Soltanto riconoscendo le proprie idee fuorviate ci si può realmente trasformare

Avete ora un modo per conoscere voi stessi, per accedere alla vita e per imboccare la strada giusta della fede in Dio? Avete una meta o una direzione? Dovreste avere qualche idea, perché abbiamo molto condiviso su questioni come l’essere una persona onesta, il conoscere sé stessi, il modo in cui nutrirsi della parola di Dio, il modo in cui si dovrebbe condividere sulla verità per risolvere i problemi, il modo in cui si dovrebbe collaborare armoniosamente nell’adempimento del proprio dovere, il modo in cui i fratelli e le sorelle dovrebbero stabilire normali relazioni interpersonali tra di loro, e così via. Non vi sentite molto meglio ora che avete una visione più chiara di tutti gli aspetti della verità relativi alla fede in Dio, avete una discreta conoscenza pratica e non siete più come prima, quando eravate del tutto vaghi, a prescindere dall’argomento su cui vi si interpellava? (Ora ho sempre più chiarezza). “Sempre più chiarezza” è giusto. In realtà, qualunque aspetto della verità si pratichi, che si tratti di essere una persona onesta, di allenarsi alla sottomissione a Dio, di come comportarsi in modo amichevole con i fratelli e le sorelle, di come vivere una normale umanità, o cose analoghe, qualunque sia l’aspetto della verità in cui cerchi di fare ingresso, devi iniziare affrontando la questione della conoscenza di te stesso. Essere onesti non implica forse conoscere sé stessi? Non sarai in grado di praticare l’onestà fino a quando non avrai imparato a conoscere il tuo inganno e la tua disonestà. Quando apprendi a distinguere il fatto che hai mancato di obbedire a Dio, solo allora sarai in grado di praticare l’obbedienza nei Suoi confronti o di cercare ciò che devi fare per obbedirGli. Se non conosci te stesso, allora i tuoi propositi di essere una persona onesta, di obbedire a Dio o di raggiungere la salvezza sono del tutto vani. Questo perché le persone hanno un’indole corrotta e non è loro facile praticare alcun aspetto della verità, essendo la loro pratica costantemente contaminata e ostacolata dalla loro indole corrotta. Quando pratichi un qualsiasi aspetto della verità, la tua indole corrotta si manifesterà di sicuro, ostacolando i tuoi sforzi di essere onesto, impedendo la tua sottomissione a Dio e reprimendo la tua pazienza e la tua tolleranza nei confronti dei fratelli e le sorelle. Se non rifletti su questa indole corrotta e non la porti alla luce, non la analizzi e non la riconosci, ma ti affidi alle tue nozioni e alle tue fantasie per praticare la verità, allora starai solo obbedendo a delle regole, perché non comprendi la verità e non sai a quali verità principi attenerti. Perciò, indipendentemente dall’aspetto della verità che una persona sta praticando o da ciò che sta facendo, deve prima riflettere su sé stessa e conoscere sé stessa. Conoscere sé stessi significa conoscere ogni parola e azione, ogni singolo gesto; significa conoscere i propri pensieri e le proprie idee, le proprie intenzioni, le proprie nozioni e le proprie fantasie. È anche necessario conoscere le filosofie di vita di Satana e tutti i suoi vari veleni, oltre che avere delle cognizioni di cultura tradizionale. Bisogna cercare la verità e discernere con chiarezza queste cose. Così facendo, comprenderai la verità e conoscerai davvero te stesso. Per quanto una persona possa aver compiuto un gran numero di buone azioni da quando ha iniziato a credere in Dio, essa non è ancora in grado di vedere con chiarezza molte cose, né tanto meno di raggiungere la comprensione della verità. Eppure, grazie alle loro numerose buone azioni, taluni ritengono di praticare già la verità, di essersi già sottomessi a Dio e di aver già soddisfatto la Sua volontà. Quando non ti succede nulla, sei in grado di fare tutto ciò che ti viene detto di fare, non hai remore a compiere qualsiasi dovere e non opponi resistenza. Quando ti viene detto di diffondere il Vangelo, non ti lamenti e sopporti questa difficoltà, e quando ti viene detto di darti da fare e lavorare, o di svolgere un compito, lo fai. Per questo motivo, senti di essere una persona che si sottomette a Dio e che persegue sinceramente la verità. Tuttavia, se ti viene chiesto seriamente: “Sei una persona onesta? Sei una persona che si sottomette davvero a Dio? Una persona la cui indole è cambiata?”, se ogni persona viene esaminata alla luce della verità contenuta nelle parole di Dio, si può affermare che nessuno è all’altezza e che nessuno è in grado di agire secondo le verità principi. Quindi, tutta l'umanità corrotta deve riflettere su sé stessa. Deve riflettere sull’indole sulla quale basa la propria vita, sulle filosofie, le logiche, le eresie e le falsità sataniche da cui derivano tutti i propri atti e le proprie azioni. Deve riflettere sulla causa ultima per cui rivela la propria indole corrotta, su quale sia l’essenza del proprio agire volontario, su cosa e per chi vive. Se questo viene messo a confronto con la verità, allora l’umanità intera sarà condannata. Per quale ragione? Perché l'umanità è profondamente corrotta. Gli uomini non comprendono la verità e vivono tutti secondo la loro indole corrotta. Non hanno la minima conoscenza di sé, credono sempre in Dio secondo le loro nozioni e fantasie, svolgono i loro doveri in base alle loro preferenze e ai loro metodi e seguono teorie religiose nel modo in cui servono Dio. Addirittura, pensano ancora di essere colmi di fede, che le loro azioni siano molto ragionevoli e alla fine credono di aver ottenuto molto. Senza rendersene conto, arrivano a credere che le loro azioni siano in linea con la volontà di Dio e di averla già del tutto soddisfatta, di avere già adempiuto ai requisiti di Dio e di star seguendo la Sua volontà. Se questo è ciò che senti, o se pensi di aver guadagnato qualcosa nei tuoi molti anni di fede in Dio, allora a maggior ragione devi tornare davanti a Dio per esaminare te stesso. Dovresti guardare al cammino che hai percorso in tutti i tuoi anni di fede per vedere se tutti i tuoi gesti e le tue azioni davanti a Dio siano stati pienamente in accordo con la Sua volontà. Valuta quali dei tuoi comportamenti siano stati in opposizione a Dio, quali abbiano portato alla sottomissione a Lui, se le tue azioni abbiano incontrato e soddisfatto i requisiti di Dio. Dovresti chiarire tutte queste cose, perché solo così conoscerai te stesso.

La chiave dell’autoriflessione e della conoscenza di sé stessi è questa: più senti di aver fatto bene o di aver compiuto la cosa giusta in certi ambiti, più ritieni di poter soddisfare la volontà di Dio o di essere nelle condizioni di poterti vantare in determinati ambiti; più allora vale la pena che tu conosca te stesso in quegli ambiti e che tu scavi più a fondo in essi per vedere quali impurità esistano in te, nonché in quali cose tu non sappia soddisfare la volontà di Dio. Prendiamo Paolo, per esempio. Le sue conoscenze erano particolarmente vaste, ha sofferto molto nella sua opera di predicazione ed erano in molti a venerarlo in particolar modo. Perciò, concluso parecchio lavoro, si aspettava che ci sarebbe stata una corona pronta per lui. In questo modo proseguiva sempre di più per la via sbagliata, finché alla fine fu punito da Dio. Se avesse riflettuto su se stesso e si fosse esaminato in quel momento, non avrebbe pensato nel modo in cui ha fatto. In altre parole, Paolo non si era concentrato sulla ricerca della verità nelle parole del Signore Gesù; aveva creduto solo nelle sue nozioni e fantasie. Aveva pensato che, semplicemente compiendo alcune cose buone e mostrando qualche buon comportamento, sarebbe stato lodato e ricompensato da Dio. Alla fine, le sue nozioni e fantasie hanno accecato il suo cuore e celato la verità della sua corruzione. Ma gli uomini non erano in grado di discernere ciò e non avevano conoscenza di queste cose, e così, prima che Dio facesse luce al riguardo, avevano sempre posto Paolo come un ideale a cui aspirare, un esempio da imitare, un idolo che ricercavano e che anelavano diventare. Il caso di Paolo è un monito per ciascuno degli eletti di Dio. Specialmente quando noi che seguiamo Dio sappiamo soffrire e pagare il prezzo nei nostri doveri e, mentre serviamo Dio, sentiamo che Gli siamo fedeli e Lo amiamo e in momenti come questo dovremmo riflettere su di noi e capire ancora di più noi stessi riguardo al cammino che stiamo prendendo: è realmente necessario. Questo perché ciò che reputi essere buono è ciò che stabilirai sia corretto, e non ne dubiterai, né ci rifletterai su, e non analizzerai se contenga o meno degli elementi di resistenza a Dio. Per esempio, alcune persone ritengono di essere di animo estremamente gentile. Non odiano e non danneggiano mai gli altri e danno sempre una mano a un fratello o a una sorella la cui famiglia sia in difficoltà, per evitare che il loro problema rimanga irrisolto; manifestano grande benevolenza e fanno il possibile per aiutare tutti. Eppure non si concentrano mai sulla pratica della verità e non hanno ingresso nella vita. Qual è il risultato di questa disponibilità? Trascurano la propria vita, eppure sono piuttosto compiaciuti di sé stessi ed estremamente soddisfatti di tutto ciò che hanno fatto. Per di più, ne sono assai orgogliosi, convinti che in tutto ciò che hanno fatto non ci sia nulla di contrario alla verità, e che soddisferà sicuramente la volontà di Dio, e ritengono di essere veri credenti in Dio. Considerano la loro naturale gentilezza una cosa su cui capitalizzare e, non appena lo fanno, la danno per scontata in quanto verità. In realtà ciò che fanno è bontà umana. Non praticano affatto la verità, poiché ciò che fanno è davanti all’uomo e non dinanzi a Dio, e ancora meno praticano secondo le prescrizioni di Dio e la verità. Pertanto, tutte le loro azioni sono vane. Niente di ciò che fanno è la pratica della verità o delle parole di Dio, tanto meno seguono la Sua volontà; invece usano la gentilezza umana e il buon comportamento per aiutare gli altri. Riepilogando, non ricercano la volontà di Dio in tutto ciò che fanno, né agiscono secondo le Sue prescrizioni. Dio non elogia questo tipo di buon comportamento dell’uomo; agli occhi di Dio, va condannato, e non merita che Lui ne serbi alcuna memoria.

Conoscere sé stessi è fondamentale per ciascuna persona, poiché ha un impatto diretto sull’importante questione della capacità di liberarsi o meno della propria indole corrotta e di raggiungere la salvezza. Non si può pensare che si tratti di una cosa semplice. Conoscere sé stessi non significa comprendere le proprie azioni o pratiche, ma conoscere l’essenza del proprio problema; conoscere la radice della propria disobbedienza e la sua essenza, sapere il perché non si riesce a praticare la verità e comprendere le cose che sorgono e disturbano quando si pratica la verità. Questi sono alcuni degli aspetti più importanti della conoscenza di sé stessi. Per esempio, a causa del condizionamento della loro cultura tradizionale, nelle nozioni tradizionali del popolo cinese si ritiene che si debba osservare la devozione filiale verso i propri genitori. Chi non osserva la devozione filiale non è un figlio devoto. Queste idee sono state inculcate nelle persone fin dall’infanzia e vengono insegnate praticamente in ogni famiglia, così come in ogni scuola e nella società in generale. Quando la testa di una persona è stata riempita di queste cose, lei pensa: “La devozione filiale è la cosa più importante in assoluto. Se non la osservassi, non sarei una brava persona, non sarei un figlio devoto e verrei denunciato dalla società. Sarei una persona priva di coscienza”. È una visione corretta? Le persone hanno visto così tante delle verità espresse da Dio: Egli ha forse preteso che si mostrasse devozione filiale verso i propri genitori? Questa è forse una delle verità che i credenti in Dio devono capire? No, non lo è. Dio ha solo condiviso su alcuni principi. Qual è il principio a cui le parole di Dio richiedono di attenersi nel trattare gli altri? Amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia: questo è il principio a cui ci si deve attenere. Dio ama coloro che perseguono la verità e che sono in grado di fare la Sua volontà; queste sono anche le persone che dovremmo amare. Coloro che non sono in grado di fare la volontà di Dio, che Lo odiano e si ribellano a Lui, simili persone sono detestate da Dio, e anche noi dovremmo detestarle. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo. Se i tuoi genitori non credono in Dio, se sanno benissimo che la fede in Dio è il giusto cammino in grado di condurre alla salvezza eppure rimangono chiusi, allora non vi è alcun dubbio che siano persone disgustate dalla verità e che la odiano, e non vi è alcun dubbio che sono coloro che resistono a Dio e Lo odiano; e Dio naturalmente li detesta e li disprezza. Potresti detestare genitori di questo tipo? Si oppongono a Dio e Lo insultano: in questo caso, sono sicuramente demoni e Satana. Anche tu sapresti detestarli e maledirli? Sono tutte domande reali. Se i tuoi genitori ti impediscono di credere in Dio, in che modo dovresti trattarli? Come richiesto da Dio, dovresti amare ciò che Dio ama, e odiare ciò che Dio odia. Durante l’Età della Grazia, il Signore Gesù disse: “Chi è Mia madre, e chi sono i Miei fratelli?” “Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre Mio, che è nei cieli, Mi è fratello, sorella e madre”. Queste parole esistevano già nell’Età della Grazia, e oggi le parole di Dio sono ancora più chiare: “Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia”. Queste parole vanno dritte al punto, eppure spesso le persone sono incapaci di comprenderne il vero significato. Se un individuo è qualcuno che nega Dio e Gli si oppone, che è maledetto da Dio, ma si tratta di un tuo genitore o parente e, per quanto tu ne sappia, non è un malfattore e ti tratta bene, allora potresti essere incapace di odiarlo, e potresti persino rimanere in stretto contatto con lui, lasciando invariato il vostro rapporto. Sapere che Dio disprezza persone di questo tipo ti infastidirà, ma non sarai in grado di stare dalla parte di Dio e respingerla spietatamente. Sei costantemente controllato dalle emozioni, e non riesci a lasciar del tutto andare quella persona. Qual è la ragione? Questo accade perché le tue emozioni sono troppo forti e ti impediscono di praticare la verità. Quella persona è buona con te, quindi non puoi arrivare a odiarla. Potresti riuscirci solo se ti facesse del male. Questo odio sarebbe in linea con le verità principi? Inoltre, sei schiavo delle nozioni tradizionali e pensi che, quando si tratta di un genitore o di un parente, se lo odiassi, saresti disprezzato dalla società e oltraggiato dall’opinione pubblica, e condannato in quanto manchi di devozione verso i tuoi genitori, privo di coscienza e disumano. Pensi che subiresti la condanna e la punizione divina. Anche se vuoi odiare quella persona, la tua coscienza non te lo permette. Perché la tua coscienza si comporta così? Perché una determinata mentalità ti è stata inculcata sin dall’infanzia, attraverso il tuo retaggio familiare, l’educazione impartita dai tuoi genitori e l’indottrinamento da parte della cultura tradizionale. Questa mentalità è radicata molto profondamente nel tuo cuore, e ti porta a credere erroneamente che la pietà filiale sia perfettamente naturale e giustificata e che qualunque cosa venga ereditata dai tuoi antenati sia sempre positiva. L’hai appresa nei primissimi anni di vita e resta quella dominante, costituisce un’enorme pietra d’inciampo e un disturbo alla tua fede e all’accettazione della verità, e ti rende incapace di mettere in pratica le parole di Dio, e di amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia. Tu sai in cuor tuo che la tua vita proviene da Dio, non dai tuoi genitori, e sai anche che i tuoi genitori non solo non credono in Dio, ma Gli si oppongono, che Dio li odia ed è a Lui che dovresti sottometterti, dovresti schierarti al Suo fianco, e invece non riesci proprio a odiarli, neanche se lo vuoi. Non riesci a compiere questo passo, a dominare il tuo cuore, e a praticare la verità. Qual è la radice di ciò? Satana si serve di questo tipo di cultura tradizionale e di nozioni morali per controllare i tuoi pensieri, la tua mente e il tuo cuore, rendendoti incapace di accettare le parole di Dio; queste cose sataniche ti controllano e ti hanno reso incapace di accettare le parole di Dio. Quando vuoi mettere in pratica le parole di Dio, queste cose causano disturbo dentro di te, ti inducono a opporti alla verità e ai requisiti di Dio, e ti privano della forza di liberarti dal giogo della cultura tradizionale. Dopo aver lottato per un po’, giungi a un compromesso: preferisci credere che le nozioni della morale tradizionale siano corrette e in linea con la verità, e così rifiuti o abbandoni le parole di Dio. Non accogli le parole di Dio come verità e non attribuisci alcun valore alla salvezza, sentendo che tu vivi ancora in questo mondo e puoi sopravvivere solo facendo affidamento su queste persone. Incapace di sopportare le recriminazioni della società, piuttosto rinunceresti alla verità e alle parole di Dio, abbandonandoti alle nozioni della morale tradizionale e all’influenza di Satana, preferendo offendere Dio e non mettere in pratica la verità. L’uomo non è forse miserabile? Non ha forse bisogno della salvezza di Dio? Alcune persone credono in Dio da molti anni, ma non hanno ancora acquisito alcuna comprensione in merito alla devozione filiale. Non capiscono davvero la verità. Non riescono mai a superare la barriera costituita dalle relazioni mondane; non sono dotate di coraggio, né di fiducia, né tanto meno di determinazione, e quindi non sono in grado di amare Dio e di obbedirGli. Taluni sanno vedere al di là di tutto questo e non è certo facile per loro affermare: “I miei genitori non credono in Dio e mi impediscono di credere in Lui. Sono diavoli”. Nessun non credente ha fede nell’esistenza di un Dio, o nel fatto che Egli abbia creato i cieli e la terra e tutte le cose, o che l'uomo sia stato creato da Dio. Ci sono persino alcuni che dicono: “La vita è donata all’uomo dai propri genitori, ed egli dovrebbe onorarli”. Da dove provengono un pensiero o una visione del genere? Forse da Satana? Sono millenni di cultura tradizionale che hanno educato e illuso l'uomo in questo modo, portandolo a negare la creazione e la sovranità di Dio. Senza l'inganno e il dominio di Satana, gli uomini indagherebbero sull’opera di Dio e leggerebbero le Sue parole, saprebbero che sono creati da Dio, che la loro vita è donata da Dio; saprebbero che tutto ciò che hanno è donato da Dio e che è Dio che devono ringraziare. Se qualcuno ci rende un buon servizio, dovremmo accettarlo soprattutto come proveniente da Dio, in particolar modo i nostri genitori che ci hanno messi al mondo e allevati; tutto questo è stato predisposto da Dio. Dio governa su tutto; l’uomo è solo uno strumento di servizio. Se una persona è in grado di mettere da parte i genitori, il marito (o la moglie) e i figli al fine di spendersi per Dio, allora sarà più forte e avrà un maggior senso di giustizia dinanzi a Lui. Tuttavia, non è facile per le persone spezzare la schiavitù dell’istruzione nazionale e delle idee culturali tradizionali, delle nozioni e delle affermazioni morali, perché questi veleni e filosofie sataniche hanno messo radici nel cuore delle persone da molto tempo, generando ogni genere di indole corrotta che impedisce loro di ascoltare la parola di Dio e di obbedirGli. Nel profondo del cuore corrotto dell’uomo manca la volontà fondamentale di mettere in pratica la verità e di seguire la volontà di Dio. Così, le persone si ribellano a Dio e Gli oppongono resistenza; possono tradirLo e abbandonarLo in qualsiasi momento. Si può ricevere la verità se nel proprio intimo esistono un’indole corrotta, nonché veleni e filosofie satanici? Si può ottenere la sottomissione a Dio? È davvero molto difficile. Se non fosse per l’opera di giudizio di Dio Stesso, l’umanità profondamente corrotta non potrebbe ottenere la salvezza e non potrebbe essere purificata da tutta la sua indole satanica. Anche se le persone credono in Dio e sono disposte a seguirLo, non sono in grado di ascoltarLo e di obbedirGli, perché accettare la verità richiede loro troppo impegno. Pertanto, il perseguimento della verità deve essere preceduto prima di tutto dal perseguimento della conoscenza di sé stessi e dall’eliminazione della propria indole corrotta. Solo allora sarà più facile accettare la verità. Conoscere sé stessi non è affatto semplice; solo chi accetta la verità può conoscere sé stesso. Ecco perché conoscere sé stessi è così fondamentale ed è una questione che non dovete trascurare.

A causa della loro indole corrotta, le persone trovano molto difficile accettare la verità e ancora più difficile conoscere sé stesse. Se vogliono ottenere la salvezza, devono giungere a conoscere la propria indole corrotta e la propria natura essenza. Solo allora potranno davvero accettare la verità e metterla in pratica. La maggior parte di coloro che credono in Dio si accontentano di saper pronunciare le parole e le frasi della dottrina, pensando di aver compreso la verità. Questo è un grave errore, perché chi non conosce sé stesso non comprende la verità. Pertanto, per comprendere e ottenere la verità nella propria fede in Dio, è necessario concentrarsi sulla conoscenza di sé stessi. A prescindere dal momento o dal luogo in cui siamo e dall’ambiente in cui ci troviamo, se arriviamo a conoscere noi stessi, a portare alla luce e a analizzare la nostra indole corrotta e a considerare la conoscenza di noi stessi come una priorità assoluta, allora ne ricaveremo sicuramente qualcosa e, a poco a poco, riusciremo ad approfondire tale conoscenza. Al contempo, praticheremo la verità, l’amore per Dio e l’obbedienza verso di Lui e comprenderemo sempre di più la verità. Questa diventerà allora naturalmente la nostra vita. Tuttavia, se non cominci affatto a conoscere te stesso, il tuo affermare che pratichi la verità è una falsità, perché sei accecato da tutta una serie di fenomeni superficiali. Senti di comportarti in modo migliore, di avere maggiore coscienza e ragione di prima, di essere più gentile, più premuroso e tollerante nei confronti degli altri, più paziente e indulgente con la gente, e di conseguenza ritieni di vivere già un’umanità normale e di essere una persona buona e perfetta. Agli occhi di Dio, però, non sei ancora all’altezza dei Suoi requisiti e dei Suoi standard e sei molto lontano dall’obbedirGli e dall’adorarLo veramente. Questo dimostra che non hai acquisito la verità, che non hai neppure un briciolo di realtà e che sei ancora lungi dal soddisfare gli standard della salvezza. È indispensabile che le persone capiscano quali sono le verità di cui devono dotarsi per soddisfare i requisiti di Dio. Ancora non riescono a distinguere tra i buoni comportamenti esteriori e la pratica della verità. Tutto ciò che le persone possiedono attualmente sono solo lievi modifiche al loro comportamento esteriore. Oggi si riuniscono quasi tutti, con una certa frequenza, per ascoltare i sermoni e riescono ad andare d’accordo e a interagire in modo normale con i fratelli e le sorelle. Non litigano, sanno essere tolleranti e pazienti gli uni con gli altri e sono più coscienziosi nell’adempimento dei loro doveri di quanto fossero in precedenza. Tuttavia, la loro comprensione della verità è troppo superficiale, i loro pensieri e le loro opinioni su molte questioni sono ancora lontani dalla verità, o la contrastano, e alcune delle loro opinioni sono addirittura ostili nei confronti di Dio. Questo è sufficiente a dimostrare che gli uomini non hanno ancora ottenuto la verità. Ecco perché dobbiamo cercarla in ogni aspetto della conoscenza di noi stessi e sforzarci di conoscerci più a fondo. Non sentite, attraverso questa condivisione, che conoscere voi stessi è una cosa molto importante? Poco fa, ho fatto l’esempio della dimostrazione di pietà filiale nei confronti dei propri genitori. Si tratta di una questione importante che ciascuno di noi deve affrontare. Se non riuscite a comprendere la verità e a sottrarvi ai pensieri e alle nozioni tradizionali, vi sarà difficile rinunciare a tutto e spendervi davvero per Dio. Molte persone credono in Dio da anni e anni, ma non hanno compiuto un dovere. Lottano in cuor loro da tempo immemorabile e non si sa di preciso quando riusciranno davvero a capire la verità, sottraendosi ai vincoli e alle catene dei loro affetti carnali e dei loro pensieri e nozioni tradizionali, per arrivare ad “amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia”. Raggiungere questo obiettivo non è semplice. Guardare oltre l’essenza della famiglia e liberarsi dai vincoli delle proprie relazioni carnali costituiscono un ostacolo difficile per coloro che seguono Dio. Esiste un processo che conduce a rompere le catene della famiglia e degli affetti carnali e a liberarsi dai vincoli dei pensieri della cultura tradizionale: occorre che Dio predisponga ambienti in cui possiamo mettere in pratica il nostro ingresso nella verità. Soprattutto quando si tratta dei nostri cari, è ancora più necessario che vediamo con chiarezza il loro vero volto e ciascuna delle loro nature essenze. Allo stesso tempo, dobbiamo anche riflettere, in base alla verità, sull’indole corrotta che abbiamo rivelato e sulle eresie e le falsità sataniche che ancora esistono nei nostri cuori. Questo richiede che Dio orchestri diversi ambienti per smascherarci, permettendoci così di scoprire quali cose ancora nel nostro cuore si oppongono a Lui o sono incompatibili con Lui, e poi cercare la verità per eliminarle. Abbiamo bisogno che Dio predisponga gli ambienti adatti a rivelare la nostra corruzione e la nostra statura. Tuttavia, dobbiamo anche collaborare con Dio in modo attivo e positivo e imporci degli obblighi secondo la Sua parola: soltanto allora potremo essere resi completi da Lui. Ma prima che Dio agisca, dobbiamo prepararci mentalmente. In primo luogo, dobbiamo riconoscere i veleni satanici insiti nell’uomo e capire che i pensieri e le nozioni della cultura tradizionale ingannano e corrompono le persone. Dobbiamo capire quanto seriamente queste cose sataniche, che ereditiamo e che derivano dal sistema educativo e dalla società, si oppongono a Dio e quanto sono contrarie alla verità. Solo quando si vedono queste cose per quello che sono è possibile affermare di aver davvero compreso la verità.

Ho appena parlato di come trattare i propri genitori. Possiamo affermare che si tratta di una questione importante nella vita, oltre che una questione significativa che ogni persona deve affrontare. Non c’è alcun dubbio. Ora condivideremo su un altro argomento, nello specifico come trattare i propri figli. Per quanto riguarda il modo in cui trattare i propri figli e i propri genitori, ciò che conta non è come li tratti, ma piuttosto la tua prospettiva, la prospettiva e l’atteggiamento con cui ti poni nei loro confronti. Questo è un aspetto che dobbiamo comprendere nel nostro cuore. Non appena hanno figli, tutti cominciano a programmare il percorso educativo che vogliono che seguano, il tipo di università che dovrebbero frequentare e il modo in cui in seguito possono trovare un buon lavoro che permetta loro di inserirsi al meglio e di avere un certo grado di prestigio all’interno della società. Tutti credono che in questa vita si debbano innanzitutto possedere conoscenza e un titolo di studio avanzato: ai loro occhi, questo è l’unico modo per trovare lavoro e guadagnarsi da vivere nella società, evitando così preoccupazioni future per i beni di prima necessità come cibo, vestiti e alloggio. Pertanto, quando si considera il modo in cui le persone trattano i propri figli, tutti i genitori sperano che il loro figlio riceverà un’istruzione di livello superiore. Sperano che un giorno sarà in grado di farsi strada nel mondo, avere un ruolo nella società, un reddito elevato e stabile, fama e prestigio. Ritengono che solo questo porterà onore ai loro antenati. Tutti hanno questa visione. “Che i miei figli possano essere i migliori”: è giusto questo modo di pensare? Tutti desiderano che il proprio figlio o la propria figlia frequentino un’università prestigiosa e proseguano gli studi, nella convinzione che, una volta conseguito un titolo di studio avanzato, potranno farsi strada nel mondo. Tutti venerano la conoscenza e credono che “ogni altro perseguimento sia irrilevante rispetto alla lettura dei libri”; pensano inoltre che la competizione nella società odierna sia particolarmente agguerrita e che, senza una qualifica accademica, sia difficile anche solo riuscire a sfamarsi. Questi sono un pensiero e un’opinione nutriti da tutti: è come se, fintanto che si possiede un titolo di studio avanzato, le prospettive e il sostentamento futuri saranno assicurati. Per questo motivo, quando si tratta delle aspettative nei confronti dei propri figli e delle proprie figlie, la gente considera una priorità assoluta quella di entrare in un istituto di istruzione superiore e di ricevere un’istruzione di livello avanzato. In realtà, tutta l’istruzione, tutta la conoscenza e tutte le idee che si ricevono sono opposte a Dio e alla verità, e sono da Lui detestate e condannate. Questo dimostra che le opinioni dell’uomo sono sbagliate e assurde. Le persone dovrebbero capire che se ricevono questo tipo di istruzione, al di là dell’acquisizione di qualche utile nozione di tipo intellettuale, saranno anche indottrinate con molti dei veleni, dei pensieri, delle teorie e delle varie eresie e falsità di Satana, e dovrebbero capire quali ne saranno le conseguenze. Le persone non ci hanno mai pensato prima e non riescono a capire questo problema. Credono solamente che i loro figli avranno un futuro migliore e porteranno onore ai loro antenati se entreranno negli istituti di istruzione superiore. Di conseguenza, quando un giorno tuo figlio tornerà a casa e gli parlerai della fede in Dio, vi si opporrà e quando condividerai sulla verità con lui, ti darà dello sciocco, ti deriderà e disprezzerà le tue parole. A quel punto, ti accorgerai di aver scelto la via sbagliata quando hai mandato tuo figlio a un istituto di istruzione superiore per ricevere una formazione avanzata. Sarà però troppo tardi per i ripensamenti. Non appena una persona accetta le filosofie e le opinioni di Satana, e tali cose mettono radici, sbocciano e iniziano a dare frutti dentro di lei, è come se coltivasse dei tumori cancerosi: queste cose non possono essere rimosse o cambiate da un giorno all’altro. A quel punto, diventa difficile per quella persona accettare la verità e non c’è modo di salvarla: è come se fosse morta avvelenata per mano di Satana. Non ho mai sentito nessuno dire: “Quando mio figlio andrà a scuola, che impari semplicemente a leggere, in modo che possa capire il significato della parola di Dio. Dopodiché, lo guiderò a credere in Dio con tutto il cuore e ad apprendere i rudimenti di un mestiere utile, in modo che possa assicurarsi un buon lavoro e costruirsi una vita stabile in futuro. Allora potrò stare tranquillo. Sarebbe meglio se avesse un’alta levatura, possedesse una buona umanità e fosse in grado di compiere un dovere nella casa di Dio. In caso non riuscisse a compiere un dovere, sarebbe sufficiente che avesse un lavoro al di fuori della chiesa così da poter mantenere la propria famiglia. Voglio soprattutto che riceva le verità di Dio nella Sua casa e che non sia inquinato o condizionato dalla società”. Le persone non hanno la fede per portare i loro figli davanti a Dio; temono costantemente che essi non abbiano buone prospettive se non accedono all’istruzione superiore. In altre parole, quando si tratta dei propri figli, nessuno è disposto a portarli davanti a Dio affinché accettino la Sua parola e si comportino secondo la verità e i Suoi requisiti. Sono tutti riluttanti e non osano farlo. Temono che, agendo in questo modo, i loro figli non avranno mezzi di sostentamento o prospettive in questa società. Cosa conferma questa visione? Conferma che le persone, profondamente corrotte da Satana, non hanno alcun interesse nei confronti della verità o della fede in Dio. Anche se credono in Dio, è solo per essere benedette. Non perseguono la verità, perché in cuor loro ciò che adorano sono i beni materiali, il denaro e l’influenza di Satana. Non hai la fede per dire: “Se si abbandonano le tendenze del mondo e ci si affida a Dio, Egli ci fornirà una via d’uscita che ci permetterà di sopravvivere”. Ti manca questa fede. La tua visione errata del culto della conoscenza si è radicata nel tuo cuore. Essa controlla ogni tua parola e azione, per cui non riesci ad accettare l’opera di Dio e a sottometterti ad essa, né tanto meno ad accettare le verità che Dio esprime. Perché dico questo? Perché questo pensiero e questa visione sono ostili a Dio, tradiscono Dio, negano Dio e non sono compatibili con la verità. Quando una persona comprende la verità, riesce a guardare oltre questo problema e si accorge di avere dentro sé molte cose opposte a Dio e che Egli fondamentalmente detesta. Questi sono tutti risultati ottenuti sperimentando l’opera di Dio. Senza la rivelazione della parola di Dio e senza il Suo giudizio e castigo, le persone potrebbero pensare di essere diventate sante, di essere piene di amore per Dio e di avere una forte fede in Dio dopo aver creduto in Lui per alcuni anni e aver un po’ modificato il loro comportamento. Ora che comprendono la verità, improvvisamente si rendono conto: “Come possono queste cose corrotte esistere ancora nelle persone? Perché non sono riuscito a riconoscerle prima? La gente è troppo ignorante!”. In quel momento apprendono che la rivelazione da parte di Dio della corruzione dell’uomo è altamente importante e necessaria, e giungono a sapere che se Dio non rivelasse né giudicasse la loro corruzione, non sarebbero mai in grado di riconoscerla. Gli uomini sono tutti abili nel fingere e nel camuffarsi. Riescono a camuffarsi piuttosto bene o a nascondersi e impacchettarsi a dovere, ma l’indole corrotta che rivelano e i pensieri profondamente radicati nelle loro menti si oppongono a Dio, e Dio detesta e odia tutto questo. Queste sono le cose che Dio vuole rivelare e che le persone dovrebbero arrivare a conoscere. Tuttavia, la gente spesso pensa: “Per quanto riguarda il nostro modo di parlare, non abbiamo pronunciato alcuna parola che si opponga a Dio e possediamo la ragione. Per quanto riguarda il nostro comportamento, non abbiamo commesso nulla di inappropriato e siamo già arrivati al punto in cui compiamo i nostri doveri in modo del tutto corretto. Non abbiamo problemi eclatanti, quindi cos’altro dovremmo scoprire di noi stessi? Conoscere noi stessi è davvero necessario?”. Questa visione è in linea con i fatti? Se così è, perché la gente continua sempre a confessare i propri peccati a Dio? Perché continua a rivelare con frequenza la propria indole corrotta e persino a commettere trasgressioni? Quindi, più ti consideri buono sotto un certo aspetto, più vale la pena di cercare la verità, riflettere e conoscere te stesso sotto quello stesso aspetto. Solo così facendo potrai davvero conoscere la tua indole corrotta, nonché essere purificato e perfezionato da Dio. Questo è il risultato dell’esperienza dell’opera di Dio.

Sono in molti a credere che la pietà filiale sia gradita a Dio e benedetta da Dio. Pensano che essere devoti ai propri genitori sia una cosa sicuramente gradita a Dio, poiché ritengono che la pietà filiale sia del tutto naturale e giustificata e che dimostri che un individuo ha coscienza e che non ha dimenticato le proprie origini. Secondo le nozioni tradizionali, questi individui sono considerati brave persone e figli devoti. In materia di devozione filiale, ricevono l’approvazione di tutti. Sono amati da tutti, oltre che dai loro genitori. Perciò, naturalmente tu supponi che piacciano anche a Dio e vuoi credere che: “A Dio deve piacere chi mostra pietà filiale verso i propri genitori: Gli piacciono di sicuro!”. Quindi, smetti di svolgere il tuo dovere e torni a casa per mostrare pietà filiale ai tuoi genitori. Così facendo, sei sempre più motivato e sempre più convinto che ciò sia giustificato e corretto e che stai praticando la verità. Inconsciamente, cominci a credere di aver già soddisfatto Dio e di possedere il capitale necessario per ottenere la Sua approvazione, la Sua gioia e il Suo riconoscimento. Quando Dio ti dice che Lo stai sfidando e tradendo, o che non sei affatto cambiato, ti opponi e Lo giudichi. Neghi le Sue parole sostenendo che Egli Si sbaglia. Che genere di problema è questo? Quando Dio afferma che sei buono e ti approva, tu lo accetti. Ma quando Dio rivela che Gli stai disobbedendo e Lo stai sfidando, neghi e rifiuti di accettare la cosa e addirittura ti opponi a Dio e Lo giudichi. Che genere di indole è questa? È evidente che gli uomini sono arroganti, presuntuosi e ipocriti. Di solito sembrano in grado di riconoscere che la parola di Dio è la verità e tutti ritengono di essere obbedienti a Dio, ma quando Lui li giudica e rivela la loro indole corrotta, nessuno di loro presta attenzione alle Sue parole e nessuno confronta le proprie azioni con la Sua parola ogni volta che compie un’azione. Si limitano invece a qualche chiacchiera ed è fatta, oppure recitano qualche verso della parola di Dio durante le riunioni, condividendo un po’ su di esse, e poi sono a posto. In realtà, quando compi delle azioni, non pratichi affatto secondo la parola di Dio. Quindi, per quale motivo leggi e condividi sulla parola di Dio? Non metti in pratica la parola di Dio quando ti succede qualcosa e non vivi secondo la parola di Dio, quindi perché la leggi? Non è soltanto una formalità? È possibile comprendere la verità in questo modo? È possibile ottenere la verità? Credere in Dio in questo modo non ha senso. Molti si limitano a leggere un po’ la parola di Dio, giungono a comprenderne il significato letterale e, pronunciando qualche parola o frase di dottrina, pensano di aver compreso la verità e di possedere la verità realtà. C’è chi dice: “Sto condividendo sulla parola di Dio, quindi come possono essere solo parole e frasi di dottrina?”. Non conosci l’essenza della parola di Dio, non metti in pratica la Sua parola e di certo non ne hai una conoscenza esperienziale, perciò quando condividi su di essa stai pronunciando parole e frasi di dottrina. Certo, la parola di Dio è la verità, ma tu non la comprendi realmente e non la metti in pratica, quindi ciò che comprendi è solo dottrina. Siete in grado di capire questo? Sentite che l’ascolto di queste parole abbia toccato un punto dolente? Direte: “Non onorare i miei genitori, non è forse un’offesa terribile? I requisiti che Dio ha per le persone non sono forse incuranti dei loro sentimenti?”. Ditemi, gli standard che Dio richiede all’uomo sono elevati? In realtà, non sono elevati: in base alla coscienza e alla ragione dell’uomo, sono tutti standard che le persone sono in grado di soddisfare. È a causa dell’influenza degli affetti umani e poiché la cultura tradizionale ha già messo radici solide e incrollabili nei loro cuori, che le persone sentono che i requisiti di Dio sono troppo elevati e davvero fuori dalla loro portata. Questo è dovuto a una mancanza di comprensione della verità. Se riuscirai davvero a comprendere la verità e a vedere fino in fondo la vera natura di questo problema, sarai in grado di affrontarlo e gestirlo nel modo giusto. Le persone sono influenzate dalla cultura tradizionale da migliaia di anni. Le filosofie e le leggi sulla condotta personale di Satana hanno già messo radici nel cuore delle persone. Poiché vivi in base a queste idee, che cosa hai vissuto esattamente? Hai vissuto un’umanità normale? Hai vissuto una vita vera? Vale la pena che tu conosca e analizzi questo argomento. Devi riflettere su ciò che hai acquisito dalla cultura tradizionale e dalle filosofie e opinioni di Satana, se queste cose costituiscono davvero la verità e su ciò che ne ricavi. Dopodiché dovresti condividere su questi argomenti e analizzarli in base alla parola di Dio. Così facendo, ti sarà facile scoprire la verità. Una volta compresa la verità e colte le intenzioni di Dio, capirai che la coscienza e la ragione dell’uomo sono in grado di soddisfare tutti i requisiti posti da Dio agli uomini. Naturalmente, non ti lamenterai più dicendo che Dio esige troppo dall’uomo. Dirai invece: “Comprendiamo i principi, abbiamo un percorso di pratica e sappiamo come gestire queste cose”. In tal modo, a poco a poco, entrerai nella realtà della parola di Dio. Questo è il processo di comprensione della verità.

Quando si entra nella verità realtà, la conoscenza di sé è estremamente importante. Conoscere sé stessi significa sapere quali cose nei nostri pensieri e nelle nostre opinioni sono fondamentalmente incompatibili con la verità, sono proprie di un’indole corrotta e sono ostili a Dio. È facile comprendere gli aspetti dell’indole corrotta dell’uomo, come l’arroganza, la presunzione, la menzogna e l’inganno. Puoi conoscerli in parte semplicemente condividendo qualche volta sulla verità o attraverso una condivisione frequente, oppure quando i tuoi fratelli e sorelle ti fanno notare il tuo stato. Oltretutto, l’arroganza e l’inganno sono presenti in tutte le persone, anche se in misura diversa, e sono quindi relativamente facili da conoscere. Ma discernere se i propri pensieri e le proprie opinioni sono in linea con la verità è difficile e non è semplice come conoscere la propria indole corrotta. Quando il comportamento o le pratiche esteriori di una persona subiscono un lieve cambiamento, essa ha l’impressione di essere cambiata, ma in realtà si tratta di un mero cambiamento comportamentale, che non implica una reale modifica della sua visione delle cose. Nel profondo del cuore degli uomini ci sono ancora molte nozioni e fantasie, diversi pensieri, opinioni e veleni della cultura tradizionale e molte cose ostili a Dio. Queste cose sono nascoste dentro di loro e devono ancora essere portate alla luce. Sono l’origine dell’indole corrotta e provengono dalla natura essenza dell’uomo. Ecco perché, quando Dio fa qualcosa che non è allineato con le tue nozioni, ti opponi a Lui e Lo contrasti. Non capisci perché Dio abbia agito così e, sebbene tu sappia che vi è verità in tutto ciò che Dio fa e desideri sottometterti, ti trovi incapace di farlo. Perché non sei capace di sottometterti? Qual è il motivo della tua opposizione e della tua resistenza? È perché nei pensieri e punti di vista dell’uomo vi sono molte cose ostili a Dio, ostili ai principi con cui Dio agisce e ostili alla Sua essenza. Queste cose sono difficili da conoscere per le persone. Poiché ho condiviso su queste parole, dovreste essere in grado di farvi un’idea e acquisire una certa comprensione. Supponiamo che, quando accade qualcosa, abbiate delle nozioni su Dio e pensiate: “Non può essere stato Dio, perché se fosse stato Dio non avrebbe fatto così, né avrebbe parlato in quel modo. Tutto ciò che Dio fa è amore e gli uomini lo accettano facilmente”. Poi, però, immaginate di pensare: “Questo modo di ragionare è sbagliato. Dio ha affermato in precedenza che, là dove le persone non riescono a comprendere, vi è una verità da ricercare. Dovrei riflettere su me stesso, poiché le nozioni e le fantasie del mio cuore stanno facendo i capricci e mi inducono a definire l’opera di Dio. Non dovrei fraintenderLo”. È questa la maniera corretta di riflettere su te stesso. Dovresti farlo, dovresti affrettarti a ricercare la verità nelle parole di Dio, dovresti confrontarti con esse e poi agire in accordo con loro quando noti che l’opera o le parole di Dio non sono conformi alle tue nozioni. Questa non è forse una via da seguire?

Abbiamo appena condiviso sul modo in cui trattare i propri genitori. Molti fra voi sentono di dover molto ai propri genitori, poiché hanno molto sofferto per voi durante la loro vita e vi hanno mostrato grande amore e cura. Se un giorno si ammalano, la tua coscienza si turba e ti senti in colpa. All’improvviso pensi che dovresti stare con i tuoi genitori per adempiere al tuo dovere filiale nei loro confronti, per confortarli e per far sì che abbiano una vecchiaia felice. Ritieni di doverti assumere questa responsabilità e questo obbligo in quanto loro figlio. Se, mentre adempi a questo obbligo, Dio ti chiede qualcosa o ti sottopone a una prova inaspettata, la Sua intenzione è che tu non debba adempiere a quell’obbligo, ma che abbia invece fede in Lui, che svolga bene il tuo dovere e che persegua la verità come principio. Cosa proveresti se Dio ti chiedesse espressamente di non mostrare devozione nei confronti dei tuoi genitori o di trattarli in quel modo? Valuteresti la questione attraverso la lente delle nozioni tradizionali e ti lamenteresti di Dio in cuor tuo, pensando che Egli abbia agito senza considerare i tuoi sentimenti e che questo non soddisfa la tua pietà filiale. Credi di stare agendo con profonda pietà filiale, umanità e coscienza, ma Dio non ti consente di agire secondo la tua coscienza o la tua pietà filiale. Allora resisterai, ti ribellerai, ti opporrai a Dio e non accetterai la verità. Dico tutto questo per far sì che le persone si rendano conto che la radice e l’essenza della natura ribelle dell’uomo derivano principalmente dai pensieri e dalle opinioni delle persone, che sono formati attraverso gli insegnamenti ricevuti dalla famiglia e dalla società, nonché dalla cultura tradizionale. Una volta che, a poco a poco, queste cose si sono profondamente radicate nel cuore delle persone, tramite le convenzioni familiari o l’influenza esercitata dalla società e dalla formazione accademica, a quel punto le persone iniziano a vivere in base ad esse. Cominceranno inconsciamente a credere che questa cultura tradizionale sia corretta, ineccepibile e inattaccabile, e che si possa essere persone vere solo agendo secondo i dettami della cultura tradizionale. In caso contrario, si sentiranno privi di coscienza, in conflitto con l’umanità e privi della stessa, e non riusciranno a farsene una ragione. Questi pensieri e punti di vista umani non sono forse lontanissimi dalla verità? Le componenti dei pensieri e dei punti di vista umani e gli obiettivi perseguiti dalle persone sono tutti diretti verso il mondo, verso Satana. La richiesta che Dio fa all’uomo di perseguire la verità è diretta verso di Sé, verso la luce. Si tratta di due direzioni e di due obiettivi diversi. Se agirai secondo gli obiettivi e i requisiti di Dio per l’uomo, la tua umanità si farà più normale, avrai una maggiore sembianza umana e ti avvicinerai a Dio. Se agirai secondo i pensieri e i punti di vista della cultura tradizionale, perderai sempre di più la tua coscienza e la tua ragione, diventerai ancora più falso e artificiale, seguirai sempre più le tendenze del mondo e ti unirai alle forze del male. Allora vivrai nelle tenebre più totali, sotto il potere di Satana. Avrai completamente violato la verità e avrai tradito Dio.

Le persone che vivono in questa società reale sono state profondamente corrotte da Satana. Che siano istruite o meno, molti aspetti della cultura tradizionale sono radicati nei loro pensieri e nelle loro opinioni. In particolare, ci si aspetta che le donne si occupino del marito e di crescere i figli, che siano buone mogli e madri amorevoli, che consacrino tutta la loro vita ai mariti e ai figli e che vivano per loro, assicurando alla famiglia tre pasti al giorno e facendo bene il bucato, le pulizie e tutti gli altri lavori domestici. Questo è lo standard a cui attenersi per essere brave mogli e madri affettuose. Inoltre, tutte le donne ritengono che questa sia la condotta da adottare e che, se così non fanno, allora non sono donne perbene e hanno violato la coscienza e gli standard della moralità. La violazione di questi standard morali peserà molto sulla coscienza di alcune di loro; sentiranno di aver deluso mariti e figli e di non essere donne perbene. Ma quando avrai acquisito la fede in Dio, letto molte delle Sue parole, compreso alcune verità e capito fino in fondo determinate questioni, penserai: “Sono un essere creato, dovrei compiere il mio dovere in quanto tale e spendermi per Dio”. A quel punto, vi è un conflitto tra l’essere una buona moglie e una madre amorevole e l’adempimento del proprio dovere di essere creato? Se vuoi essere una buona moglie e una madre amorevole, allora non puoi compiere il tuo dovere a tempo pieno, ma se vuoi compiere il tuo dovere a tempo pieno, allora non puoi essere una buona moglie e una madre amorevole. Che fare a questo punto? Se scegli di svolgere bene il tuo dovere e di essere responsabile dell’opera della chiesa e devota a Dio, allora devi rinunciare a essere una buona moglie e una madre amorevole. A questo punto, cosa penseresti? Che genere di discordanza ti sorgerebbe nella mente? Sentiresti di aver deluso i tuoi figli, tuo marito? Da dove viene questo senso di colpa e di disagio? Quando non adempi al dovere di essere creato, senti di aver deluso Dio? Non provi alcun senso di colpa o di rimorso perché il tuo cuore e la tua mente mancano del benché minimo accenno di verità. Allora, che cosa capisci? La cultura tradizionale e come essere una buona moglie e una madre amorevole. Perciò nella tua mente sorgerà la nozione secondo cui “se non sono una buona moglie e una madre amorevole, allora non sono una donna buona o rispettabile”. Da allora in poi sarai legata e incatenata da questa nozione e questo genere di nozioni ti manterranno in quello stato anche dopo che avrai acquisito la fede in Dio e adempiuto al tuo dovere. Quando vi è un conflitto tra l’adempimento del proprio dovere e l’essere una buona moglie e una madre amorevole, anche se scegli a malincuore di adempiere al tuo dovere magari perché possiedi un po’ di lealtà nei confronti di Dio, in cuor tuo permarrà un sentimento di disagio e di rimorso. Pertanto, quando avrai un po’ di tempo libero durante l’adempimento del tuo dovere, cercherai opportunità per prenderti cura dei tuoi figli e di tuo marito, volendo farti perdonare ancora di più, e penserai che non importa se dovrai soffrire ancora, pur di sentirti serena. Questo non è forse dovuto all’influenza delle idee e delle teorie della cultura tradizionale su come essere una buona moglie e una madre amorevole? Ora hai il piede in due scarpe: vuoi adempiere bene al tuo dovere, ma vuoi anche essere una buona moglie e una madre amorevole. Davanti a Dio, però, abbiamo solo una responsabilità, un obbligo e una missione: svolgere correttamente il dovere di essere creato. Hai compiuto bene questo dovere? Perché sei andata di nuovo fuori strada? Davvero non c’è alcun senso di colpa o di disapprovazione nel tuo cuore? Quando compi il tuo dovere, potresti sbagliare strada perché la verità non ha ancora posto le sue fondamenta nel tuo cuore e non regna ancora su di esso. Sebbene ora tu sia in grado di compiere il tuo dovere, in realtà sei ancora molto lontana dagli standard della verità e dei requisiti di Dio. Adesso riesci a vedere questo fatto con chiarezza? Che cosa intende Dio quando dice che “Dio è la sorgente della vita dell’uomo”? Dice così affinché tutti si rendano conto di questo: le nostre vite e le nostre anime provengono tutte da Dio e sono state create da Lui, non dai nostri genitori e non certo dalla natura. È Dio che ce le ha donate. Solo la nostra carne è nata dai nostri genitori, come i nostri figli sono nati da noi, ma il loro destino è interamente nelle mani di Dio. Credere in Lui è un’opportunità che Dio ci ha dato; è ordinata da Lui ed è la Sua grazia. Non hai pertanto alcun bisogno di adempiere a obblighi o responsabilità nei confronti di chiunque altro; dovresti solamente svolgere il tuo dovere di essere creato nei confronti di Dio. Questo è ciò che si deve fare al di sopra di tutto il resto, la cosa principale su cui si deve incentrare la propria vita. Se non compi bene il tuo dovere, non sei un essere creato qualificato. Agli occhi degli altri, potrai anche essere una brava moglie e una madre amorevole, un’eccellente massaia, una figlia devota e un membro integerrimo della società, ma davanti a Dio sei una persona che si ribella contro di Lui, una persona che non ha affatto adempiuto ai propri obblighi o al proprio dovere, una persona che ha accettato ma non ha portato a termine l’incarico ricevuto da Dio, una persona che ha rinunciato a metà strada. È possibile che una persona simile ottenga l’approvazione di Dio? Le persone di questo genere non valgono nulla. Non importa quanto tu sia perfetta come moglie e madre, o quanto elevati siano i tuoi standard di moralità sociale, o quante lodi ti riservino gli altri: questo non significa che tu stia mettendo in pratica la verità, e ancor meno che tu stia obbedendo a Dio. Se provi disgusto nei confronti della verità e ti rifiuti di accettarla, questo dimostra soltanto che non hai né coscienza o ragione, né un’umanità normale, e che sei una persona senza traccia di Dio nel cuore. Una persona del genere non è forse troppo lontana dai requisiti di Dio? Coloro che non perseguono la verità sono così, vivono sempre secondo le idee e le teorie della cultura tradizionale, seguono sempre le tendenze della società, ma non accettano la verità e non sono in grado di obbedire a Dio. Queste persone non sono forse miserabili e patetiche? Non sono forse sciocche e ignoranti? Il fatto di essere brave mogli e madri affettuose, oltre che donne stimate e benvolute, è forse degno di vanto e di orgoglio?

Tutto ciò che le persone hanno nel cuore è in realtà in contrasto con la verità e ostile a Dio. Questo include le cose che riteniamo buone e positive e quelle che vengono generalmente considerate giuste. Le consideriamo addirittura come verità, come esigenze umane e come cose in cui le persone dovrebbero entrare. Dio, invece, le considera ripugnanti. Quanto sono lontane dalle verità pronunciate da Dio le opinioni che l’uomo reputa corrette, o quelle che reputa positive? Davvero lontane, a una distanza incommensurabile. Ecco perché dobbiamo conoscere noi stessi, e tutto è degno di essere studiato e analizzato in profondità: dalla formazione accademica che abbiamo ricevuto fino ai nostri perseguimenti e alle nostre preferenze, dai nostri pensieri e opinioni fino alle strade che scegliamo di percorrere. Alcune cose sono ereditate dalla famiglia, altre provengono dalla scuola, altre ancora dall’influenza e dal condizionamento dell’ambiente sociale, altre sono apprese dai libri e altre ancora sono frutto delle nostre fantasie e delle nostre nozioni. Queste sono le cose più temibili, poiché dominano le nostre menti e governano le motivazioni, gli intenti e gli obiettivi delle nostre azioni. Inoltre, vincolano e controllano le nostre parole e le nostre azioni. Se non portiamo alla luce queste cose e non le rifiutiamo, non accoglieremo mai in pieno le parole di Dio, non accetteremo mai senza riserve i Suoi requisiti e non li metteremo mai in pratica. Fin tanto che coltivi idee e punti di vista personali, nonché cose che ritieni essere corrette, non accetterai mai senza riserve le parole di Dio e non le metterai in pratica nella loro forma originale; sicuramente elaborerai le parole di Dio nel tuo cuore e le metterai in pratica solo dopo averle rese conformi alle tue nozioni. È così che agirai ed è così che “aiuterai” gli altri, inducendoli a operare secondo i tuoi metodi. In apparenza starai mettendo in pratica le parole di Dio, in realtà ciò che praticherai saranno falsificazioni umane. Non te ne accorgerai e sarai convinto di praticare la verità, di essere già entrato nella verità realtà e di averla già ottenuta. Non si tratta forse di una cosa arrogante e presuntuosa? Uno stato del genere non è forse terrificante? Se non si pratica la verità in modo meticoloso, si verificheranno delle deviazioni. Se ci si affida sempre alle proprie fantasie per mettere in pratica le parole di Dio, allora non solo non si pratica la verità, ma non si riesce nemmeno a raggiungere la sottomissione a Dio. Se si intende entrare nella verità realtà, è necessario riflettere su quali nozioni e fantasie si hanno dentro e su quali delle proprie opinioni non sono in linea con la verità. Quando si analizzano queste cose, una parola o due non saranno sufficienti a spiegarle a fondo o a chiarirle. Naturalmente, nella vita esistono molte altre situazioni come queste. Come gli oltre cento veleni di Satana che sono stati raccolti in passato: puoi anche aver capito le parole e le frasi, ma come ti sei misurato nei loro confronti? Hai mai riflettuto su di esse? Non hai anche tu una parte in tali veleni? Non riflettono anche il tuo modo di pensare? Quando fai le cose, non agisci anche tu in base a questi veleni? Devi scavare nel profondo della tua esperienza personale e misurarla in base a queste parole. Se ti limiti a leggere le parole di Dio che rivelano i veleni di Satana, dando loro solo un’occhiata veloce, o se semplicemente ci penserai in modo superficiale, ammettendo che queste cose sono davvero veleni, che corrompono e danneggiano davvero le persone, ma poi le ignori, non sarai in grado di eliminare la tua indole corrotta. Molti leggono le parole di Dio e non riescono a collegarle alla realtà. Si limitano a leggere le parole e a dare una rapida occhiata al testo e, fintanto che ne colgono il significato letterale, ritengono di aver compreso le parole di Dio o addirittura la verità. Tuttavia, non riflettono mai sulla loro indole corrotta e, quando si accorgono di rivelare corruzione, non cercano la verità che possa eliminarla. Si accontentano unicamente di ammettere che tutti gli stati rivelati dalle parole di Dio sono reali e che sono espressioni di un’indole corrotta, ma non vanno oltre. Coloro che leggono le parole di Dio in questo modo possono davvero conoscere sé stessi? Possono liberarsi dalla loro indole corrotta? Assolutamente no. Quasi tutti coloro che credono in Dio lo fanno in questo modo e, di conseguenza, non notano alcun cambiamento nella loro indole dopo dieci o vent’anni di fede. La causa principale di tutto ciò è che non dedicano alcun impegno alle parole di Dio e che in cuor loro non riescono ad accettare la verità e a sottomettersi ad essa. Non fanno altro che osservare le regole nella loro pratica ed evitare di commettere azioni enormemente malvagie, credendo così di praticare la verità. La loro pratica non subisce forse una deviazione? Praticare la verità è davvero così semplice? Gli uomini sono esseri viventi e hanno tutti dei pensieri; in particolare, hanno tutti un’indole corrotta radicata nel profondo del cuore e possiedono svariati pensieri e opinioni scaturiti dal dominio a cui li sottopone la loro natura satanica. Tutti questi pensieri e opinioni sono emanazioni di un’indole satanica. Se non sono in grado di analizzare e conoscere queste cose basandosi sulla verità delle parole di Dio, le persone non avranno modo di scoprire la loro essenza corrotta e la loro indole corrotta non potrà essere purificata. Perché coloro che non accettano la verità sono così arroganti, presuntuosi e recalcitranti? Perché tutti hanno pensieri e opinioni diverse su varie cose e sono tutti guidati da idee e teorie, per cui pensano di essere nel giusto, guardano gli altri dall’alto in basso e sono arroganti, presuntuosi e recalcitranti. A prescindere da come gli altri condividano con loro sulla verità, essi non sono disposti ad accettarla: continuano a vivere secondo i pensieri e le opinioni che hanno dentro di sé, poiché questi pensieri e queste opinioni sono già diventati la loro vita. La realtà è che in qualunque cosa tu faccia, dentro di te vi sono un pensiero o un’opinione che dettano il modo e la direzione in cui agisci. Se non ne sei consapevole, dovresti riflettere sovente su te stesso; così capirai quali dei pensieri e delle opinioni che hai dentro controllano i tuoi gesti e le tue azioni. Certo, se tu dovessi esaminare i tuoi pensieri e le tue opinioni in questo momento, sentiresti che non contengono nulla di ostile a Dio, che sei sincero e leale, che compi di buon grado il tuo dovere, che sai rinunciare alle cose e spenderti per Dio. Sentiresti che sta andando tutto benissimo sotto tutti questi aspetti. Ma quando Dio comincerà a fare sul serio con te, quando ti chiederà di fare qualcosa che non concorda con le tue nozioni, qualcosa che non sei disposto a fare, come ti comporterai? È lì che verranno smascherati i tuoi pensieri, le tue opinioni e la tua indole corrotta, proprio come il flusso dell’acqua in un torrente in piena: per quanto ti sforzi, non riuscirai a fermarlo. Questo ti impedirà di praticare la verità e di sottometterti a Dio. Dirai: “Perché non riesco a controllarmi? Non voglio resistere a Dio, quindi perché lo faccio? Non voglio giudicare Dio e non voglio avere nozioni sulle Sue azioni, quindi perché Lo sto giudicando? Perché ho ancora queste nozioni?”. A quel punto, dovresti riflettere su te stesso, conoscere te stesso, e valutare cosa dentro di te si oppone a Dio, o è ostile e contrario all’opera che Egli sta compiendo. Se riuscirai a esaminare queste cose e a eliminarle secondo la verità contenuta nelle parole di Dio, avrai un progresso nella vita e sarai una persona che comprende la verità.

La Cina è governata da un partito politico ateo e il popolo cinese è educato all’ateismo e all’evoluzionismo, con detti popolari come “Tutte le cose vengono dalla natura” e “Gli esseri umani discendono dalle scimmie”. Una volta acquisita la fede in Dio e lette le Sue parole, tutti sanno che i cieli e la terra e tutte le cose, compresi gli esseri umani, sono stati creati da Dio, e tutti sono in grado di sentire in cuor loro che la parola di Dio corrisponde a verità. La natura intera è creazione di Dio e nulla avrebbe avuto origine se Dio non l’avesse creata. L’idea che l’uomo discenda dalle scimmie è particolarmente indifendibile, poiché in tutta la storia dell’umanità nessuno ha mai visto una scimmia trasformarsi in essere umano. Non esiste alcuna prova in proposito e pertanto si tratta di menzogne e inganni di Satana. Chi comprende la verità rifiuta le menzogne, le eresie e le falsità di Satana e crede alla Bibbia e alle parole di Dio senza alcun’ombra di dubbio. Ma è impossibile per chi non ama la verità accettare pienamente che le parole di Dio sono la verità. Qualcuno potrebbe chiedersi: “L’uomo è stato creato da Dio, ma in che modo? Perché non l’ho visto? Non credo a ciò che non ho visto”. La loro fede in Dio si basa su ciò che sono in grado di vedere con i propri occhi. Questo significa non avere fede. L’uomo è venuto da Dio e, passo dopo passo, Dio ha condotto l’uomo fino al momento presente, mantenendo sempre il dominio sul suo destino. Questo è un dato di fatto. Negli ultimi giorni, Dio ha reso noti tutti questi misteri, affermando che l’uomo possiede la reincarnazione e la trasmigrazione, e che la vita e l’anima umana sono date da Dio e vengono da Lui. Questa è la verità. Ma poiché non accetti che queste parole di Dio siano la verità, ogni volta che ne incontri questo aspetto le valuti in base ai tuoi pensieri e alle tue opinioni: “Dal momento che l’uomo non è venuto dalle scimmie, ma da Dio, come ha fatto a venire da Lui? Come ha fatto Dio a dare la vita all’uomo?”. Se non comprendi Dio, allora riterrai impossibile che Egli abbia la potenza, la saggezza o l’autorità necessarie per creare l’uomo con un solo soffio o una sola parola. Non credi che questa sia la realtà, o che sia la verità. Quando hai dei dubbi, ti opponi a queste parole di Dio, dichiarando di non crederci, ma in realtà il tuo cuore è in uno stato di resistenza e in un atteggiamento di opposizione. Non sei disposto ad ascoltare quando Dio pronuncia queste parole, provi ostilità nel cuore e non riesci a dire Amen alle parole di Dio. In realtà, guardando ai fatti, non è necessario indagare su come o quando Dio abbia creato l’uomo, su chi l’abbia visto o se qualcuno possa renderne testimonianza. Non è necessario studiare tutto questo. Quando le persone capiranno realmente la verità e conosceranno le azioni di Dio, saranno in grado di testimoniare loro stesse. Qual è la questione centrale su cui dovrebbero concentrarsi ora? È la conoscenza dell’opera di Dio. Dal principio alla fine, Dio ha svolto la Sua opera di gestione e di salvezza dell’uomo tra gli uomini. Dal principio alla fine, c’è un solo Dio che opera, parla, insegna e guida l’umanità. Questo Dio esiste. Ora Dio ha pronunciato così tante parole, Lo abbiamo già visto faccia a faccia, Lo abbiamo sentito parlare, abbiamo sperimentato la Sua opera e ci siamo nutriti delle Sue parole, accogliendole dentro di noi affinché diventassero la nostra vita. E queste parole ci guidano e ci cambiano continuamente. Questo Dio esiste davvero. Pertanto, come ha detto Dio, dovremmo credere che Dio ha creato l’umanità e che in principio ha creato Adamo ed Eva. Poiché credi che questo Dio esista e ora sei giunto al Suo cospetto, hai ancora bisogno di conferme che l’opera compiuta da Jahvè sia opera di questo Dio? Se nessuno può confermarlo e nessuno ne è testimone, allora non ci credi? Oppure, per quanto riguarda l’opera dell’Età della Grazia, non credi forse che Gesù fosse Dio incarnato perché non L’hai mai visto? Se non vedessi personalmente il Dio attuale parlare, operare o incarnarSi nella carne, allora non ci crederesti? Se non vedessi queste cose o se non ci fossero testimoni a confermarle, non ci crederesti affatto? Questo è dovuto al punto di vista incredibilmente falso che le persone hanno dentro di sé. Si tratta di un errore commesso da molti individui che hanno bisogno di vedere tutto di persona e che, se non vedono, non credono. Questo è sbagliato. Se una persona conosce realmente Dio, sa credere alla Sua parola anche senza vedere i fatti ed è in grado di corroborarla, solo allora sarà il tipo di persona che comprende la verità e ha una vera fede. Ora che abbiamo visto queste parole di Dio e abbiamo sentito la Sua voce, ciò è sufficiente a garantirci la vera fede e quindi a far sì che Lo seguiamo e che crediamo a tutte le parole e a tutte le opere che vengono da Lui. Non occorre che continuiamo ad analizzare o a ricercare le cose. Non è questa la ragionevolezza che si dovrebbe avere? Quando Dio ha creato l’umanità non c’era nessuno che ne fosse testimone, ma ora Dio Si è fatto carne per esprimere le verità e salvare l’umanità, per compiere concretamente la Propria opera, per camminare tra le chiese e operare tra gli uomini. Sono in molti a non averlo visto? Non tutti sono in grado di vederlo, ma tu ci credi. Perché ci credi? Non credi solo perché senti che le parole di Dio sono la verità e che questa è la vera via e l’opera di Dio? Ti senti ancora di dire: “In questa fase dell’opera di Dio, L’ho sentito parlare e ho anche visto le parole di Dio. È vero che queste parole vengono da Dio. Ma per quanto riguarda l’opera del Signore Gesù della crocifissione, non ho toccato i segni dei Suoi chiodi, quindi non credo al fatto che sia stato crocifisso. Non sono stato testimone dell’opera compiuta da Jahvè Dio durante l’Età della Legge e non ho udito le leggi quando le ha proclamate. Solo Mosè le ha udite e ha scritto i Cinque Libri di Mosè, ma non so come li abbia scritti”? Coloro che affermano queste cose sono forse in uno stato mentale normale? Sono miscredenti, non persone che credono veramente in Dio. È proprio come quando gli israeliti dicevano: “Jahvè ha Egli parlato soltanto per mezzo di Mosè? non ha Egli parlato anche per mezzo nostro?” (Numeri 12:2). Ciò che intendevano dire era: “Non ascolteremo Mosè, dobbiamo sentirlo direttamente da Jahvè Dio”. Proprio come quando, durante l’Età della Grazia, le persone dicevano che, non avendolo visto direttamente e con i propri occhi, non credevano che Gesù fosse stato crocifisso o che fosse risorto. C’era un discepolo di nome Tommaso che ha insistito nel voler toccare i segni dei chiodi di Gesù. E cosa gli disse il Signore Gesù? (Il Signore Gesù gli disse: “Perché Mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” (Giovanni 20:29).) “Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”. Cosa significa questo realmente? Davvero non hanno visto nulla? In realtà, tutte le cose che Gesù aveva detto e tutta l’opera che aveva compiuto dimostravano già che Gesù era Dio, e quindi la gente avrebbe dovuto crederci. Gesù non aveva bisogno di compiere altri segni e prodigi o di pronunciare altre parole, e la gente non aveva bisogno di toccare i segni dei Suoi chiodi per credere. La vera fede non si basa solo su ciò che si vede, ma piuttosto, grazie alla conferma spirituale, la fede viene mantenuta fino alla fine e non è mai messa in dubbio. Tommaso era un miscredente che si affidava solo alla vista. Non siate come Tommaso.

In realtà, la chiesa è in parte costituita da individui come Tommaso. Essi dubitano costantemente dell’incarnazione di Dio e, prima di poter finalmente credere, aspettano che Egli lasci la terra e ritorni al terzo cielo e aspettano di vedere la vera persona di Dio. Non credono in Lui in virtù delle parole che ha pronunciato durante la Sua incarnazione. Quando questo tipo di persone crederà, sarà troppo tardi e saranno condannate da Dio. Il Signore Gesù ha detto: “Perché Mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” Queste parole significano che Tommaso era già stato condannato dal Signore Gesù e che era un miscredente. Se davvero credi nel Signore e in tutto ciò che Egli ha detto, sarai benedetto. Se segui il Signore da molto tempo, ma non credi alla Sua capacità di risorgere, o al fatto che sia Dio onnipotente, in quel caso non hai la vera fede e non potrai ottenere le benedizioni. Solo attraverso la fede si possono ottenere le benedizioni e, se non credi, non le otterrai. Sei forse capace di credere in qualcosa soltanto se Dio ti Si manifesta, ti consente di vederLo e ti convince personalmente? In quanto essere umano, quali requisiti possiedi per chiedere a Dio di manifestarSi personalmente a te? Quali requisiti possiedi per indurre Dio a parlare personalmente a un essere umano corrotto come te? Inoltre, che cosa ti autorizza a doverti fare spiegare tutto chiaramente da Lui prima di credere? Se sei ragionevole, crederai subito dopo avere letto queste parole pronunciate da Dio. Se davvero credi, non importa che cosa Lui faccia o dica. Piuttosto, nel vedere che queste parole sono la verità, ti convincerai al cento per cento che sono state pronunciate da Dio e che Lui ha fatto queste cose, e sarai già pronto a seguirLo sino alla fine. Non devi dubitarne. Le persone piene di dubbi sono così ingannevoli. Semplicemente non riescono a credere in Dio. Si sforzano costantemente di capire questi misteri e credono solo dopo averli compresi a fondo. La loro condizione preliminare per credere in Dio è avere risposte chiare a queste domande: in che modo Dio Si è fatto carne? Quando è arrivato? Quanto tempo rimarrà prima di dover partire? Dove andrà dopo la Sua partenza? Qual è il processo della Sua partenza? Come opera Dio incarnato e in che modo parte?... Vogliono capire alcuni dei misteri; il loro intento è quello di indagare, non di cercare la verità. Pensano di non poter credere in Dio se non riescono ad afferrare questi misteri; è come se la loro fede fosse stata ostruita. Questi individui hanno un punto di vista problematico. Una volta assaliti dal desiderio di ricercare i misteri, non si curano di prestare attenzione alla verità o di tenere conto delle parole di Dio. Queste persone possono forse conoscere sé stesse? La conoscenza di sé non è cosa facile per loro. Ciò non significa condannare un certo tipo di persone. Coloro che non accettano la verità e non credono alle parole di Dio, allora non hanno una vera fede. Penseranno solo a spaccare il capello in quattro su determinate parole, misteri, cose banali o problemi di cui nessuno si era accorto. Ma è anche possibile che un giorno Dio li illumini, o che i loro fratelli e sorelle vengano loro in aiuto condividendo assiduamente sulla verità, e che voltino pagina. Il giorno in cui questo accadrà, sentiranno che le loro opinioni precedenti erano del tutto insensate, che erano troppo arroganti e che avevano un’opinione troppo alta di sé, e si vergogneranno. Chi possiede una fede autentica avrà fiducia senza riserve in tutto ciò che Dio dice e, quando farà esperienza e vedrà che le parole di Dio sono tutte realizzate e compiute, la sua fede si rafforzerà ancora di più. Questo è un tipo di persona che comprende le questioni spirituali, che crede nella verità e sa accettarla, e che ha veramente fede.

Primavera 2008

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