49. Quei giorni di competizione per reputazione e risultati

di Zhao Fan, Cina

Nel giugno del 2020, ho assunto la responsabilità del lavoro di irrigazione della chiesa. Poiché il nostro lavoro era ostacolato dalla mancanza di persone che se ne occupassero, ero davvero in ansia. Pensavo che, se non avessi colmato quella lacuna, i leader avrebbero potuto ritenere che io non svolgessi lavoro concreto. Mentre mi tormentavo in proposito, un leader mi ha assegnato una candidata, dicendo che sorella Xiaodan, appena trasferita, avrebbe potuto occuparsi dell’irrigazione. Questo mi ha emozionata e tranquillizzata molto. Ho concordato subito un incontro con Xiaodan per incaricarla di irrigare i nuovi arrivati.

Per fornire formazione alla sorella e migliorare rapidamente il nostro lavoro di irrigazione, ho trovato alcune persone per farle prendere dimestichezza con la situazione dei neofiti. Poco tempo dopo, il leader ha inviato un messaggio dicendo che sorella Zhou Nuo, responsabile della produzione video, aveva bisogno di Xiaodan perché la aiutasse a realizzare dei video, e così Xiaodan è stata reclutata. Di fronte a questo sviluppo, sono rimasta sbalordita: mi ero occupata di tutto, dal mettermi in contatto con lei al predisporre i suoi doveri, e volevo che imparasse rapidamente per migliorare il nostro lavoro, ma, all’improvviso, si era intromessa Zhou Nuo. Pensavo che, se Xiaodan se ne fosse andata, avrei dovuto trovare qualcun altro che fosse d’aiuto e, se non avessi individuato una persona adatta, i neofiti non avrebbero ricevuto irrigazione. Che cosa avrebbero pensato di me i leader se fosse andata così? La formazione che avevo in precedenza fornito a Xiaodan sarebbe stata inutile? Così non andava bene. Volevo trovare un modo per tenerla. Allora, ho risposto subito al leader, dicendo che avevamo urgente bisogno di addetti all’irrigazione e avremmo dovuto valutare l’assegnazione delle persone in base alle esigenze del lavoro e dei punti di forza dei fratelli. Inoltre, ho precisato che Xiaodan aveva già in precedenza eseguito il lavoro di irrigazione, perciò volevo che il leader parlasse con Zhou Nuo della possibilità di tenere Xiaodan in quel lavoro. Due giorni dopo, ho ricevuto la risposta che Xiaodan era competente nella produzione video. Inoltre, lei stessa era interessata, perciò, nel complesso, era più adatta alla produzione video. Sono rimasta davvero delusa e ho pensato che Xiaodan non si sarebbe mai sognata di assumersi quell’incarico se non gliel’avesse chiesto Zhou Nuo. Ma ormai era stato stabilito così, perciò dovevo trovare qualcun altro, e in fretta, altrimenti il nostro lavoro ne avrebbe risentito e il leader certamente avrebbe detto che io non eseguivo lavoro concreto. Ho passato in rassegna gli altri membri della chiesa e ho trovato alcune sorelle di buona levatura che erano valide nella ricerca e sarebbero state adatte allo scopo. Fra loro, sorella Yang Mingyi era cordiale e affabile, e ai neofiti piaceva riunirsi con lei. Era proprio adatta a quel ruolo. Ero davvero contenta, e ho iniziato a fornire formazione a quelle sorelle concentrandomi in particolare su Mingyi. Ho pensato di dover riuscire in quell’intento e coltivare Mingyi il più presto possibile, così tutti mi avrebbero ritenuta valida.

Pur avendo trovato alcune altre sorelle per svolgere il lavoro di irrigazione, volevo ancora che tornasse Xiaodan. Un giorno, in riunione, un’altra leader ha chiesto notizie di Xiaodan e io in segreto mi sono sentita addolorata; pensavo: “Devo dirle di come Zhou Nuo abbia fatto in modo che Xiaodan lavorasse alla produzione video, così tratterà Zhou Nuo e mi aiuterà a riavere Xiaodan. Allora, lei mi darà una mano nell’irrigazione e ce la caveremo meglio”. Perciò ho detto a quella leader di come Zhou Nuo avesse fatto sì che Xiaodan lavorasse alla produzione video, sottolineando che prima le stavo fornendo io la formazione, ma poi Zhou Nuo me l’aveva portata via. Inaspettatamente, la leader mi ha risposto: “La chiesa è un’unica struttura e non si può suddividere. Dovunque sia stata mandata, serve al nostro lavoro, e la produzione video ha bisogno di altre persone, perciò non dobbiamo litigare. Poiché Xiaodan è stata assegnata a quel compito, dobbiamo sottometterci”. Sono rimasta delusa nel vedere che la leader non si schierava dalla mia parte.

In seguito, un paio delle sorelle che avevano appena ricevuto la formazione sono giunte a occuparsi in maniera indipendente dell’irrigazione dei neofiti, perciò ero contenta e percepivo che la mia fatica non era andata sprecata e che, quando i leader fossero venuti a conoscenza di questo lavoro, mi avrebbero tenuta in buona considerazione. Ma, con mia sorpresa, un giorno la mia collaboratrice, sorella Li Xiangzhen, mi ha detto che Zhou Nuo voleva Mingyi per la produzione video. Provando un’ondata di irritazione, ho detto: “Ho già fornito io formazione a Mingyi e, allora, perché Zhou Nuo se la porta via per assegnarla alla produzione video? Prima si è presa Xiaodan e adesso Mingyi. Si sta prendendo tutto quello per cui ho lavorato e non mi lascia più nessuno. Allora, la mia fatica non vale niente?” Ero davvero agitata e a Xiangzhen ho detto sgarbatamente: “Non puoi dire a Zhou Nuo che Mingyi si sta già occupando dell’irrigazione e che dovrebbe trovarsi qualcun altro?” Imbarazzata, Xiangzhen ha risposto: “Sono importanti sia la produzione video sia l’irrigazione, ed è più difficile trovare persone per la produzione video. Dovremo parlare meglio di come organizzare il lavoro che ci aspetta”. Ho pensato: “Parlare meglio di cosa? Zhou Nuo si sta prendendo le persone che volevo io. Non riesco nemmeno a tenere quelle a cui ho fornito formazione e, allora, che cosa penseranno tutti di me? Così non va bene. Comunque, questa volta devo parlarne con i leader e fare in modo che intervengano, altrimenti sarà davvero umiliante”.

Appena rientrata a casa, stavo per inviare loro una lettera, ma non sapevo proprio che cosa scrivere. Ho pensato: “Lasciamo perdere. Devo trovare un momento per parlare direttamente con Mingyi e chiederle di continuare a occuparsi dell’irrigazione, così potrò tenerla con me”. Ma, proprio quando stavo per scrivere a Mingyi, mi è venuto un vuoto mentale e non sapevo che cosa dire. Mi sentivo davvero a disagio e ripensavo a tutto quanto era avvenuto. Perché ero così adirata quando le persone a cui avevo fornito formazione venivano trasferite a Zhou Nuo e volevo perfino lamentarmene con i leader? Perché tenevo tanto a riavere con me Mingyi? Allora, ho rivolto a Dio una preghiera e ho cominciato a calmarmi; quindi, ho letto un passo delle parole di Dio: “Nella casa di Dio, tutti coloro che perseguono la verità sono uniti davanti a Lui, non divisi. Lavorano tutti verso un obiettivo comune: compiere il proprio dovere, svolgere il lavoro che spetta loro, agire secondo le verità principi, fare ciò che Dio richiede e soddisfare la Sua volontà. Se il tuo obiettivo non è questo, ma è il tuo interesse personale, soddisfare i tuoi desideri egoistici, allora questa è espressione di un’indole satanica corrotta. Nella casa di Dio, i doveri vengono svolti secondo le verità principi, mentre le azioni dei non credenti sono governate dalla loro indole satanica. Si tratta di due percorsi molto diversi. I non credenti si tengono tutto dentro, ciascuno con i propri scopi e i propri piani, vivendo ognuno per i propri interessi. Ecco perché si affannano tutti per il proprio tornaconto e non sono disposti a rinunciare alla minima parte di ciò che guadagnano. Sono divisi, non uniti, perché non perseguono un obiettivo comune. L’intenzione e la natura dietro ciò che fanno è la stessa. Si preoccupano solo di sé stessi. Non vi è alcuna verità prevalente in tutto questo: ciò che regna e prevale è un’indole satanica corrotta. I non credenti sono controllati dalla loro indole satanica corrotta e non possono farci nulla, così sprofondano sempre più nel peccato. Se nella casa di Dio, i principi, i metodi, la motivazione e il punto di partenza delle vostre azioni non fossero diversi da quelli dei non credenti, se anche voi foste manovrati, controllati e manipolati da un’indole satanica corrotta e se il punto di partenza delle vostre azioni fossero i vostri interessi, la vostra reputazione, il vostro orgoglio e il vostro prestigio, allora svolgereste il vostro dovere nello stesso modo in cui lo fanno i non credenti(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Allora, ho riflettuto su come avevo agito ultimamente. Non ero forse in una situazione in cui competevo con gli altri per difendere la mia reputazione e il mio prestigio? Non appena avevo saputo che nella nostra chiesa sarebbe arrivata Xiaodan, il mio primo pensiero era stato che, quando le avessi fornito formazione, sarebbero migliorati i risultati del gruppo; in quel modo, io avrei potuto dimostrare le mie capacità, conquistandomi l’approvazione dei leader. Così, mi sono impegnata al massimo nel fornirle formazione. Quando ho scoperto che Zhou Nuo aveva disposto il suo trasferimento alla produzione video, ho temuto che il nostro lavoro ne avrebbe risentito se non avessi trovato un altro candidato valido e che, allora, sarei stata messa in cattiva luce di fronte ai leader e avrei perso il mio incarico. Pertanto, ho sviluppato dei pregiudizi nei confronti di Zhou Nuo e ho cercato di indurre i leader a rimandare da me Xiaodan. Poi ho risposto sgarbatamente quando ho sentito che sarebbe stata trasferita anche Mingyi, e volevo perfino lamentarmene con i leader e farla ritornare da me, tutto per salvaguardare la mia reputazione e il mio prestigio. Agivo proprio come una non credente, competendo per la reputazione e il prestigio e vivendo orribili sembianze sataniche. La casa di Dio offre formazione in modo che i fratelli e le sorelle possano sfruttare i propri punti di forza e fare la loro parte nel diffondere il Vangelo. Ma io usavo la formazione delle persone come veicolo per la mia reputazione e il mio prestigio, e per salvaguardarli mi mettevo in competizione con gli altri. Questa non è umanità normale! Dovevo domandarmi perché competessi sempre con gli altri per la reputazione e il prestigio. Ricercando, ho letto queste parole di Dio: “Quando gli anticristi competono per le posizioni di leadership della chiesa e per la fama tra i prescelti di Dio, ricorrono a ogni mezzo possibile per attaccare gli altri ed elevare sé stessi. Non considerano quanto gravemente possano danneggiare il lavoro della casa di Dio e l’ingresso nella vita dei prescelti di Dio. Considerano solo se i loro desideri e le loro ambizioni possono venire soddisfatti e se il loro prestigio e la loro reputazione non vengono messi a repentaglio. Il loro ruolo nelle chiese e tra i prescelti di Dio è quello di demoni, di malvagi, di servi di Satana. Non sono assolutamente persone che credono sinceramente in Dio, né Suoi seguaci, tanto meno sono persone che amano e accettano la verità. Quando i loro intenti e obiettivi devono ancora essere raggiunti, non riflettono mai su sé stessi, non considerano mai se le loro motivazioni e i loro scopi siano in linea con la verità, non cercano mai il modo per percorrere il cammino del perseguimento della verità al fine di ottenere la salvezza. Non è con uno stato mentale di obbedienza che credono in Dio e scelgono il cammino che dovrebbero intraprendere; invece, si lambiccano il cervello: come ottenere la posizione di leader o di lavoratore? Come competere con i leader e i lavoratori della chiesa? Come abbindolare e controllare i prescelti di Dio, e trasformare Cristo in un mero prestanome? Come assicurarsi un posto nella chiesa? Come garantirsi una solida posizione nella chiesa, come ottenere prestigio, come non farsi sconfiggere nella lotta per il prestigio, e come raggiungere alla fine l’obiettivo di controllare i prescelti di Dio e instaurare il proprio regno? Queste sono le cose che preoccupano gli anticristi, notte e giorno(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9 – Parte terza”). “Gli anticristi prendono in seria considerazione il modo in cui trattare le verità principi, gli incarichi affidati da Dio e il lavoro della casa di Dio, o il modo in cui affrontare ciò che si trovano di fronte. Non considerano come soddisfare la volontà di Dio, come evitare di danneggiare gli interessi della casa di Dio, come soddisfare Dio, o come recare beneficio a fratelli e sorelle; non sono queste le cose che considerano. Cosa interessa agli anticristi? Se il loro prestigio e la loro reputazione saranno o meno colpiti e se la loro fama ne risentirà o no. Se fare qualcosa secondo le verità principi è di beneficio al lavoro della chiesa e ai fratelli e alle sorelle, ma rischia di compromettere la sua reputazione e di portare molte persone a rendersi conto della sua vera levatura e a conoscere il tipo di natura essenza che possiede, allora sicuramente l’anticristo non agirà secondo le verità principi. Se svolgere lavoro concreto porterà più persone a pensare bene di lui, a stimarlo e ad ammirarlo, a permettergli di acquisire un prestigio ancora più grande, o farà sì che le sue parole abbiano autorità e portino più persone a sottomettersi a lui, allora quello è il modo per cui l’anticristo opterà; in caso contrario, non sceglierà mai di trascurare i propri interessi per considerazione degli interessi della casa di Dio o di quelli dei fratelli e delle sorelle. Tale è la natura essenza degli anticristi. Non è forse egoista e meschina? In qualsiasi situazione, gli anticristi vedono il loro prestigio e la loro reputazione come cose della massima importanza. Nessuno può competere con loro(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9 – Parte terza”). La parola di Dio smaschera l’incredibile egoismo degli anticristi, i quali pongono sopra ogni altra cosa i propri interessi. Se qualcuno ostacola la loro reputazione e il loro prestigio, si lambiccano il cervello per controbattere, senza considerare minimamente che cosa sia di beneficio per la chiesa e per i fratelli e le sorelle. Ho riflettuto su me stessa e ho capito che agivo proprio come un anticristo. Volevo incaricare Xiaodan e Mingyi di irrigare i nuovi arrivati, per usarle allo scopo di migliorare la mia efficienza nel lavoro e conquistarmi l’approvazione dei leader. Quando Zhou Nuo le ha fatte trasferire, mi preoccupavo per le ripercussioni sui risultati del mio lavoro, cosa che avrebbe a sua volta messo a repentaglio la mia reputazione e il mio prestigio, perciò volevo scontrarmi con lei per riavere le due sorelle con me, senza pensare se il mio comportamento potesse nuocere agli interessi della chiesa. Pensavo solo alla mia reputazione e al mio prestigio. Ero davvero egoista, totalmente priva di umanità e di ragione. I fratelli e le sorelle non sono proprietà privata di nessuno. La loro levatura e i loro punti di forza sono stati stabiliti da Dio e assegnati loro per la Sua opera. Non esiste “Questo è mio, quello è tuo” né “Chi tardi arriva male alloggia”. Le persone devono andare dove servono nella chiesa. Chiaramente, è giusto così. Era ragionevole e opportuno che Zhou Nuo seguisse i principi e fornisse formazione per la chiesa in base ai punti di forza di ciascuno. Ma io pensavo che, avendo scelto per prima di fornire formazione a quelle due sorelle, non dovesse poi toccarle nessuno. Mi vantavo perfino di fornire formazione per la chiesa, usando i fratelli e le sorelle come miei assistenti personali e sfruttandoli per soddisfare le mie ambizioni e i miei desideri di indurre gli altri ad ammirarmi. Quando le azioni di Zhou Nuo hanno influenzato la mia reputazione e il mio prestigio, ho adottato delle tattiche per oppormi a lei e ho dato sfogo alla mia frustrazione. Non era forse una situazione simile a quando il clero afferma: “Questo è il mio gregge e nessuno può rubarmelo”? Pastori e anziani fanno di tutto per opporsi all’opera di Dio degli ultimi giorni e condannarla, allo scopo di proteggere il loro prestigio e preservare il loro sostentamento, impedendo ai fedeli di esaminare la vera via e tenendo saldamente in pugno la congregazione. Anch’io volevo tenere saldamente in pugno le persone a cui avevo fornito formazione, per ottenere l’approvazione dei leader e la stima dei membri della chiesa, trattandole come mia proprietà personale e non permettendo che venissero trasferite. In che modo ero diversa da quei membri del clero? Non stavo forse percorrendo il cammino di un anticristo in opposizione a Dio? Quando l’ho capito, ho sudato freddo. Ho visto quanto fossi stata egoista e spregevole, come non stessi affatto sostenendo gli interessi della chiesa, ma solamente il mio prestigio. Ero accecata dal desiderio di reputazione e prestigio: una cosa davvero pericolosa. Ho pensato agli anticristi che erano stati espulsi perché ostinatamente ricercavano reputazione e prestigio, finendo col causare un male eccessivo. Sapevo che, se avessi proseguito su quel cammino, avrei fatto la stessa fine.

Ho letto questo passo delle parole di Dio: “Quando provi l’impulso costante e il desiderio di competere per il prestigio, allora devi renderti conto delle cattive conseguenze a cui questo tipo di stato porterà, se lasciato irrisolto. Quindi, cerca immediatamente la verità, elimina il desiderio di competere per il prestigio prima che cresca e maturi, e sostituiscilo con la pratica della verità. Quando metterai in pratica la verità, il tuo desiderio di competere per il prestigio diminuirà e non disturberai il lavoro della chiesa. In questo modo, le tue azioni saranno ricordate e lodate da Dio(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9 – Parte terza”). La parola di Dio mi ha offerto un cammino di pratica. Quando mi fossi accorta di competere per i miei interessi personali, avrei dovuto pregare subito Dio e rinunciare a me stessa, abbandonare i miei desideri, ricercare le verità principi e seguirli. In effetti, a qualunque ruolo venissero assegnate Xiaodan e Mingyi, lo scopo era formare persone per la chiesa, e il fine ultimo era valorizzare i punti di forza di ognuna di loro, affinché svolgessero il loro dovere nel modo migliore possibile e testimoniassero Dio. Dovevo esserne contenta, non competere per la reputazione e il prestigio. E la formazione nella chiesa avviene secondo principio. Viene svolta in base alle esigenze del lavoro della chiesa e secondo i punti di forza delle singole persone. L’idoneità di ognuno a qualsiasi dovere deve essere valutata in base ai suoi punti di forza. Se qualcuno dimostra capacità in vari settori, gli devono essere assegnati doveri a seconda di dove sia più richiesto, di quale dovere richieda più persone, di quale dovere necessiti di collaborazione urgente e anche di quale dovere tale persona sia disposta a svolgere. Non sono molti a possedere i punti di forza adatti alla produzione video. Invece, nell’irrigazione possono fare un buon lavoro persone dotate di una comprensione pura che abbiano chiare le verità riguardanti le visioni dell’opera di Dio e che siano amorevoli e pazienti. Abbiamo più candidati per il lavoro di irrigazione che per la produzione video. Xiaodan aveva esperienza nel montaggio, perciò possedeva competenze adatte alla produzione video. Inoltre, le piaceva lavorare ai video, perciò era ragionevole assegnare quel dovere a lei. Anche se avevo perso Xiaodan e Mingyi, potevo comunque trovare nell’ambito della chiesa altri fratelli e sorelle a cui fornire formazione. Mi bastava solo dedicarci un po’ più di tempo e di impegno. Dopo aver capito tutto questo, ho pregato Dio. Ero pronta a emendare le mie motivazioni, a seguire i principi nel compiere il mio dovere e a smettere di lottare con Zhou Nuo per difendere la mia reputazione e il mio prestigio.

Qualche giorno dopo, Zhou Nuo ha inviato un messaggio dicendo che un’altra chiesa aveva trasferito da lei un paio di persone, perciò poteva rimandare indietro Xiaodan e Mingyi. Ha detto che potevano essere riassegnate ad altri doveri a seconda dei loro punti di forza. Questo mi ha fatta vergognare molto. Dopo di che, ho fatto in modo che le due sorelle tornassero a irrigare i nuovi arrivati. Poco dopo, ho saputo che il leader della chiesa avrebbe assegnato Mingyi al disegno. Ho pensato: “Mingyi è davvero brava nell’irrigazione e, allora, perché deve essere assegnata a quel dovere? Se viene trasferita, non avrò forse sprecato del tempo a fornirle formazione? Devo parlare con lei e chiederle di continuare a occuparsi dell’irrigazione”. Quando sono emersi questi pensieri, ho capito che stavo competendo di nuovo per la reputazione e il prestigio, perciò rapidamente ho rivolto a Dio una preghiera, chiedendoGli di guidarmi a rinunciare a me stessa e a dare la precedenza agli interessi della chiesa. Dovunque venisse inviata Mingyi, certamente questo sarebbe avvenuto in base alle esigenze della chiesa. Non dovevo perseguire reputazione e prestigio, dovevo sottomettermi. Alla luce di questo, mi sono tranquillizzata. In seguito, ho incontrato quel leader, che mi ha detto che Mingyi era brava a disegnare e quindi, in base ai principi, era più adatta a quel dovere. Nel sentire queste cose, non mi sono adirata né sono rimasta delusa, ma ho sorriso e ho detto: “Sia lodato Dio! So che in precedenza sarei entrata in competizione per difendere la mia reputazione e il mio prestigio, ma, grazie a quanto rivelato dalle parole di Dio, ho capito quanto sia stata egoista, come questo disgusti Dio, e so che, qualunque cosa venga stabilita dalla chiesa, ciò avviene in base ai principi. Mingyi è brava a disegnare, perciò assegnarle quel dovere è conforme ai principi, e a me non dispiace”. Il leader ha sorriso nel sentirmi parlare così.

Questa esperienza mi ha davvero dimostrato che tener conto degli interessi della chiesa e dei fratelli e delle sorelle, anziché competere per la reputazione e il prestigio, mi fa sentire a mio agio e in pace nel cuore. Sia lodato Dio!

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