1. Perché il Signore Gesù maledisse i farisei e qual era l’essenza dei farisei

Versetti biblici di riferimento:

«Allora vennero a Gesù da Gerusalemme dei farisei e degli scribi, e Gli dissero: “Perché i Tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo”. Ma Egli rispose loro: “E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione? Dio, infatti, ha detto: ‘Onora tuo padre e tua madre’; e: ‘Chi maledice padre o madre sia punito con la morte’. Voi, invece, dite: ‘Se uno dice a suo padre o a sua madre: «Quello con cui potrei assisterti è dato in offerta a Dio», egli non è più obbligato a onorare suo padre o sua madre’. Così avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione. Ipocriti! Ben profetizzò Isaia di voi quando disse: ‘Questo popolo Mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da Me. Invano Mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d’uomini’”» (Matteo 15:1-9).

“Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il Regno dei Cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare. [Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra; perciò riceverete una maggiore condanna.]

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi.

Guai a voi, guide cieche, che dite: ‘Se uno giura per il tempio, non importa; ma se giura per l’oro del tempio, resta obbligato’. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che santifica l’oro? E se uno, voi dite, giura per l’altare, non importa; ma se giura per l’offerta che c’è sopra, resta obbligato. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che santifica l’offerta? Chi dunque giura per l’altare, giura per esso e per tutto quello che c’è sopra; e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che lo abita; e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi siede sopra.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell’aneto e del comino e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello!

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l’esterno diventi pulito.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d’ossa di morti e d’ogni immondizia. Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché costruite i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti e dite: ‘Se fossimo vissuti ai tempi dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nello spargere il sangue dei profeti!’ In tal modo voi testimoniate contro voi stessi, di essere figli di coloro che uccisero i profeti. E colmate pure la misura dei vostri padri! Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna? Perciò ecco, Io vi mando dei profeti, dei saggi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Berechia, che voi uccideste fra il tempio e l’altare. Io vi dico in verità che tutto ciò ricadrà su questa generazione” (Matteo 23:13-36).

Parole di Dio attinenti:

Volete sapere il motivo per cui i farisei si opposero a Gesù? Volete conoscere la sostanza dei farisei? Essi erano pieni di fantasie sul Messia. Per di più, credevano soltanto che il Messia sarebbe arrivato, ma non ricercavano la verità della vita. E così, ancora oggi attendono ancora il Messia, perché non conoscono affatto la via della vita e ignorano quale sia la via della verità. Dite, queste persone così stupide, ostinate e ignoranti come potrebbero guadagnarsi la benedizione di Dio? Come potrebbero contemplare il Messia? Resistevano a Gesù perché non conoscevano la direzione dell’opera dello Spirito Santo, ignoravano la via della verità descritta a parole da Gesù, e inoltre non comprendevano il Messia. Dal momento che non avevano mai visto il Messia e non erano mai stati in Sua compagnia, commisero l’errore di aggrapparsi invano al nome del Messia, mentre si opponevano alla Sua sostanza con qualsiasi mezzo. Fondamentalmente, questi farisei erano ostinati e arroganti, e disobbedivano alla verità. Il principio della loro fede in Dio è: a prescindere da quanto sia profonda la Tua predicazione e da quanto sia elevata la Tua autorità, Tu non sei il Cristo a meno che Tu non venga chiamato il Messia. Questi punti di vista non sono assurdi e ridicoli?

Tratto da “Quando contemplerai il corpo spirituale di Gesù, Dio avrà creato nuovi cieli e nuova terra” in “La Parola appare nella carne”

I farisei ebraici adoperavano la legge di Mosè per condannare Gesù. Non ricercavano l’armonia col Gesù dell’epoca, ma seguivano diligentemente alla lettera la legge, tanto che alla fine inchiodarono alla croce l’innocente Gesù, dopo averLo accusato di non seguire la legge dell’Antico Testamento e di non essere il Messia. Qual era la loro essenza? Non era forse che non ricercavano la via per essere in armonia con la verità? Si ostinavano su ogni minima parola della Scrittura, non prestando attenzione alla Mia volontà e ai passaggi e metodi della Mia opera. Non erano persone che cercavano la verità, ma persone che si attenevano rigidamente alle parole; non erano persone che credevano in Dio, ma persone che credevano nella Bibbia. Sostanzialmente erano i gelosi custodi della Bibbia. Per salvaguardare gli interessi della Bibbia e sostenere la dignità della Bibbia e proteggere la reputazione della Bibbia, si spinsero fino a inchiodare alla croce il misericordioso Gesù. E lo fecero puramente allo scopo di difendere la Bibbia e di conservare nel cuore delle persone il prestigio di ogni minima parola della Bibbia. Così preferirono abbandonare il proprio futuro e il sacrificio espiatorio per condannare a morte Gesù, che non Si conformava alla dottrina della Scrittura. Non erano forse dei lacchè di ogni minima parola della Scrittura?

Tratto da “Devi ricercare la via per essere in armonia con Cristo” in “La Parola appare nella carne”

Nella Bibbia, la valutazione di Gesù Stesso e delle cose che fece da parte dei farisei è la seguente: “Dicevano: ‘È fuori di Sé’. […] ‘Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l’aiuto del principe dei demòni’” (Marco 3:21-22). L’opinione che gli scribi e i farisei avevano del Signore Gesù non era una ripetizione pappagallesca di altri giudizi né un’idea campata in aria, bensì la conclusione che essi avevano tratto sul Signore Gesù in base a ciò che avevano visto e sentito delle Sue azioni. Sebbene questa frase fosse stata apparentemente pronunciata in nome della giustizia e sembrasse fondata, l’arroganza con cui giudicarono il Signore Gesù fu difficile da contenere persino per loro. L’energia forsennata del loro odio verso di Lui mise a nudo le loro ambizioni sfrenate, il loro malvagio atteggiamento satanico e la loro natura malevola, che opponeva resistenza a Dio. Le cose che dissero giudicando il Signore Gesù furono ispirate dalle loro ambizioni sfrenate, dall’invidia e dalla natura turpe e malvagia della loro ostilità verso Dio e la verità. Non indagarono la fonte delle azioni del Signore Gesù né la sostanza di ciò che Egli diceva o faceva. Invece attaccarono e screditarono le Sue azioni in modo pedissequo, impaziente, folle e volutamente cattivo. Arrivarono persino al punto di screditare indiscriminatamente il Suo Spirito, cioè lo Spirito Santo, lo Spirito di Dio. È questo che intendevano quando dissero “È fuori di Sé”, “Beelzebub”, e “il principe dei demòni”. In altre parole, affermarono che lo Spirito di Dio era Beelzebub e il principe dei demoni. Definirono pazzia l’opera della carne di cui lo Spirito di Dio Si era vestito. Non solo bestemmiarono lo Spirito di Dio chiamandoLo Beelzebub e principe dei demoni, ma condannarono anche l’opera di Dio. Condannarono e bestemmiarono il Signore Gesù Cristo. La sostanza della loro resistenza ed empietà contro Dio era assolutamente identica alla sostanza di Satana, alla resistenza e all’empietà del diavolo contro Dio. Essi non solo rappresentavano gli uomini corrotti, ma ancor di più erano la personificazione di Satana. Erano un canale di Satana tra gli uomini, i suoi complici e lacchè. La sostanza della loro empietà e denigrazione verso il Signore Gesù Cristo era la loro lotta contro Dio per la conquista dello status, la loro competizione con Lui, il loro inesauribile desiderio di metterLo alla prova. La sostanza della loro resistenza a Dio e del loro atteggiamento di ostilità verso di Lui, le loro parole e i loro pensieri bestemmiarono direttamente lo Spirito di Dio e Ne suscitarono le ire. Così Dio emanò un giudizio ragionevole su ciò che dicevano e facevano, e stabilì che le loro azioni erano un peccato di empietà contro lo Spirito Santo. Questo peccato è imperdonabile sia in questo mondo sia nel mondo che verrà, come dice il seguente passo delle Scritture: “La bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata” e “a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro”.

Tratto da “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso III” in “La Parola appare nella carne”

Qual è la definizione dell’appellativo “farisei”? Sono persone ipocrite, completamente false, e che mettono su una recita in tutto ciò che fanno, mentre fingono di essere buone, gentili e positive. È così che sono in realtà? Dato che sono ipocrite, tutto ciò che si manifesta e si rivela in loro è falso; è tutta finzione, non è il loro vero volto. Il loro vero volto è nascosto nei loro cuori, non si vede. Se le persone non perseguono la verità, e se non la comprendono, allora cosa diventano le teorie che hanno acquisito? Non diventano forse le lettere e le dottrine a cui la gente spesso si riferisce? Le persone usano queste cosiddette dottrine giuste per camuffarsi e presentarsi in maniera impeccabile. Ovunque vadano, le cose di cui parlano, le cose che dicono e il loro comportamento esteriore appaiono agli altri giusti e buoni; sono tutti in linea con le nozioni e i gusti umani. Agli occhi degli altri, queste persone sono sia devote che umili, capaci di sopportare e tollerare, e sono in grado di amare gli altri e Dio. In realtà, però, tutto questo è falso; è solo una finzione e un modo in cui si presentano. Esteriormente sembrano fedeli a Dio, ma in realtà stanno solo recitando per farsi vedere dagli altri. Quando nessuno guarda, non sono minimamente leali, e tutto ciò che fanno è superficiale. Apparentemente, hanno rinunciato alla famiglia e alla carriera, e sembrano lavorare sodo e sacrificarsi; in realtà, però, approfittano segretamente della Chiesa e rubano le offerte. Tutto ciò che rivelano esteriormente, tutto il loro comportamento, è falso. Questo è ciò che si intende per fariseo ipocrita. Da dove vengono i “farisei”, queste persone? Emergono tra i miscredenti? Tutti loro emergono tra i credenti. Perché questi credenti si trasformano così? Potrebbero essere state le parole di Dio a renderli così? (No.) Qual è la ragione? La causa è il cammino che hanno intrapreso. Hanno preso le parole di Dio come uno strumento di cui armarsi; si armano di queste parole, trattandole come un capitale con cui assicurarsi una vita e ottenere qualcosa senza offrire nulla in cambio. Si limitano a predicare dottrine, ma non hanno mai messo in pratica quelle parole. Che razza di persone sono quelle che continuano a predicare parole e dottrine pur non avendo mai seguito la via di Dio? Sono farisei ipocriti. Quel poco di presunto buon comportamento e di buoni modi di esprimersi, e quel poco a cui hanno rinunciato e che hanno speso, sono interamente forzati; tutti questi sono solo atti che mettono in scena. Sono del tutto falsi; tutte quelle azioni sono finzioni. Nel cuore di queste persone non c’è la minima riverenza nei confronti di Dio, e non posseggono nemmeno una vera fede in Dio. Per di più, sono annoverabili tra i miscredenti. Se le persone non perseguono la verità, allora percorreranno questo tipo di cammino, e diventeranno farisei. Non è spaventoso? In quale luogo si riuniscono i farisei? È un mercato. Agli occhi di Dio, questa è religione; non è la Chiesa di Dio, né un luogo in cui Egli viene adorato. Così, se le persone non perseguono la verità, allora non importa quante parole letterali e dottrine superficiali sulle affermazioni di Dio apprendano, non servirà comunque a nulla.

Tratto da “Sei indicatori di crescita nella vita” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Come si manifestava principalmente l’ipocrisia dei farisei? Essi si limitavano ad analizzare la Sacra Scrittura e non cercavano la verità. Quando leggevano le parole di Dio, non pregavano e non cercavano; studiavano, invece, le parole di Dio, studiavano quello che Dio diceva e faceva e trasformavano così le Sue parole in una specie di teoria, in una dottrina che insegnavano agli altri. Ecco cos’è analizzare le parole di Dio. Quindi, perché lo facevano? Che cosa analizzavano? Ai loro occhi, queste non erano le parole di Dio, non erano espressione di Dio e tanto meno erano la verità, ma erano piuttosto una forma di erudizione. Tale erudizione, ai loro occhi, doveva essere tramandata, doveva essere divulgata, e solo in questo modo si potevano diffondere la via di Dio e il Vangelo. Questo è quanto chiamavano “predicare” e il sermone che pronunciavano rappresentava la teologia.

[…] I farisei trattavano la teologia e la teoria di cui erano maestri come un tipo di conoscenza, come uno strumento per condannare le persone e valutare se avessero ragione o torto. La usarono persino contro il Signore Gesù e fu così che Egli venne condannato. La loro valutazione delle persone e il modo in cui le trattavano non si basavano mai sull’essenza delle persone, o sulla correttezza o falsità di quello che dicevano e tanto meno sulla fonte o la provenienza delle loro parole. Essi, semplicemente, condannavano e valutavano le persone sulla base di parole e dottrine intransigenti di cui erano maestri. E così, sebbene questi farisei sapessero che ciò che il Signore Gesù faceva non era peccato e non contravveniva alla legge, Lo condannarono comunque, perché quello che il Signore Gesù diceva pareva in contrasto con la conoscenza e l’erudizione di cui erano maestri e con la teoria teologica che esponevano. E i farisei non volevano allentare la presa su queste parole ed enunciati; si aggrappavano a questa conoscenza e non intendevano lasciarla andare. Quale fu l’unico esito possibile, alla fine? Si rifiutarono di riconoscere che il Signore Gesù era il Messia che sarebbe venuto, o che c’era verità in quello che il Signore Gesù diceva e tanto meno che quello che il Signore Gesù faceva era in accordo con la verità. Trovarono alcune accuse infondate per condannare il Signore Gesù, ma di fatto, nel loro cuore, sapevano se questi peccati per cui Lo condannavano fossero tali o meno? Lo sapevano. Allora perché Lo condannarono comunque in questo modo? (Non volevano credere che il Dio sommo e potente che avevano in mente potesse essere il Signore Gesù, con la sua immagine di un qualunque Figlio dell’uomo.) Non volevano accettare questo fatto. E qual era il motivo del loro rifiuto di accettarlo? Non era forse una specie di tentativo di ragionare con Dio su questo? Ciò che intendevano dire era: “Dio potrebbe fare questo? Se Dio Si incarnasse, certamente dovrebbe nascere da un alto lignaggio. Inoltre, dovrebbe accettare l’insegnamento di scribi e farisei, acquisire tale conoscenza e leggere molte Sacre Scritture. Solo dopo aver acquisito questa conoscenza può fregiarsi del titolo di ‘incarnazione’”. Essi credevano le seguenti cose riguardo al Signore Gesù: “In primo luogo, Tu non sei qualificato in questo senso, perciò Tu non sei Dio; in secondo luogo, senza questa conoscenza Tu non puoi compiere l’opera di Dio e, tanto meno, essere Dio; in terzo luogo, Tu non puoi compiere la Tua opera fuori dal tempio; ora, Tu non sei al tempio, sei sempre tra i peccatori, perciò l’opera che compi è fuori dall’ambito dell’opera di Dio”. Da dove proveniva il fondamento della loro condanna? Dalla Sacra Scrittura, dalla mente dell’uomo e dall’educazione teologica che avevano ricevuto. Poiché erano colmi di nozioni, fantasie e conoscenza, credevano che questa sapienza fosse giusta, che fosse la verità, che fosse il fondamento di tutto e che Dio non potesse mai contraddire queste cose. Cercavano la verità? No. Quello che cercavano erano le loro stesse nozioni e fantasie e le loro stesse esperienze, e tentavano di usare queste per definire Dio e determinare se Egli avesse ragione o torto. Quale fu il risultato di ciò, alla fine? Essi condannarono l’opera di Dio e Lo misero in croce.

Tratto da “Sono malvagi, insidiosi e ingannevoli (Parte terza)” in “Smascherare gli anticristi”

In Israele, “fariseo” era una sorta di titolo. Perché invece adesso è un’etichetta? È così perché i farisei sono diventati rappresentativi di un genere di persone. Quali sono le caratteristiche di questo genere di persone? Sono persone che intonano slogan, sono abili a fingere, a infiocchettare, a celare il loro vero io, e affettano una grande nobiltà, grande santità e rettitudine, grande correttezza e onore. Ne consegue che non praticano minimamente la verità. Come agiscono? Leggono la Scrittura, predicano, insegnano agli altri a fare il bene e a non fare il male, a non resistere a Dio, e si comportano bene di fronte agli altri, ma rubano le offerte alle loro spalle. Il Signore Gesù una volta disse che filtrano il moscerino e ingoiano il cammello. Significa che in apparenza tutto il loro comportamento sembra buono: intonano slogan con ostentazione, danno voce a nobili teorie e le loro parole suonano piacevoli, ma le loro azioni sono un caos disordinato, del tutto opposte a Dio. I loro comportamenti e il loro aspetto esteriore sono tutta una finzione, una frode; in cuor loro, non hanno il minimo amore per la verità, né per le cose positive. Sono stufi della verità, stufi di tutto ciò che viene da Dio e stufi delle cose positive. Che cosa amano? Amano la giustizia e la rettitudine? (No.) Da cosa si capisce che non amano queste cose? (Il Signore Gesù diffuse il Vangelo del Regno dei Cieli ed essi non solo rifiutarono di accoglierlo, ma lo condannarono.) In mancanza della loro condanna, lo si sarebbe potuto mai capire? Prima che il Signore Gesù venisse per compiere la Sua opera, cosa vi avrebbe indicato che costoro non amavano la giustizia e la rettitudine? Non sareste stati in grado di capirlo, vero? Tutto il loro comportamento è una finzione, e usano questa messa in scena della buona condotta per defraudare gli altri della loro fiducia. Non è forse ipocrisia e inganno? Gli ingannatori di questa fatta possono amare la verità? Qual è lo scopo nascosto di questa loro buona condotta? Per un verso, il loro obiettivo è imbrogliare gli altri; per l’altro verso, è ingannarli, accattivarseli ed essere adorati da loro, ricevendo, in ultima istanza, delle ricompense. Quanto saranno astute le loro tecniche per mettere a segno un così grande raggiro? Dunque, le persone di questo genere amano la giustizia e la rettitudine? Certo che no. Amano il prestigio, amano la fama e la fortuna, e desiderano ricevere ricompense. Non mettono affatto in pratica le parole di Dio intese a insegnare alle persone. Non ne vivono neanche la minima parte; si limitano a camuffarsi e presentarsi bene per ingannare le persone e accattivarsele, per consolidare il prestigio e la reputazione. Una volta assicurate queste cose, le usano per procurarsi capitale e una fonte di reddito. Non è una cosa spregevole? In tutti questi loro comportamenti si può vedere che la loro essenza è non amare la verità, perché non la mettono mai in pratica. Qual è il segno del fatto che non mettono in pratica la verità? Il segno principale è questo: il Signore Gesù venne per compiere la Sua opera e tutto ciò che diceva era giusto, tutto ciò che diceva era la verità. E loro come reagivano? (Non l’accettavano.) Non accettavano le parole del Signore Gesù perché pensavano che fossero sbagliate o non le accettavano pur sapendo che erano giuste? (Non le accettavano pur sapendo che erano giuste.) E cosa potrebbe esserne la causa? Non amano la verità e aborrono le cose positive. Tutto quello che il Signore Gesù disse era corretto, privo di errori; e, sebbene non riuscissero a trovare nelle parole del Signore Gesù alcun difetto da usare contro di Lui, Lo condannarono e poi congiurarono: “FateLo crocifiggere. O Lui o noi”. In questo modo, si misero contro il Signore Gesù. Benché non credessero che il Signore Gesù fosse il Signore, Lui era una brava persona che non aveva infranto né le leggi giuridiche né le leggi di Jahvè[a]; perché allora condannarono il Signore Gesù? Perché Lo trattarono così? Lo si vede dalla perfidia e crudeltà di queste persone: sono estremamente malvagie! Il volto malvagio che rivelano i farisei non potrebbe essere più diverso dal loro camuffamento da persone gentili. Molti non riescono a discernere tra il loro vero volto e la falsità, ma la manifestazione e l’opera del Signore Gesù li smascherarono tutti. Come sono bravi i farisei a camuffarsi, come sembrano gentili esteriormente: se i fatti non fossero stati rivelati, nessuno riuscirebbe a vederli per quello che sono.

Tratto da “La parte più importante del credere in Dio è mettere in pratica la verità” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Note a piè di pagina:

a. Il testo originale non contiene le parole “di Jahvè”.

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