Fare tesoro delle parole di Dio è il fondamento della fede in Dio

Prima ascoltiamo un inno delle parole di Dio: “Segui le parole di Dio e non potrai perderti.”

1 Dio spera che voi sappiate nutrirvi e dissetarvi in maniera indipendente e vivere sempre alla luce della presenza di Dio e che nel vostro modo di vivere non abbandoniate mai le parole di Dio; soltanto allora potrete essere saturi delle parole di Dio. In ogni parola e in ogni atto sarai certamente guidato dalle parole di Dio. Se autenticamente ti avvicini a Dio in tale misura, sarai sempre in grado di comunicare continuamente con Dio, e niente di ciò che farai sfocerà nella confusione né ti lascerà smarrito. Sarai decisamente in grado di avere Dio dalla tua parte, di agire sempre secondo la parola di Dio.

2 Di fronte a tutte le persone, le questioni e le cose che incontrerai, la parola di Dio ti apparirà in ogni momento, guidandoti ad agire secondo la Sua volontà. Fa’ tutto nella parola di Dio, e Dio ti indicherà la strada in ogni tua azione; non ti smarrirai mai, e sarai in grado di vivere in una nuova luce, con illuminazioni sempre crescenti e più nuove. Non puoi rimuginare su cosa fare basandoti sulle nozioni umane; dovresti sottometterti alla guida della parola di Dio, avere un cuore puro, stare in silenzio davanti a Dio e riflettere di più. Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero.

3 Abbi fede nel fatto che Dio è il tuo onnipotente. Il tuo anelito verso Dio deve essere smisurato, devi ricercare con ardente fervore e rifiutare i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana. Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore. Collabora attivamente con Dio e liberati delle tue resistenze interiori.

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Avete appena ascoltato l’inno “Segui le parole di Dio e non potrai perderti”. Dopo averlo fatto, avete ricevuto qualche illuminazione o dei percorsi di pratica? Quali parole vi hanno ispirato e illuminato? “Segui le parole di Dio e non potrai perderti”: queste parole sono corrette? Sono la verità? (Sì.) Quali versi di questo inno trovate particolarmente utili per la vostra esperienza nella vita reale? Iniziate a leggere dal verso: “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci”. (“Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero. Abbi fede nel fatto che Dio è il tuo onnipotente. Il tuo anelito verso Dio deve essere smisurato, devi ricercare con ardente fervore e rifiutare i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana. Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore. Collabora attivamente con Dio e liberati delle tue resistenze interiori”.) Quali versi di questo estratto offrono un percorso di pratica? Quali di essi sono principi di pratica che Dio ha trasmesso all’uomo per affrontare le situazioni nella vita reale? Riuscite a individuarli? In tutti i giornali, le riviste e i vari libri che leggono, le persone trovano parti che ritengono degne di attenzione. Quali sono queste parti? Le parti che a loro interessano, che considerano più importanti e che forniscono informazioni di rilievo di cui è necessario essere al corrente nella vita quotidiana. Allora, quali parti di questo passo della parola di Dio sono degne di attenzione? Quali stabiliscono le richieste che Dio fa alle persone? Quali contengono i principi che, secondo quanto specificato da Dio, le persone devono praticare e rispettare quando affrontano le situazioni della vita quotidiana? Riuscite a capire quali sono? (Non molto bene.) Rileggetelo. (“Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero. Abbi fede nel fatto che Dio è il tuo onnipotente. Il tuo anelito verso Dio deve essere smisurato, devi ricercare con ardente fervore e rifiutare i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana. Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore. Collabora attivamente con Dio e liberati delle tue resistenze interiori”.) Capite il significato di ogni verso di questo passo? (Sì.) Questo passo è scritto con parole semplici che si capiscono facilmente. Non è astratto. È facile capire il significato letterale di queste parole, quindi qual è il principio che contengono? Riuscite a individuarlo quando le leggete? Cos’è un principio? Parlando più in generale, le parole di Dio e le verità sono principi. Tuttavia, dicendolo in questo modo, sembra un concetto vuoto e anche un po’ astratto. Per essere più specifici, un principio è il percorso e il criterio di pratica che una persona dovrebbe avere nel fare le cose. Questo è ciò che chiamiamo principio. Quindi, qual è il principio in questo passo? Per essere precisi, questo passo contiene un percorso di pratica. Dio ha già detto alle persone come praticare e come agire quando succede loro qualcosa. Rileggete questo passo e ascoltate attentamente le parole. (“Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero. Abbi fede nel fatto che Dio è il tuo onnipotente. Il tuo anelito verso Dio deve essere smisurato, devi ricercare con ardente fervore e rifiutare i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana. Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore. Collabora attivamente con Dio e liberati delle tue resistenze interiori”.) Tutti avete letto questo passo tre volte. Vi ha colpito in qualche modo? Dopo averlo letto tre volte, avvertite qualcosa di diverso rispetto a quando ascoltate l’inno senza prestare molta attenzione, come fate normalmente? (Sì.) In questo passo, quali principi di pratica riuscite a trovare e a comprendere? Qual è l’aspetto della verità che Dio espone qui? Questo aspetto della verità è relativo a un principio di pratica, ma qual è esattamente il principio qui? Che tipo di questioni reali tocca? Il primo verso tocca una questione reale: parla delle cose che non capisci. Tra queste cose che non capisci vi sono questioni riguardanti la verità, la tua pratica, il cambiamento dell’indole, i problemi riguardanti il tuo ambito di lavoro e gli stati personali che sperimenti mentre adempi al tuo dovere oltre alla questione di come discernere l’essenza delle persone e così via. Sono cose che effettivamente si verificano intorno a te, e tu le hai viste e sentite. Tuttavia, non comprendi l’essenza di queste questioni né le verità che esse toccano, e ancor meno conosci il percorso di pratica e i principi che sono implicati. Naturalmente, non sai neanche qual è la volontà di Dio al proposito, e altre cose del genere. Quando una persona non capisce, non sa o non vede con chiarezza queste cose, esse diventano le sue maggiori difficoltà, che andrebbero risolte basandosi sulle parole di Dio: “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci; porta più spesso tali questioni davanti a Dio”. Ci sono molte cose che non capisci, sia nel mondo esterno che nella casa di Dio. Poiché non le capisci, cosa dovresti fare? Innanzitutto devi cercare la verità e vedere cosa si dice e quali verità principi si possono trovare nella parola di Dio. Devi riflettere attentamente, leggendo le parole di Dio molte volte. Prima trova la realtà della verità, poi capisci cosa esige Dio da te, e successivamente determina quali sono i principi per mettere in pratica la verità: in questo modo ti sarà facile capire la verità. Questo è il processo di lettura delle parole di Dio per cercare la verità. Riesci a capire quello che ho detto? (Sì.) Dio ha predisposto il tuo ambiente e le persone, gli eventi e le cose intorno a te. Dunque, qual è l’atteggiamento di Dio verso tutto questo? Puoi vederlo nella Sua parola. Dio ti dice di non affannarti a cercare soluzioni, di non precipitarti a definire le cose, a emettere verdetti o a dare giudizi. Questo perché? Perché tu ancora non comprendi l’evento che Dio ha predisposto per te. Cosa significa quando Dio ti dice di non agire frettolosamente? Significa che tale evento si è verificato, che Dio lo ha posto davanti a te e ti ha collocato in quell’ambiente, e il Suo atteggiamento è molto chiaro. Egli ti dice: “Non ho fretta di farti comprendere pienamente cosa sta succedendo in questa situazione. Non ho fretta di farti emettere immediatamente un verdetto, esprimere una tua conclusione o proporre qualunque tipo di soluzione al riguardo”. La questione non ti è familiare e non la comprendi, è qualcosa che non ti è mai successo prima, una lezione che non hai ancora imparato; inoltre, non hai conoscenze esperienziali né istruzioni al riguardo e non l’hai mai sperimentata prima, perciò Dio non ha fretta di vederti dare una risposta al riguardo. Alcune persone chiedono: “Visto che è stato Dio a predisporre questo ambiente, perché non ha fretta di vederne i risultati?” Anche in questo è insita la Sua volontà. L’obiettivo di Dio nel predisporre gli ambienti non è far sì che tu produca rapidamente un giudizio teorico o una conclusione teorica al riguardo. Dio vuole che tu sperimenti tale ambiente ed evento e vuole che tu comprenda le persone, gli eventi e le cose che ne fanno parte, così da poter imparare una lezione di sottomissione a Lui. Una volta che avrai acquisito tale comprensione ed esperienza personale, quell’evento per te sarà sensato, per te avrà un grande significato e valore. Alla fine, dopo aver sperimentato questo, ciò che avrai acquisito non sarà una teoria, né una nozione, né una fantasia, né un giudizio e nemmeno una conoscenza esperienziale o una lezione riassunta dall’uomo ma un’esperienza di prima mano, personale, e una vera conoscenza al riguardo. Questa conoscenza sarà vicina alla verità o sarà in accordo con la verità. Facendo queste esperienze sarai in grado di vedere che l’atteggiamento di Dio verso l’uomo è molto chiaro ed è espresso in modo facilmente comprensibile. Dal Suo punto di vista, Dio non ha fretta di vederti rispondere o reagire rapidamente: vuole che tu sperimenti questo ambiente. Questo è il Suo atteggiamento. E, poiché questo è il Suo atteggiamento, Egli ha una richiesta e uno standard per l’uomo. Questo standard è un principio che le persone dovrebbero mettere in pratica. Cos’è un principio della pratica? È l’insieme dell’approccio, del metodo e dei mezzi che impieghi quando ti trovi di fronte a uno specifico evento. Quando comprendi la volontà e l’atteggiamento di Dio riguardo a un evento, dovresti mettere in pratica ciò che Dio ti richiede. E cosa ti richiede Dio? Egli ha detto: “Non affannarti a cercare soluzioni”. Questo “Non affannarti a cercare soluzioni” si colloca in un determinato contesto. Quindi, perché Dio pone tale richiesta e tale standard all’uomo? Vi è chiaro questo punto? È perché sei una persona ordinaria. Non sei un superuomo, il tuo modo di pensare è quello di una persona normale. Sei un individuo nella media. Che tu viva fino a quaranta, cinquanta o persino ottant’anni non ha importanza: continuerai comunque a crescere. Non resti come sei nato per sempre. Le tue esperienze attuali, la tua conoscenza esperienziale, ciò che comprendi, le cose che vedi e senti, le tue esperienze di vita e così via, tutto questo, sommato a tutte le cose che sai e comprendi nel cuore e nella mente, è il risultato cumulativo di anni di affinamento. Questo si chiama normale umanità. È il processo di crescita umana normale stabilito da Dio per l’uomo ed è un’espressione della normale umanità. Quindi, quando ti trovi di fronte a qualcosa che non comprendi, a qualcosa che non ti è familiare, Dio non esige che tu dia una risposta veloce e reagisca a tal cosa molto rapidamente come se fossi un robot. Dato che un robot immette tutte le informazioni nella sua memoria all’istante, quando gli chiedi una risposta esso risponde dopo aver fatto un’unica ricerca, a patto che la risposta sia presente nella sua memoria. Non è lo stesso per le persone normali. Anche quando hanno già sperimentato qualcosa, tale esperienza non è necessariamente archiviata nella loro memoria. Quando si tratta di persone sono solo le cose riconducibili alla normale umanità, come la conoscenza esperienziale, le esperienze, l’esperienza di vita e la vera conoscenza di prima mano, a separarle dal superuomo, dal robot e dall’essere umano che ha poteri speciali.

Dio ha stabilito i requisiti e gli standard per le persone basandosi su ciò di cui hanno bisogno e che dovrebbero possedere gli individui con normale umanità e ha indicato un percorso di pratica. Qual è questo percorso di pratica? Non affannarsi a cercare soluzioni a ciò che non si capisce. Questo ti dice che è inutile che ti precipiti a trovare soluzioni. Perché è così? Non sei che una persona ordinaria. Sebbene tu possa avere un po’ di conoscenza esperienziale e di comprensione maturate grazie alle tue esperienze precedenti, se in futuro dovesse succedere di nuovo la stessa cosa non è detto che saresti in grado di cogliere pienamente la volontà di Dio, di praticare in totale conformità con la verità o di ottenere il massimo punteggio. Questo è ancor meno probabile quando si tratta di cose che non comprendi dunque, in tali circostanze dovresti avere ancor meno fretta di trovare una soluzione. Cosa suggerisce alle persone la direttiva di non affannarsi a cercare soluzioni? Serve a far sì che le persone capiscano la normale umanità. Questa non è eccezionale, straordinaria o speciale. L’intendimento, la conoscenza esperienziale, la consapevolezza e la comprensione di varie cose, oltre alle opinioni sull’essenza dei vari tipi di individui, tutto ciò viene acquisito dall’uomo tramite le sue esperienze di vari ambienti, persone, eventi e cose. Questa è una normale umanità. In essa non vi è nulla di trascendente, ed è un ostacolo al di là del quale non si può saltare. Se tu volessi andare oltre queste leggi che Dio ha fatto per l’uomo, non sarebbe normale. Da un lato dimostrerebbe solo che non sai cos’è una normale umanità. Dall’altro, rivelerebbe la tua eccessiva arroganza e mancanza di praticità. Dio ha detto alle persone di non affannarsi a cercare soluzioni a ciò che non comprendono. Poiché sei una persona normale, hai bisogno che Dio predisponga più ambienti per te affinché tu possa sperimentare, comprendere e riconoscere la corruzione dell’uomo che in tali ambienti si rivela e comprendere anche la volontà di Dio attraverso tali persone, eventi e cose. Questo è ciò che dovrebbero fare le persone con normale umanità. Dunque, qual è il percorso di pratica che si può trovare in “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci”? (Non affannarsi a cercare soluzioni.) Quando capita una situazione che non si riesce a vedere con chiarezza né a comprendere, quando non la si è mai vissuta né concepita in precedenza e quando non si riesce neanche a immaginare come la si potrebbe risolvere affidandosi alle nozioni umane, cosa si dovrebbe fare? Qual è il principio che Dio esige si applichi? (Non affannarsi a cercare soluzioni.) Questo è ciò che Dio esige da te, quindi come dovresti praticare? Con quale atteggiamento dovresti affrontare cose del genere? Quando qualcuno che possiede una normale umanità si imbatte in cose che non riesce a vedere con chiarezza né a comprendere e di cui non ha esperienza, o addirittura in situazioni in cui è del tutto impotente, dovrebbe innanzitutto adottare un atteggiamento adeguato e dire: “Non capisco, non riesco a vedere con chiarezza e non ho mai sperimentato questo tipo di cosa, né so cosa fare. Sono solo una persona ordinaria, quindi ci sono dei limiti a ciò che posso raggiungere. Non bisogna vergognarsi di essere incapaci di vedere con chiarezza o di capire alcune cose, e certamente non bisogna vergognarsi di non avere esperienze al riguardo”. Quando arrivi a renderti conto che non bisogna vergognarsi di questo, la questione è finita lì? Il problema sarà stato risolto? Non preoccuparsi di coprirsi di vergogna è solo una comprensione e un atteggiamento che le persone possono adottare riguardo a cose del genere. Non è lo stesso che praticare conformemente ai requisiti di Dio. Allora come si fa a praticare conformemente a essi? Diciamo che pensi fra te e te: “Non ho mai sperimentato questo tipo di cosa prima d’ora, e non ci vedo chiaro. Non so cosa significa la disposizione di tale ambiente da parte di Dio né quale esito esso dovrebbe raggiungere. Non so neanche qual è l’atteggiamento di Dio. Pertanto, non vedo la necessità di preoccuparmi al riguardo. Lascerò che faccia il suo corso e la ignorerò”. Cosa pensi di un atteggiamento del genere? È l’atteggiamento di chi cerca la verità? È l’atteggiamento di chi pratica conformemente alla volontà di Dio? È l’atteggiamento di chi segue la parola di Dio? (No.) Altre persone, imbattendosi in una situazione del genere, pensano fra sé e sé: “Non riesco a vedere con chiarezza né a comprendere questa questione, e non mi è mai capitata prima. Non se ne è mai parlato alle lezioni che ho seguito all’università. Ho una laurea, un dottorato e ho anche insegnato con il titolo di professore. Se non riesco a capirla io, chi potrebbe farlo? Non sarebbe troppo imbarazzante far sapere a tutti che non riesco a vederci chiaro e non ne ho esperienza? Non mi guarderebbero tutti dall’alto in basso? No, non posso ammettere che è qualcosa che non vedo con chiarezza. Devo dire: ‘Riguardo alle questioni di questo genere riferitevi alla parola di Dio, cercate e troverete la risposta’. Preferirei morire piuttosto che ammettere di non riuscire a vedere con chiarezza o a comprendere questa questione”. Cosa pensate di questo atteggiamento? (Non è buono.) Chi si credono di essere queste persone? Si credono dei santi, degli individui perfetti. Pensano: “Possibile che esista davvero qualcosa che io, rispettabile studente universitario, accademico rinomato, laureato e dottore, personaggio grande e famoso, non riesco a comprendere o a vedere con chiarezza? Impossibile! E, anche se così fosse, sarebbe qualcosa che nessuno di voi potrebbe comprendere, quindi non è un problema. Anche se non riuscissi a vederci chiaro, di sicuro non ve lo farei sapere. ‘Non riesco a vederci chiaro’, ‘Non capisco’, ‘Non riesco’: parole così non dovranno mai uscire dalle mie labbra!” Un individuo del genere che tipo di persona è? (Una persona arrogante.) È una persona arrogante e presuntuosa che non ha ragionevolezza. Se un individuo del genere legge le parole “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci”, ottiene forse un percorso di pratica? Riceve una scintilla d’ispirazione? Se la risposta è no, per tale persona leggere queste parole sarà stato del tutto inutile. Queste parole sono scritte in modo chiaro e sono facilmente comprensibili, quindi perché non riesce a capirle? Tutti quegli anni passati a studiare e a imparare parole non ti sono serviti a niente. Se non riesci nemmeno a comprendere queste parole semplici e dirette, sei davvero un buono a nulla!

Ora riprendiamo in considerazione il percorso di pratica contenuto nel verso “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci”. Innanzitutto dovresti adottare l’atteggiamento di non affannarti a cercare soluzioni; al contrario; dovresti riconoscere per prima cosa ciò che possono raggiungere le capacità insite in te, riconoscere cos’è la normale umanità e comprendere cosa intende Dio quando ne parla. Dovresti comprendere cosa intende Dio veramente quando dice che non vuole che le persone siano superuomini o individui trascendenti e straordinari e che vuole solo che siano persone normali. Prima devi capire queste cose. È inutile fingere di sapere cose che non capisci. Per quanto tu finga altrimenti, non le saprai comunque. Anche se riesci a farla franca con chiunque altro, non puoi ingannare Dio. Quando ti capitano cose del genere, se non le capisci, limitati a dire che non le capisci. Devi avere un atteggiamento sincero e un cuore pio e permettere a chi ti sta intorno di vedere che ci sono cose che non conosci e che non riesci a vedere con chiarezza, cose che non hai sperimentato in passato, e che sei solo una persona ordinaria, non diversa da chiunque altro. In questo non c’è nulla di cui vergognarsi. È una manifestazione di una normale umanità, e devi accettare questo fatto. Dopo averlo accettato, che fai? Parlane a tutti, dicendo: “Questa cosa non mi è mai capitata prima, non riesco a vederci chiaro e non so che fare. Sono proprio come voi, anche se è possibile che vi superi in un ambito: ho visto la luce e ho trovato il percorso di pratica nelle parole di Dio, ho speranza e so come praticare”. Dove sta questa speranza? Sta nelle parole di Dio: “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”. Ecco cosa significa prendersi a cuore la questione e portarla di tanto in tanto davanti a Dio per ricercare al riguardo. Devi prenderti a cuore la questione, trasformarla in una sorta di onere di cui devi farti carico per comprendere la volontà di Dio che in essa si cela e per comprendere la verità, devi farla diventare una tua responsabilità, la direzione e l’obiettivo della tua ricerca. Se pratichi in questo modo ti presenterai davanti a Dio, sarai in grado di risolvere il tuo problema e sarai entrato nella realtà di queste parole. Come dovresti praticare questo, nello specifico? Devi presentarti al cospetto di Dio per pregare e cercare, e dovresti anche trovare opportunità di parlare di questa questione mentre condividi alle riunioni, e di condividere e di riflettere al riguardo con tutti. “Porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”. Il tuo cuore deve essere puro e sincero. Non devi fare le cose tanto per farle né agire in modo superficiale, e devi essere convinto di ciò che dici. Devi assumerti un fardello riguardo a questa questione e avere un cuore che ha fame e sete di giustizia, voler comprendere la volontà di Dio in questa questione e vedere con chiarezza l’essenza di questa questione, e al contempo voler risolvere i problemi e la confusione che le persone affrontano quando si imbattono in questa questione oltre ai problemi come la tua indole corrotta o i tuoi vari stati anormali. “Porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero.” Questo è un percorso di pratica completo che Dio ha espresso per l’uomo. Cosa emerge da questo verso? Che l’obiettivo di Dio nel predisporre gli ambienti per l’uomo è da un lato permettere alle persone di sperimentare varie cose in una moltitudine di modi, di trarne degli insegnamenti, di entrare nelle varie verità realtà contenute nella parola di Dio e di arricchire le loro esperienze, e aiutarle ad acquisire una comprensione più completa e sfaccettata di Dio, di sé stesse, del loro ambiente e del genere umano. Dall’altro lato, orchestrando alcuni ambienti speciali e predisponendo alcune lezioni speciali per loro, Dio vuole che le persone mantengano un normale rapporto con Lui. In tal modo le persone si presentano al Suo cospetto più spesso piuttosto che vivere in uno stato di ateismo dicendo di credere in Dio ma agendo in un modo che non ha nulla a che fare né con Dio né con la verità, cosa che causerà problemi. Pertanto, negli ambienti predisposti da Dio, le persone vengono di fatto portate da Dio Stesso al Suo cospetto pur essendo passive e riluttanti. Questo dimostra le buone intenzioni di Dio. Quanto più ti manca la comprensione riguardo a una certa questione, tanto più dovresti avere un cuore pio e che teme Dio, e presentarti frequentemente al Suo cospetto per ricercare la Sua volontà e la verità. Quando non capisci qualcosa, hai bisogno dell’illuminazione e della guida di Dio. Quando ti trovi di fronte a cose che non comprendi, devi chiedere a Dio di operare di più in te. Queste sono le Sue buone intenzioni. Più ti presenti davanti a Dio, più il tuo cuore sarà vicino a Lui. E non è forse vero che più il tuo cuore è vicino a Dio, più Egli dimorerà in esso? Più Dio è presente nel cuore di una persona, migliori saranno la sua ricerca, il cammino che percorre e lo stato che ha nel cuore. Più intimo è il tuo rapporto con Dio, più ti sarà facile presentarti spesso al Suo cospetto per offrire il tuo cuore sincero e più la tua fede in Lui diventerà autentica. Al contempo la tua vita, le tue azioni e la tua condotta verranno moderate. Come si genera tale moderazione? Si genera quando le persone pregano Dio spesso, cercano la verità e accettano l’esame di Dio. Questa è la cosa più importante. Quindi, in quale contesto e a quali condizioni una persona riesce ad accettare l’esame di Dio? (Quando ha un normale rapporto con Dio.) Esatto: quando ha un normale rapporto con Dio. Se hai un normale rapporto con Dio, non significa forse che Dio è nel tuo cuore e che Gli sei molto vicino? Significa che Dio ha sempre un posto nel tuo cuore, che occupa un posto eminente nel tuo cuore. Di conseguenza penserai sempre a Dio, penserai alla Sua parola, penserai alla Sua identità ed essenza, penserai alla Sua sovranità e penserai a tutto ciò che è Suo. Per usare una frase fatta, il tuo cuore sarà “pieno fino all’orlo” di Dio, e Dio avrà un posto di spicco nel tuo cuore. Se il tuo cuore si sarà riempito di Dio avrai un normale rapporto con Lui, sarai in grado di accettare il Suo esame e al contempo avrai anche un cuore timorato di Dio. Solo allora sarai in grado di agire con moderazione. “Porta più spesso tali questioni davanti a Dio” è una frase semplice, ma contiene molti livelli di significato. Contiene le intenzioni di Dio per l’umanità e l’atteggiamento con cui Dio richiede alle persone di agire, e trasmette al contempo i requisiti che Dio ha nei confronti del genere umano. E quindi, quali sono i requisiti di Dio riguardo al genere umano? Non arrenderti, non fuggire, non adottare un atteggiamento indifferente nei confronti delle cose che ti capitano. Cosa dovresti fare se ti trovi ad affrontare qualcosa che non capisci e che non riesci a vedere con chiarezza, oppure che non riesci a superare o che addirittura ti indebolisce? Non affannarti a cercare soluzioni. Dio non spinge le persone al di là delle loro abilità. Dio non richiede mai alle persone di fare cose che sono al di là della portata delle capacità umane. Tutte le cose che Dio ti fa fare e che esige da te possono essere raggiunte, ottenute e portate a termine da persone con normale umanità. Pertanto, le richieste e gli standard stabiliti da Dio per l’uomo non sono assolutamente vuoti o vaghi. I requisiti di Dio per l’uomo non sono nient’altro che uno standard che copre la portata di ciò che le persone con normale umanità possono raggiungere. Se segui sempre le tue fantasie e vuoi essere migliore, superiore e più capace degli altri, se vuoi sempre fare meglio degli altri, hai frainteso ciò che intende Dio. Le persone arroganti e presuntuose sono spesso così. Dio dice di non affannarsi a cercare soluzioni, dice di cercare la verità e di agire secondo i principi, ma le persone arroganti e presuntuose non considerano attentamente questi requisiti da parte di Dio; insistono invece a cercare di realizzare le cose con un impeto di forza ed energia, di fare le cose in modo bello e ordinato e di superare chiunque altro in un batter d’occhio. Vogliono essere dei superuomini e si rifiutano di essere individui ordinari. Questo non è forse andare contro le leggi della natura che Dio ha stabilito per l’uomo? (Sì.) Ovviamente, non si tratta di persone normali. Sono prive di normale umanità e troppo arroganti. Non tengono conto delle richieste alla portata della normale umanità espresse da Dio per il genere umano. Non tengono conto degli standard stabiliti da Dio per il genere umano ai quali sono in grado di attenersi le persone con normale umanità. Pertanto, disprezzano i requisiti di Dio e pensano: “Dio esige troppo poco. Com’è possibile che i credenti in Dio siano persone normali? Devono essere persone straordinarie, individui che trascendono e superano le persone normali. Devono essere personaggi grandi e rinomati”. Non tengono conto delle parole di Dio poiché ritengono che, pur essendo corrette e la verità, siano troppo comuni e ordinarie, quindi le ignorano e le guardano dall’alto in basso. Ma è esattamente in queste parole normali e ordinarie, tanto disprezzate dai cosiddetti superuomini e dai grandi personaggi, che Dio indica i principi e i percorsi ai quali le persone dovrebbero attenersi e che dovrebbero praticare. Le parole di Dio sono molto sincere, oggettive e pratiche. Non esigono affatto grandi cose dalle persone. Sono tutte cose che le persone possono e dovrebbero realizzare. Finché hanno un po’ di normale ragionevolezza, le persone non dovrebbero costruire castelli in aria; al contrario, dovrebbero accettare le parole di Dio e la verità con i piedi ben piantati a terra, compiere bene i loro doveri, vivere di fronte a Dio e porre la verità come principio della loro condotta e delle loro azioni. Non dovrebbero essere oltremodo ambiziose. Leggendo il verso “porta più spesso tali questioni davanti a Dio”, le persone dovrebbero capire ancora di più che le parole di Dio sono la verità e che le verità sono i principi che dovrebbero mettere in pratica. A chi si riferisce qui la parola “persone”? Si riferisce agli individui normali che hanno normale razionalità e normale giudizio, che amano le cose positive e che capiscono cosa è oggettivo, cosa è pratico, cosa è comune e cosa è ordinario. Prendetevi un po’ di tempo per assaporare le parole “porta più spesso tali questioni davanti a Dio”. Pur essendo chiare e normali, queste parole descrivono qualcosa che chi possiede la ragione della normale umanità dovrebbe essere in grado di fare, e sono anche la verità principio che una persona con normale umanità dovrebbe mettere in pratica più di ogni altra cosa quando si imbatte in qualche difficoltà nella vita reale. Sono la verità più necessaria per chi possiede la ragione della normale umanità. Non sono affatto parole vuote. Avete cantato e ascoltato queste parole normali tante volte, ma nessuno di voi le ha considerate verità sulle quali riflettere con cura e condividere con attenzione. Così facendo, avete lasciato che queste preziose parole vi scivolassero via tra le dita. In realtà esse contengono la volontà di Dio per l’uomo e i solleciti, i moniti e le richieste che Dio gli rivolge. Il loro contenuto è vasto. Essendo senza cuore e irrazionali, le persone considerano queste parole delle parole normali; non ne fanno tesoro, non riflettono su di esse né le mettono in pratica. Alla fine, però, chi saranno i perdenti che soffriranno per non averlo fatto? Quelle stesse persone. Questa non è forse una lezione?

Per le persone normali è molto facile mettere in pratica le richieste che Dio espone in questo passo. Non vi è nulla di difficile o di estenuante in questa pratica, ed è una pratica efficace. In sostanza, può darti modo di crescere e progredire gradualmente. Ovvio che, dopo aver messo in pratica il principio “Non affannarti a cercare soluzioni; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”, farai progressi in termini di acquisizione della verità, di cambiamento dell’indole, di comprensione ottenuta dalle esperienze che fai nei vari ambienti, e così via. Quanto sono meravigliose queste parole! Se le persone hanno ragionevolezza e mettono in pratica queste parole di Dio, sotto la loro guida e la loro direzione arriveranno a conoscere qual è la Sua volontà nel predisporre i vari ambienti. Dopo un periodo di tempo, alla fine saranno in grado di raccogliere i frutti, acquisire esperienza e arrivare a comprendere la verità in quegli ambienti. Quando raccoglierai tali frutti, saprai perché Dio ha predisposto questi ambienti, qual è la Sua volontà, e cosa Dio vuole che le persone acquisiscano da tali ambienti. Inoltre, le deviazioni che le persone fanno, le battute d’arresto che sperimentano, le comprensioni distorte che nutrono, le idee irrealistiche che possiedono, le nozioni, e l’opposizione nei confronti di Dio che è sorta in loro, e così via, saranno tutte gradualmente smascherate e rivelate nel corso delle loro esperienze in tali ambienti. Indipendentemente dal fatto che queste cose siano positive o negative, un periodo di esperienza è necessario per vedere con chiarezza e comprendere ciò che viene smascherato e rivelato attraverso questi ambienti. Così si compie il vero significato delle parole di Dio “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci”. Detto altrimenti, quando Dio predispone qualcosa che non riesci a vedere con chiarezza o a comprendere, e che non hai già sperimentato, le cose che Dio vuole tu comprenda, acquisisca e sperimenti personalmente in tale situazione non si possono ottenere in appena un paio di giorni. Solo quando sarà trascorso del tempo, e con la direzione, l’illuminazione e la guida di Dio a ogni passo, acquisirai gradualmente una comprensione e otterrai dei risultati. Non è come ci si immagina: non comprendi tutto di punto in bianco grazie a un’illuminazione improvvisa, né sai cosa intende Dio grazie a un lampo d’ispirazione. Dio non fa cose del genere usando mezzi sovrannaturali; Egli non agisce in questo modo. È così che opera. Egli ti permette di sperimentare le cause e le conseguenze di una situazione, e tu gradualmente arrivi a renderti conto che “quindi, l’essenza di questo tipo di persona è così, e la realtà e l’essenza di quel tipo di cosa è così, e ciò adempie a tale verso della parola di Dio. Finalmente capisco cosa intendeva Dio quando ha detto quello. Finalmente capisco perché Dio ha detto tali cose a proposito di questioni come questa e persone come quella”. Dio ti permette di maturare tali consapevolezze attraverso le tue esperienze. Non ci vuole del tempo per rendersi conto di queste cose? (Sì.) La conoscenza che acquisisci e le verità che arrivi a comprendere attraverso un periodo di esperienza non sono dottrine o cose teoriche, ma sono le tue esperienze personali e le tue vere conoscenze. Questa è la verità realtà in cui entri. In questo sta ciò che causa e da cui scaturiscono le parole di Dio “Non affannarti a cercare soluzioni”. Quando ti permette di raccogliere i frutti dagli eventi che sperimenti, Dio non vuole che tu semplicemente ti sottoponga a un processo o impari una teoria, ma che tu acquisisca una comprensione, delle conoscenze, un punto di vista positivo e un metodo di pratica corretto. Sebbene questo passo contenga solo pochi versi e non riguardi molti contenuti, le richieste che Dio esprime al suo interno e i principi di pratica che dona alle persone per suo tramite sono molto importanti. Non si dovrebbero trattare le parole di Dio con lo stesso atteggiamento che si adotta nei confronti delle dottrine e delle conoscenze dell’uomo. Per mettere in pratica le parole di Dio è necessario essere in possesso dei principi. Ciò significa che bisogna avere un principio, un metodo da mettere in pratica quando ci si imbatte in un certo tipo di situazione. Ecco cosa significa mettere in pratica la verità. Questo è ciò che chiamiamo un principio. Pertanto, qui non si tratta solo di poche semplici parole. Sebbene il modo di esprimerle e di presentarle sia chiaro e accessibile, e sembrino molto dirette, e non siano ornate con un bel linguaggio elaborato, o termini eleganti, o locuzioni sofisticate, e non siano certamente espresse con un tono di condiscendenza, e siano più che altro sincere esortazioni e richieste espresse a tu per tu e a cuore aperto, in realtà trasmettono alle persone i principi e i percorsi di pratica più importanti.

Molte persone non prendono mai seriamente le parole più comuni pronunciate da Dio. Ritengono che solo le parole profonde e misteriose che Egli pronuncia siano le Sue parole. Questa non è forse una manifestazione di una comprensione distorta? Ogni frase delle parole di Dio è la verità. Che siano comuni o profonde, tutte le parole di Dio contengono verità e misteri, e ci vogliono anni di esperienza e una certa statura per comprenderle e conoscerle. Proprio come le parole di Dio belle e importanti contenute nell’inno che avete appena cantato: nessuno le prende seriamente. Sebbene siano state messe in musica e tutti le cantino da anni, nessuno ha mai trovato questo principio di pratica importantissimo che esse contengono. Anche se alcuni hanno nella loro coscienza la sensazione che le parole di Dio sembrino dire loro “Non affannarti a cercare soluzioni; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”, e sentono che si tratta di richieste di Dio alle persone, chi ha mai veramente messo in pratica queste parole, le ha mai implementate ed è mai entrato nella loro realtà nella propria vita reale? Qualcuno l’ha fatto? (No.) Nessuno l’ha fatto. Queste parole di Dio sono molto semplici, ma nessuno riesce a seguirle. Il che non rivela forse un problema essenziale? (Sì, rivela che le persone provano disgusto nei confronti della verità.) Qualcos’altro? (Queste parole pronunciate da Dio per noi sono molto pratiche. Sono tutte parole che esprimono dei principi. Ma non le abbiamo prese seriamente, non le abbiamo degnate di attenzione e non le abbiamo messe in pratica.) Allora, di solito come leggete le parole di Dio? (Quando leggiamo le parole di Dio, di solito diamo loro solo una rapida scorsa. Dopo averne compreso il significato letterale, andiamo avanti. Non capiamo qual è la volontà di Dio in tali parole né quali verità principi dovremmo mettere in pratica. Non abbiamo riflettuto attentamente su di esse per poterlo capire.) Avete risposto con alcune idee teoriche e ciò che dite sembra corretto, ma non avete fatto chiarezza sulla causa che sta alla radice di questo, e cioè che le persone non fanno tesoro della parola di Dio. Se fai tesoro delle parole di Dio, sarai in grado di scoprire le ricchezze, l’oro e i diamanti che esse contengono e potrai goderne per tutta la vita. Se non fai tesoro delle parole di Dio, non sarai in grado di ottenere queste ricchezze. Cosa significa non far tesoro delle parole di Dio? Significa che non apprezzi le parole di Dio. Pensi che ce ne siano così tante, e che tutte siano la verità, e non sai di quali far tesoro. Pensi che siano tutte parole comuni, e questo è un guaio. Cosa significa far tesoro delle parole di Dio? Significa che sai che tutte le parole di Dio sono verità, e che queste verità sono per le persone i tesori più utili e inestimabili per vivere e stare al mondo. Significa che tratti le parole di Dio come tesori che ami troppo per potertene separare. Questo atteggiamento verso le parole di Dio si chiama farne tesoro. Far tesoro delle parole di Dio significa che hai scoperto che tutte le Sue parole sono tesori di valore inestimabile, che sono cento, mille volte più preziose dei proverbi sulla vita di qualunque personaggio famoso o importante. Significa che hai ottenuto la verità delle parole di Dio e che hai scoperto i tesori più grandi e preziosi della vita. Ottenere questi tesori può aiutarti a incrementare il tuo valore e a raggiungere l’approvazione di Dio. Per questa ragione, fai particolarmente tesoro di queste verità. Farò un esempio reale al riguardo. Diciamo che una donna compra un bel vestito e, quando torna a casa, lo prova e si guarda allo specchio. Guardando a sinistra e a destra, pensa: “Questo vestito è bellissimo, il tessuto è eccellente, la fattura è squisita, ed è comodo e morbido da indossare. Come sono fortunata a potermi permettere di comprare vestiti così belli. Questo è il mio preferito, ma non posso mettermelo sempre. Lo indosserò solo per partecipare agli eventi di gran classe e incontrare le persone più distinte”. Quando ha del tempo libero, spesso tira fuori il vestito per ammirarlo e provarlo. Sei mesi dopo, ne è ancora entusiasta e non sopporta di separarsene. Ecco cosa significa far tesoro di qualcosa. Il vostro atteggiamento verso le parole di Dio ha raggiunto questo livello? (No.) È patetico che non facciate ancora tesoro delle parole di Dio allo stesso modo in cui una donna fa tesoro del suo vestito preferito! Non c’è da meravigliarsi che abbiate letto molte parole di Dio lasciandovi però sfuggire così tante verità, e che non siate mai stati capaci di entrare nella realtà. Dite sempre che tutte le parole di Dio sono la verità, ma queste sono solo asserzioni verbali e teoriche. Se vi leggessero uno dei passi più semplici delle parole di Dio, uno dei primi che sono stati espressi, e vi chiedessero quali sono le verità in esso contenute, qual è la volontà di Dio o quali sono le richieste e gli standard che Egli pone all’uomo in quelle parole, rimarreste muti e non sareste capaci di pronunciare una singola parola in risposta. Avete letto e ascoltato tanto le parole di Dio, allora perché non ne avete una vera comprensione? Dove sta la radice del problema? Effettivamente sta nel fatto che non si fa abbastanza tesoro delle parole di Dio. Per come ne fate tesoro adesso, siete lontani dallo scoprire la verità che contengono e dall’individuare le richieste, i principi e i percorsi di pratica che Dio dona all’uomo per loro tramite. Ecco perché siete sempre confusi quando vi succede qualcosa e non riuscite mai a trovare i principi. Ecco perché sperimentate molte cose, ma non arrivate mai a conoscere la volontà di Dio, non crescete e non cambiate molto e non raccogliete altro che frutti poco consistenti. Queste persone non sono davvero patetiche?

Rileggete questo passo. (“Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci; porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero. Abbi fede nel fatto che Dio è il tuo onnipotente. Il tuo anelito verso Dio deve essere smisurato, devi ricercare con ardente fervore e rifiutare i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana. Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore. Collabora attivamente con Dio e liberati delle tue resistenze interiori”.) PermetteteMi di attirare la vostra attenzione sui punti importanti e di spiegarvi i principi per leggere le parole di Dio e mostrarvi come si fa a trovare nelle parole di Dio un percorso di pratica. Leggete ancora il passo, verso dopo verso. (“Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci”.) Questo verso contiene un principio che le persone devono capire. Ed è questo: non affrettarti, non andare nel panico, non avere premura di vedere i risultati. Questo è un atteggiamento. Questo primo verso contiene l’atteggiamento corretto che le persone dovrebbero adottare nei confronti delle cose. Questo atteggiamento corretto è alla portata della ragione della normale umanità; è alla portata della ragione e delle abilità delle persone che possiedono normale umanità. Ora, leggete il secondo verso. (“Porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”.) Questo cos’è? (È il percorso di pratica che Dio indica all’uomo.) Proprio così, è semplice. Questo è il percorso di pratica. Qui “più spesso” non significa che si dovrebbe farlo ogni volta che se ne ha voglia, né al contrario una volta ogni cent’anni; significa invece che dovresti portare queste questioni davanti a Dio per pregare e ricercare non appena ti passano per la testa. Se in queste questioni porti un fardello, se hai un cuore affamato e assetato di giustizia, se sei impaziente di comprendere la volontà e le richieste di Dio insite in queste questioni, oltre che l’essenza dei problemi che vuoi vedere con chiarezza, allora dovresti andare spesso al cospetto di Dio, il che significa molto frequentemente. A seconda dell’ambiente in cui sei, quando hai da fare trova un momento libero per considerare queste questioni, come se ci stessi pensando o stessi pregando Dio e ricercando al riguardo. Non è forse un modo di praticare molto chiaro? (Sì.) Per esempio, quando fai una pausa dopo aver finito di mangiare, rifletti e prega dicendo: “Dio, ho sperimentato tale ambiente. Non comprendo la Tua volontà, e non riesco a vedere con chiarezza perché mi sia successo questo. Qual è esattamente l’intenzione di questa persona? Come dovrei risolvere questo tipo di problema? Cosa vuoi che comprenda da questa questione?” Con queste poche semplici parole, preghi Dio e cerchi da Lui risposte in merito alle questioni sulle quali vuoi ricercare e ai problemi di cui vuoi comprendere l’essenza. Qual è lo scopo di pregare in questo modo? Non solo stai ponendo il problema davanti a Dio, ma stai anche cercando la verità da Dio, stai cercando di farti aprire una via d’uscita e di farti dire da Lui cosa fare in merito alla questione, e Gli stai chiedendo di illuminarti e guidarti. Quali sono le condizioni necessarie affinché tu sia in grado di fare questo? (Non devo affannarmi a cercare soluzioni.) Il non affannarsi a cercare soluzioni è solo un atteggiamento; non è che non ti affanni a cercare soluzioni, ma, fermo restando il grande prerequisito di non affannarsi a cercare soluzioni, hai un cuore affamato e assetato di giustizia e in questa questione porti un fardello. Per dirla altrimenti, questa questione esercita su di te una sorta di pressione, e tale pressione pone un fardello sulle tue spalle, sicché hai un problema che vuoi comprendere e risolvere. Questo è il tuo percorso di pratica. Nel tuo tempo libero, nel tempo che dedichi regolarmente alle devozioni o quando parli con i fratelli e le sorelle, puoi presentare i tuoi problemi e le tue difficoltà di carattere pratico, e condividere e ricercare con i fratelli e le sorelle. Se ancora non ce la fai a risolvere i problemi, allora portali davanti a Dio per pregare e cercare la verità. Quando lo fai, di’: “Dio, non so ancora come dovrei fare esperienza dell’ambiente che hai predisposto per me. Ancora non lo capisco e non so da dove iniziare né come praticare. Ho una scarsa statura e non comprendo molte verità. Ti prego di illuminarmi e guidarmi. Non so cosa vuoi che io ottenga o comprenda da questo ambiente, né cosa vuoi rivelare a proposito di me attraverso questo ambiente. Per favore illuminami e permettimi di comprendere la Tua volontà”. Questo è il percorso di pratica che si trova nel verso “porta più spesso tali questioni davanti a Dio”. Pratica in questo modo, a volte pensando nel tuo cuore, a volte pregando Dio in silenzio, a volte pregandoLo a voce alta, altre volte condividendo con i fratelli e le sorelle. Se manifesti questi comportamenti, è la prova che stai già vivendo di fronte a Dio. Se in cuor tuo comunichi spesso con Dio in questo modo, allora hai un rapporto normale con Lui. Dopo vari anni di tale esperienza, entrerai con naturalezza nella verità realtà. Ci sono difficoltà riguardo a questa pratica? (No.) Bene. Per esempio, a volte, quando leggi le parole di Dio, più leggi, più il tuo cuore si sente luminoso: questo significa che hai letto parole di cui hai esperienza, e le tue precedenti nozioni e fantasie si disferanno in un batter d’occhio. In questa circostanza, dovresti pregare Dio e dire: “Dio, la lettura di questo passo ha illuminato il mio cuore. I problemi che avevo prima all’improvviso mi sono chiari. So che questa è la Tua illuminazione, e Ti rendo grazie per avermi concesso di comprendere questo passo delle Tue parole”. Questo non è forse pregare e ripresentarsi al cospetto di Dio? (Sì.) È difficile farlo? Riesci a trovare del tempo per questo? (Sì.) Dal momento in cui hai iniziato a cercare fino a questa preghiera, non avrai praticato costantemente il principio delle parole di Dio “porta più spesso tali questioni davanti a Dio”? Quando vivi costantemente nella pratica di queste parole, e osservi sempre il principio della pratica che contengono, e vivi sempre in questo tipo di realtà, questo si chiama attenersi a un principio di pratica. È difficile? (No, non lo è.) Bisogna solo che usi il cuore, muovi la bocca e dedichi a questo del tempo e dei pensieri, trovando di tanto in tanto un momento per parlare con Dio e per confidare e condividere le parole che hai nel cuore. Questo è presentarsi più spesso al cospetto di Dio. È davvero semplice, facile e fattibile. Non vi è nulla di difficile nel farlo. Hai nel cuore qualcosa che ritieni molto importante, e lo tratti come un fardello, non lo dimentichi mai né lo abbandoni mai: hai questa cosa nel cuore, e di tanto in tanto vieni davanti a Dio per pregarLo, e parlarGliene e discuterne con Lui. Che tipo di cuore dovresti avere quando parli con Dio? (Un cuore sincero.) Giusto, dovresti avere un cuore sincero. Se porterai un fardello, il tuo cuore sarà sincero. Quando gli altri saranno immersi nelle chiacchiere, tu pregherai Dio e farai comunione con Lui nel tuo cuore. A volte, quando sarai stanco di lavorare e farai una pausa, ti ricorderai la questione, e dirai: “Così non va bene, ancora non capisco questa questione. Devo parlarne ancora con Dio”. Perché ricorderai questa questione ogni volta che avrai tempo? Perché in cuor tuo la prendi molto seriamente, la ritieni il tuo personale fardello, oltre che una sorta di responsabilità, e vuoi comprenderla e risolverla. Quando andrai al cospetto di Dio e Gli parlerai e dialogherai con Lui intimamente, il tuo cuore diventerà naturalmente sincero. Quando condividerai con Dio in questo contesto e con questa mentalità, sentirai che il tuo rapporto con Lui non è più freddo e distante come lo era prima, e percepirai invece che ti stai avvicinando a Lui. Questa è l’efficacia sulle persone dei percorsi di pratica che Dio dona all’uomo. Che ne pensi? È difficile impegnarsi con Dio in questo modo? Prendi a cuore una questione, ne parli con Dio occasionalmente, ti presenti al Suo cospetto e Lo accogli di tanto in tanto, Gli racconti ciò che hai nel cuore e le tue difficoltà, parli delle cose che vuoi comprendere, delle cose a cui pensi, dei tuoi dubbi, delle tue difficoltà e delle tue responsabilità: se parli a Dio di tutte queste cose, praticando in questo modo, non stai forse vivendo davanti a Lui? Questo è praticare in base alle richieste di Dio. Se praticherai in questo modo per un periodo di tempo, non sarai forse in grado di vedere i risultati e raccogliere i frutti molto velocemente? (Sì.) Ma non è così semplice, è un processo. Se praticherai in questo modo per un po’ di tempo, il tuo rapporto con Dio si farà sempre più intimo, la tua mentalità migliorerà, il tuo stato diventerà sempre più normale, e il tuo interesse per le parole di Dio e la verità crescerà sempre di più. Questo è avere un rapporto normale con Dio. Se riuscirai a comprendere alcune verità e a metterle in pratica, avrai iniziato a entrare nella realtà delle parole di Dio. Tuttavia, non ci si può arrivare in un breve periodo di tempo. Possono volerci sei mesi, un anno, o anche due o tre anni prima di vedere risultati evidenti. Durante questo periodo, le persone saranno libere dalla corruzione e dalla ribellione? No. Anche se hai pregato Dio innumerevoli volte e hai praticato in questo modo, significa che otterrai sicuramente dei risultati? Dio ti deve mostrare un risultato? Deve darti una risposta? Non necessariamente. Alcune persone dicono: “Se non vi è certezza che io ottenga dei risultati e se i risultati non sono garantiti, perché Dio continua ad agire così? Perché fa praticare le persone in questo modo?” Non preoccuparti: praticare in questo modo di certo non sarà infruttuoso. Anche se pratichi in questo modo per uno o due anni e non pensi di aver ottenuto alcun risultato nell’immediato o nel breve termine, può darsi che cinque o dieci anni dopo, quando Dio predisporrà di nuovo un ambiente simile per te, ti renderai conto rapidamente di un aspetto della verità che prima non eri in grado di afferrare. Tuttavia, questa verità che arrivi ad afferrare e a comprendere dopo cinque o dieci anni richiede le fondamenta costituite dalle esperienze, dalle conoscenze e dalla comprensione che hai attualmente. Questa tardiva presa di coscienza deve basarsi su quelle fondamenta. Pensi che sia facile per le persone comprendere un aspetto della verità? (No, non è facile.) A questo si devono l’importanza e il valore di pagare un prezzo per praticare la verità. Questo è il principio di pratica contenuto nel secondo verso. “Porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”: questo verso è scritto con un linguaggio chiaro e accessibile, ed è molto facile da capire. Significa che devi pregare di più e possedere un cuore sincero, poiché un cuore sincero porta le cose a dare i loro frutti. È davvero così diretto e semplice. Tuttavia, queste parole sono veramente una verità realtà a cui ogni persona deve avere accesso e l’unico percorso tramite il quale ognuno può venire davanti a Dio e ottenere infine la salvezza. Sebbene questo verso sia espresso con parole chiare e semplici, tutti devono sperimentare e avere questo tipo di accesso. È lo stesso che costruire un edificio. Che abbia 30, 50 o addirittura cento piani, l’edificio deve avere delle fondamenta. Se le fondamenta dell’edificio non sono stabili, l’edificio non resterà in piedi a lungo, a prescindere da quanto è alto, ma crollerà nel giro di pochi anni. Questo significa che le persone devono avere la verità come fondamento per vivere in questo mondo. È la sola maniera che hanno di restare salde e guadagnarsi l’approvazione di Dio. Se vogliono arrivare a comprendere le verità più profonde ed elevate, devono possedere le cose più basilari, vale a dire ciò che costituisce le fondamenta. Avere fondamenta traballanti è il pericolo più grande. Non guardare dall’alto in basso queste verità e questi principi e percorsi di pratica, che sono i più basilari. Fintanto che sono verità, le persone dovrebbero possederle e praticarle. Che siano grandi o piccole, elevate o di poco conto, non importa. Devi iniziare dalle basi. È l’unico modo di posare solide fondamenta.

Ora leggete il terzo verso. (“Abbi fede nel fatto che Dio è il tuo onnipotente.”) A cosa si riferisce “Abbi fede nel fatto che Dio è il tuo onnipotente”? Si riferisce alla fede e alla visione. Quando sarai sostenuto e guidato da questa visione, avrai un percorso davanti a te. Praticare in questo modo sortirà un effetto? Alcune persone dicono: “Tutto questo praticare mi è venuto a noia, e Dio non mi ha ancora illuminato né mi ha detto niente. Non riesco a sentire la Sua presenza. Esiste davvero un Dio?”. Non puoi pensare così. Che ti parli o no, Dio è onnipotente. Quando vuole parlarti, e ti parla, è onnipotente. Quando non vuole parlarti, e non ti parla, è comunque onnipotente. Che ti consenta o meno di comprendere le cose, Dio è onnipotente. L’essenza e l’identità di Dio sono immutabili. Questa è la visione che le persone devono capire. Questo è il terzo verso, ed è molto semplice. Sebbene sia molto semplice, le persone devono sperimentarlo nella realtà. Nel farlo avranno la conferma che queste parole sono davvero la verità e non oseranno più dubitarne in alcun modo.

Continuate a leggere il quarto verso. (“Il tuo anelito verso Dio deve essere smisurato”.) “Il tuo anelito verso Dio deve essere smisurato”: questo è ciò che Dio richiede dall’uomo. Bisogna capire che cosa si intende per “smisurato”. Per “smisurato” si intende forse darsi delle arie e mettersi in mostra, avere il cuore colmo di ambizioni, essere arroganti e presuntuosi, autoritari e dittatoriali, e non sottomettersi a nessuno? Come andrebbe intesa l’espressione “anelito smisurato verso Dio”? Come si fa ad avere un “anelito verso Dio”? Bisogna fare come indicato nel verso precedente: “porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”. Bisogna avere il desiderio e l’aspirazione di perseguire una comprensione della verità e di perseguire la salvezza, e bisogna anche avere il desiderio di accettare la sovranità e le orchestrazioni di Dio, di arrivare a comprendere la volontà di Dio e a sottomettersi alla Sua sovranità. Questo si chiama “anelito smisurato verso Dio”. Sebbene Dio utilizzi il linguaggio umano per fornire una vivida descrizione della questione, si dovrebbe comprenderne il significato in modo puro, e non interpretarla in modo estremo. La parola “smisurato” qui non si riferisce all’uso artificioso di un’eccessiva quantità di forza bruta per fare le cose in modo irruento. Non comporta violenza, e ancor meno ignoranza o avventatezza. “Smisurato” si riferisce principalmente all’anelito di un individuo. È come quando una persona reputa qualcosa un tesoro a tal punto da doverlo assolutamente avere, e quando è determinata a possederlo e non vi rinuncia finché non lo ottiene. Questo “anelito smisurato verso Dio” è una cosa del tutto positiva e può dare luogo solo a risultati positivi. Dunque, qual è il significato preciso di “anelito smisurato verso Dio”? (Significa presentarsi più spesso al cospetto di Dio e avere il desiderio e l’aspirazione di capire la verità e di comprendere la volontà di Dio nelle situazioni in cui ci si imbatte.) Esatto, è proprio così semplice. Non significa che abbandonare gli interessi e i piaceri della carne e rinunciare anche al tempo libero privato, e usare quel tempo per le cose positive, come cercare da Dio, pregare Dio, presentarsi al cospetto di Dio e cercare di comprendere la sovranità di Dio. Si tratta di pregare ragionevolmente per qualcosa, e ricercare, spendere il proprio tempo e le proprie energie, e pagare un certo prezzo al fine di comprendere un aspetto della verità. Questo si chiama anelito smisurato verso Dio. È una definizione accurata? Questo verso è in linea con la ragione della normale umanità? Queste parole sono facili da capire? (Sì.) Allora, queste manifestazioni implicano forse mostrare i denti, sfoderare gli artigli e afferrare violentemente ciò che si vuole? Il verso si manifesta forse in maleducazione, avventatezza e mancanza di saggezza? (No.) Allora, cosa si intende per “smisurato”? Ripetete quello che vi ho appena detto. (Significa essere in grado di presentarsi più spesso al cospetto di Dio, avere l’anelito di comprendere la verità, essere in grado di rinunciare ad alcuni piaceri della carne, impiegare più tempo ed energia nella ricerca della verità ed essere in grado di spendere energie e di pagare un prezzo per questo.) Quindi, come lo si mette in pratica concretamente? Farò un esempio. A volte ti rendi conto all’improvviso che è passato tanto tempo dall’ultima volta che hai visto il tuo attore preferito e ti domandi in quali film si trova. Vorrai andare a cercare le notizie che lo riguardano al computer, poi però rifletterai e penserai: “Non è giusto, cos’hanno a che fare con me i film in cui lui recita? Guardare film tutto il tempo vuol dire trascurare il proprio vero lavoro. Devo presentarmi al cospetto di Dio e pregare”. Allora ti calmerai e ricorderai il problema al quale in precedenza stavi cercando una risposta in presenza di Dio. Ti manca ancora ogni concetto di quel problema e non lo comprendi affatto, quindi ti limiterai ad acquietare il tuo cuore davanti a Dio e a pregarLo: “Dio, sono disposto a porre il cuore al Tuo cospetto. L’ambiente che ho sperimentato di recente mi ha influenzato molto. Ciononostante, non riesco ancora a obbedire né a vedere chiaramente che questa è la Tua sovranità. Ti prego, illuminami, guidami e rivela la mia corruzione e la mia disobbedienza negli ambienti che predisponi per me, affinché io possa comprendere la Tua volontà e obbedire”. Dopo aver pregato, rifletterai e penserai: “No, il mio problema non è ancora stato risolto. È necessario che legga altre parole di Dio per trovare una soluzione”. Poi procederai subito a leggerle per un po’. Guardando l’ora, dirai: “Oh, è già passata mezz’ora! Le parole di Dio sono davvero ottime, ma il brano che ho letto non c’entra affatto con il mio problema, che perciò non è ancora stato risolto. Non so cosa vuole farmi capire Dio predisponendo questo ambiente per me, e non conosco la Sua volontà. Devo tornare subito al lavoro e adempiere al mio dovere, e non devo rimandare le questioni importanti. Forse un giorno leggerò le parole di Dio adatte a risolvere il mio problema”. Questo è impegnare tempo ed energia? (Sì.) È proprio così semplice. Lasciando perdere le tue preferenze personali e rinunciando al divertimento e al tempo libero, acquisirai un briciolo di sincerità e metterai in pratica un po’ di anelito smisurato verso Dio. In cuor tuo ti sentirai incredibilmente a tuo agio e in pace. Per la prima volta in vita tua sperimenterai di persona la grande pace e il nutrimento della rinuncia alla carne e dell’abbandono del piacere della tua carne. Inoltre assaggerai di persona che acquietarti davanti a Dio, leggerNe le parole, aprirGli il tuo cuore e dirGli le parole che hai nel cuore ti porta pace e contentezza (il che non avviene se ti preoccupi degli affari sociali e delle mode) e che puoi anche guadagnarci qualcosa e arrivare a comprendere la verità e a vedere con chiarezza molte cose. Di conseguenza, sentirai che le parole di Dio sono davvero buone, che Dio è veramente buono e che acquisire la verità è effettivamente guadagnare un tesoro. Non solo sarai in grado di distinguere molte cose senza confusione, ma sarai anche in grado di vivere davanti a Dio e di vivere secondo le parole di Dio. Questi sono gli effetti che un anelito smisurato verso Dio può produrre. Praticare in questo modo, dedicare il tuo tempo e la tua energia e rinunciare al piacere della carne: questa è una delle manifestazioni di un anelito smisurato verso Dio. Allora, cosa dite? È una manifestazione inconsistente? (No, non è inconsistente.) È facile da realizzare? (Sì.) È molto facile realizzarla. È qualcosa che le persone con normale umanità possono realizzare.

Quando le persone hanno dei pensieri, hanno delle scelte. Se accade loro qualcosa e fanno la scelta sbagliata, dovrebbero fare marcia indietro e optare per la scelta giusta; non devono assolutamente persistere nel loro errore. Una persona così è intelligente. Se invece sa di aver fatto la scelta sbagliata e non fa marcia indietro, allora è una persona che non ama la verità e non desidera veramente Dio. Diciamo, per esempio, che vuoi essere negligente e approssimativo nel compiere il tuo dovere. Cerchi di battere la fiacca e di evitare l’esame da parte di Dio. In simili momenti, prega immediatamente davanti a Dio e rifletti sul fatto che sia stato o no il modo giusto di agire. Poi domandati: “Perché credo in Dio? Tale approssimazione può passare inosservata agli altri, ma passerà inosservata a Dio? Per di più, non ho fede in Dio per poter essere negligente, ma per essere salvato. Il mio agire in questo modo non è espressione di una normale umanità, né qualcosa che Dio ama. No, potrei battere la fiacca e agire a mio piacimento nel mondo esterno, ma ora mi trovo nella casa di Dio, sotto la Sua sovranità, sotto l’esame dello sguardo di Dio. Sono una persona, devo agire secondo la mia coscienza, non posso fare come mi pare e piace. Devo agire secondo le parole di Dio, non devo essere negligente e superficiale, e nemmeno battere la fiacca. Allora, in che modo devo comportarmi per non battere la fiacca e non essere negligente e superficiale? Devo impegnarmi. Fino a un attimo fa mi sembrava troppo faticoso farlo così, volevo evitare le avversità, ma ora capisco: potrà anche costare molta fatica farlo in questo modo, ma produce dei risultati, e quindi è così che va fatto”. Quando compi un lavoro e hai ancora paura delle avversità, in momenti simili devi pregare Dio: “O Dio! Sono pigro e disonesto, Ti prego di disciplinarmi, di rimproverarmi, in modo che la mia coscienza percepisca qualcosa e io provi vergogna. Non voglio essere negligente e superficiale. Ti prego di guidarmi e illuminarmi, di mostrarmi la mia ribellione e la mia spregevolezza”. Quando preghi in questo modo, rifletti e cerchi di conoscere te stesso, questo ti farà provare rimorso, e sarai in grado di odiare la tua spregevolezza, e il tuo stato sbagliato inizierà a cambiare, e sarai capace di riflettere al riguardo e di dire a te stesso: “Perché sono negligente e superficiale? Perché cerco sempre di battere la fiacca? Agendo in questo modo, privo di coscienza e di senno, sono ancora una persona che crede in Dio? Perché non prendo le cose sul serio? Non ho solo bisogno di dedicarci un po’ più di tempo e di impegno? Non è un gran peso. Questo è ciò che dovrei fare; se non riesco a fare nemmeno questo, sono degno di essere definito umano?” Di conseguenza, farai un proponimento e giurerai: “O Dio! Ti ho deluso, sono davvero troppo corrotto e privo di coscienza e senno, non ho alcuna umanità, desidero pentirmi. Ti prego di perdonarmi, cambierò sicuramente. Se non mi pentirò, vorrei che Tu mi punissi”. In seguito, la tua mentalità farà marcia indietro e inizierai a cambiare. Agirai e svolgerai i tuoi doveri con scrupolosità, con meno negligenza e superficialità, e sarai in grado di soffrire e di pagare un prezzo. Percepirai che svolgere il tuo dovere in questo modo è meraviglioso, e avrai il cuore colmo di pace e gioia. Quando le persone sono capaci di accettare l’esame di Dio, quando sono capaci di pregarLo e di affidarsi a Lui, la loro condizione cambierà rapidamente. Quando lo stato negativo del tuo cuore sarà stato invertito e avrai abbandonato le tue intenzioni e i desideri egoistici della carne, quando sarai in grado di rinunciare alle comodità e ai piaceri della carne e di agire conformemente alle richieste di Dio, e non sarai più arbitrario o avventato, allora avrai pace nel cuore e la tua coscienza non ti rimorderà. È facile abbandonare la carne e agire in questo modo conformemente alle richieste di Dio? Finché hanno un anelito smisurato verso Dio, le persone riescono ad abbandonare la carne e a mettere in pratica la verità. E, purché tu riesca a praticare in questo modo, starai entrando nella verità realtà prima ancora di rendertene conto. Non sarà affatto difficile. Naturalmente, quando si pratica la verità, bisogna affrontare un processo di lotta e un processo di cambiamento del proprio modo di pensare, e bisogna risolverli ricercando la verità. Se sei una persona che non ama la verità, sarà difficile per te eliminare il tuo stato negativo, e non sarai in grado di comprendere e di mettere in pratica la verità. La quantità di difficoltà che una persona affronta nel processo di cambiamento del proprio modo di pensare dipende dal fatto che sappia o meno accettare la verità. Se non la sa accettare, per lei sarà troppo difficile cambiare il proprio modo di pensare. Al contrario, non sarà affatto difficile per coloro che sanno accettare la verità. Essi saranno in grado in modo naturale di mettere in pratica la verità e di sottomettervisi. Chi ama davvero la verità riesce ad affidarsi a Dio per superare le difficoltà di qualsiasi grado. In questo modo, si hanno testimonianze esperienziali, e questo è un cuore che ha un desiderio smisurato verso Dio. Poiché il tuo cuore ha un desiderio smisurato verso Dio, questo significa forse che non ti è permesso avere corruzione e ribellione? No. Significa che, dato che hai un cuore con un desiderio smisurato verso Dio, almeno sai agire secondo la tua coscienza e la tua ragione, e sei in grado di cercare la verità. Essendo così, sai fare la scelta giusta in qualunque situazione, e praticare ed entrare nella direzione giusta. Questo si chiama un cuore con un desiderio smisurato verso Dio. Si tratta di manifestazioni inconsistenti? (No, non sono inconsistenti.) Non sono inconsistenti né vaghe: sono molto pratiche e concrete, e per nulla astratte. C’è chi dice: “Già, credo in Dio da molti anni, ma incontro sempre difficoltà ogni volta che arriva il momento di mettere in pratica la verità. Divento talmente ansioso da essere madido di sudore, eppure non ho ancora un percorso. Voglio sempre mettere in pratica la verità senza affrontare le avversità fisiche e senza che i miei interessi subiscano perdite e, di conseguenza, non riesco a trovare un percorso. Solo adesso mi rendo conto che avere un cuore con un desiderio smisurato verso Dio è così semplice. Se solo l’avessi saputo prima e avessi messo in pratica prima queste parole!” Chi devi biasimare per non aver messo in pratica le parole di Dio? Chi ti ha obbligato a non fare tesoro delle parole di Dio in tutti questi anni, facendoti invece annaspare alla cieca? Ora, possiamo riassumere tutto in una frase: quando credi in Dio, devi mettere in pratica e sperimentare le parole di Dio per comprendere la verità; solo arrivando al punto in cui gestisci le questioni in maniera conforme alle verità principi puoi ottenere l’approvazione di Dio. Non devi assolutamente fare le cose secondo la tua volontà né perseguire la fama e la fortuna, e non devi formare gruppi esclusivi o cercare sostenitori nella chiesa. Chi lo fa non andrà a finire bene. Coloro che non si concentrano sullo svolgere bene il loro dovere, coloro che non perseguono la verità, coloro che ammirano sempre gli altri e contano su di loro e coloro che amano seguire i falsi leader e gli anticristi nel causare inutile confusione finiscono tutti con il rovinarsi da soli annaspando, e perdono così la loro opportunità di salvezza. Il che li lascerà esterrefatti. Se vuoi smettere di seguire la tua strada personale devi presentarti di più al cospetto di Dio, pregarLo e cercare la verità in tutte le cose. Così facendo puoi ottenere il risultato di comprendere la verità, immetterti sul percorso della pratica della verità e accedere alla realtà della verità. Il punto chiave qui è che non devi mai seguire o mostrarti d’accordo con gli altri: seguire questa persona un giorno perché la reputi grandiosa, poi seguirne un’altra il giorno dopo perché pensi che abbia ragione, e così passare moltissimo tempo ad annaspare senza acquisire la verità. Quali che siano i problemi in cui ti imbatti, dovresti cercare la verità e risolverli conformemente alle parole di Dio. Se segui ciecamente altre persone, se segui chiunque parli bene e faccia uso di parole altisonanti, probabilmente finirai per essere ingannato. Le persone che credono in Dio dovrebbero credere solo che le parole di Dio sono la verità, dovrebbero ascoltare solo le parole di Dio e praticare conformemente alle parole di Dio. Così facendo eviterai di seguire altre persone e di percorrere con loro il cammino sbagliato.

Andate avanti e leggete il prossimo verso. (“Devi ricercare con ardente fervore e rifiutare i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana”.) Anche questo riguarda la pratica. “Devi ricercare con ardente fervore” si riferisce a quando si vuole praticare la verità ma manca un percorso, e a quando si vuole soddisfare Dio ma non si sa come praticare; quando si ha tanto fervore, si cerca e si prega. Avere la costante sensazione di avere troppe mancanze e, in particolare, scoprire che ti manca un percorso quando ti succede qualcosa, non sapere cosa fare per soddisfare Dio, ribellarti sempre e fare le cose nel modo che vuoi tu, con il cuore irrequieto, voler praticare la verità ma non sapere come farlo: questa è la sensazione di chi ha tanto fervore. Se hai fervore, devi cercare. Se non cerchi, non hai un percorso. Se non cerchi, precipiti nelle tenebre. Se non cerchi mai, sei finito. Sarai un miscredente. Cosa significa “rifiutare i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana”? Significa che, quando le persone si imbattono in qualche situazione, hanno sempre la loro volontà, pensano sempre agli interessi della loro carne e cercano sempre una via d’uscita per la loro carne. In momenti del genere la coscienza ti rimorde, spingendoti a praticare la verità e a obbedire a Dio. In tali situazioni si innesca una lotta nel tuo cuore, e dovresti rifiutare i pretesti di Satana e le varie ragioni della carne. “Rifiutare” significa essere in grado di discernere e vedere con chiarezza i vari pretesti e le varie ragioni che le persone hanno per non praticare la verità, che sono le intenzioni e gli inganni di Satana, e poi rinunciarvi. Questo è il processo del rifiuto. A volte nelle persone si generano certe idee, certe intenzioni e certi scopi corrotti, nonché alcune conoscenze umane, filosofie, teorie e alcuni modi, mezzi, inganni, e complotti per interagire con gli altri, e così via. Quando questo succede, le persone dovrebbero immediatamente rendersi conto che si tratta di cose corrotte che scaturiscono da loro verso l’esterno e dovrebbero afferrarle, cercare la verità, sviscerarle a fondo, vederne con chiarezza la realtà e rifiutarle e abbandonarle completamente, stroncandole sul nascere. Indipendentemente da quando questo succede, finché in una persona si generano idee, riflessioni, intenzioni o nozioni corrotte, tale persona dovrebbe immediatamente afferrarle, decifrarle e vederle con chiarezza, abbandonarle e poi fare marcia indietro. Il processo è così. Questo è il modo di praticare il rifiuto di Satana e l’abbandono della carne. Non è forse molto semplice? In realtà, di questo processo si è già parlato nei due esempi fatti poc’anzi. Questo è un principio di pratica per affrontare gli stati impropri che si generano nelle persone quando succede loro qualcosa.

Continuate a leggere. (“Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore”.) Questo significa cercare e aspettare con tutto il cuore e tutta la mente. Le quattro semplici affermazioni “Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore” hanno due significati. Quali sono questi due significati? (Il primo è non disperarsi e non essere deboli. Vuol dire non perdersi d’animo, non scoraggiarsi davanti alle difficoltà o quando non si riesce immediatamente a capire le cose nel proprio processo di ricerca. Il secondo è che si dovrebbe cercare e aspettare con tutto il cuore. Vuol dire che si deve perseverare nel processo della ricerca, si deve continuare a cercare e a pregare quando non si capisce e aspettare che la volontà di Dio venga rivelata. Questo è il secondo significato.) “Non disperare. Non essere debole” significa che le persone devono mantenere una vera fede in Dio, credere che Dio sia onnipotente, che Dio possa illuminarle e metterle nelle condizioni di comprendere la verità. Allora perché non riesci a comprendere la verità adesso? Perché Dio non ti illumina adesso? Dev’esserci una qualche ragione per questo. Qual è una ragione fondamentale? È solo che il momento di Dio non è ancora arrivato. Dio sta mettendo alla prova la tua fede, e al contempo vuole usare questo metodo per rafforzarla. Questa è la cosa fondamentale che le persone dovrebbero comprendere e sapere. Supponiamo che tu abbia agito conformemente ai principi richiesti da Dio, abbia pregato, abbia cercato, possieda un cuore con un desiderio smisurato verso Dio, abbia iniziato a far tesoro delle parole di Dio, sia interessato alle parole di Dio e spesso ricordi a te stesso di mettere in pratica e di sperimentare le parole di Dio, di presentarti al cospetto di Dio, di non allontanarti da Lui e di cercare quando fai le cose. Tuttavia, pensi fra te e te: “Non penso di aver sentito chiaramente che Dio mi ha dato qualche rivelazione, illuminazione o guida speciale, e non ho neanche un’ovvia sensazione che Dio mi abbia dato delle doti, dei talenti o delle abilità speciali per il dovere che svolgo. Sento invece che le persone che non sono alla mia altezza capiscono più di me, sono migliori nello svolgere il loro dovere e sono più eloquenti nel diffondere il Vangelo. Perché non sono bravo quanto gli altri? Perché sono sempre allo stesso punto e faccio pochi progressi?” Ci sono due ragioni per questo: la prima è che le persone stesse hanno molti problemi, come per esempio i metodi, le intenzioni e gli scopi di ognuna nel ricercare, oltre alle loro intenzioni e motivazioni nel pregare Dio e nel rivolgere richieste a Dio, e così via. In tutte queste cose, devi riflettere, acquisire conoscenza, scoprire i problemi interni e invertire prontamente la tua rotta. Su questo non c’è bisogno di entrare nei dettagli. La seconda ragione è che, quando si tratta di quanto Dio dà alle diverse persone e di come elargisce loro i Suoi doni, Egli ha il Suo metodo. Dio ha pronunciato le parole: “Farò grazia a chi vorrò fare grazia e avrò pietà di chi vorrò avere pietà” (Esodo 33:19). Forse sei l’oggetto della grazia di Dio, forse sei l’oggetto della Sua pietà, o forse non sei nessuno di questi due tipi di persone di cui Dio ha parlato. Forse Dio pensa che tu sia più forte di altre persone, o che per mettere alla prova e temprare te ci voglia più tempo che per altri. Ci sono molte ragioni ma, a prescindere dalle ragioni, qualsiasi cosa Dio fa è giusta. Le persone non dovrebbero fare richieste esagerate a Dio. La sola cosa che dovresti fare è cercare con tutto il tuo cuore e aspettare con tutto il tuo cuore. Prima che Dio ti permetta di comprendere e ti dia risposte, la sola cosa che dovresti fare è cercare e, nel frattempo, aspettare il momento in cui Dio ti darà qualcosa, ti concederà la grazia, ti illuminerà e ti guiderà. Contrariamente alle nozioni umane, Dio non distribuisce equamente le cose alle persone, quindi non puoi usare la parola “equo” per avanzare richieste a Dio. Quando Dio ti dà qualcosa, quello è il momento in cui dovresti riceverlo. Quando Dio non ti dà qualcosa, è ovvio che non è il momento adatto o giusto agli occhi di Dio, e quindi non dovresti riceverlo in quel momento. Quando Dio dice che non dovresti ricevere qualcosa e non vuole dartelo, cosa dovresti fare? Una persona dotata di ragionevolezza direbbe: “Se Dio non mi dà questa cosa, allora mi sottometto e aspetto. Al momento non sono degno di riceverla forse perché la mia statura non può sopportarla, ma il mio cuore sa obbedire a Dio senza lamentarsi o sospettare, e certamente senza dubitare”. In quel momento, le persone non dovrebbero perdere la loro ragionevolezza. A prescindere da come ti tratta Dio, dovresti scegliere, con ragionevolezza, di obbedirGli. C’è solo un atteggiamento che gli esseri creati dovrebbero avere verso Dio: ascoltare e obbedire; non c’è altra scelta. Tuttavia, Dio può avere diversi atteggiamenti nei tuoi confronti. C’è un fondamento per questo. Dio ha la Sua volontà. Egli fa le Sue scelte e ha i Suoi metodi quando si tratta di fare queste cose e dell’atteggiamento che Egli adotta nei confronti di ogni persona. Naturalmente, dietro a tali scelte e metodi ci sono le intenzioni di Dio. Prima di avere una comprensione delle intenzioni di Dio, l’unica cosa che le persone dovrebbero e possono fare è cercare e aspettare, evitando nel frattempo di compiere qualsiasi atto di ribellione contro Dio. L’ultima cosa che le persone dovrebbero fare in quei momenti (vale a dire quando non sentono l’illuminazione, la guida, la grazia e la pietà di Dio) è allontanarsi da Dio e dire che Egli non è giusto, o gridare contro Dio, o addirittura negare Dio quando non riescono a sentirNe l’illuminazione e la guida. Questa è la cosa che Dio Si augura meno di tutte di vedere. Naturalmente, se davvero arrivi al punto di negare Dio, di negare la Sua giustizia, di negare la Sua identità ed essenza e di gridare contro di Lui, sarà la conferma che Dio ha avuto ragione fin dall’inizio a adottare l’atteggiamento di non prestarti attenzione. Se non sai nemmeno sopportare questa piccola prova ed esame, allora non credi minimamente in Dio e la tua fede è molto vuota. Quando una persona non sente l’illuminazione e la guida di Dio, la cosa più importante che deve fare è cercare e aspettare con tutto il cuore. Cercare e aspettare sono le responsabilità dell’uomo, e sono anche la ragionevolezza, l’atteggiamento e il principio di pratica che le persone dovrebbero avere verso Dio. Quando cerchi e aspetti, non nutrire una mentalità basata sul caso. Non pensare sempre: “Forse, se aspetto, Dio mi donerà parole chiare. Devo solo essere un po’ più sincero e vedere se Dio mi illumina o no. Forse mi illuminerà. Se non lo farà, penserò a qualche altro modo”. Non nutrire una mentalità come questa, che è basata sul caso. Dio disprezza questo tipo di atteggiamento nelle persone. Che tipo di atteggiamento è questo? È un atteggiamento basato sul caso che porta con sé la tentazione. Questo è ciò che Dio odia di più. Se intendi aspettare, fallo con sincerità. Mentre preghi Dio e cerchi la verità, mentre risolvi i tuoi problemi pratici e mentre implori Dio di illuminarti e di guidarti, abbi l’atteggiamento mentale di chi è affamato e assetato di giustizia. Non importa come Dio ti tratta o se, da ultimo, ti concede di acquisire una piena comprensione: dovresti attenerti al principio dell’obbedienza senza sgarrare. In questo modo, resterai saldo nello stato e nel dovere che un essere creato dovrebbe avere. Non importa se Dio alla fine ti nasconderà il Suo volto, se ti mostrerà solo le spalle o se ti apparirà: finché resti saldo nel tuo dovere e nel tuo stato originale di essere creato, avrai recato testimonianza e sarai un vincitore. “Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore”. Queste quattro brevi affermazioni sono molto importanti. Contengono la ragione che l’uomo dovrebbe possedere, la collocazione originale nella quale l’uomo dovrebbe stare e il percorso di pratica che l’uomo dovrebbe seguire. Alcune persone dicono: “Noi tutti cerchiamo e aspettiamo con tutto il cuore e tutta la mente, allora perché Dio non ci illumina? Perché non mi dà alcuna ispirazione?” Dio ha la Sua volontà. Non pretendere nulla da Dio. Questa è la ragionevolezza dell’umanità normale; questa è la ragionevolezza che gli esseri creati dovrebbero possedere in primo luogo. Secondo la mente, i pensieri e le nozioni dell’uomo, ci sono troppe cose che le persone non comprendono, e Dio deve dire alle persone queste cose. Tuttavia, Dio dice: “Non è Mia responsabilità né Mio obbligo dirti queste cose. Se voglio che tu sappia qualcosa, ne saprai un poco, e così ti avrò mostrato il Mio favore. Quando non voglio che tu sappia qualcosa, non dirò una sola parola in merito, e non pensare che allora sarai in grado di capirlo!” Alcune persone dicono: “Perché Ti metti contro di noi in questo?” Dio non Si mette contro di te. Il Creatore sarà sempre il Creatore, e ha i Suoi modi e metodi di fare le cose. Anche se i Suoi modi e metodi non sono conformi ai gusti, alle idee e alle nozioni dell’uomo, e certamente non alla cultura tradizionale dell’uomo, a prescindere dagli aspetti dell’uomo con cui non sono conformi, oppure per dirla semplicemente, a prescindere dal fatto che non sono conformi con le richieste e gli standard dell’uomo, non importa cosa fa il Creatore, e non importa se le persone lo capiscono o no, l’identità e l’essenza del Creatore non cambieranno mai. Le persone non dovrebbero mai usare il linguaggio umano, le nozioni umane o qualsiasi metodo umano per misurare il Creatore. Questa è la ragione che le persone dovrebbero possedere. Se ti manca anche questo poco di ragionevolezza, allora sarò sincero con te: non sei capace di agire come un essere creato. Un giorno, presto o tardi, ti succederà qualcosa di male. Se ti manca anche questo poco di ragionevolezza, un giorno, presto o tardi, la tua indole satanica si farà avanti. A quel punto dubiterai di Dio, sarai blasfemo nei Suoi confronti, Lo negherai e Lo tradirai. Allora sarai completamente finito, e dovresti venire scacciato. Pertanto, la ragionevolezza che gli esseri creati dovrebbero possedere è molto importante. “Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore”. Queste quattro affermazioni sono la ragionevolezza e i principi che gli esseri creati dovrebbero avere sia nel loro approccio ai vari ambienti che spesso si affrontano nella vita reale, sia per migliorare il loro rapporto con Dio.

La prima parte di questo passo dice “Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci”, e il penultimo verso dice “Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore”. Alcune persone chiedono: “Il significato implicito delle parole ‘Non affannarti a cercare soluzioni’ è che l’esito finale è inevitabile? Se cerchiamo e aspettiamo con tutto il nostro cuore, se abbiamo un cuore con un desiderio smisurato verso Dio e aneliamo alle parole di Dio, è forse inevitabile che Dio ci dia la risposta e ci consenta di capire la verità della questione?” Questa è la risposta che ti do: non è certo né è necessariamente così. Ogni parola di questo passo è un requisito da parte di Dio all’uomo, un principio di pratica al quale gli esseri creati dovrebbero attenersi. Dio dà un percorso di pratica all’uomo, principi che le persone dovrebbero mettere in pratica e osservare nelle situazioni in cui si trovano nella vita quotidiana. Tuttavia, Dio non ha detto alle persone: “Non ha importanza fino a che punto comprendete queste parole: purché vi atteniate a questi principi, alla fine dovrò dirvi i fatti, dovrò darvi la risposta e dovrò darvi una spiegazione”. Dio non ha questa responsabilità. Non ha questi “dovrò”. Non si dovrebbero avere tali irragionevoli pretese da Dio. Questa è una cosa che ognuno di voi deve capire. Questo “non è necessariamente così” dice alle persone un fatto: Dio non si atterrà mai alle regole del gioco stabilite dagli esseri umani in base alle nozioni umane, alle filosofie umane e alle esperienze e agli insegnamenti umani, né si atterrà mai alla legge umana. Piuttosto, sono gli esseri umani a doversi attenere ai principi dei requisiti di Dio e a dover entrare nella realtà di ogni verità che Dio ha creato. Lo avete capito? (Sì.) I principi ai quali le persone devono attenersi sono spiegati con chiarezza in questo passo. Iniziate dal primo verso. (“Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci”.) Questo è un principio facile da mettere in pratica e da comprendere. Metterlo in pratica non crea alcun peso e non mette alcuna pressione. È straordinariamente facile. E il secondo verso? (“Porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”.) Sei una persona normale che vive nel mondo. È tutto quello che ti serve per attuare “porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”. Purché tu non sia privo di cuore, puoi farlo. Hai ventiquattro ore al giorno. In aggiunta al tuo lavoro normale, al periodo di riposo, ai pasti e alle devozioni spirituali personali, mettere in pratica il verso “porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero” è facile? (Sì, è facile.) Si può fare mentre si cammina, si parla, o si riposa: non interferirà con la tua normale attività, con lo svolgimento del tuo dovere o con il lavoro in corso. È davvero una cosa semplice! A prescindere dalla sua levatura, a patto che offra un cuore sincero e lotti per la verità, una persona arriverà gradualmente a comprendere la verità e a entrare in questa realtà facilmente.

Qual è il verso successivo? (“Abbi fede nel fatto che Dio è il tuo onnipotente”.) Ora lo trasformo in una domanda e chiedo a tutti voi: credete al fatto che “Dio è il tuo onnipotente”? Quando hai iniziato a crederlo? In quali questioni sei arrivato a crederlo? Ne hai dato testimonianza? Hai avuto questa esperienza? E se qualcuno ti chiedesse: “Credi che Dio sia il tuo onnipotente?” Forse, in teoria, diresti senza esitare: “Dio è il mio onnipotente! Come potrebbe non esserlo?” E se ti chiedessero ancora: “Dio è il tuo onnipotente? In quali questioni ti sei affidato a Dio e sei stato testimone delle Sue azioni? Fino a che punto l’onnipotenza di Dio si è rivelata in te personalmente? Quando hai scoperto che Dio è il tuo onnipotente? In quali questioni senti che Dio è il tuo onnipotente? Se ammetti che Dio è onnipotente e che, con Lui, nulla è impossibile, perché a volte sei così debole? Perché sei ancora negativo? Perché non riesci ad abbandonare la carne e a praticare la verità quando ti succede qualcosa? Perché vivi sempre secondo la filosofia satanica quando hai a che fare con gli altri? Perché dici ancora spesso bugie senza sentire il rimprovero di Dio? Dio è davvero il tuo onnipotente? Secondo te, a cosa si riferisce esattamente l’onnipotenza di Dio? È in linea con l’essenza di Dio?” Se ti facessero queste domande, oseresti ancora rispondere con una tale certezza? Quando le interrogo in questo modo, le persone restano senza parole. Non hai quell’esperienza, non hai stabilito un rapporto con Dio a quel livello. In tutti gli anni di fede in Dio non hai mai sperimentato il Suo dominio, non hai mai visto la Sua mano, non hai mai visto la sovranità sulle persone, sugli eventi e sulle cose esercitata dalla Sua mano onnipotente. Non hai mai visto nulla di questo, non ne hai mai sentito parlare, ancor meno l’hai sperimentato o percepito di persona. Pertanto, alla domanda “Dio è il mio onnipotente?” non sai e non osi parlare. Questo dimostra che ti manca quella fede. Per te, questo verso dovrebbe diventare la tua visione. Deve essere l’evidenza più potente del fatto che credi in Dio e che Lo segui. È anche un aspetto della visione che ti sostiene mentre prosegui. Eppure non osi rispondere con certezza. Perché? Perché la tua fede in Dio è solo una credenza che Dio esista. Finora non hai veramente seguito Dio, non hai veramente stabilito un rapporto con Lui, non sei ancora entrato nella realtà delle Sue parole, non hai ancora preso parte all’esperienza di sottomissione alla Sua sovranità e non ti sei ancora reso conto in prima persona del fatto della Sua sovranità su tutte le cose. Non hai visto né sperimentato queste cose, ancor meno le capisci. Se ti venisse semplicemente chiesto “Dio è il tuo onnipotente?”, sicuramente risponderesti “sì”. Se poi ti venisse chiesto come l’hai sperimentato e come sei arrivato a questa comprensione sicuramente chineresti il capo senza parole, non osando rispondere. Qual è la ragione di questo fatto? (Non ne abbiamo esperienza.) Stai parlando da un punto di vista teorico. In realtà, verbalmente dichiari di essere un seguace di Dio e un essere creato. Tuttavia, dal giorno in cui hai iniziato a seguire Dio, non hai mai adempiuto ai doveri di un essere creato. Accettare la parola di Dio come il fondamento della tua esistenza, prendere la parola di Dio come il principio e il percorso di pratica per adempiere al tuo dovere ed entrare nella realtà della parola di Dio: questa è la tua responsabilità. Se non sei ancora entrato in queste verità realtà, questo cosa comporta? Comporta che, anche se segui Dio, anche se hai abbandonato la famiglia, il lavoro e la carriera e sei stato in grado di seguire Dio fino a oggi, in cuor tuo non hai accettato la verità e la vita che Dio dona all’umanità, ma persegui invece le cose che tu stesso ami e che non hai mai lasciato andare. Questo conta come seguire Dio e sottomettersi alla Sua opera? Se in cuor tuo non accetti gli obiettivi della vita, le direzioni e i criteri per vivere e di esistere che Dio ha stabilito per l’uomo e non fai che ripetere a pappagallo le parole che senti e blaterare alcune dottrine, questo è forse considerato accettare la verità? Anche se segui Dio e, esteriormente, sai svolgere il tuo dovere, il tuo cuore non ha accettato la verità. Anche se credi in Dio da molti anni, i principi in base ai quali vivi, i tuoi metodi, e il percorso che la tua vita segue sono ancora quelli di Satana. Sei ancora la stessa persona che sei sempre stato, vivi ancora in base alla tua indole satanica e ai modi dell’uomo corrotto e non hai accettato le richieste e i principi che vengono da Dio. Da questa prospettiva essenziale, quello che stai facendo non è veramente seguire Dio. Stai solo ammettendo che sei un essere creato e che il Creatore è il tuo Dio. Su questo fondamento teorico fai qualcosa per Dio e Gli fai delle piccole offerte. Data questa premessa, ammetti con riluttanza che Dio è il tuo Dio e che tu sei il Suo seguace, ma il tuo cuore non ha mai veramente accettato Dio come tua vita, tuo Signore e tuo Dio. Questo ci riporta alla domanda che ho appena fatto: “Dio è il tuo onnipotente?” Per le ragioni di cui sopra, non osi rispondere con certezza. Rispetto a tutte le cose e per l’intero universo Dio è onnipotente ma, per quanto ti riguarda, sei in grado di ammettere che Dio è onnipotente come una questione teorica, di fatto però non hai sperimentato né visto questo. Alla domanda sull’onnipotenza di Dio hai un punto interrogativo tracciato nel cuore. Quando le persone saranno in grado di confermare veramente le parole “Dio è il tuo onnipotente” e di rendere questa visione il fondamento della loro fede in Lui? Solo quando accetteranno l’identità di Dio, la Sua essenza e il Suo prestigio nel cuore, quando entreranno nella realtà delle Sue parole e le trasformeranno nel fondamento della loro esistenza, solo allora potranno veramente riconoscere che “Dio è il tuo onnipotente”. Queste parole sono in realtà le più difficili da realizzare ma Dio le ha espresse, mostrando l’importanza che esse hanno per l’uomo. Chi vuole sperimentare e realizzare queste parole deve dedicare un’intera vita a farlo. Per poter dare una risposta vera e certa dal profondo del cuore alla domanda posta da queste parole bisogna passare un’intera vita impegnandosi per stabilire un normale rapporto tra sé stessi e Dio, vale a dire il rapporto di un essere creato con il suo Creatore. Tutto questo si può realizzare prendendo a fondamento la pratica del principio “porta più spesso tali questioni davanti a Dio e offriGli un cuore sincero”. In realtà mettere in pratica questo è piuttosto semplice, ma non è facile realizzare veramente l’obiettivo richiesto da Dio. Bisogna dedicare del tempo, sforzarsi e pagare un prezzo per arrivarci.

Qual è il prossimo verso? (“Il tuo anelito verso Dio deve essere smisurato, devi ricercare con ardente fervore”.) Questi sono tutti requisiti che Dio pone all’uomo. Se le persone vogliono comprendere la verità ed essere salvate devono desiderarlo ardentemente nel cuore, devono avere la volontà di perseguirlo e devono avere un vero anelito. Poi devono praticare e accedere conformemente al percorso di pratica stabilito da Dio. Gradualmente, Dio le porterà nella verità realtà e in uno stato corretto e normale. Queste persone comprenderanno sempre più le verità insite nelle parole di Dio in una maniera sempre più pratica. Alla fine i tanti stati anormali posseduti da queste persone, la corruzione che si rivela in loro e la loro ribellione verranno gradualmente risolti dai vari metodi dell’opera di Dio nei tanti ambienti diversi che Egli predispone. Allora, cosa dovreste comprendere? Questo: ciò che le persone dovrebbero fare, ciò che dovrebbero mettere in pratica, deve essere realizzato conformemente alle richieste di Dio. Quando praticano e agiscono conformemente alle richieste di Dio, le persone percorrono il cammino corretto che Dio ha indicato loro. Quando percorrono questo cammino corretto Dio, a modo Suo e in base alle Sue richieste e principi, dona loro qualcosa in giusta misura e a tempo debito. Cosa si dovrebbe comprendere qui? La cooperazione delle persone, il prezzo che pagano e il loro spendersi sono indispensabili. Le persone devono agire e praticare conformemente ai requisiti posti da Dio. Non devono agire conformemente ai desideri umani o in base alle fantasie e alle nozioni umane. Quale risultato finale si raggiunge, quanto qualcuno può cambiare, quanto qualcuno può ottenere: queste cose sono forse determinate dai desideri del singolo individuo? No, sono affari di Dio, e non hanno niente a che fare con te. Alla fine, cosa e quanto Dio ti dona, quando te lo dona, l’età a cui ricevi ciò che ti viene donato: sono affari di Dio, e non hanno niente a che fare con te. Che cosa intendo dire con questo? Che devi concentrarti solo sulla pratica della verità, entrare conformemente al percorso che Dio ti assegna, agire come è consono a un essere creato e fornire la cooperazione che dovresti. Per quanto riguarda cosa e quanto riceverai, quando lo riceverai e in che modo Dio disporrà di queste questioni, sono affari di Dio e il tutto avverrà con i tempi di Dio. Alcune persone dicono: “Se metto in pratica questo, alla fine verrò salvato?” DiteMi, pensate che costoro possano essere salvati? Queste parole e verità che Dio ha donato e fornito all’uomo sono il percorso di salvezza dell’uomo. Se pratichi conformemente a queste parole e verità di Dio ed entri nella realtà della parola di Dio, devi ancora preoccuparti del fatto che potresti non essere salvato? Passi ancora ogni giorno a preoccuparti e ad angosciarti per paura che Dio ti abbandoni? Questo non è forse causato da una fede troppo scarsa e dal non aver capito la volontà di Dio? Se sei veramente entrato nella verità realtà, se in cuor tuo hai pace e gioia, se sai rendere testimonianze esperienziali reali e in cuor tuo hai un normale rapporto con Dio, devi ancora preoccuparti di non essere salvato? Non farlo: non sono affari tuoi. Dovresti solo praticare ed entrare nella parola di Dio. Nella parola di Dio non c’è un verso che non sia importante. Tutta la parola di Dio è la verità, e la verità è la vita che l’uomo dovrebbe avere. Tutte le parole di Dio sono ciò di cui le persone hanno bisogno e che dovrebbero possedere per ottenere la salvezza. Se segui queste parole di Dio nella pratica ma sei ancora preoccupato di non essere salvato, non sei forse stolto e ignorante? Non hai i nervi a fior di pelle? Ne trarresti più appagamento se, invece di soffermarti su tali pensieri oziosi, mostrassi considerazione per la volontà di Dio. Se stai percorrendo la retta via, la destinazione finale alla quale arriverai sarà certamente quella giusta: la destinazione che Dio ha specificato per te. Non sbaglierai. Pertanto, se pratichi ed entri nelle richieste di Dio, non hai bisogno di preoccuparti del fatto che tu possa essere salvato o no. Limitati a praticare e a perseguire il percorso di salvezza indicato da Dio: quella è la retta via. Alcune persone dicono: “Come ci si sente a ottenere la salvezza? Ci sentiremo come se stessimo fluttuando nell’aria? Ci sentiremo diversi da come ci sentiamo adesso?” Questa domanda è un po’ prematura. Non è qualcosa che ti serve sapere adesso: lo scoprirai quando sarai veramente salvato. Alcune persone chiedono: “Quando verrò salvato, Dio mi apparirà come apparve a Giobbe?” È una domanda ragionevole? Non farla. Non sai ancora se potrai essere salvato, dunque a che serve farla? A niente. Per esempio, diciamo che adesso stai frequentando la scuola elementare. Dovresti concentrarti sull’andare bene in tutte le materie e sul rientrare nei requisiti stabiliti dal tuo insegnante invece di continuare a pensare: “Quale università sceglierò in futuro? Che tipo di lavoro farò in seguito?” È inutile pensarci. Sono ipotesi irrealistiche su eventi troppo distanti. Purché tu pratichi e acceda ai metodi e ai percorsi corretti, sarai sicuramente in grado di raggiungere l’obiettivo finale. Tra l’altro, con la guida di Dio, cosa temi ancora? Credi che Dio sia il tuo onnipotente? (Sì, lo credo.) Dio è onnipotente, è dunque difficile per Dio salvare una persona piccola come te? Per Dio non sarebbe un’ardua impresa prendere il mondo intero e donartelo, dunque come potrebbe essere difficile per Lui salvare un piccolo essere umano corrotto? Allora che bisogno c’è di provare ancora ansia? Non preoccuparti del fatto che Dio possa salvarti, che le Sue parole possano salvarti. Piuttosto, dovresti preoccuparti del fatto di riuscire a capire le parole di Dio e a trovare un percorso di pratica in esse. Dovresti preoccuparti di capire se ora sei entrato nella realtà delle parole di Dio e se, nelle tue azioni, stai percorrendo il cammino indicato da Dio. È molto meglio. Pensare a queste cose è pratico e realistico. È inutile preoccuparsi di altro.

Qual è il prossimo verso? (“Rifiutare i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana”.) Ne abbiamo appena parlato, quindi risolvere questo problema dovrebbe essere facile. Bisogna solo che l’uomo capisca che, il più delle volte, “i pretesti, le intenzioni e gli inganni di Satana” provengono da ragioni, pretesti, intenzioni e inganni vari prodotti dall’indole corrotta dell’uomo nonché dai metodi usati da varie persone malvagie e da miscredenti con cui si entra in contatto. Per quanto riguarda come puoi distinguere e rifiutare tali cose e le scelte che dovresti fare, quella è la tua ricerca personale. Leggete il prossimo verso. (“Non disperare. Non essere debole. Cerca con tutto il tuo cuore; aspetta con tutto il tuo cuore.”) Abbiamo appena discusso dettagliatamente anche questo verso. Per l’uomo, ogni verso è un monito e un promemoria, e al contempo una sorta di sostegno, di aiuto e di provvista. Naturalmente, queste parole contengono la volontà di Dio per l’umanità e portano la Sua grandissima speranza per essa. Quando le persone si sentono deboli e in difficoltà Dio non vuole vederle perdere la speranza, la fede, l’anelito a perseguire la verità e la salvezza, non vuole vederle perdere l’opportunità di acquisire la verità e di essere perfezionate da Lui. Dio non vuole che siano codarde. Al contrario, a prescindere da quanto si trovino in difficoltà, da quanto siano deboli e da quanta corruzione rivelino, Dio spera che non rinuncino mai, che perseverino nonostante tutto, che continuino a perseguire la verità, che seguano i percorsi di pratica che Egli ha indicato loro affinché ricerchino e abbiano ancora un cuore con uno smisurato desiderio nei Suoi confronti. La fede delle persone in Lui dovrebbe crescere sempre più con l’esperienza e man mano che comprendono le Sue parole, ed esse non dovrebbero ritrarsi quando si sentono deboli, diventare negative quando incontrano difficoltà, singhiozzare quando viene rivelata un po’ di corruzione o tirarsi indietro invece di proseguire. Dio non vuole vedere scene del genere. Dio spera che la gente venga a Lui con tutto il cuore, senza mai cambiare direzione per motivi di tempo, per motivi legati all’ambiente, al luogo fisico o a qualunque situazione possa verificarsi. Se il tuo desiderio di cercare Dio non cambia e la tua determinazione nella ricerca di Dio non vacilla, Egli vedrà e riconoscerà il tuo cuore sincero. Alla fine, ciò che Dio ti dona è sicuramente più di quanto potresti volere. Nei decenni in cui sperimentò la sovranità di Dio, Giobbe non osò mai immaginare che Dio gli avrebbe parlato o gli sarebbe apparso di persona. Non osò mai immaginarlo, eppure Dio gli apparve di persona dopo l’ultima prova, parlandogli da un vortice. Questo non è forse al di là di tutto ciò che l’uomo potrebbe chiedere? (Sì.) Questo è al di là di ogni cosa che si potrebbe chiedere, e non si osa neanche considerare l’idea. A prescindere da quello che Dio fa, l’uomo deve stare al posto che gli spetta, fare ciò che dovrebbe fare, percorrere il cammino che dovrebbe percorrere, svolgere i doveri assegnatigli senza andare al di là di ciò che gli è stato chiesto e astenersi dal fare cose che Dio odia. Ogni volta che senti di stare chiedendo troppo a Dio, che le tue richieste sono il prodotto di desideri sfrenati e di una mancanza di ragionevolezza, devi immediatamente presentarti al cospetto di Dio, prostrarti davanti a Lui e confessare i tuoi peccati. Devi pentirti sinceramente e fare marcia indietro dal profondo del tuo cuore. Ecco cosa Dio richiede all’umanità e la Sua speranza per tutti coloro che Lo seguono e che amano la verità.

Qui terminiamo la nostra comunione su questo passo. Dopo aver condiviso così tanto, ho impartito ciò che si dovrebbe impartire e vi ho fatto capire ciò che è appropriato l’uomo capisca. Lo scopo di questo tipo di comunione è dirvi come leggere le parole di Dio, insegnarvi il modo in cui leggerle e far sì che tutti sappiano che nessun passo della parola di Dio è stato pronunciato invano: ognuno di essi è colmo della volontà di Dio ed è portatore della Sua speranza. Da questo punto di vista tutte le parole di Dio, che siano profonde o semplici, sono cose che l’uomo dovrebbe possedere e alle quali dovrebbe attenersi. Solo poche, semplici parole contengono i principi di pratica ai quali l’uomo dovrebbe attenersi maggiormente, eppure nessuno lo fa. Nessuno attribuisce alcuna importanza a queste poche parole di Dio e nessuno le tiene in conto. DiteMi, quanto è insensibile l’uomo? In effetti, insensibile è un complimento. In effetti, si deve all’arroganza senza limiti dell’uomo il fatto che tutti disdegnino queste parole e non desiderino vederle o leggerle. Cosa vogliono leggere? Vogliono leggere parole profonde, elevate, filosofiche e sistematiche. Non parlate di tali parole elevate e profonde: è già sufficiente se le persone riescono a capire le poche parole semplici. Possono anche sembrare semplici e chiunque le legga può comprenderle, ma chi le mette davvero in pratica? Chi è davvero capace di portare le cose che gli accadono davanti a Dio e pregare? Chi aspetta il tempo stabilito da Dio senza affannarsi a cercare soluzioni? Quante persone sono in grado di mettere in pratica questo? Finora non ne ho trovata nessuna che abbia osservato e messo in pratica queste parole di Dio, né ho trovato qualcuno che sia stato attratto da queste parole, che abbia fatto tesoro delle parole di Dio dopo aver capito quanto sono sentite, sincere e preziose. Sentendovi ascoltare questo inno proprio adesso, vi ho chiesto come vi siete nutriti di questo passo della parola di Dio. Qualcuno ha scoperto la volontà di Dio da queste poche parole semplici, schiette e dirette leggendole in preghiera? Qualcuno le ha lette in preghiera per trovare il percorso di pratica che l’uomo dovrebbe comprendere e al quale dovrebbe accedere? Qualcuno ne ha tratto qualche verità? Ciò che sto chiedendo è: le verità in esse contenute sono state messe a frutto nei singoli individui? Hanno avuto un effetto? La nostra comunione ha dimostrato che, di fatto, non ne hanno avuto. La vostra statura è davvero troppo piccola. Sembra che la maggior parte delle parole pronunciate da Dio in questi anni debba ancora veramente radicarsi nei vostri cuori. Non avete raggiunto il livello al quale se ne fa tesoro in quanto verità. Questo non è di buon auspicio. Non è un buon segno. Alcune persone dicono: “Siamo troppo occupati a svolgere il nostro dovere ogni giorno. Non abbiamo tempo per riflettere sulle parole di Dio”. Di fatto non è che non abbiano tempo, è che non si sforzano né prestano attenzione. Qualunque sia il dovere che un individuo svolge, può tale dovere influire sul modo in cui costui riflette in cuor suo sulle parole di Dio? Non può riflettere sulle parole di Dio mentre mangia e si riposa? Tutto dipende dal fatto che ne abbia il desiderio. Le persone pensano che essere tanto indaffarati significa realizzarsi. In realtà, quando avrai del tempo libero per pensare, ti renderai conto di non aver mai davvero riflettuto nel tuo cuore su nessuna delle parole di Dio. Non ne hai trattenuta nessuna ed esse non sono diventate la guida per la tua vita e il criterio per la tua pratica. Quando ci penserai, ti vergognerai. Il tuo essere tanto indaffarato è solo un abbaglio che ti inganna. Ti fa sentire che, grazie alla tua fede in Dio, la tua vita è piena invece che vuota, che sei diverso dalla gente di mondo, che non insegui le tendenze del mondo, che al contrario sei tra le persone più giuste, stai collaborando all’opera di Dio, stai compiendo azioni giuste. Ti senti già salvato, o di esserti già incamminato sulla via della salvezza. Alcune persone si spingono talmente in là da pensare di essere già dei vincitori. Considerando tutto ciò, persino voi adottate questo tipo di atteggiamento verso un inno così semplice e alcune semplici parole di Dio, le primissime che Egli ha espresso. Nessuno ha ottenuto qualcosa o trovato alcuna illuminazione in queste parole, né le ha messe in pratica in alcun modo. Non riesco a vedere nessuno che abbia ottenuto dei guadagni o risultati per sé stesso. È una cosa positiva o negativa? (Negativa.) Durante questi anni vi siete dati da fare per compiere i vostri doveri, e vi siete impegnati specialmente con l’opera del Vangelo. Avete raggiunto alcuni risultati positivi e in cuor vostro vi sentite tutti benissimo. In un modo o nell’altro, la parola di Dio e l’opera del Vangelo si sono diffuse. La parola di Dio è stata portata alle persone di ogni Paese e regione, e più persone si nutrono di essa. A livello superficiale sembra che abbiate raggiunto il successo, ma avete una qualche idea della grande questione della vita, la vostra salvezza? A giudicare dall’atteggiamento che adotta nei confronti di questo passo della parola di Dio, la gente non ne ha idea. Per usare un’espressione locale, deve ancora muovere il primo passo. DiteMi, come Mi sento a vedere tutti voi così? Sono solo poche semplici parole, ma è ancora necessario che Io le elabori e le discuta nei particolari con voi. Le Mie parole sono troppo esaustive e troppo particolareggiate. Siete disposti ad ascoltare? Direte che sono troppo assillante? Neanch’Io voglio essere così assillante. Tutti voi sembrate giusti. Tutti voi avete un po’ di comprendonio e di conoscenza, e la maggior parte di voi ha una capacità. Ciononostante non prestate alcuna attenzione alle poche parole di questo inno e non le avete messe nel vostro cuore. Sinora, non una persona è entrata nella realtà di queste parole. Questo fatto è davvero un problema e una seccatura! Allora a che serve tutto il lavoro che fate nella chiesa? È per l’obiettivo di cui Paolo parlava quando ha detto “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia”? Se l’obiettivo è davvero questo, allora siete tutti dei Paolo e le conseguenze non possono essere positive! È così? (Sì.) Se non lavorate sodo nel nutrirvi delle parole di Dio presto o tardi verrete scacciati, e questo non vi farà ottenere nulla. Il giorno in cui verrai scacciato, dirai: “Cosa ho ottenuto?” Proprio un bel niente, perciò provi un’immensa vergogna e desideri persino la morte. È troppo patetico. Le parole di Dio sono ricche e abbondanti e affrontano ogni argomento. È un peccato che tu non abbia mai messo il cuore nel ricercarle, che non le abbia mai lette sul serio. Delle tantissime parole di Dio, non un singolo verso occupa un posto nel tuo cuore. Se non sei scacciato tu, chi potrebbe esserlo? È così che stanno le cose? (Sì.) Nutrirsi delle parole di Dio, rendere le parole di Dio la tua realtà: questo è un evento importantissimo. È più importante di qualunque altra cosa, più importante che mettere al mondo la prossima generazione, più importante che compiere il proprio dovere, più importante che apprendere un’abilità professionale, più importante che impegnarsi nella diffusione del Vangelo, più importante di ogni altra cosa. Se non sei entrato nella realtà delle parole di Dio non importa quali doveri svolgi, non importa fin dove ti spingi, tutto ciò sarà inutile. Alla fine non otterrai risultati, e tutto ciò che fai non porterà a niente. Non importa quanto stai andando forte adesso, non importa la tua posizione attuale, il lavoro che stai facendo o i grandi risultati che hai ottenuto: si tratta solo di uno sbuffo di fumo che alla fine scomparirà alla vista. Solo quando una persona entra nella realtà delle parole di Dio, quando ottiene la verità che esse contengono e trova i principi, i percorsi e le direzioni della pratica nelle parole di Dio, solo allora nessuno potrà privarla di queste cose. Solo quando sarà entrata in queste verità realtà l’adempimento dei suoi doveri e il prezzo che ha pagato per ogni cosa avrà significato e valore. Solo allora Dio ne sarà compiaciuto. Dopo che sarai entrato nella realtà della parola di Dio e avrai messo in pratica i principi e gli standard richiesti dalla parola di Dio in ogni cosa che fai, solo allora il tuo dovere non sarà svolto invano e Dio ne sarà in parte compiaciuto. Capisci? (Sì.) Se ti affidi solo al tuo autocontrollo, alla perseveranza umana, al comprendonio e alle doti umani e ai modi e metodi umani per sopportare la sofferenza e pagare il prezzo, allora tutto ciò che fai non c’entra niente con le parole di Dio. Dovrebbe esserti chiaro quale sarà il risultato finale. Molte persone possono calcolare il totale dei loro conti economici e dei loro conti costi-benefici, ma non c’è nessuno che faccia i calcoli di questo conto. Sembrate abbastanza intelligenti nel gestire gli affari esteriori, avete i vostri mezzi e metodi e siete abbastanza accorti, ma avete trascurato la questione della vostra fede in Dio e della salvezza e la questione di come trattare le parole di Dio, non prestando mai attenzione a queste cose. Pensavi di poter sfuggire alla legge che Dio richiede non degnandole di attenzione? Pensavi che, sforzandoti un poco, avresti avuto fortuna e saresti sfuggito al giusto giudizio di Dio? Non ingannare te stesso! Tutte le leggi fatte dall’uomo sono il prodotto della conoscenza e del discernimento umano. Tutte sono il prodotto dell’intelletto umano. Non sono leggi prodotte dall’indole giusta di Dio. Non adottare una mentalità casuale quando si tratta della tua salvezza. Puoi ingannare solo te stesso, non Dio.

Qual è la prima grande cosa che dovreste fare nel perseguimento della salvezza? Nutrirvi delle parole di Dio in modo da comprendere la verità ed entrare nella realtà. Questa è la prima grande cosa. Non importa quanto sei indaffarato nel compiere il tuo dovere, non importa quanto lavoro hai accumulato: devi comunque prenderti del tempo per nutrirti delle parole di Dio, per trovare in esse i principi e i percorsi per mettere in pratica la verità in tutte le cose e per entrare nella verità realtà. Questo è il solo scopo della fede in Dio. Una volta che sarai entrato nella verità realtà e avrai ottenuto i principi di pratica, ogni cosa che farai sarà l’adempimento soddisfacente del tuo dovere e diventerà preziosa e sensata. Altrimenti tutto ciò che fai è rendere servizio, e non stai compiendo il tuo dovere, né questo servizio sarà utile per salvarti. Se non ti nutri delle parole di Dio, non pratichi né sperimenti le Sue parole, non consideri l’ingresso nella verità realtà come qualcosa di serio e ti accontenti di fare qualche sforzo e di fare le cose e basta senza preoccuparti di mettere in pratica la verità, non sei forse uno stupido? Tutti pensano di essere intelligenti e affidabili nel loro lavoro. “Ora che sono qui io, questo lavoro di sicuro verrà svolto bene. Fintanto che sono qui e tengo gli occhi aperti, niente disturberà il lavoro della chiesa. A patto che io non sia ozioso e che continui a svolgere il mio dovere nella casa di Dio, verrò salvato”. Non prenderti in giro. Dio non ha mai detto che un individuo verrà salvato a patto che compia costantemente il proprio dovere. Questo è frutto dell’immaginazione e della pia illusione dell’uomo. Chi dice così non si conosce affatto, e non capisce l’essenza e la verità della profondità della corruzione dell’uomo da parte di Satana. Ecco perché sa dire parole tanto sciocche. Nel corso di tutte le epoche, tutti i seguaci di Dio non hanno forse compiuto i loro doveri? Sono stati salvati? No. Sono idonei per entrare nel Regno dei Cieli? No. L’opera di giudizio di Dio degli ultimi giorni ha rivelato chiaramente la verità della corruzione dell’uomo. Questo consente a ognuno di comprendere, cambiare rotta, acquisire la verità ed entrare nella realtà affrontando reali cambiamenti. Questo è ciò che Dio esige dall’uomo. Puoi raggiungere un reale cambiamento se ti concentri solo sulla costante esecuzione del tuo dovere? Puoi acquisire la verità? Puoi arrivare all’obbedienza a Dio? Neanche per sogno. Il punto cruciale è che bisogna perseguire la verità, sottomettersi al giudizio e al castigo di Dio e ottenere la verità allo scopo di conformarsi alla volontà di Dio. Nel dire queste parole, Dio paga il prezzo del sangue del Suo stesso cuore e offre la Sua vita per l’uomo. Se non fai tesoro delle parole di Dio ma in cuor tuo le ignori e le disprezzi sempre, non le prendi mai sul serio, potrai essere salvato? L’esito finale potrà essere positivo? Non ci devi neanche pensare. Qual è la cosa più importante quando credi in Dio? È nutrirti delle parole di Dio per comprendere la verità, e così facendo, entrare nella verità realtà senza esitare. Inizia con ciò che succede intorno a te, quello che riesci a vedere e a percepire. Usa la parola di Dio per riflettere su te stesso, per cercare la verità, risolvere tutti i problemi e realizzare cambiamenti reali. Se non ti nutri della parola di Dio e non entri nella realtà della parola di Dio, le tue possibilità di essere salvato stanno a zero. Hai completamente perso ogni possibilità di salvezza. Quando l’opera di Dio sarà finita, dirai: “Prima, durante il lavoro di diffusione del Vangelo di Dio, ho fatto la mia parte. Durante il lavoro della diffusione del Vangelo ho pagato il prezzo e ho dedicato il mio tempo e i miei sforzi a questo e a quest’altro passo importante”. Eppure fino a quel giorno non avrai ancora acquisito la verità e non riuscirai ancora a nutrirti normalmente delle parole di Dio né a svolgere normalmente il tuo dovere. In sostanza, non sei una persona che obbedisce a Dio. Solo quando quel giorno verrà saprai di aver già perso la tua possibilità di salvezza. È già troppo tardi? Non hai nessuna possibilità, sei già caduto nel disastro, e quindi la tua morte è imminente. Pertanto, questa possibilità di salvezza è molto rara e devi fare tesoro di ogni giorno e di ogni minuto. Prima comincia con le piccole cose intorno a te, poi passa gradualmente a più cose e a cose più grandi. Cerca le parole di Dio e la verità, ed entra nelle parole di Dio e nella verità realtà. In cuor tuo dovresti pregare spesso Dio e avvicinarti a Lui. Non permettere mai ai desideri della carne, alle tendenze del mondo e ad altre simili cose sataniche di occupare il tuo cuore. Permetti invece alle parole di Dio e alla verità di detenere il potere nel tuo cuore, e il tuo cuore inizierà a far tesoro delle parole di Dio. Fintanto che le parole di Dio e la verità avranno un posto nel tuo cuore e guideranno la tua vita, questa avrà un obiettivo e una luce a guidarla, e il tuo cuore conoscerà il piacere. Se capisci tre e poi cinque parole di Dio, e poi dieci parole, e poi cento parole, queste parole si accumuleranno e, gradualmente, le parole di Dio arriveranno a occupare sempre più il tuo cuore, a condurre i tuoi pensieri, a condurre le tue azioni e a condurre la tua vita. Entrerai sempre più nella realtà delle parole di Dio e arriverai ad afferrare sempre più verità principi. Le tue azioni non saranno più basate sulla tua volontà e sulle tue necessità individuali. Sempre meno impurità confluiranno nell’adempimento del tuo dovere, e tratterai sempre più Dio con un cuore sincero. Lentamente, le dottrine che capisci si trasformeranno nella verità realtà. In questo modo ci sarà un cambiamento reale nella tua indole di vita. La tua speranza di salvezza non sarà più limitata o invisibile, ma diventerà sempre più percepibile e grande. Quando riesci a vedere questa luce, questo è effettivamente il momento in cui inizi ad acquisire interesse per le parole di Dio e a investire una grande speranza nella questione della salvezza. In quel momento, Dio gradualmente farà sì che tu comprenda le Sue parole, entri in esse, ti proteggerà dal cadere in tentazione, ti proteggerà dal cadere nella trappola di Satana e sotto la sua oscura influenza, e ti proteggerà, tra le altre cose, dai legami, dai conflitti, dalle gelosie e dalle dispute. In questo modo, Dio ti farà vivere nella luce e sotto la guida delle Sue parole. Questa è felicità, gioia e pace. Per realizzare tutto questo si inizia con il far tesoro delle parole di Dio e praticare e sperimentare le parole di Dio per comprendere la verità. In effetti non è difficile. Se ascolti spesso i sermoni e sai praticare e sperimentare le parole di Dio, gradualmente arriverai a comprendere la verità. In questo modo, transitando gradualmente, un po’ alla volta, e muovendoti in avanti poco a poco, non lo troverai difficile. La cosa fondamentale è se uno ama la verità o no. Se ami la verità allora, con la fede in Dio, sarai in grado di occuparti delle cose appropriate, di lottare per la verità e di concentrarti sulla lettura delle parole di Dio e sulla riflessione in merito. Impara a riflettere sulle parole di Dio e impara a leggerle in preghiera. Allora sarai in grado di comprendere il loro significato, di trovare in esse percorsi di pratica, sarai in grado di comprendere la volontà di Dio e inizierai a comprendere la verità. Poi, rifletti sulla tua indole corrotta e riconoscila basandoti sulla tua comprensione della verità, sviscera l’essenza della tua indole corrotta e poi usa la verità per risolverla. Se pratichi ed entri in questo modo, sarai in grado di conoscerti davvero e sarà facile liberarti della tua indole corrotta. Acquisendo conoscenza ed esperienza poco a poco, arrivando a comprendere la volontà di Dio poco a poco e liberandosi della loro corruzione poco a poco, le persone inizieranno a cambiare senza nemmeno rendersene conto. Questo è il processo dell’esperienza di vita. Comprendere la verità è la cosa più importante. Una volta che ha compreso la verità, l’individuo conoscerà gli standard che Dio richiede all’uomo di seguire. Saprà anche perché Dio vuole dire così e l’effetto che Egli cerca di ottenere. Saprà anche che tutti gli standard che Dio esige dall’uomo sono effettivamente alla portata degli esseri umani. Sono tutte cose che la coscienza e la ragione umana possono realizzare. Tutti questi processi sono una questione di ingresso nella vita. Per entrare nella vita devi svolgere i tuoi doveri diligentemente, cercare la verità e praticarla diligentemente, e pregare Dio e affidarti a Lui per svolgere bene i tuoi doveri. Attraverso tale esperienza e pratica, otterrai risultati sempre migliori. Le persone che non amano la verità non mostreranno interesse per cose del genere. Non sentono un fardello per entrare nella vita e non hanno interesse a farlo. Pertanto, sebbene credano in Dio da molti anni, non sanno parlare della loro testimonianza esperienziale. Le persone che amano la verità non sono così. Sanno scrivere le testimonianze di tutto ciò che hanno sperimentato e di ogni periodo delle loro esperienze. Da tutte le loro esperienze guadagnano veramente qualcosa, e questi guadagni si accumulano nei giorni e nei mesi. Dopo dieci o vent’anni, hanno maturato grandi cambiamenti. A quel punto, sanno scrivere le loro testimonianze esperienziali senza sforzo e per loro impegnarsi nella condivisione della verità non è una fatica. Nel compiere il loro dovere, fanno tutto in modo appropriato.

Siete persone che amano la verità? Avete un cuore con uno smisurato desiderio verso Dio? Avete un cuore sincero? È difficile rispondere, non è vero? In effetti, nel vostro cuore, avete tutti chiarezza su questo punto. Sei capace di riconoscere quando vuoi svolgere il tuo dovere in modo superficiale e negligente, quando vuoi essere evasivo o battere la fiacca, quando vuoi essere testardo e avventato,? Sai abbandonare la carne? Che scelta fai? Scegli di praticare la verità o scegli i desideri della carne? Scegli il positivo o il negativo? Scegli di soffrire e di pagare il prezzo per acquisire la verità o scegli di inseguire le comodità della carne? Queste sono le domande che verranno usate per misurare se hai un cuore che ama veramente Dio e Gli obbedisce e se ti spendi sinceramente per Dio. Se non hai un cuore sincero per Dio, se ti piace fare le cose con testardaggine e avventatezza, se sei felice fintanto che sei soddisfatto e ti arrabbi e dai i numeri quando non lo sei e te ne vai quando le cose non vanno come vuoi tu, questo è lo stato di mente appropriato? È questo il significato di avere un cuore che obbedisce a Dio? È questo svolgere lealmente il tuo dovere? Perché non metti in pratica la verità? È che non capisci le parole di Dio? O che non ami la verità? Alcune persone pensano: “Le parole di Dio sono semplici, ma è difficile metterle in pratica. La casa di Dio richiede sempre alle persone di praticare la verità, ma questo è difficile per loro e dà loro un sacco di problemi. Se il mio cuore è a disagio, io non metto in pratica la verità. Fintanto che la chiesa non si libera di me e non mi scaccia, sceglierò di essere libero e a mio agio e di fare tutto ciò che voglio”. Costui è una persona che crede davvero in Dio? Non è un miscredente? Questo è l’atteggiamento che i miscredenti adottano quando svolgono i loro doveri. Dato che non accettano la verità, amano essere liberi e dissoluti e amano essere dispersivi e negligenti. Qualunque sia il modo in cui vengono potati e trattati, è inutile. Le loro orecchie non udiranno nulla di ciò che viene condiviso sulla verità. Non c’è niente da fare se non eliminarle e scacciarle. Dato che non accettano la verità ma al contrario sono dei non credenti che provano disgusto nei confronti della verità, Dio non li salverà. Quanto a coloro che amano la verità, persino quando viene rivelata la loro indole corrotta essi sanno accettare la potatura e il trattamento, sanno cercare la verità, riflettere su sé stessi e arrivare a conoscere sé stessi, e sanno pentirsi. Queste sono le persone che Dio vuole salvare. Quando non si ama la verità è difficile accettarla. Qual è il pericolo più grande di questa incapacità di accettare la verità? È tradire Dio. Coloro che non accettano la verità hanno maggiori probabilità di tradire Dio e possono tradire Dio in qualsiasi momento o luogo. Possono tradire Dio quando una cosa di poca importanza non va come vogliono. Possono tradire Dio perché in un’occasione non riescono ad accettare di essere potati e trattati. Quando si trovano davanti a un disastro, sono ancora più propensi a lamentarsi di Dio e a tradirLo. In ogni caso, coloro che non amano o non accettano la verità corrono il maggior pericolo. Il fatto di poter essere salvati dipende da fino a che punto si amano la verità e le cose positive, e anche dal saper accettare e mettere in pratica la verità. Usa i requisiti della verità per misurare la tua vera statura, per discernere te stesso e per conoscere la verità della tua corruzione e riconoscere ciò che è veramente la tua natura. Da un lato, tale discernimento ti aiuta a conoscerti e a essere in grado di arrivare a pentirti veramente. Dall’altro lato, ti consente di conoscere Dio e di capire la Sua volontà. L’incapacità di accettare la verità è una manifestazione di disobbedienza e di resistenza a Dio. Una chiara comprensione di questo problema ti aiuterà a percorrere il cammino della salvezza. Quando qualcuno ama davvero la verità riesce ad avere un cuore con uno smisurato desiderio verso Dio, un cuore sincero e lo stimolo a praticare la verità e a obbedire a Dio. Possedendo una vera forza è in grado di pagare il prezzo, di dedicare la sua energia e il suo tempo, di abbandonare i suoi vantaggi personali, e di lasciar andare tutti i legami della carne, sgomberando la via per fare spazio alla pratica delle parole di Dio, alla pratica della verità e all’ingresso nella realtà della parola di Dio. Se, al fine di entrare nella realtà della parola di Dio, riesci a lasciar andare le tue nozioni, a lasciar andare gli interessi della tua stessa carne, la tua reputazione, il tuo prestigio, la tua fama e i piaceri della carne, se riesci a lasciar andare tutte queste cose, allora entrerai sempre più nella verità realtà. Qualunque difficoltà o guaio tu abbia, non si tratterà più di problemi (sarà facile risolverli), ed entrerai facilmente nella realtà delle parole di Dio. Per entrare nella verità realtà, un cuore sincero e un cuore con uno smisurato desiderio verso Dio sono le due condizioni indispensabili. Se hai solo un cuore sincero ma sei sempre codardo, se ti manca uno smisurato desiderio verso Dio e ti tiri indietro quando ti imbatti nelle difficoltà, non è abbastanza. Se hai solo uno smisurato desiderio verso Dio nel cuore, sei un po’ impulsivo e hai solo questo anelito ma ti manca un cuore sincero quando ti accade qualcosa, ti tiri indietro e scegli i tuoi interessi, anche questo non è abbastanza. Ti servono sia un cuore sincero, sia un cuore con uno smisurato desiderio verso Dio. Il livello di sincerità del tuo cuore e la forza del tuo smisurato desiderio verso Dio determinano la potenza del tuo stimolo a mettere in pratica la verità. Se non hai un cuore sincero e il tuo cuore non ha uno smisurato desiderio verso Dio, non sarai in grado di comprendere le Sue parole e non avrai lo stimolo a mettere in pratica la verità. In questa condizione, non potrai entrare nella verità realtà e sarà difficile per te ottenere la salvezza.

Molti non sanno con chiarezza cosa significhi essere salvati. Alcuni sono convinti che, se si crede in Dio da molto tempo, è probabile che si sarà salvati. Altri credono che se si capiscono molte dottrine spirituali è probabile che si sarà salvati, mentre altri ancora pensano che i leader e i lavoratori saranno certamente salvati. Queste sono tutte nozioni e fantasie umane. La chiave di tutto è che la gente deve capire cosa vuol dire salvezza. Essere salvati significa principalmente essere liberati dal peccato, liberati dall’influenza di Satana e volgersi sinceramente a Dio e obbedirGli. Cosa dovete possedere per essere liberi dal peccato e dall’influenza di Satana? La verità. Per sperare di acquisirla, le persone devono munirsi di molte parole di Dio e saperle sperimentare e praticare, in modo da poter comprendere la verità ed entrare nella verità realtà. Solo allora potranno essere salvate. La possibilità di essere salvati non dipende affatto da quanto a lungo si creda in Dio, quanta conoscenza si detenga, che si possiedano talenti o punti di forza o quanto si soffra. L’unica cosa che è in diretta relazione con la salvezza è la capacità di acquisire o meno la verità. Quindi, quante verità hai veramente compreso oggi? Quante delle parole di Dio sono diventate la tua vita? Tra tutti i requisiti di Dio, in quale hai ottenuto l’ingresso? Durante i tuoi anni di fede in Lui, quanto sei entrato nella realtà della Sua parola? Se non lo sai o se non hai avuto accesso alla realtà di nessuna delle parole di Dio, allora, francamente, per te non c’è speranza di salvezza. Non hai alcuna possibilità di essere salvato. Non importa se possiedi un alto grado di conoscenza, se credi in Dio da molto tempo, se hai un bell'aspetto, se sai parlare bene e se sei un leader o un lavoratore da diversi anni. Se non persegui la verità e non pratichi e sperimenti correttamente le parole di Dio, e ti manca la testimonianza esperienziale concreta, allora non hai alcuna speranza di essere salvato. Non mi importa che aspetto hai, quante conoscenze scientifiche hai, quanto hai sofferto o quant’è alto il prezzo che hai pagato. Ti dico questo: se non accetti la verità e non entri mai nella realtà delle parole di Dio, non puoi essere salvato. Questo è certo. Se Mi dici quanto sei entrato nella realtà delle parole di Dio, allora ti dirò quanta speranza hai di essere salvato. Ora che vi ho detto i criteri per misurare questo, dovreste essere in grado di misurarlo da soli. Quale fatto vi raccontano queste parole? Dio ha usato le parole per creare il mondo, ha usato le parole per realizzare ogni sorta di fatto, per realizzare tutti i fatti che desiderava fossero compiuti, e Dio ha usato le parole per eseguire due fasi della Sua opera. Oggi Dio sta svolgendo la terza fase della Sua opera, e in essa ha pronunciato più parole che in ogni altra fase. Questo è il momento in cui Dio ha parlato di più nella Sua opera, che abbraccia tutta la storia dell’umanità. Che Dio potesse usare le parole per creare il mondo, per realizzare tutti i fatti, per portare tutti i fatti dal nulla all’esistenza e l’esistenza al nulla: questa è l’autorità delle parole di Dio, e alla fine Dio userà le parole anche per realizzare il fatto della salvezza dell’umanità. Oggi voi tutti potete vedere questo fatto: durante gli ultimi giorni Dio non ha compiuto opera che non fosse connessa con le Sue parole, ha parlato di continuo, ha costantemente usato parole per guidare l’uomo fino a oggi. Naturalmente, nel parlare, Dio ha anche usato parole per preservare il Suo rapporto con coloro che Lo seguono, ha usato parole per guidarli, e queste parole sono della massima importanza per coloro che desiderano essere salvati o che Egli desidera salvare: Dio userà queste parole per realizzare il fatto della salvezza dell’umanità. Evidentemente, considerandole nei termini del loro contenuto o del loro numero, indipendentemente da che tipo di parole sono e da che porzione delle parole di Dio sono, esse sono della massima importanza per tutti coloro che desiderano essere salvati. Dio sta usando queste parole per ottenere l’effetto finale del Suo piano di gestione di seimila anni. Per l’umanità, che si tratti dell’umanità di oggi o del futuro, sono della massima importanza. Questo è l’atteggiamento di Dio; questo è lo scopo e il significato delle Sue parole. Quindi cosa dovrebbe fare l’umanità? L’umanità dovrebbe collaborare con le parole e con l’opera di Dio, non ignorarle. Ma non è questa la via della fede in Dio di alcune persone: qualunque cosa Dio dica, è come se le Sue parole non avessero niente a che fare con loro. Continuano a perseguire ciò che vogliono, a fare ciò che vogliono e non cercano la verità sulla base delle parole di Dio. Questo non è sperimentare l’opera di Dio. Ci sono altri che non prestano alcuna attenzione, a prescindere da cosa dice Dio, e hanno un’unica convinzione nel cuore: “Farò qualsiasi cosa Dio chieda: se Dio mi dice di andare a ovest, andrò a ovest, se mi dice di andare a est, andrò a est, se mi dice di morire, farò sì che mi veda morire”. Eccetto una cosa: non accolgono le parole di Dio. Pensano fra sé e sé: “Ci sono così tante parole di Dio, dovrebbero essere un po’ più dirette e dirmi esattamente cosa fare. In cuor mio sono in grado di obbedire a Dio”. Indipendentemente da quante parole Dio esprima, tali persone alla fine restano incapaci di comprendere la verità e non sanno parlare delle loro esperienze e della loro conoscenza. Sono come un laico che non capisce niente di argomenti spirituali. Pensate che tali persone siano amate da Dio? Dio desidera essere misericordioso verso tali persone? (No.) Certamente no. A Dio non piacciono tali persone. Dio dice: “Ho pronunciato non so quante migliaia di parole. Come può essere che, come un cieco o un sordo, non le hai viste né sentite? Di preciso, a cosa stai pensando nel tuo cuore? Ai miei occhi non sei altro che un individuo che ha l’ossessione di inseguire le benedizioni e la bella destinazione: stai inseguendo gli stessi obiettivi di Paolo. Se non vuoi ascoltare le Mie parole, se non desideri seguire la Mia via, allora perché credi in Dio? Non stai inseguendo la salvezza, stai inseguendo la bella destinazione e il desiderio di benedizioni. E poiché questo è ciò che stai tramando, ciò che più ti si addice è essere un servitore”. In effetti, anche essere un fedele servitore è una manifestazione dell’obbedienza a Dio, ma è il livello minimo. Restare nella veste di fedele servitore è molto meglio che essere immerso nella perdizione e nella distruzione come un non credente. Nello specifico, la casa di Dio ha bisogno di servitori, e anche essere in grado di rendere servizio a Dio conta come una benedizione. Questo è molto meglio, incomparabilmente meglio, che essere lacchè dei re diavoli. Tuttavia, l’atto di rendere servizio a Dio non è del tutto soddisfacente per Lui, perché la Sua opera di giudizio ha lo scopo di salvare, purificare e perfezionare le persone. Il fatto che le persone si accontentino solamente di rendere servizio a Dio non è il fine che Egli desidera realizzare operando in loro né l’effetto che Egli desidera vedere. Ma le persone ardono dal desiderio, sono stupide e cieche: sono irretite, consumate da qualche profitto insignificante, e scartano le preziose parole di vita pronunciate da Dio. Non sono neanche capaci di prenderle seriamente, figurarsi di farne tesoro. Non leggere le parole di Dio e non far tesoro della verità: è da intelligenti o da stupidi? Si può ottenere la salvezza così? Le persone dovrebbero capire tutto questo. Possono sperare di essere salvate solo se mettono da parte le loro nozioni e fantasie e si concentrano sul perseguimento della verità.

Alcune persone domandano: “Le parole di Dio richiedono all’uomo di assumere la posizione di un essere creato e di adempiere al suo dovere di essere creato. Non ci è richiesto di essere un superuomo o un grande uomo, ma io sento sempre queste ambizioni e questi desideri. Non mi accontento di essere una persona ordinaria. Cosa dovrei fare allora?” Questo problema è molto semplice. Perché non sei disposto a essere una persona ordinaria? Se prima vai alla radice della questione, il tuo problema si risolverà facilmente. Dio esige che l’uomo sia una persona onesta. Questa è la cosa più importante. Se comprendi la verità su cosa sia essere una persona onesta, saprai che esserlo significa essere una persona con normale umanità, una persona vera. Quali sono i segni esteriori di una persona onesta? Essere una persona onesta è essere una persona normale. Quali sono gli istinti naturali, i pensieri e la ragione delle persone normali? Come si presentano le parole e le azioni delle persone normali? Una persona normale sa parlare dal cuore. Dirà qualsiasi cosa ha nel cuore senza falsità e inganno. Se riesce a comprendere una questione che incontra, agirà in base alla propria coscienza e ragione. Se non riesce a vederla con chiarezza farà errori e fallirà, nutrirà malintesi, nozioni e fantasie personali e sarà accecata dalle illusioni che si ritrova davanti agli occhi. Questi sono i segni esteriori della normale umanità. Questi segni esteriori della normale umanità soddisfano le richieste di Dio? No. Le persone non possono soddisfare le richieste di Dio se non hanno la verità. Questi segni esteriori della normale umanità sono ciò che possiede un uomo ordinario, corrotto. Sono le cose con cui l’uomo nasce, le cose originarie in lui. Devi permettere a te stesso di mostrare tali segni esteriori e rivelazioni. Mentre lo fai devi capire che così sono gli istinti naturali, la levatura e la natura innata dell’uomo. Cosa dovresti fare una volta che l’hai capito? Dovresti considerare la questione correttamente. Ma come si mette in pratica questo modo corretto di considerare la questione? Si fa leggendo più parole di Dio, munendosi ulteriormente della verità, portando più spesso davanti a Dio le cose che non si capiscono, le cose a proposito delle quali si nutrono nozioni e a proposito delle quali si potrebbero esprimere giudizi errati, per riflettere su di esse e cercare la verità al fine di risolvere tutti i problemi che si hanno. Se sperimenti questo per un po’, non importa se fallisci e inciampi qualche volta. La cosa più importante è che tu riesca a vedere chiaramente queste questioni nelle parole di Dio e sappia come praticare conformemente ai principi e alla volontà di Dio. Questo dimostra che hai imparato una lezione. Dopo aver fallito e inciampato per tanti anni, se comprendi chiaramente l’essenza dell’uomo corrotto, se vedi fino alla radice della tenebra e del male nel mondo e discerni i vari tipi di persone, di eventi e di cose, allora sarai in grado di agire in base alle verità principi. Poiché non sei un superuomo, né un grande uomo, non puoi discernere e comprendere tutte le cose. Per te è impossibile vedere con chiarezza il mondo a colpo d’occhio, vedere con chiarezza l’umanità a colpo d’occhio e vedere con chiarezza ogni cosa che succede intorno a te a colpo d’occhio. Tu sei una persona comune. Devi sopportare molti fallimenti, molti periodi di sconcerto, molti errori di giudizio e molte deviazioni. Questo può rivelare pienamente la tua indole corrotta, le tue debolezze e mancanze, la tua ignoranza e stupidità, consentendoti di riesaminare e conoscere te stesso e di avere conoscenza dell’onnipotenza e della totale saggezza di Dio e della Sua indole. Otterrai da Lui cose positive, arriverai a comprendere la verità ed entrerai nella realtà. Nella tua esperienza ci saranno molte cose che non andranno come vorresti e di fronte alle quali ti sentirai impotente. Di fronte a queste cose, dovrai ricercare e aspettare; dovrai ottenere da Dio la risposta a ogni questione e capire dalle Sue parole l’essenza sottesa a ogni questione e l’essenza di ogni tipo di persona. È così che si comporta una persona comune, normale. Devi imparare a dire “Non riesco”, “Va al di là di me”, “Non riesco a discernerlo”, “Non l’ho sperimentato”, “Non so nulla”, “Perché sono così debole? Perché sono così buono a niente?”, “La mia levatura è scarsissima”, “Sono così insensibile e ottuso”, “Sono così ignorante che mi ci vorranno giorni e giorni prima di riuscire a capire questa cosa e occuparmene” e “Devo discuterne con qualcuno”. Devi imparare a praticare in questo modo. Questo è il segno esteriore del fatto che ammetti di essere una persona normale e che desideri esserlo. Coloro che si ritengono grandi e potenti, che pensano di non essere normali ma superiori e sovrumani, non dicono mai “Non riesco”, “Va al di là di me”, “Non riesco a discernerlo”, “Non so, devo imparare, devo andare a cercarlo, devo trovare persone con cui condividere, devo cercare il Supremo”. Non dicono mai queste parole. Soprattutto quando ha ottenuto il prestigio, un individuo come questo non vuole che gli altri pensino che sia una persona ordinaria e che, proprio come tutti, ci siano cose che non è in capace di fare, che non sa vedere con chiarezza o capire. Invece, vuole sempre che gli altri lo scambino per un superuomo. Pertanto, quando gli succede qualcosa, non ha bisogno di “portare più spesso tali questioni davanti a Dio e offrirGli un cuore sincero”. Non ha bisogno di cercare. Capisce, impara, vede con chiarezza ogni cosa che gli succede nel giro di qualche minuto. Non ha nulla di corrotto o di debole. Non c’è nulla che non sappia vedere con chiarezza, non c’è nulla che non abbia sperimentato. Anche se ci fosse qualcosa che non ha ancora sperimentato, lo vedrebbe con chiarezza a colpo d’occhio. È semplicemente un superuomo perfetto. È questa la manifestazione della normale umanità? (No.) Allora, costui è una persona normale? Certamente no. Questo tipo di persona non ammette di essere una persona ordinaria, di avere debolezze, difetti e un’indole corrotta. È dunque capace di presentarsi più spesso al cospetto di Dio con un cuore sincero per ricercare e pregare? Certamente no. Questo dimostra che non ha ancora la coscienza e la ragione della normale umanità né vive la normale umanità.

DiteMi, in che modo si può essere persone comuni e normali? In che modo si può, come dice Dio, assumere il posto che si confà a un essere creato, come si può non cercare di essere superuomini o personalità di spicco? Come si dovrebbe praticare per essere una persona comune e normale? Come si può fare? Chi vuole rispondere? (Innanzitutto dobbiamo ammettere di essere persone ordinarie, persone molto comuni. Ci sono tante cose che non capiamo, che non comprendiamo e che non riusciamo a vedere con chiarezza. Dobbiamo ammettere di essere corrotti e imperfetti. Dopodiché, dobbiamo avere un cuore sincero e presentarci più spesso al cospetto di Dio per ricercare.) In primo luogo non darti un titolo e non diventarne vincolato, dicendo: “Io sono il leader, io sono il capogruppo, io sono il supervisore, nessuno conosce quest’attività meglio di me, nessuno comprende le competenze meglio di me”. Non farti prendere dal titolo che ti sei assegnato da solo. Non appena lo farai, esso ti legherà mani e piedi e ciò che dirai e farai ne risentirà. Anche il tuo normale modo di pensare e di giudicare ne risentirà. Devi liberarti dalle catene di tale prestigio. Per prima cosa, ridimensiona questa posizione e questo titolo ufficiale e mettiti al posto di una persona comune. Se lo fai, la tua mentalità si normalizzerà in una certa misura. Devi inoltre ammettere: “Non so come fare questo, e neanche capisco quello: dovrò condurre ricerche e studi”, oppure: “Non mi è mai capitato prima, quindi non so cosa fare”. Quando sarai in grado di dire ciò che pensi veramente e di parlare sinceramente sarai in possesso di normale ragionevolezza. Altre persone conosceranno il vero te e avranno quindi una visione normale di te e tu non dovrai fingere né ti sentirai sotto una forte pressione, e sarai pertanto in grado di comunicare normalmente con le persone. Vivere in questo modo è liberatorio e facile; chi trova la vita stremante ne è personalmente la causa. Non fingere e non simulare. Apriti prima di tutto in merito a ciò che pensi in cuor tuo, ai tuoi veri pensieri, in modo che tutti ne siano consapevoli e li comprendano. Di conseguenza le tue preoccupazioni, le barriere e i sospetti tra te e gli altri verranno meno. C’è anche un’altra cosa che ti ostacola. Ti consideri sempre il capogruppo, un leader, un lavoratore o qualcuno in possesso di un titolo, di prestigio e di una reputazione: se ammetti di non capire qualcosa o di non saper fare qualcosa, non stai forse denigrando te stesso? Quando metti da parte queste catene nel tuo cuore, quando smetti di pensare a te stesso come a un leader o a un lavoratore, quando smetti di ritenerti migliore degli altri e senti di essere una persona comune, uguale a tutti gli altri e che esistono ambiti in cui sei inferiore agli altri, quando condividi in merito alla verità e alle questioni lavorative con questo atteggiamento l’effetto è diverso, come lo è l’atmosfera. Se in cuor tuo nutri sempre dei dubbi, se ti senti costantemente sotto pressione e limitato e se desideri liberarti di queste cose ma non ne sei capace, allora dovresti pregare seriamente Dio, riflettere su te stesso, notare i tuoi difetti e sforzarti di giungere alla verità. Se riesci a mettere in pratica la verità, otterrai risultati. Qualunque cosa tu faccia, non parlare e non agire da una certa posizione o con un certo titolo. Per prima cosa, metti da parte tutto questo e occupa il posto di una persona comune. Quando qualcuno dice: “Non sei tu il leader? Non sei tu il responsabile del gruppo? Questo lo dovresti capire”. In risposta, di’: “Dove si dice nella parola di Dio che se sei un leader o un capogruppo puoi capire tutto? Io questa cosa non la capisco. Non usare gli occhi per giudicarmi. Pretendi troppo. È vero che sono un leader, ma la mia comprensione della verità è ancora troppo scarsa e non so che decisione prendere perché non ho ancora sperimentato questa cosa e non riesco ancora a vederla con chiarezza. Devo pregare e cercare. Dio ha detto: ‘Non affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci’. Tu vuoi sempre che io capisca subito e che prenda immediatamente una decisione. E se ne prendo una sbagliata? Chi ne sarebbe responsabile? Sei in grado di prendertene la responsabilità? Vuoi che commetta un errore? Nel farlo, sei responsabile per me? Dovremmo lavorare insieme, pregare e cercare insieme, e gestire bene questa questione”. Riesci a rispondere così? È facile farlo? Se sai parlare agli altri con il cuore, puoi dire: “In realtà, anche la mia statura è molto piccola. Se non cerco e non prego, posso commettere un errore in qualsiasi momento. A volte non posso evitare di fare errori. Quanto credevi fosse grande la mia statura? Hai pensato troppo bene di me”. Quando sente ciò che dici, l’altro saprà in cuor suo che sei una persona molto onesta che sa parlare con il cuore. A quel punto non pretenderà troppo da te, ma al contrario lavorerà con te. Se metti in pratica questo diventerai più razionale nelle cose che fai, non sarai limitato e vincolato dalla fama, dal guadagno e dal prestigio e il tuo cuore verrà liberato. Sarai in grado di parlare e di agire con un cuore aperto e sarai in grado di collaborare in armonia con gli altri e di trattare correttamente i fratelli e le sorelle. A quel punto il tuo stato diventerà sempre più normale e le tue azioni diventeranno sempre più razionali. Tutti potranno vedere questo e diranno: “Questo leader è veramente cambiato. Possiede davvero coscienza e razionalità e ha vissuto una normale umanità. Con una persona così come nostro leader, otteniamo anche noi molti vantaggi!” A quel punto, quando ti impegni ancora nel lavoro, che si tratti di cercare e pregare o di andare dagli altri per la comunione, quello che fai è corretto e appropriato, e non avrai dubbi. In tutto ciò che fai, procedi saldo e costante. Non ti affanni a cercare soluzioni, ma lasci che le cose si svolgano. Qualunque situazione ti capiti, sai portarla davanti a Dio e offrirGli il tuo cuore sincero. Questo è un principio che puoi mettere in pratica in tutte le cose. Tutti, che si tratti di leader e lavoratori o di fratelli e sorelle, sono persone ordinarie. Tutti dovrebbero praticare questo principio. Tutti hanno una parte e una responsabilità nella pratica della parola di Dio. Puoi essere un leader, un lavoratore, un capogruppo, un responsabile o una persona che gode di alto rispetto nel gruppo. Chiunque tu sia, dovresti imparare a praticare in questo modo. Togli l’aureola e il titolo che hai in testa, togli le corone che gli altri ti hanno messo. A quel punto ti sarà facile diventare una persona normale e, senza difficoltà, agirai in base alla coscienza e alla ragionevolezza. Naturalmente, in seguito, non basta semplicemente ammettere che non si comprende e non si sa. Questa non è la soluzione finale che risolve il problema. Qual è la soluzione finale? Porta le questioni e le difficoltà davanti a Dio per pregare e cercare. Non basta pregare da soli. Invece, insieme a tutti, devi rivolgere preghiere riguardo alla questione e assumerti questa responsabilità e quest’obbligo. Ecco un ottimo modo di fare le cose! Eviterai di imboccare il percorso di chi cerca di essere un gran personaggio e un superuomo. Se ci riuscirai, assumerai inconsciamente il posto che si addice a un essere creato e ti libererai dalle catene dell’ambizione e del desiderio di essere un superuomo e un gran personaggio.

Stare al posto che si addice a un essere creato ed essere una persona ordinaria: è facile farlo? (No, non è facile.) Dove sta la difficoltà? In questo: le persone credono sempre di avere molte aureole e titoli in cima alla testa. Inoltre si attribuiscono l’identità e il prestigio di gran personaggi e superuomini e si impegnano in tutte quelle pratiche finte e false e segni esteriori. Se non lasci andare queste cose, se le tue parole e azioni sono sempre limitate e controllate da queste cose, allora troverai difficile entrare nella realtà della parola di Dio. Sarà dura smettere di affannarti a cercare soluzioni a ciò che non capisci e portare più spesso tali questioni davanti a Dio e offrirGli un cuore sincero. Non sarai in grado di farlo. È proprio perché il tuo prestigio, i tuoi titoli, la tua identità e tutte le cose simili sono false e non veritiere perché vanno contro e contraddicono le parole di Dio, che queste cose ti assorbono completamente facendo sì che tu non riesca a presentarti al cospetto di Dio. Cosa ti portano queste cose? Ti rendono bravo a mascherarti, a fingere di capire, di essere intelligente, di essere un gran personaggio, di essere una celebrità, di essere una persona capace, di essere saggio e persino di sapere tutto, di essere capace di tutto, e di essere in grado di fare tutto. Questo fa sì che gli altri ti adorino e ti ammirino. Verranno da te con tutti i loro problemi, contando su di te e guardandoti con ammirazione. Così è come se ti mettessi sul fuoco ad arrostire. DimMi, si sta bene sul fuoco ad arrostire? (No.) Non capisci, ma non osi ammetterlo. Non riesci a vedere con chiarezza, ma non osi dire che non riesci a vedere con chiarezza. Ovviamente hai fatto un errore, ma non osi ammetterlo. Il tuo cuore prova angoscia, ma non osi dire: “Stavolta è davvero colpa mia, sono in debito con Dio e con i miei fratelli e le mie sorelle. Ho provocato una perdita enorme alla casa di Dio, ma non ho il coraggio di alzarmi davanti a tutti e ammetterlo”. Perché non osi parlare? Tu credi: “Devo essere all’altezza della reputazione e dell’aureola che i miei fratelli e le mie sorelle mi hanno attribuito, non posso tradire l’alta considerazione e la fiducia che essi hanno nei miei confronti, ancor meno le fervide aspettative che ripongono in me da tanti anni. Pertanto, devo continuare a fingere”. Com’è questo mascheramento? Sei riuscito a trasformarti in un gran personaggio e un superuomo. I fratelli e le sorelle vogliono venire da te per fare domande, per chiedere consulenze e persino per implorare un tuo consiglio su qualsiasi problema che hanno. Sembra addirittura che non possano vivere senza di te. Ma il tuo cuore non prova angoscia? Certo, alcune persone non percepiscono questa angoscia. Un anticristo non percepisce questa angoscia. Al contrario, si crogiola in tale situazione pensando che il suo prestigio venga prima di tutto. Una persona normale, una persona comune, tuttavia, prova angoscia quando è sul fuoco ad arrostire. Si sente una nullità, appunto come fa una persona ordinaria. Non crede di essere più forte degli altri. Non solo pensa di non saper svolgere alcun lavoro concreto, ma anche di stare ritardando il lavoro della chiesa e i prescelti di Dio, quindi si assume la colpa e si dimette. Questa è una persona dotata di ragionevolezza. È facile risolvere questo problema? È facile risolverlo per chi ha ragionevolezza, ma è difficile per coloro ai quali la ragionevolezza manca. Se, una volta ottenuto il prestigio, godi spudoratamente dei vantaggi dello stesso con il risultato di essere smascherato e scacciato perché non sei riuscito a svolgere del lavoro concreto, significa che te la sei cercata e ti meriti ciò che ti capita! Non ti meriti neanche un briciolo di pietà o di compassione. Perché dico così? È perché insisti a stare in una posizione elevata. Ti sei messo sul fuoco ad arrostire. La tua ferita è autoinflitta. Se non vuoi stare sul fuoco ad arrostire dovresti rinunciare a tutti quei titoli e a quelle aureole e rivelare ai tuoi fratelli e sorelle il vero stato e i veri pensieri che albergano nel tuo cuore. In questo modo, i fratelli e le sorelle possono trattarti in maniera corretta e tu non devi mascherarti. Ora che ti sei aperto e hai gettato luce sul tuo vero stato, il tuo cuore non si sente forse più a suo agio, più rilassato? Perché vuoi camminare con un fardello così pesante sulla schiena? Se riveli il tuo vero stato, i fratelli e le sorelle davvero ti guarderanno dall’alto in basso? Davvero ti abbandoneranno? Assolutamente no. Al contrario, i fratelli e le sorelle ti approveranno e ti ammireranno per aver osato dire cos’hai nel cuore. Diranno che sei una persona onesta. Questo non ostacolerà il tuo lavoro nella chiesa né avrà il minimo effetto negativo su di esso. Se i fratelli e le sorelle vedono proprio che hai difficoltà, ti aiuteranno e lavoreranno con te spontaneamente. Cosa dite? Non sarebbe così? (Sì.) Indossare sempre una maschera in modo che altri ti guardino con ammirazione è una cosa stupidissima. L’approccio migliore è essere una persona ordinaria con un cuore normale, essere in grado di aprirsi ai prescelti di Dio in maniera pura e semplice e interloquire spesso parlando sinceramente. Non accettare mai quando le persone ti idolatrano, ti ammirano, ti attribuiscono lodi eccessive o dicono parole di adulazione. Tutte queste cose dovrebbero essere rifiutate. Per esempio, alcune persone potrebbero dire: “Non sei forse un professore universitario? Dato che ne sai così tante, devi avere una grande comprensione della verità”. Rispondi loro: “Che razza di professore universitario sono? La conoscenza, per quanta sia, non può prendere il posto della verità. Questa conoscenza mi ha causato grande sofferenza. È completamente inutile. Non abbiate un’alta considerazione di me: sono solo una persona ordinaria”. È naturale che alcune persone facciano fatica a rinunciare al loro prestigio. Vogliono essere persone comuni, ordinarie, e stare nel posto che si addice a un essere creato. Non vogliono soffrire così, ma non riescono a farne a meno. Vedono sempre sé stesse come persone superiori e non riescono a scendere dal loro alto piedistallo. Il che è problematico. Gradiscono quando gli altri gravitano intorno a loro, quando le guardano con occhi ammirati. Gradiscono che gli altri vadano da loro con tutti i problemi che li affliggono, si affidino a loro, le ascoltino e le guardino con ammirazione. Gradiscono che gli altri le credano persone superiori, esperte in tutte le cose e onniscienti (per cui non c’è niente che non capiscono), e pensano addirittura che sarebbe tanto bello e meraviglioso se gli altri le ritenessero dei vincitori. Il che va oltre ogni rimedio. Alcune persone accettano i complimenti e le corone poste sul loro capo dagli altri e recitano la parte del superuomo e del gran personaggio per un po’ di tempo. Ma si sentono a disagio e provano angoscia. Cosa dovrebbero fare? Se qualcuno vuole adularti, in realtà ti sta mettendo sul fuoco ad arrostire, e dovesti starne lontano. O in alternativa dovresti trovare un’opportunità per rivelargli la verità della tua corruzione, per parlargli del tuo vero stato ed esporre i tuoi difetti e le tue mancanze. In questo modo, costui non ti adorerà e non ti guarderà con ammirazione. È facile farlo? In effetti, sì, lo è. Se proprio non riesci a farlo, ciò dimostra che sei troppo arrogante e presuntuoso. Ti consideri veramente un superuomo, un gran personaggio, e non odi né disprezzi affatto questo tipo di indole che hai nel cuore. Stando così le cose, non puoi fare altro che aspettare il passo falso che ti farà cadere in disgrazia agli occhi degli altri. Se sei qualcuno che è veramente in possesso di ragionevolezza proverai disgusto e nausea nei confronti dell’indole corrotta che vuole sempre recitare il superuomo e il gran personaggio. Come minimo, devi avere questa sensazione. Solo allora potrai odiare te stesso e abbandonare la carne. Come dovresti praticare l’essere una persona comune, una persona ordinaria, una persona normale? Innanzitutto dovresti negare e lasciar andare quelle cose alle quali ti aggrappi ritenendole tanto buone e preziose e anche le belle parole superficiali con cui gli altri ti ammirano e ti elogiano. Se nel tuo cuore hai ben chiaro che tipo di persona sei, qual è la tua essenza, quali sono le tue carenze e quale corruzione riveli, dovresti condividerlo apertamente con gli altri in modo che possano vedere qual è il tuo vero stato e quali sono i tuoi pensieri e le tue opinioni, e che sappiano quale conoscenza possiedi di queste cose. Qualunque cosa tu faccia, non fingere e non simulare, non nascondere agli altri la tua corruzione e le tue carenze affinché nessuno le conosca. Questo tipo di comportamento falso è un ostacolo nel tuo cuore ed è anche un’indole corrotta e può impedire alle persone di pentirsi e cambiare. Devi pregare Dio e sottoporre a riflessione e analisi ciò che è falso come le lodi che ti attribuiscono gli altri, la gloria di cui ti ricoprono e le corone che ti conferiscono. Devi vedere il danno che queste cose ti arrecano. Così facendo valuterai te stesso in maniera chiara, acquisirai conoscenza di te stesso e smetterai di considerarti un superuomo o una personalità di spicco. Una volta acquisita questa consapevolezza di te stesso ti diventerà facile accettare la verità, accogliere nel tuo cuore le parole di Dio e ciò che Dio chiede all’uomo, accettare la salvezza del Creatore, rimanere costantemente una persona comune, un individuo onesto e affidabile e stabilire un rapporto normale tra te, che sei un essere creato, e Dio, che è il Creatore. Questo è esattamente ciò che Dio chiede alle persone, ed è del tutto alla loro portata. Dio permette solo alle persone normali, ordinarie di presentarsi al Suo cospetto. Non accetta l’adorazione di coloro che simulano e di false celebrità, gran personaggi e superuomini. Quando rinuncerai a queste false aureole, quando ammetterai di essere una persona normale, ordinaria, e ti presenterai al cospetto di Dio per cercare la verità e pregarLo, avrai un cuore molto più autentico nei Suoi confronti e ti sentirai molto più a tuo agio. In quel momento sentirai di aver bisogno dell’aiuto e del sostegno di Dio e sarai in grado di presentarti più spesso al cospetto di Dio per ricercare e per pregarLo. DiteMi, pensate sia più facile essere un gran personaggio, un superuomo, oppure una persona ordinaria? (Una persona ordinaria.) In teoria è facile essere una persona ordinaria, mentre è difficile essere un gran personaggio o un superuomo poiché questo provoca sempre angoscia. Tuttavia, quando le persone fanno le proprie scelte e lo mettono in pratica, non possono trattenersi dal voler essere un superuomo o un gran personaggio. Non riescono a farne a meno. Questo si deve alla loro natura essenza. Pertanto, l’uomo necessita della salvezza di Dio. Nel futuro, quando qualcuno vi chiederà “Come si può smettere di cercare di essere un superuomo e un gran personaggio?”, sarete in grado di rispondere a questa domanda? Tutto ciò che dovete fare è applicare il metodo che vi ho illustrato: essere una persona ordinaria, non mascherarvi, pregare Dio e imparare ad aprirvi in modo semplice e a parlare con gli altri con il cuore. Tale pratica darà i suoi frutti in modo naturale. Gradualmente imparerai a essere una persona normale, non sarai più stanco della vita e non proverai più angoscia né dolore. Tutte le persone sono persone ordinarie. Non c’è differenza tra loro, eccetto il fatto che le loro doti personali sono diverse e che la loro levatura può variare in una certa misura. Se non fosse per la protezione e la salvezza per mano di Dio, tutte commetterebbero il male e subirebbero la punizione. Se riesci ad ammettere di essere una persona ordinaria, se riesci ad abbandonare le fantasie e le vuote illusioni dell’uomo e cerchi di essere una persona onesta e di compiere azioni oneste, se riesci a obbedire coscienziosamente a Dio, allora non avrai problemi e vivrai pienamente una sembianza umana. È così semplice, dunque perché non c’è un percorso? Ciò che ho appena detto è molto semplice. In effetti, è esattamente così. Coloro che amano la verità riescono ad accettarla completamente e diranno anche: “In effetti, Dio non esige troppo dall’uomo. Tutte le Sue richieste possono essere soddisfatte con la coscienza e la ragionevolezza umana. Per una persona non è difficile svolgere bene il proprio dovere. Chi agisce con il cuore e ha la volontà e il desiderio di mettere in pratica tutto ciò, lo realizza facilmente”. Ma alcune persone non ci riescono. Per quelli che nutrono sempre ambizioni e desideri, che vogliono sempre essere superuomini e gran personaggi, pur volendo anche essere persone ordinarie, non è facile. Si sentono sempre superiori e migliori degli altri, sicché hanno il cuore e la mente interamente consumati dal desiderio di essere un superuomo o un gran personaggio. Non solo non sono disposti a essere persone ordinarie e ad attenersi alla loro condizione di esseri creati, ma giurano anche di non rinunciare mai a perseguire la condizione di superuomini e gran personaggi. A questo non c’è rimedio.

Alcune persone non cercano la verità e non pregano Dio, qualunque situazione incontrino. Agiscono solo sulla base dei loro desideri, delle loro doti e della loro levatura. Anche quando pregano Dio, lo fanno tanto per farlo, e in cuor loro pensano: “Se Dio mi illumina o no, è affare Suo. Io agirò solo nel modo che ritengo migliore”. Si sentono del tutto capaci di gestire tali questioni per conto loro e del tutto competenti sul lavoro che svolgono. Per loro, pregare Dio è solo una questione di fare qualcosa tanto per farlo. Come sono queste persone? Riescono ad ammettere di essere persone ordinarie, normali? Riescono a entrare nella realtà della parola di Dio? (Per niente.) Queste persone pensano di saper fare tutto? (Sì.) Credono di poter gestire tutto anche se non agiscono conformemente alle parole di Dio e di saper fare le cose non incontrando seccature o difficoltà senza cercare le parole di Dio. Quale cammino stanno percorrendo le persone come queste? È il cammino di chi cerca di essere un superuomo o un gran personaggio? (Sì.) Per quanto sia grande la confusione che creano o per quante siano le trasgressioni che commettono, per loro questo è niente. Finché hanno fatto tante cose, hanno accumulato certi risultati e hanno provato un certo senso di superiorità, sentono di possedere risorse e abilità. Si credono persone che hanno lavorato sodo e realizzato molto per la casa di Dio. Non hanno bisogno delle parole di Dio. Non hanno bisogno dell’opera di Dio. Possono fare tutto da sole. Tali persone non giungeranno mai al cospetto di Dio. Si vantano dicendo che non c’è niente che non sanno fare. Quando affrontano qualcosa non pregano mai Dio né cercano le verità principi, figurarsi se condividono con i fratelli e le sorelle. Non cercano mai neanche il Supremo, per non parlare di cercare la verità nelle parole di Dio. Pensano che ci siano molte cose che le parole di Dio non toccano né ne esse diano spiegazioni concrete, per cui per loro va bene risolvere tali cose da sole. Senza saperlo, hanno messo da parte Dio. Senza saperlo, sono sprezzanti nei confronti degli altri e li calpestano. Il cammino che stanno percorrendo è quello di chi diventa una celebrità, un gran personaggio e un superuomo. Alla fine, questo tipo di persona non sa restare saldo. Se tu dovessi chiedere loro di imparare ad ammettere che sono persone ordinarie, che sono capaci di fare errori, di commettere trasgressioni e di fallire e che hanno molte colpe e difetti, riuscirebbero a farlo? (No, non ci riuscirebbero.) Se dicessi loro di levarsi di dosso quelle aureole e corone, di rinunciare all’alta considerazione da parte dei fratelli e delle sorelle e di rinunciare alla fama e al prestigio nella chiesa, acconsentirebbero? (No.) Direbbero: “Come potrei rinunciare così alla fama e alle corone che ho conquistato con fatica ed esserne contento? Non sono così stupido!” Nutrono il fervido desiderio che più persone le trattino come superuomini e gran personaggi. Non gradiscono che altri vedano le loro colpe e i loro difetti e le trattino come persone normali. Ancora di più, non gradiscono che i loro errori, i loro fallimenti e la loro condotta vengano esposti dagli altri. Tali persone sanno presentarsi spesso al cospetto di Dio per pregare e cercare la verità? (No.) Anche se si presentano al cospetto di Dio per pregare, avranno un cuore sincero? No. Ogni cosa che dicono e fanno è per la corona che hanno in testa e per la loro fama. Fanno le cose in modo che tutti le vedano, ma non accettano l’esame di Dio e non sanno offrirGli un cuore sincero, che non hanno. Non riescono in alcun modo a comprendere la volontà di Dio nella Sua parola né ad agire conformemente alle Sue richieste. Pertanto, anche se vuole cercare la verità e liberarsi dal desiderio di essere una celebrità o un gran personaggio, questo tipo di persona non è sincero. Costoro non sanno abbandonare la carne né praticare la verità. Di che tipo di persona si tratta? Di miscredenti. Di anticristi. Una volta che hanno prestigio, autorità e un po’ di fama tra la gente, gli anticristi si dedicheranno a instaurare un regno indipendente, immettendosi su una strada da cui non c’è ritorno. Non importa quante volte li coinvolgi nella comunione sulla verità o li poti e li tratti: non servirà a niente. Nella casa di Dio, condividere sulla verità, parlare delle le testimonianze esperienziali, cercare di amare Dio e di testimoniare Dio e impegnarsi nella comunione sulla pura comprensione e sui principi della verità: queste cose positive sono efficaci solo per coloro che amano la verità e hanno uno smisurato anelito verso Dio. Per coloro che non amano la verità, coloro che perseguono solo le benedizioni e coloro ai quali piace recitare la parte del superuomo e del gran personaggio, sono del tutto inutili. Tutte le verità, le parole corrette e le cose positive sono per coloro che amano la verità, amano la parola di Dio e hanno uno smisurato anelito verso di Lui. Dopo aver ascoltato la verità, coloro che non possiedono queste qualifiche diranno pure che la verità è giusta e la verità è buona, ma riflettendo in merito penseranno: “Per cosa vivo? Vivo per la fama, il prestigio, le corone, le aureole e le ricompense di Dio. Senza queste cose, ho ancora dignità? Qual è il significato della mia vita? La fede in Dio non è solo un mezzo per inseguire le ricompense e le corone? Ora che ho pagato il prezzo con così tanta parte del mio cuore e con così tanto sangue e dopo aver atteso così a lungo, finalmente è arrivato il momento in cui Dio ricompensa i buoni e punisce i malvagi. Questo è il momento in cui dovrei essere incoronato e ricevere la mia ricompensa. Come potrei cedere questo a qualcun altro? Essere una persona normale, una persona ordinaria, semplice come tutte le altre: che senso ha vivere così? Non sono tanto stupido!” Questa persona non è forse oltre ogni rimedio? (Sì.) Non cercare di persuadere persone del genere. La verità non è per loro, e ciò che vogliono non è la verità. Persone così cercano solo le benedizioni e le corone. I loro desideri e le loro ambizioni oltrepassano i limiti di ciò che è necessario per le persone normali. Alcuni non riescono a immaginare perché questo tipo di persona si aggrappi al prestigio e al potere e non vi rinunci. È questa l’essenza e la natura innata di questo tipo di persona. Non puoi comprenderla perché la tua essenza è diversa dalla loro, e neanche loro possono comprendere te. Non sanno perché sei così stupido. Tu non vuoi corone già pronte, aureole e fama; vuoi invece essere una persona ordinaria. Ti trovano inconcepibile. Questo tipo di persona pensa: “Tu persegui la verità coscienziosamente, metti in pratica ciò che Dio ti dice, fai ciò che Dio ti dice di fare e obbedisci a qualunque cosa Dio ti dica di fare. Come puoi essere così stupido?” Pensano che essere una persona onesta e praticare la verità sia da stupidi, da ignoranti e da ritardati mentali. Credono di essere intelligenti nel perseguire la conoscenza e nel recitare la parte della persona superiore. Pensando di capire tutto, concludono che “la vita di una persona che non ha prestigio e fama, che non indossa corone sulla testa, che non ha merito fra gli uomini e che non ha l’autorità di parlare è priva di valore. Se non si vive per la fama, si deve vivere per il profitto. Se non per il profitto, si deve vivere per la fama”. Questa non è la logica di Satana? Poiché vivono con la logica di Satana, per loro non c’è rimedio. Non riuscirebbero mai ad accettare nessuna delle parole di Dio, delle cose positive o dei consigli corretti. Se non riescono ad accettare ciò, cosa c’è da fare? Non stiamo dicendo queste parole per loro. Queste parole sono rivolte solo alle persone con normale umanità, solo alle persone con uno smisurato anelito verso Dio. Sono solo per queste persone. Solo queste persone possono seriamente ascoltare e riflettere sulle parole di Dio, arrivare a comprendere la verità, agire conformemente alle verità principi, svolgere i loro doveri come richiesto da Dio, praticare e sperimentare le parole di Dio negli ambienti che Dio ha predisposto e gradualmente entrare nella verità realtà. Quanto alle persone che in cuor loro nutrono disprezzo e ostilità per le cose positive e per la parola di Dio, non si può far sì che accettino di vivere una vita irrilevante e anonima, di essere una persona comune, di presentarsi coscienziosamente al cospetto di Dio e di cercare e aspettare con tutto il loro cuore in merito alle questioni che non capiscono. Non si accontentano di essere così. Dunque è impossibile che un individuo del genere venga salvato. Il Regno dei Cieli non è stato preparato per queste persone. Capite? (Sì, capiamo.) Chiunque sia in grado di essere l’essere creato normale, ordinario di cui parla Dio, e di stare nel posto che si addice a un essere creato, chiunque sia disposto a essere quella persona stupida che gli altri guardano dall’alto in basso e sappia accettare le parole di Dio e obbedirvi qualunque cosa Egli dica, presentandosi spesso al Suo cospetto, cercando spesso, e possedendo un cuore sincero, può diventare uno dei vincitori di cui parla Dio. Chiunque diventi uno dei vincitori di cui parla Dio riceverà infine ciò che Dio ha promesso all’umanità. Questo è certo.

Quando pondera se un individuo è buono o cattivo, se persegue la verità e se può ottenere la salvezza per mano Sua, Dio considera la comprensione che tale individuo ha delle Sue parole e il suo atteggiamento dell’individuo nei confronti delle stesse. Egli considera se l’individuo sa mettere in pratica le verità che comprende. Egli considera se l’individuo sa accettare la verità quando viene potato e trattato e quando viene sottoposto alle prove. Egli considera se l’individuo Lo desidera e Lo accetta con un cuore sincero. Dio non giudica il livello di istruzione e la levatura dell’individuo, quante doti l’individuo possiede, quanto si è spinto lontano nei suoi viaggi o quanto lavoro ha svolto. Dio non considera queste cose né le desidera. Diciamo che tu voglia sempre portare i tuoi desideri e le tue ambizioni a Dio e ottenere in cambio ricompense e corone, ma che abbia sempre scartato e ignorato le Sue parole. Sebbene Dio abbia pronunciato migliaia e migliaia di parole, non una singola parola di Dio rimane nel tuo cuore. Neanche una parola delle esortazioni di Dio, dei Suoi moniti o dei Suoi richiami, neanche una parola dei Suoi giudizi, castighi e insegnamenti: in cuor tuo non c’è una singola parola di queste. In cuor tuo non consideri una singola parola pronunciata da Dio come il tuo motto. Il tuo cuore non ricorda una singola parola di Dio e al contempo non paghi alcun prezzo per praticare ed entrare nelle parole di Dio. Se questo è tutto vero allora, dal punto di vista di Dio, la tua fine e la tua destinazione sono già stabilite. Se, alla presenza di Dio, alla presenza del Creatore, non ti sei riconciliato con la condizione di essere una persona ordinaria o comune; se, alla presenza del Creatore, osi agire con insolenza; se vuoi sempre recitare la parte del gran personaggio, del superuomo, dell’individuo straordinario, e non resti nella posizione che Dio ti ha assegnato, allora cosa vuoi ancora ottenere da Dio? Dio te lo concederà? Se le persone vogliono ottenere ciò che Dio ha promesso all’uomo, innanzitutto devono seguire la via di Dio. Questo è l’orientamento generale. Per l’orientamento specifico, devono ascoltare e mettere in pratica le parole di Dio. Questo percorso non le condurrà mai nel posto sbagliato. Ascolta e metti in pratica le parole di Dio, trasformale nella realtà della tua vita, nella base, nei principi, nella direzione e nell’obiettivo di ciò che dici, di come ti comporti, di come valuti le cose e di come fai le cose. Detto altrimenti, ciò che dici e i giudizi che esprimi devono essere basate sulle parole di Dio. Ogni volta che scegli di interagire con un tipo di persona e di evitarne o di respingerne un altro, devi farlo in base alle parole di Dio. Anche se sei arrabbiato e imprechi contro gli altri, le tue azioni devono avere principi e contesto e fondamentalmente conformarsi alla verità. In questo modo, vivrai la realtà della parola di Dio e riceverai l’approvazione di Dio. Cercare di accedere alla verità realtà è un processo in cui si cerca la verità e si vive la normale umanità per diventare un essere creato idoneo. È anche un processo in cui ci si libera dal tentativo di essere un superuomo, una persona eccezionale e una celebrità o gran personaggio. Se vuoi fuggire dal percorso di chi si sforza di diventare un superuomo, una celebrità e un gran personaggio o a questo tipo di metodo di ricerca, allora devi innanzitutto metterti in una posizione inferiore, umiliarti e ammettere che sei una persona, una persona insignificante e una persona che non può fare niente senza la guida di Dio: solo una persona ordinaria. Devi ammettere che non sei niente se sei separato da Dio e dalle Sue parole. Sei una persona disposta ad accettare la sovranità e l’orchestrazione del Creatore. Senza il respiro che Dio ti ha dato, senza tutto ciò che Egli ti ha dato, sei un cadavere e un buono a nulla. Naturalmente, nel riconoscere queste cose, devi presentarti al cospetto di Dio e accettare tutte le parole di vita che Egli ha pronunciato. Cosa più importante, devi accedere alla realtà di queste parole pronunciate da Dio, renderle la tua vita, farle diventare il fondamento e la base della tua vita ed esistenza e renderle la fonte e il sostegno della tua sopravvivenza per tutta la tua vita. Questa è la volontà di Dio e la Sua più alta richiesta per l’uomo.

Oggi, l’argomento principale della nostra comunione è stato come trattare le parole di Dio, come nutrirsi delle parole di Dio, come le persone dovrebbero fare tesoro delle parole di Dio e come dovrebbero mettere in pratica le parole di Dio in modo da accedere alla verità realtà e ottenere la salvezza. Principalmente, abbiamo interagito nella comunione sull’importanza della parola di Dio. Queste cose sono precisamente ciò che vi manca e ciò che l’uomo dovrebbe possedere. Se Io non avessi condiviso in questo modo, voi non sareste in grado di capire queste cose chiaramente. Sembra che abbiate della conoscenza subconscia, ma non sapete spiegare con chiarezza ciò che sapete. È come scrivere un articolo, quando la traccia è delineata ma non riuscite ancora a dare corpo al contenuto. Questa è la vostra situazione attuale. La comunione di oggi su queste cose è un richiamo e un monito per voi. Per ogni persona le parole di Dio sono la cosa più importante, e non c’è sostituto per la verità. Una volta compreso questo punto, dovreste avere un percorso per come praticare. Dovete nutrirvi di più delle parole di Dio e metterle in pratica così da accedere alla loro realtà. Cosa dovresti fare se senti che la tua statura è troppo piccola, la tua capacità di comprendere è carente e non sai decifrare o raggiungere le parole profonde di Dio e non sai applicarle a te stesso?Inizia dalle acque basse per nutrirti. In cuor tuo memorizza le parole semplici, facili da capire, che puoi mettere in pratica da solo, rendile i principi da seguire nella pratica, e agisci conformemente alle parole di Dio. Se Dio dice di andare a est, allora vai a est. Se Dio dice di andare a ovest, allora vai a ovest. Se Dio dice di pregare di più, allora prega di più. Fai qualunque cosa Dio dica. È meglio essere considerato uno stupido dagli altri che essere ciò che Satana considererebbe una persona brillante e intelligente. Solo coloro che scelgono di praticare la verità con il solo scopo di ottenere l’approvazione di Dio sono persone veramente intelligenti e sagge.

25 settembre 2021

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