Non si può essere salvati dalla credenza nella religione o dalla partecipazione a cerimonie religiose

La maggior parte delle persone tra voi è fuggita dalla religione e ha accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni. Vi nutrite quotidianamente delle parole che Dio pronuncia ai nostri giorni, partecipate al banchetto di nozze dell’Agnello, e avete posto le fondamenta sulla retta via. Vi spendete sinceramente per Dio e avete ottenuto la Sua approvazione. Ora, quale conoscenza e comprensione avete riguardo al concetto della fede in Dio? Qual è la differenza rispetto al modo in cui intendevate la fede in Dio all’interno della religione? In questo momento, capite veramente cosa sono nell’effettività la credenza nella religione e la fede in Dio? Esiste una differenza tra la credenza nella religione e la fede in Dio? In cosa risiede la differenza? Siete andati al fondo di queste domande? Che tipo di persona è il solito credente nella religione? Qual è il suo obiettivo? Come si può definire la credenza nella religione? La credenza nella religione è il riconoscimento dell’esistenza di un Dio, e i credenti nella religione apportano certe modifiche al loro comportamento: non picchiano e non prendono a male parole gli altri, non commettono cattive azioni che danneggiano le persone né svariati crimini e non infrangono la legge. La domenica vanno in chiesa. Questi sono i credenti nella religione. Ciò significa che comportarsi bene e partecipare spesso alle funzioni è la prova che qualcuno crede nella religione. Quando una persona crede nella religione riconosce che esiste un Dio e pensa che credere in Dio significhi essere una brava persona; che, fintanto che non pecca e non commette cattive azioni, quando morirà riuscirà ad andare in paradiso e avrà una buona fine. La sua fede le dà sostegno a livello spirituale. Pertanto, la credenza nella religione può anche essere definita come segue: credere nella religione significa riconoscere, nel proprio cuore, che esiste un Dio; credere che quando si morirà si potrà andare in paradiso; avere nel proprio cuore un pilastro spirituale; comportarsi un po’ in modo diverso, ed essere una brava persona. Tutto lì. Quanto all’esistenza o meno del Dio in cui queste persone credono, al fatto che sappia esprimere la verità, a ciò che chiede loro, non ne hanno idea. Deducono e immaginano tutto questo sulla base degli insegnamenti della Bibbia. Questa è credenza nella religione. La credenza nella religione è in primo luogo il perseguimento di cambiamenti comportamentali e di sostegno spirituale. Ma la strada che tali persone percorrono, la strada del perseguimento di benedizioni, non è cambiata. Le loro opinioni, nozioni e fantasie errate in merito alla fede in Dio non sono cambiate. Il fondamento della loro esistenza e gli obiettivi e la direzione che perseguono nella loro vita si basano sulle idee e sui punti di vista della cultura tradizionale e non sono minimamente cambiati. Questa è la condizione di tutti coloro che credono nella religione. Che cos’è dunque la fede in Dio? Qual è la definizione che Dio dà della fede in Dio? (Credere nella sovranità di Dio.) Credere nell’esistenza di Dio e nella Sua sovranità è fondamentale. Credere in Dio significa prestare attenzione alle parole di Dio, esistere, vivere, compiere il proprio dovere e impegnarsi in tutte le attività della normale umanità come richiesto dalle parole di Dio. Ciò implica che credere in Dio vuol dire seguire Dio, fare ciò che Dio chiede, vivere come Egli chiede; credere in Dio è seguire la via di Dio. Gli obiettivi e la direzione di vita delle persone che credono in Dio non sono forse completamente diversi da quelli delle persone che credono nella religione? Cosa implica la fede in Dio? Implica il fatto che le persone siano in grado o meno di ascoltare le parole di Dio, accettare la verità, liberarsi dall’indole corrotta, abbandonare ogni cosa per seguire Dio ed essere leali nel loro dovere. Queste cose sono direttamente correlate alla possibilità che le persone ottengano o meno la salvezza. Ora sapete la definizione di fede in Dio; in che modo allora si dovrebbe praticare la fede in Dio? Cosa richiede Dio a chi crede in Lui? (Essere persone oneste, perseguire la verità, trasformare l’indole e conoscerLo.) Cosa richiede Dio in merito al comportamento esteriore delle persone? (Egli richiede che siano devote, non dissolute, e che vivano una normale umanità.) Le persone dovrebbero avere di base il decoro di un santo e vivere una normale umanità. Quindi, di cosa si deve essere in possesso per avere una normale umanità? Ciò si riferisce alle tante verità che un individuo deve mettere in pratica in quanto credente. Solo possedendo tutte queste verità realtà si ha una normale umanità. Se non si mette in pratica la verità, si crede in Dio? Se non si mette in pratica la verità, quali sono le conseguenze? Come si dovrebbe credere in Dio al fine di ottenere la salvezza, e sottomettersi a Lui e adorarLo? Sono tutte cose che riguardano la messa in pratica delle parole di Dio e di molte verità. Pertanto, si deve credere in Dio secondo le parole di Dio e le Sue richieste, e si deve praticare secondo le Sue richieste; solo questa è vera fede in Dio. Questo va alla radice della questione. Mettere in pratica la verità, seguire le parole di Dio e vivere secondo le parole di Dio: questa è la giusta via della vita umana; la fede in Dio è correlata al cammino della vita umana. La fede in Dio è in correlazione con moltissime verità, che i seguaci di Dio devono comprendere. Come potrebbero seguire Dio se non comprendessero e non accettassero la verità? Le persone che credono nella religione non fanno altro che riconoscere l’esistenza di un Dio e confidare nell’esistenza di un Dio, ma non comprendono queste verità né le accettano, quindi le persone che credono nella religione non sono seguaci di Dio. Per credere nella religione basta comportarsi bene esteriormente, essere misurati e rispettosi delle regole, e avere sostegno spirituale. Se uno si comporta bene e ha un pilastro e sostegno per il suo spirito, il suo cammino nella vita cambia? (No.) Alcune persone dicono che la credenza nella religione e la fede in Dio sono la stessa cosa. Allora, queste persone seguono Dio? Credono in Dio conformemente alle Sue richieste? Hanno accettato la verità? Se non fanno nulla di tutto ciò, non sono credenti in Dio né Suoi seguaci. Il modo più ovvio in cui la credenza nella religione si manifesta in un individuo è una mancanza di accettazione dell’opera che Dio svolge attualmente e della verità che Egli esprime. Questo è il tratto distintivo di coloro che credono nella religione; essi non sono affatto seguaci di Dio. La credenza nella religione non è altro che il perseguimento di un cambiamento comportamentale e di un sostegno spirituale; non implica alcuna verità. Pertanto, i credenti nella religione non vedranno cambiare la loro indole di vita, non praticheranno la verità né saranno in grado di ascoltare le parole di Dio e di sottomettersi a Lui. Di conseguenza, non avranno neanche una vera conoscenza di Dio. Una persona che crede nella religione, nonostante si comporti bene, nonostante riconosca fermamente Dio, e nonostante la sua teoria della fede in Lui sia elevata, non segue Dio. Chi segue, allora? Segue ancora Satana. Qual è la base per ciò che vive, persegue e brama, e mette in pratica? Da cosa dipende la sua esistenza? Certamente non dalla verità insita nelle parole di Dio. Continua a vivere secondo l’indole corrotta di Satana, comportandosi conformemente alla logica e alla filosofia di Satana. Tutte le cose che dice sono bugie, senza neanche un po’ di verità. La sua indole satanica non ha subito alcun cambiamento, ed è ancora Satana che quella persona segue. La sua visione della vita, i suoi valori, il suo modo di interagire con il mondo e i suoi principi di condotta sono tutti esternazioni della natura di Satana. Solo il suo comportamento esteriore è leggermente cambiato, ma il suo percorso di vita, il suo modo di esistere e il suo punto di vista sulle cose non sono cambiati affatto. Se qualcuno è un vero credente in Dio, cosa potrà cambiare in lui nel corso di qualche anno? (Cambieranno la sua visione della vita e i suoi valori.) Cambierà il fondamento vero e proprio dell’esistenza di quella persona. Se cambierà il fondamento della sua esistenza, su cosa si baserà la sua vita? (La sua vita si baserà sulle parole di Dio e sulla verità.) Quindi, ora state vivendo ogni giorno conformemente alle parole di Dio in ciò che dite e fate? Tu non menti più, per esempio: perché? In base a cosa non lo fai? (Alla richiesta di Dio di essere una persona onesta.) Quando smetti di mentire e di indulgere nell’inganno, ti basi sulle parole di Dio, sulla richiesta di essere una persona onesta e sulla verità. E il cammino che a quel punto percorri nella vita, non è diverso?

Ora, per riassumere: cos’è la credenza nella religione? Cos’è la fede in Dio? Quali sono le differenze principali tra le due? Credere nella religione è avere le convinzioni di una religione, seguirne le regole, seguire altre persone e Satana, e vivere sotto il potere di Satana. Avere fede in Dio è accettare le Sue parole, accettare la verità, sottomettersi alla Sua opera e adempiere il proprio dovere conformemente alle verità principi. Ecco cosa significa seguire Dio. Queste sono le differenze principali tra la credenza nella religione e la fede in Dio. Nel compiere i vostri doveri nella casa di Dio, alcuni di voi accettano la verità e cambiano un po’, mentre altri non accettano la verità e non cambiano. Dunque, sapete distinguere fra quei due tipi di persone, quelle che credono nella religione e quelle che hanno fede in Dio? È fondamentale guardare se una persona persegue la verità e quale cammino ha scelto di percorrere. Se persegui un buon comportamento, il sostegno spirituale e l’aderenza alle regole, e se sei in cerca del profitto personale in ciò che persegui, senza perseguire affatto la verità, ma solo l’aspetto esteriore di una persona perbene, una che è in possesso di qualche buon comportamento ma non della verità realtà, quanto, in effetti, può essere perbene uno come te? L’indole corrotta di un individuo del genere e la sua natura essenza non sono affatto cambiate. Costui può anche parlare bene, ma quando affronta le prove non sa rimanere saldo. Può persino lamentarsi di Dio e tradirLo. Così sono i credenti nella religione. Coloro che hanno fede in Dio sanno accettare tutte le verità che Egli esprime. Sanno riflettere e conoscersi in base alla verità, pentirsi in modo sincero, e in sostanza praticare la verità, sottomettersi a Dio e vivere secondo le parole di Dio. Quando affrontano prove e tribolazioni, sanno rimanere saldi, rendono testimonianze meravigliose e seguono Dio lealmente fino alla fine. Così sono i veri credenti in Dio. Questa è la differenza fra coloro che credono nella religione e coloro che hanno fede in Dio.

Tra voi c’è qualcuno che nel cuore crede soltanto in un Dio vago nel Cielo, pur avendo sempre nozioni sul Dio incarnato? Se c’è davvero, è un credente nella religione. I credenti nella religione in cuor loro non riconoscono il Dio incarnato, e anche se lo fanno, hanno sempre nozioni su di Lui e non sono mai in grado di sottomettersi. Non è così? Parlando in senso stretto, tali persone non sono credenti in Dio. Sebbene possano affermare di credere in Dio, in realtà non sono molto diverse dai credenti nella religione. In cuor loro, tutto ciò in cui credono è un Dio vago; si tratta di persone che si attengono alle nozioni e alle regole della religione. Quindi, posto un individuo che non persegue la verità, che si concentra solo sulla buona condotta e sull’aderenza alle regole, che non pratica la verità e la cui indole non cambia minimamente, ciò che fa tale individuo è credere nella religione. Quale caratteristica distingue coloro che credono nella religione? (Si concentrano solo sulle pratiche esteriori e sul far vedere che si comportano bene.) Quali sono i principi e le basi delle loro azioni? (Le filosofie di vita sataniche.) Quali sono le filosofie di vita sataniche e i tipi di indole satanica corrotta? Scaltrezza e astuzia; essere una legge per sé stessi; arroganza e presunzione; avere l’ultima parola in tutte le cose; mai cercare la verità o condividere con i fratelli e le sorelle; e quando si agisce, pensare sempre ai propri interessi, al proprio orgoglio e prestigio: tutto questo è agire basandosi su un’indole satanica. È seguire Satana. Se si crede in Dio ma non si dà ascolto alle Sue parole, se non si accoglie la verità e non ci si sottomette alle Sue disposizioni e orchestrazioni; se ci si limita a esibire certi buoni comportamenti ma si è incapaci di rinunciare alla carne e non si abbandona nulla del proprio orgoglio e dei propri interessi; se, pur compiendo in apparenza il proprio dovere, si continua a vivere secondo la propria indole satanica senza abbandonare o cambiare minimamente le proprie filosofie sataniche e i propri modi di vivere satanici, come si può allora avere fede in Dio? Questa è credenza nella religione. Simili persone rinunciano a qualcosa e si spendono in maniera superficiale, ma, guardando il cammino che percorrono e l’origine e il punto di partenza di tutto ciò che fanno, non basano quelle cose sulle parole di Dio o sulla verità; invece, tali persone continuano ad agire secondo le proprie nozioni e fantasie, e i propri presupposti soggettivi, e i propri desideri e le proprie ambizioni. Le filosofie e l’indole di Satana continuano a servire come base della loro esistenza e delle loro azioni. In questioni in cui non capiscono la verità, non la ricercano; in questioni in cui capiscono la verità, non la mettono in pratica, non esaltano la grandezza di Dio, non hanno a cuore la verità. Sebbene in teoria e a parole credano in Dio e Lo riconoscano, e sebbene possano apparire in grado di compiere un dovere e seguire Dio, vivono ogni cosa che dicono e che fanno secondo la loro indole satanica. Le cose che dicono e che fanno sono tutte esternazioni di un’indole corrotta. Non li vedrai mettere in pratica o sperimentare le parole di Dio, ancor meno manifestare la loro ricerca della verità e la loro obbedienza alla verità in tutte le cose. Nelle loro azioni, pongono i propri interessi per primi, e soddisfano i propri desideri e intenti per primi. Sono forse persone che seguono Dio? (No.) E coloro che non seguono Dio apportano una trasformazione alla propria indole? (No.) E se non riescono a trasformare la loro indole, non sono forse patetici? Hanno udito e compreso le parole di Dio, ma quando fanno le cose, i loro desideri sono semplicemente troppo forti; questi individui sono incapaci di praticare conformemente alle parole di Dio o alla verità, tanto meno secondo i principi. Dopo vari anni che credono in Dio, sembrano molto più disponibili e molto più garbati. Hanno tanti buoni comportamenti, e la loro vita spirituale sembra alquanto normale. Non hanno grosse difficoltà a interagire con gli altri e compiono alcuni doveri con una certa efficacia. Ma hanno un problema, ed è il più grave di tutti. Dove risiede questo problema? Nella loro mente. Pur essendo credenti da tanti anni, non hanno stabilito un normale rapporto con Dio; qualunque cosa facciano o accada loro, innanzitutto pensano: “Cosa voglio fare? Cosa sarebbe nel mio interesse, e cosa no? Cosa potrebbe accadere se facessi questo e quest’altro?” Le loro prime considerazioni sono queste. Non considerano minimamente quale tipo di pratica glorificherebbe Dio, Gli renderebbe testimonianza o soddisferebbe la Sua volontà, né pregano per cercare quali sono le richieste di Dio e cosa dicono le Sue parole. Non prestano mai attenzione a qual è la volontà di Dio o a quali sono le Sue richieste, né a come si deve praticare al fine di soddisfarLo. Se anche a volte pregano davanti a Dio e comunicano con Lui, stanno solo parlando a sé stessi, e non cercando la verità in modo sincero. Quando pregano Dio e leggono le Sue parole, non le collegano alle questioni in cui si imbattono nella vita reale. Quindi, nell’ambiente predisposto da Dio, come trattano la Sua sovranità, le Sue disposizioni e orchestrazioni? Quando si trovano di fronte a cose che non soddisfano i loro desideri, le evitano e in cuor loro vi oppongono resistenza. Quando si trovano di fronte a cose che causano una perdita per i loro interessi o che ne impediscono la soddisfazione, tentano con ogni mezzo di trovare una via di uscita, sforzandosi di massimizzare i loro vantaggi e battendosi per evitare qualsiasi perdita. Non cercano di soddisfare la volontà di Dio, ma solo i loro desideri. Questa è fede in Dio? Queste persone hanno un rapporto con Dio? No, non ce l’hanno. Vivono in modo meschino, spregevole, intransigente e ignobile. Non solo non hanno un rapporto con Dio, ma si oppongono anche alla sovranità e alle disposizioni di Dio in ogni occasione. Dicono spesso: “Possa Dio regnare e governare su tutto nella mia vita. Sono disposto a lasciare che Dio salga al trono e regni e domini nel mio cuore. Sono disposto a sottomettermi alle disposizioni e alle orchestrazioni di Dio”. Tuttavia, quando le cose che si trovano di fronte danneggiano i loro interessi, non riescono a sottomettersi. Invece di cercare la verità in un ambiente predisposto da Dio, cercano di voltarsi e fuggire da quell’ambiente. Non vogliono sottomettersi alle disposizioni e alle orchestrazioni di Dio, ma fare le cose conformemente alla loro volontà, solo finché i loro interessi non subiscono danni. Trascurano completamente la volontà di Dio, curandosi solo dei loro interessi, delle loro circostanze e dei loro stati d’animo e sentimenti. Questo è credere in Dio? (No.) Cos’è Dio per loro, nel loro cuore? Non è una sorta di leggenda? Non è una sorta di sostegno spirituale? Dio è un estraneo e uno sconosciuto per loro. Quando tutto va bene, Dio è il loro Sovrano; per loro, Egli è tutto. Ma se ciò che Dio fa non porta loro un profitto, o causa danni ai loro interessi o alla loro dignità, facendo sì che essi vengano trattati o sottoposti a prove e a sofferenze, come reagiranno? Fuggiranno, opporranno resistenza, si rifiuteranno e addirittura si lamenteranno. Alcune persone magari non lo dicono ad alta voce, ma provano dolore, disagio e negatività nel cuore. Cosa significa essere negativi? Significa non accettare la verità nel proprio cuore, opporsi e ribellarsi sempre a Dio. Alcune persone non accettano le prove e l’affinamento, pensando che non sia giusto da parte di Dio fare cose del genere. Quando affrontano le avversità dell’arresto e della persecuzione da parte del gran dragone rosso, alcune persone si lamentano fra sé e sé che Dio è ingiusto nei loro confronti. Cosa pensate di questa mentalità? Se riescono a dare voce così apertamente alle loro lamentele contro Dio quando Egli fa qualcosa che le fa soffrire, Egli può ancora essere il Dio in cui credono? Se sono incapaci di sottomettersi, allora Egli non è il loro Dio, e quindi osano opporsi a Lui. Vorrebbero che esistesse un altro Dio a parte Dio, e pensano: “Solo se Egli concretizzasse qualsiasi mio pensiero e azione, esattamente in base alle mie preferenze, solo allora Egli sarebbe Dio; solo questa sarebbe la Sua disposizione e orchestrazione. Se Dio non asseconda la mia volontà, e agisce sempre in modo contrario rispetto alle mie preferenze e alle mie fantasie, allora non posso sottomettermi a Lui, ed Egli non è il mio Dio. Se è Dio, dovrebbe accontentare le persone. Poiché le persone sono la luce degli occhi di Dio, Dio dovrebbe fare di tutto per proteggerle e custodirle. Come potrebbe lasciare che subiscano avversità, prove e battute d’arresto?” Questo non è forse l’atteggiamento che la maggior parte delle persone ha verso Dio nel proprio cuore? Sì, è proprio così. Per la maggior parte delle persone, quando non ci sono problemi, quando tutto procede agevolmente, Dio è potente, giusto e amorevole. Quando Dio le mette alla prova, le sottopone a trattamento, le castiga e le disciplina, quando chiede loro di accantonare i propri interessi, di voltare le spalle alla carne e di mettere in pratica la verità, quando Dio opera su di loro e dispone e regna sul loro destino e sulla loro vita, la loro disobbedienza emerge, e allora c’è una divisione fra loro e Dio, che crea un conflitto e un divario fra loro e Dio. In momenti del genere, nel loro cuore, Dio non è minimamente amorevole; non è affatto potente, poiché ciò che fa non esaudisce i loro desideri. Dio le rende tristi; le turba; suscita in loro dolore e sofferenza; le fa sentire a disagio. Perciò non si sottomettono affatto a Dio, anzi si ribellano a Lui e Lo evitano. Così facendo, mettono forse in pratica la verità? Seguono la via di Dio? Seguono Dio? No. Per quanto numerose siano le tue nozioni e fantasie riguardo all’opera di Dio e per quanto tu abbia in precedenza agito secondo la tua volontà e ti sia ribellato a Dio, se veramente persegui la verità e accetti il giudizio e il castigo delle parole di Dio e di essere potato e trattato per loro tramite; se, in tutto ciò che Egli dispone, sei in grado di seguire la via di Dio, di prestare attenzione alle Sue parole, di imparare a sondare la Sua volontà, di praticare secondo le Sue parole e la Sua intenzione, e sai sottometterti per mezzo della ricerca; e se sai rinunciare alla tua volontà, ai tuoi desideri, alle tue considerazioni e intenzioni e non metterti in conflitto con Dio, allora stai seguendo Dio. Puoi anche dire di seguire Dio, ma se fai tutto secondo la tua volontà, con i tuoi scopi e i tuoi progetti, senza lasciare che decida Dio, Egli è ancora il tuo Dio? No, non Lo è. Se non è il tuo Dio, allora, quando dici di seguire Dio, non sono forse parole vacue? Simili parole non sono forse un tentativo di ingannare gli altri? Puoi anche dire di seguire Dio, ma se le tue azioni e i tuoi atti, il tuo modo di vedere la vita e i tuoi valori, e l’atteggiamento e i principi con cui affronti e gestisci le questioni provengono tutti da Satana: se fai le cose in tutto e per tutto secondo le leggi e la logica di Satana, sei un seguace di Dio? (No.) Vedi, quando il Signore Gesù informò i Suoi discepoli che avrebbe patito molte avversità, che sarebbe stato ucciso e sarebbe risorto il terzo giorno, Pietro Gli disse: “Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai” (Matteo 16:22). Come rispose il Signore Gesù a Pietro? (“Vattene via da me, Satana!” (Matteo 16:23).) Come definì il Signore Gesù ciò che Pietro aveva fatto allora? (L’opera di Satana.) Perché disse che era l’opera di Satana? Pietro è Satana? Pietro non aveva capito il significato delle azioni del Signore Gesù, né aveva riconosciuto la Sua identità. Pertanto, era diventato un portavoce di Satana: parlava in sua vece, cercando di impedire al Signore Gesù di seguire la volontà di Dio. Dal punto di vista di Dio, Pietro era diventato un portavoce di Satana. Se una persona solo all’apparenza esteriore ha abbandonato tutto e si è assunta il proprio dovere, se sembra seguire Dio, ma tutti i suoi pensieri e tutte le sue azioni sono conformi alla logica e alla filosofia di Satana, è davvero una seguace di Dio? (No.) Non lo è perché si ribella di continuo a Dio, non mette in pratica la verità e non si sottomette a Dio. Allora perché crede in Dio? Cosa desidera ottenere veramente? Difficile immaginarlo. È un’autentica credente in Dio? No: per dirla con modi più garbati, è una credente nella religione. Può anche dichiarare di aver fede in Dio, ma Dio non la riconosce. Dio riterrà individui del genere dei malfattori e non li salverà.

In questa umanità malvagia e corrotta, coloro che credono nella religione sono individui che riconoscono l’esistenza di Dio e desiderano essere brave persone, avere una buona condotta ed evitare di compiere cattive azioni. Hanno paura della punizione se indulgono in troppe malefatte, e di andare all’inferno ed essere condannati alla punizione eterna. Pensano che essere una brava persona porti alla pace. Come si dice tra i non credenti: “Le brave persone vivono tranquille”. Influenzati da tale convinzione e contaminati da simili correnti di pensiero, ritengono che la loro credenza nella religione sia una cosa buona; pensano di essere migliori di coloro che non credono né hanno sostegno spirituale e tanto meno dei limiti. Coloro che non credono fanno tutto ciò che vogliono, e sono capaci di commettere ogni malvagità al fine di raggiungere i loro scopi. Queste persone non hanno una destinazione di cui parlare, e il loro esito dopo la morte sarà l’inferno. Coloro che credono nella religione pensano anche: “I non credenti non credono nel ciclo di vita e morte o che vi sia una punizione per aver compiuto il male, non credono che i malfattori andranno all’inferno e saranno puniti. Non credono nella sovranità di Dio su ogni cosa. Ma noi che crediamo nella religione siamo benedetti da Dio e avremo la vita eterna dopo la morte”. Si considerano persone nobili, distinte dal resto dell’umanità in quanto sante. Sebbene i loro comportamenti e modelli di pensiero possano subire dei cambiamenti, tali persone non accettano la verità. Ecco cosa significa credere nella religione. Come si fa a passare dal credere nella religione al credere in Dio? Non è una questione semplice. Coloro che sono appena approdati alla fede in Dio non capiscono alcuna verità. Sanno solo che credere nella religione è un bene, che significa essere una brava persona. Non sanno fare alcuna distinzione fra credere nella religione e credere in Dio. Pertanto, per passare dal primo al secondo credo bisogna attraversare una fase che dura fino a quando si comprendono alcune verità, cosa che permette un qualche discernimento. Se, dopo cinque o sei anni che credi in Dio, o addirittura sette o otto anni, vivi ancora secondo la tua indole satanica, e segui ancora Satana, non accetti affatto la verità, non riesci a mettere in pratica nemmeno la verità che capisci, rifiuti l’opera di Dio, e rifiuti di accettare la potatura, il trattamento, il giudizio e il castigo da parte Sua, oltre che la Sua sovranità e le Sue disposizioni, allora la tua fede in Dio ha perso significato e valore. Il modo più semplice per descrivere la fede in Dio è confidare nell’esistenza di Dio e, su questa base, seguirLo, obbedirGli, accettare la Sua sovranità, le Sue orchestrazioni e disposizioni, prestare attenzione alle Sue parole, vivere secondo le Sue parole, fare tutto secondo le Sue parole, essere un vero essere creato, temere Dio ed evitare il male; solo questa è la vera fede in Dio. Ecco ciò che significa seguire Dio. Se dici di seguire Dio, ma nel tuo cuore non accetti le parole di Dio, e mantieni in merito un atteggiamento dubbioso, e non accetti la Sua sovranità, le sue orchestrazioni e disposizioni, e hai sempre nozioni e fraintendimenti riguardo a ciò che Egli fa e te ne lamenti, sempre insoddisfatto; e se valuti e affronti sempre ciò che Egli fa con le tue nozioni e fantasie; e se conservi sempre i tuoi pensieri e il tuo modo di intendere, tutto questo causerà problemi. Questo non è sperimentare l’opera di Dio e non è alcun modo di seguirLo veramente. Non è fede in Dio.

Cos’è di preciso la fede in Dio? La credenza nella religione equivale alla fede in Dio? Credere nella religione è seguire Satana; credere in Dio è seguire Dio, e solo coloro che seguono Cristo sono veri credenti in Dio. Chi non accetta minimamente le parole di Dio come propria vita non è un autentico credente in Dio. È un miscredente, e a prescindere da quanti anni crede in Dio, il suo credo è inutile. Se un credente in Dio si impegna solo nei rituali religiosi ma non mette in pratica la verità, allora non è un credente in Dio, e Dio non lo riconosce. Cosa è necessario tu possieda affinché Dio ti accetti come Suo seguace? Conosci i criteri tramite i quali Dio valuta una persona? Dio considera se fai tutto conformemente alle Sue richieste, e se metti in pratica la verità e ti sottometti a essa in base alle Sue parole. Questo è il criterio tramite il quale Dio valuta una persona. La valutazione di Dio non si basa sul numero degli anni che credi in Lui, fin dove ti sei spinto nei tuoi viaggi, quanto ti comporti bene, o quante parole di dottrina comprendi. Egli ti valuta guardando se persegui la verità e quale percorso scegli. Molte persone credono in Dio a parole e Lo lodano, ma in cuor loro non amano le parole che Dio dice. Non sono interessate alla verità. Credono sempre che vivere secondo le filosofie di Satana o le varie teorie laiche sia ciò che si fa normalmente, che è così che ci si protegge ed è così che vale la pena vivere nel mondo. Costoro sono persone che credono in Dio e Lo seguono? No. Le parole delle persone importanti e rinomate risuonano particolarmente sagaci e possono facilmente ingannarne altre. Puoi anche aggrapparti alle loro parole come fossero verità o slogan ai quali attenersi. Tuttavia, se quando si tratta delle parole di Dio, di una normale richiesta che Egli fa alle persone, come essere onesti o stare al proprio posto spontaneamente e scrupolosamente, svolgere il proprio dovere di essere creato e avere un comportamento pacato e onesto, se non riesci a mettere in pratica queste parole e non le consideri verità, allora non sei un seguace di Dio. Affermi che stai mettendo in pratica la verità, ma se Dio ti chiede “Le ‘verità’ che stai mettendo in pratica sono parole di Dio? I principi che sostieni si basano sulle parole di Dio?”, tu come ti giustifichi? Se non ti basi sulle parole di Dio, allora si tratta delle parole di Satana. Stai vivendo le parole di Satana, eppure sostieni di praticare la verità e soddisfare Dio. Non è bestemmiare contro Dio? Per esempio, Dio fornisce istruzioni alle persone per essere oneste, eppure alcune non riflettono su cosa implichi realmente l’essere onesti, su come metterlo in pratica, su cosa di ciò che vivono e rivelano sia disonesto e cosa onesto. Invece di riflettere sull’essenza della verità nelle parole di Dio, si riferiscono ai libri dei non credenti. Pensano: “Anche i detti dei non credenti sono piuttosto validi, anche quelli insegnano a essere brave persone! Per esempio ‘Le brave persone vivono tranquille’, ‘Gli innocenti prevalgono sempre’, ‘Perdonare gli altri non è sciocco, alla fine reca vantaggio’. Anche queste affermazioni sono giuste, e sono in linea con la verità!” E così aderiscono a queste parole. Che tipo di persona possono manifestare attenendosi a queste massime dei non credenti? Possono vivere la verità realtà? (No.) Di persone come queste non ce ne sono tante? Acquisiscono qualche conoscenza; hanno letto un po’ di libri e un po’ di opere famose; hanno acquisito una certa prospettiva e sentito un po’ di detti famosi e proverbi popolari, così li prendono per la verità e agiscono e adempiono il loro dovere in base a tali parole, applicandole alla loro vita di credenti in Dio e pensando di soddisfare la Sua volontà. Questo non è sostituire la falsità alla verità? Non è indulgere nell’inganno? Per Dio questa è blasfemia! Queste cose si manifestano in ogni persona, non in numero ristretto. Qualcuno che tratta le parole piacevoli e le dottrine corrette espresse dall’uomo come verità da sostenere, mettendo da parte le parole di Dio, trascurandole, non riuscendo a interiorizzarle a prescindere da quante volte vengono lette, o a considerarle la verità, è un credente in Dio? È un seguace di Dio? (No.) Le persone come questa credono nella religione; stanno ancora seguendo Satana! Credono che le parole pronunciate da Satana siano filosofia, che siano molto profonde ed esemplari. Le ritengono enunciati famosi della massima verità. Possono rinunciare a tutto tranne che a quelle parole. Abbandonare quelle parole sarebbe come perdere il fondamento della loro vita, come svuotare il loro cuore. Di che tipo di persone si tratta? Di seguaci di Satana, ed è per questo che accettano i detti famosi di Satana come la verità. Riuscite a esaminare e riconoscere i vari stati in cui vi trovate nei diversi contesti? Per esempio, alcune persone credono in Dio e leggono spesso le Sue parole, ma quando succede loro qualcosa, dicono sempre: “Mia madre diceva”, “Mio nonno diceva”, “La tale persona famosa una volta ha detto”, o “quel libro dice”. Non dicono mai “La parola di Dio dice questo”, “Le richieste che Dio ci fa sono così”, “Dio dice questo”. Non pronunciano mai queste parole. Stanno seguendo Dio? (No.) È facile scoprire questi stati per una persona? No, ma la loro esistenza nella persona è a suo gran detrimento. Potrai anche credere in Dio da tre, cinque, otto o dieci anni, eppure non sai ancora come obbedire a Dio o come mettere in pratica le Sue parole. Qualunque cosa ti accada, prendi ancora parole sataniche come tua base; cerchi ancora un fondamento nella cultura tradizionale. Questa è fede in Dio? Non stai seguendo Satana? Vivi secondo le parole sataniche e vivi secondo l’indole satanica, dunque non stai resistendo a Dio? Dal momento che non pratichi né vivi secondo la parola di Dio, non segui le orme di Dio, non sai prestare attenzione a qualsiasi cosa Dio dica né obbedire, qualunque cosa Dio disponga o richieda, allora non stai seguendo Dio. Stai ancora seguendo Satana. Dov’è Satana? Satana è nel cuore delle persone. Le filosofie, la logica, le regole e le varie parole diaboliche di Satana hanno da tempo messo radici nel cuore delle persone. Questo è il problema più grave. Se non riesci a risolvere questo problema nella tua fede in Dio, allora non potrai essere salvato da Lui. Pertanto, dovete spesso confrontare tutto ciò che fate, i vostri pensieri e opinioni, e il vostro fondamento per agire con le parole di Dio, e analizzare cosa c’è nei vostri pensieri. Dovete sapere quali delle cose che avete dentro sono filosofie di vita, detti popolari, cultura tradizionale, e quali provengono dalla conoscenza intellettuale. Dovete sapere quali di queste credete sempre giuste e conformi alla verità, quelle a cui vi attenete come se fossero la verità, e a quali permettete di prendere il posto della verità. Dovete esaminare queste cose. In particolar modo, se voi trattate come verità le cose che ritenete giuste e preziose, non è facile vederle con chiarezza, ma se le vedete con chiarezza, avrete superato un enorme ostacolo. Queste cose impediscono alle persone di comprendere le parole di Dio, praticare la verità e obbedire a Dio. Se ti senti tutto il giorno disorientato e a un punto morto, e non consideri queste cose né ti concentri sulla risoluzione dei problemi, allora essi sono le radici della tua malattia, i veleni nel tuo cuore. Se non vengono eliminati, sarai incapace di seguire veramente Dio, nonché di praticare la verità e obbedire a Dio, e non avrai modo di ottenere la salvezza.

Ora che abbiamo condiviso su queste cose, avete pensato agli stati, alle idee e ai punti di vista non obiettivi dentro di voi che contraddicono le intenzioni di Dio, le richieste di Dio e la verità, ma che voi avete ritenuto verità, mettendoli in pratica e sostenendoli come tale? (Avevo un punto di vista secondo il quale una persona dovrebbe sforzarsi di essere buona, una che piace a tutti e con cui tutti vogliono fraternizzare. Quando non capivo la verità, pensavo che questo perseguimento fosse giustificato e corretto. Ora però, confrontandolo con la verità, mi rendo conto che una persona del genere è un individuo compiacente. Soprattutto dopo aver letto le rivelazioni di Dio sulle persone propense all’inganno, mi sono reso conto che avevo intenzioni ingannevoli nel comportarmi così, nel cercare in tutte le situazioni di preservare la mia reputazione e il mio prestigio soddisfacendo gli altri, dando loro false impressioni e ingannandoli. A volte, ho persino sacrificato gli interessi della casa di Dio per compiacere gli altri. Non ero affatto una brava persona, né possedevo la sembianza di una persona autentica. Quando l’ho scoperto, ho provato il desiderio di cercare la verità, di essere una persona onesta secondo le richieste di Dio, piuttosto che una persona compiacente. Volevo essere qualcuno che parla in modo concreto e veritiero, che è schietto su ogni cosa, poiché questo è in linea con la volontà di Dio.) (Ho notato che in quest’ultimo periodo mi sono concentrato sui cambiamenti del mio comportamento esteriore. Per esempio, quando alcuni fratelli e sorelle mi dicevano che ero arrogante e che non era facile collaborare con me, cercavo di essere accomodante e di discutere le cose con loro in modo gentile e amichevole. Facevo qualsiasi cosa mi dicessero, e se vedevo qualcuno commettere un errore mentre svolgeva il suo dovere, non lo segnalavo, mantenendo invece la pace e l’armonia. Mentre ascoltavo la comunione di Dio di poco fa, ho capito che non agivo secondo le parole di Dio. Agivo secondo le filosofie di vita sataniche. Facevo uso del mio buon comportamento esteriore per ingannare gli altri, quando di fatto la mia indole corrotta non era stata rimossa. Non ero uno che perseguiva la verità, e perdevo un sacco di tempo.) Ora siete in grado di percepire alcuni punti di vista e modi di praticare sbagliati del passato e di esserne consapevoli, ma per voi è faticoso mettere in pratica la verità. Avendo riconosciuto e percepito questi stati, quali sono i vostri pensieri e sensazioni sulla situazione devastante dell’umanità corrotta? Vi siete accorti che questa umanità corrotta è sotto lo stretto e tenace controllo di Satana? Ve ne siete resi conto? (Sì.) Quando ve ne siete resi conto? (Quando volevo mettere in pratica la verità, dentro di me la natura di Satana mi teneva prigioniero e sotto controllo. Ho lottato nel mio cuore ma non riuscivo a praticare la verità, come se fossi bloccato da catene. Era angosciante.) A quel punto hai sentito che Satana è assolutamente detestabile? O nel corso del tempo sei diventato insensibile e non sei più capace di provare odio? (Riuscivo a provare avversione per Satana.) Vi siete resi conto dell’estrema necessità dell’opera di Dio per salvare l’umanità? Riuscite a percepire che le parole e le verità che Dio esprime, incluse quelle che smascherano l’umanità, sono tutte realtà, che non vi è una singola frase che non sia reale, che tutte corrispondono pienamente ai fatti e sono le parole di cui l’umanità ha più bisogno al fine di ricevere la verità ed essere salvata? L’umanità ha un disperato bisogno della salvezza di Dio! Se Dio non Si fosse incarnato per compiere la Sua opera, se Dio non avesse espresso così tante verità, l’umanità dove potrebbe trovare il percorso di salvezza? Tutto questo affidarsi a Satana e agli spiriti maligni in attesa di segni e prodigi porterà alla rovina. Le persone che vivono secondo le filosofie, la logica e le leggi di Satana sono tutte obiettivi da distruggere. Adesso ne siete consapevoli? Il solo esserne consapevoli non basta: è solo avere un cuore che desidera la salvezza di Dio. Ma che sappiate accettare la verità, e sappiate accettare il giudizio e il castigo, e sappiate spogliarvi della vostra indole corrotta: queste sono le questioni cruciali. Coloro che credono in Dio devono amare la verità e le cose positive, e devono anche odiare il male e qualsiasi cosa provenga da Satana. Devono concentrarsi sull’autoriflessione e sulla comprensione di sé stessi, e sul discernimento delle esternazioni della loro indole corrotta. Devono vedere chiaramente che l’essenza della loro natura è orribile e malvagia, è in opposizione a Dio ed è detestata da Dio, e devono essere capaci di provare repulsione per sé stessi e di detestare sé stessi dal profondo del cuore. Solo allora potranno avere la determinazione e la forza di liberarsi e abbandonare la schiavitù e i limiti della natura di Satana, di praticare la verità e sottomettersi a Dio. Senza questa determinazione, troverai difficile praticare la verità, anche se ti è richiesto di farlo. Le persone devono lottare fino allo sfinimento in stati come la schiavitù, la manipolazione, la tortura, la devastazione e l’abuso della loro indole corrotta. Solo provando il dolore di questi stati possono odiare Satana e avere la risolutezza e la determinazione di cambiare tutto ciò. Solo quando avranno sopportato abbastanza sofferenza potranno sviluppare la determinazione e avere la motivazione per perseguire la verità e liberarsi da tutto ciò. Se senti che le cose di Satana sono abbastanza positive, che possono appagare la carne e soddisfare le nozioni, le fantasie, i desideri eccessivi e le varie preferenze delle persone, senza provare alcun dolore né percepire come Satana maltratta le persone, allora sarai disposto a fuggire da tutto questo? (No.) Supponiamo che una persona falsa sia consapevole di essere subdola, di amare la menzogna e non voler dire la verità, e di nascondere sempre le cose quando interagisce con gli altri, ma prova diletto in tutto questo, pensando: “Vivere così è fantastico. Imbroglio sempre gli altri, mentre loro non sanno fare altrettanto con me. Quasi sempre sono soddisfatto in merito ai miei interessi, al mio orgoglio, al mio prestigio e alla mia vanità. Le cose vanno secondo i miei progetti, in maniera impeccabile e agevole, e nessuno le capisce fino in fondo”. Una persona del genere è forse disposta a essere sincera? No. Questa persona considera l’inganno e la falsità come intelligenza e saggezza, come cose positive. Li ha a cuore e non può farne a meno. “Questa è la maniera perfetta di comportarsi, e l’unico modo nutriente di vivere”, pensa. “È l’unico modo valido di vivere, l’unico modo di vivere che spinge gli altri a invidiarmi e ammirarmi. Sarei uno sciocco e un idiota se non vivessi secondo le filosofie sataniche. Ci rimetterei sempre: verrei maltrattato, discriminato e trattato come un lacchè. Non c’è alcun valore nel vivere così. Non sarò mai una persona onesta!” Una simile persona abbandonerà la sua indole ingannevole e praticherà l’onestà? Assolutamente no. Non importa da quanto tempo creda in Dio, quanti sermoni abbia ascoltato e quante verità abbia capito, una persona del genere non seguirà mai veramente Dio. Non seguirà mai Dio volentieri, poiché pensa che per farlo dovrebbe rinunciare a moltissimo, abbandonare moltissimo e soffrire dolore e perdite. Semplicemente non lo accetterà. Pensa: “Credere in Dio è credere nella religione. Essere un credente solo di nome, comportarsi bene e avere qualcosa per il sostegno spirituale: è tutto lì. Non c’è bisogno di pagare un prezzo, soffrire o abbandonare qualcosa. Un individuo, a patto che creda in cuor suo e dica di riconoscere Dio, ha il tipo di fede in Dio che gli permetterà di essere salvato ed entrare nel Regno dei Cieli. Quant’è grande una fede così!” Una persona del genere sarà in grado di acquisire la verità alla fine? (No.) Per quale ragione sarà incapace di acquisire la verità? Non ama le cose positive, non brama la luce, non ama la via di Dio né la verità. Segue volentieri le tendenze mondane, adora la fama, il profitto e il prestigio, ama distinguersi dalla massa, adora la fama, il profitto e il prestigio, e venera i grandi e i famosi, ma in realtà venera i demoni e Satana. Ciò che persegue in fondo non è la verità né sono le cose positive; adora invece la conoscenza. Nel suo cuore, non approva coloro che perseguono la verità e testimoniano Dio; al contrario, approva e ammira le persone dotate di talenti e doni speciali. Nella sua fede in Dio, non percorre il cammino della ricerca della verità, ma quello della ricerca della fama, del profitto, del prestigio e del potere; si sforza di essere qualcuno di molto astuto, che vince con brillanti stratagemmi; cerca di entrare a far parte delle alte sfere della società per diventare una persona grandiosa e rinomata. Vuole essere accolta con adorazione e gradimento in tutte le occasioni alle quali le capita di partecipare; vuole essere per gli altri un idolo. Questa è la persona che vuole essere. Che via è questa? È la via dei demoni, la via del male. Non è la via intrapresa da un credente in Dio. Una tale persona usa le filosofie di Satana, la sua logica, ogni sua manovra, ogni suo espediente, in qualsiasi ambiente, al fine di estorcere agli altri la fiducia personale, per indurli a adorarla e a seguirla. Questo non è il cammino che dovrebbe percorrere chi crede in Dio; non solo una tale persona non sarà salvata, ma andrà anche incontro alla punizione di Dio: su questo non può esservi il minimo dubbio. Su quale base viene stabilito se una persona può essere salvata o meno? La base è se accetta la verità, si sottomette all’opera di Dio e percorre il cammino della ricerca della verità. Viene stabilito in base a questi fattori. Qual è il percorso per poter ottenere la salvezza di Dio nella fede? Si deve seguire Dio, prestare attenzione alle Sue parole, sottomettersi alle Sue orchestrazioni e disposizioni e vivere in conformità ai Suoi requisiti e alla verità. Questo è l’unico percorso per poter ottenere la salvezza.

4 gennaio 2018

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