo per realizzare una parte del Suo piano di gestione, dopo di che Egli lascerà l’umanità. Quando viene nella carne, lo Spirito di Dio non perfeziona l’umanità normale della carne. Bensì, in un momento che Dio ha prestabilito, la divinità va a operare in modo diretto. Allora, dopo aver fatto tutto ciò che deve fare e aver completato pienamente il Suo ministero, l’opera dello Spirito di Dio in questa fase sarà compiuta e, a questo punto, si conclude anche la vita del Dio incarnato, indipendentemente dal fatto che il Suo corpo carnale abbia vissuto il proprio periodo di longevità. Vale a dire, qualunque stadio della vita il corpo carnale raggiunga, per quanto a lungo viva sulla terra, tutto viene deciso dall’opera dello Spirito. Non ha nulla a che fare con ciò che l’uomo considera essere umanità normale. Prendi, ad esempio, Gesù. Egli visse nella carne per trentatré anni e mezzo. In termini di durata della vita di un corpo umano, Egli non sarebbe dovuto morire a quell’età e non sarebbe dovuto andare via. Ma questo non preoccupava minimamente lo Spirito di Dio. Terminata la Sua opera, il corpo venne portato via, scomparendo insieme allo Spirito. Questo è il principio in base al quale Dio opera nella carne. Pertanto, a rigor di termini, l’umanità di Dio incarnato non è di primaria importanza. Per ripetere il concetto, Egli viene sulla terra non per vivere l’esistenza di un essere umano normale. Egli non intraprende prima una vita umana normale per poi cominciare a operare. Anzi, sempre che sia nato all’interno di una normale famiglia umana, Egli è in grado di svolgere l’opera divina, opera che è incontaminata dalle intenzioni dell’uomo, che non è carnale, che di certo non adotta i modi della società né implica i pensieri o le nozioni dell’uomo e, per di più, che non concerne le filosofie del vivere dell’uomo. Questa è l’opera che Dio incarnato intende svolgere ed è anche il significato concreto della Sua incarnazione. Dio viene nella carne in primo luogo per compiere una fase dell’opera che deve essere compiuta nella carne, senza sottoporSi ad altri futili processi e, per quanto riguarda le esperienze di un uomo normale, Egli non ne ha. L’opera che il corpo incarnato di Dio deve svolgere non prevede esperienze umane normali. Pertanto, Dio viene nella carne al fine di realizzare l’opera che deve compiere nella carne. Il resto non ha nulla a che fare con Lui. Egli non passa attraverso tanti futili processi. Una volta compiuta la Sua opera, termina anche il significato della Sua incarnazione. La conclusione di questa fase significa che l’opera che Egli deve realizzare nella carne è compiuta, il ministero della Sua carne è completato. Ma Egli non può continuare a operare nella carne a tempo indeterminato. Deve spostarSi in un altro luogo per operare, un luogo al di fuori della carne. Solo in questo modo la Sua opera può essere completamente eseguita e sortire un effetto migliore. Dio opera secondo il Suo piano originario. Conosce l’opera che Egli deve compiere e quella che ha concluso come il palmo della Sua mano. Dio conduce ogni singolo individuo a percorrere un cammino che Egli ha già prestabilito. Nessuno può sottrarsi a questo. Solo coloro che seguono la guida dello Spirito di Dio saranno in grado di entrare nel riposo. Potrebbe essere che, nell’opera successiva, non sarà Dio a guidare l’umanità parlando nella carne, bensì uno Spirito con una forma tangibile a guidare la vita dell’uomo. Solo allora l’uomo sarà in grado di toccare concretamente Dio, di osservare Dio, e di entrare più pienamente nella realtà richiesta da Dio, così da diventare perfetto per mezzo del Dio concreto. Questa è l’opera che Dio intende realizzare, che Egli ha da lungo tempo pianificato. Da questo, dovreste capire tutti il percorso da intraprendere!

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La sostanziale differenza tra il Dio incarnato e le persone utilizzate da Dio”

La Parola quotidiana di Dio  Estratto 140

Dio incarnato è chiamato Cristo, e così il Cristo che può offrire agli esseri umani la verità è chiamato Dio. Non vi è nulla di eccessivo in questo, poiché Egli possiede l’essenza di Dio e possiede l’indole di Dio e la sapienza della Sua opera, che sono irraggiungibili per l’uomo. Coloro che si proclamano Cristo ma non sanno eseguire l’opera di Dio sono degli impostori. Cristo non è solamente la manifestazione di Dio in terra, ma anche la carne particolare assunta da Dio nell’eseguire e nel portare a termine la Sua opera fra gli uomini. Questa carne non può essere soppiantata da un uomo qualunque, ma è una carne che può svolgere adeguatamente l’opera di Dio in terra, esprimere la Sua indole, ben rappresentarLo e fornire la vita all’uomo. Presto o tardi, gli imitatori di Cristo cadranno tutti, poiché, anche se affermano di essere Cristo, non possiedono nulla della Sua sostanza. E così, dico che l’autenticità di Cristo non può essere definita dall’uomo, ma la risposta e la decisione provengono da Dio Stesso. In tal modo, se veramente desideri ricercare la via della vita, devi prima riconoscere che proprio scendendo in terra Dio compie l’opera di conferire all’uomo la via della vita, e che proprio durante gli ultimi giorni Egli scende in terra per conferire all’uomo la via della vita. Questo non è il passato; sta avvenendo oggi.

Il Cristo degli ultimi giorni dona la vita e offre la via duratura e perpetua della verità. Questa verità è il cammino attraverso cui l’uomo guadagna la vita, ed è l’unico cammino con cui egli conoscerà Dio e sarà da Lui approvato. Se non cerchi la via della vita, offerta dal Cristo degli ultimi giorni, non otterrai mai l’approvazione di Gesù e non avrai mai i requisiti per varcare la porta del Regno dei Cieli, poiché sei un fantoccio e un prigioniero della storia. Coloro che sono governati da regole, da lettere, e incatenati alla storia non potranno mai guadagnare la vita né acquisire la via perpetua della vita. Questo perché tutto ciò che hanno è acqua torbida alla quale sono rimasti attaccati per migliaia di anni, anziché l’acqua di vita che fluisce dal trono. Coloro che non sono riforniti di acqua di vita rimarranno per sempre cadaveri, giocattoli di Satana e figli dell’inferno. Come potranno allora contemplare Dio? Se ti limiti ad attenerti al passato, cerchi solo di mantenere le cose come stanno rimanendo fermo e non cerchi di modificare lo status quo e di abbandonare la storia, non sarai forse sempre contro Dio? Le fasi dell’opera di Dio sono vaste e poderose, come grandi ondate e tuoni rimbombanti, eppure tu stai seduto ad aspettare passivamente la distruzione, ancorato alla tua follia e senza fare nulla. In questo modo come puoi essere considerato uno che segue le orme dell’Agnello? Come puoi considerare il Dio a cui ti attieni come un Dio sempre nuovo e mai vecchio? E come possono le parole dei tuoi libri ingialliti trasportarti verso una nuova era? Come possono indurti a cercare le fasi dell’opera di Dio? E come possono innalzarti al cielo? Ciò che tieni in mano sono le lettere che possono fornire solo un sollievo temporaneo, non le verità in grado di dare la vita. Le Sacre Scritture che leggi possono soltanto arricchire la tua lingua e non sono parole di filosofia in grado di aiutarti a conoscere la vita umana, tanto meno percorsi in grado di condurti alla perfezione. Questa discrepanza non ti induce a riflettere? Non ti fa rendere conto dei misteri ivi celati? Sei in grado di presentarti da solo in cielo per incontrare Dio? Senza l’avvento di Dio, puoi raggiungere il cielo per godere di una felicità familiare con Lui? Adesso, stai ancora sognando? Ti suggerisco, allora, di smettere di sognare e di guardare chi adesso sta operando: guarda chi sta compiendo l’opera di salvare l’uomo durante gli ultimi giorni. Altrimenti non acquisirai mai la verità e non guadagnerai mai la vita.

Coloro che desiderano guadagnare la vita senza fare affidamento sulla verità pronunciata da Cristo sono le persone più ridicole della terra, e coloro che non accettano la via della vita apportata da Cristo sono persi nella fantasticheria. Per questo, dico che coloro che non accettano il Cristo degli ultimi giorni saranno per sempre disprezzati da Dio. Cristo è la porta dell’uomo verso il Regno durante gli ultimi giorni, e non c’è nessuno che possa eluderLo. Nessuno può essere reso perfetto da Dio se non attraverso Cristo. Tu credi in Dio e così devi accettare la Sua parola e obbedire alla Sua via. Non puoi pensare soltanto ad acquisire benedizioni quando non sei in grado di ricevere la verità e di accettare l’approvvigionamento di vita. Cristo viene negli ultimi giorni affinché tutti coloro che veramente credono in Lui possano essere dotati di vita. La Sua opera ha lo scopo di concludere la vecchia età e inaugurare quella nuova, ed è il cammino che va intrapreso da tutti coloro che vogliono accedere alla nuova età. Se sei incapace di riconoscerLo, e invece Lo condanni, Lo bestemmi o perfino Lo perseguiti, sei destinato a bruciare per l’eternità e non entrerai mai nel Regno di Dio. Infatti questo Cristo è Egli Stesso espressione dello Spirito Santo, espressione di Dio, Colui a cui Dio ha affidato la Sua opera in terra. Per questo, dico che, se non riesci ad accettare tutto ciò che viene fatto dal Cristo degli ultimi giorni, tu bestemmi lo Spirito Santo. La punizione cui andranno incontro coloro che bestemmiano lo Spirito Santo è evidente a tutti. Ti dico anche che, se ti opponi al Cristo degli ultimi giorni e Lo rifiuti, non vi sarà nessun altro che potrà sopportarne le conseguenze al posto tuo. Per di più, da oggi in poi non avrai un’altra possibilità di acquisire l’approvazione di Dio; anche se cerchi di redimerti, non contemplerai mai più il volto di Dio. Infatti ciò a cui ti opponi non è un uomo, ciò che rifiuti non è un qualche essere insignificante, ma Cristo Stesso. Sai questo quali conseguenze avrà? Non avrai commesso un piccolo errore, ma un crimine atroce. E perciò consiglio a tutti di non mostrare i denti davanti alla verità e di non avanzare critiche avventate, poiché solo la verità può apportarti la vita e nulla tranne la verità può consentirti di rinascere e di contemplare di nuovo il volto di Dio.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Solo il Cristo degli ultimi giorni può offrire all’uomo la via della vita eterna”

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