3. Come si dovrebbero mettere in pratica le parole di Dio per potere accedere alla verità realtà

Parole di Dio attinenti:

Dio non richiede agli uomini solo la capacità di parlare della realtà; sarebbe troppo semplice, vero? Perché altrimenti Dio parla di ingresso nella vita? Per quale motivo parla di trasformazione? Se sono capaci solo di discorsi vuoti sulla realtà, gli uomini possono conseguire una trasformazione della loro indole? I bravi soldati del Regno non vengono addestrati per essere un gruppo di persone capaci solo di parlare della realtà o di vantarsi, ma in modo da vivere concretamente in ogni momento le parole di Dio, da rimanere incrollabili qualsiasi ostacolo incontrino, da vivere costantemente in conformità con le parole di Dio e da non fare ritorno al mondo. Tale è la realtà di cui parla Dio; è questo che Dio prescrive agli uomini. Di conseguenza, non considerare troppo semplice la realtà di cui parla Dio. La mera rivelazione ad opera dello Spirito Santo non equivale a possedere la realtà: questa non è la levatura degli uomini, ma è la grazia di Dio, alla quale l’uomo non contribuisce in alcun modo. Ciascun uomo deve patire le sofferenze di Pietro e, soprattutto, possederne la gloria, cosa che gli uomini vivono concretamente una volta guadagnata l’opera di Dio. Solo questo può essere definito realtà. Non pensare di possedere la realtà solo perché puoi parlarne: è un inganno. Questi pensieri non sono in sintonia con la volontà di Dio né hanno autentico rilievo. Non dire cose simili in futuro: liberatene una volta per tutte! Coloro che hanno una comprensione errata delle parole di Dio sono miscredenti: non hanno una vera conoscenza, e ancor meno hanno una vera levatura; sono persone ignoranti a cui manca la realtà. In altre parole, tutti coloro che vivono al di fuori dell’essenza delle parole di Dio sono miscredenti. Coloro che sono ritenuti miscredenti dagli uomini sono bestie agli occhi di Dio, e coloro che sono ritenuti miscredenti da Dio sono persone che non fanno delle parole di Dio la loro vita. Per questo motivo si può dire che quanti non possiedono la realtà delle parole di Dio e mancano di vivere le Sue parole concretamente siano miscredenti. L’intento di Dio è far sì che ciascuno viva concretamente la realtà delle Sue parole, non semplicemente che tutti parlino della realtà; ma soprattutto è mettere tutti nella condizione di vivere concretamente la realtà delle Sue parole.

Tratto da “Solo mettere in pratica la verità significa possedere la realtà” in “La Parola appare nella carne”

Qual è la cosa più importante nella pratica della verità? Non è forse che devi prima comprendere i principi? Cosa sono i principi? Sono il lato pratico della verità. Quando leggi una frase delle parole di Dio, pensi che sia la verità, ma non comprendi i principi al suo interno; senti che la frase è corretta, ma non capisci in che modo sia pratica, o a quale condizione si riferisca. Non riesci a comprendere i suoi principi o il suo percorso di pratica. Per te, questa verità che percepisci è semplicemente dottrina. Tuttavia, una volta che avrai compreso la realtà di verità di quella frase, oltre alla natura delle richieste di Dio – se capirai davvero queste cose e sarai in grado di pagare il prezzo e di metterle in pratica –, allora otterrai quella verità. Mentre la ottieni, a poco a poco, la tua indole corrotta si risolve e quella verità penetra dentro di te. Quando sei in grado di mettere in pratica la realtà della verità, e quando lo svolgimento del tuo dovere, ogni tua azione e la tua condotta come persona si basano sui principi della pratica di questa verità, in quel caso non vieni forse cambiato? Soprattutto sei diventato una persona che è in possesso della realtà di verità. Una persona che è in possesso della realtà di verità non è forse uguale a una persona che agisce secondo i principi? E una persona che agisce secondo i principi non è forse uguale a qualcuno che è in possesso della verità? Una persona che è in possesso della verità non è anche in grado di conformarsi alla volontà di Dio? È così che queste cose sono collegate.

Tratto dalla condivisione di Dio

Qualunque aspetto della verità realtà tu abbia udito, se ti confronti con esso, applica queste parole nella tua vita e incorporale nella pratica; allora otterrai sicuramente qualcosa e sei destinato a cambiare. Se le usi semplicemente per riempirti la pancia e le memorizzi nel cervello, allora non cambierai mai. Ascoltando i sermoni devi riflettere in questo modo: “A che condizione si riferiscono queste parole? A quale aspetto dell’essenza si riferiscono? In quali questioni dovrei applicare tale aspetto della verità? Quando faccio qualcosa che è legato a questo aspetto della verità, lo sto mettendo in pratica? E, quando lo metto in pratica, la mia condizione è conforme a tali parole? Se non lo è, dovrei ricercare, tenere una condivisione o aspettare?” Voi agite in questo modo nella vostra vita? Se non fate così, la vostra vita è priva di Dio e della verità. Vivete secondo le lettere e le dottrine o secondo i vostri interessi, la vostra fiducia e il vostro entusiasmo. Coloro che non possiedono la verità come realtà sono coloro che non possiedono alcuna realtà, e le persone che non hanno come realtà le parole di Dio sono persone che non sono entrate nelle Sue parole. Capite ciò che sto dicendo? Sarebbe meglio di sì, ma, indipendentemente dal tuo modo di intenderle e da quanto tu abbia compreso di ciò che hai udito, l’aspetto cruciale è che tu sia in grado di introdurre ciò che hai capito nella tua vita e di metterlo in pratica. Soltanto allora la tua levatura potrà crescere e soltanto allora vi sarà una trasformazione della tua indole.

Tratto da “La pratica fondamentale per essere una persona onesta” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Entrare nella realtà della verità non è una questione semplice. L’aspetto fondamentale è concentrarsi sul ricercare la verità e metterla in pratica. Ogni giorno devi conservare queste cose nel tuo cuore. Qualunque problema tu debba affrontare, non tutelare sempre i tuoi interessi; impara, invece, a ricercare la verità e a riflettere su te stesso. Qualunque corruzione venga rivelata in te, non puoi lasciarla incontrollata; è meglio se sai riflettere e riconoscere la tua essenza corrotta. Se, nelle situazioni quotidiane, i tuoi pensieri si soffermano su come trasformare la tua indole corrotta, come mettere in pratica la verità e quali siano i principi della verità, allora sei in grado di apprendere a usare la verità per risolvere i tuoi problemi secondo le parole di Dio. Così facendo, a poco a poco entrerai nella realtà. Se la tua mente è colma di pensieri su come raggiungere una posizione più elevata o su cosa fare di fronte agli altri così che ti ammirino, allora sei sulla via sbagliata. Significa che stai agendo per Satana; gli stai rendendo servizio. Se la tua mente è colma di pensieri su come cambiare per assumere sempre di più le sembianze di un essere umano, per essere in accordo con le intenzioni di Dio, per essere in grado di sottometterti a Lui e riverirLo, e per mostrare moderazione e accettare il Suo esame in tutto ciò che fai, allora la tua condizione migliorerà sempre di più. È questo che significa essere una persona che vive davanti a Dio. Vi sono, quindi, due vie. Una si limita a sottolineare il comportamento, la realizzazione delle proprie ambizioni, dei propri desideri, intenti e piani; questo è vivere davanti a Satana e vivere sotto il suo dominio. L’altra via sottolinea come soddisfare la volontà di Dio, avere accesso alla verità realtà, sottomettersi a Dio e non riservarGli incomprensioni né disobbedienza, al fine di ottenere la riverenza nei confronti di Dio e compiere bene il proprio dovere. Questo è ciò che significa vivere davanti a Dio.

Tratto da “Solo mettendo in pratica la verità si può possedere un’umanità normale” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Coloro che veramente si dedicano a Dio dispiegano interamente il loro essere davanti a Lui, sottostanno veramente a tutte le Sue affermazioni e sono in grado di mettere in pratica le Sue parole. Fanno del verbo di Dio il fondamento della loro esistenza e sono in grado di ricercare seriamente all’interno della parola di Dio gli aspetti da praticare. Così è chi veramente vive al cospetto di Dio. Se ciò che fai arreca beneficio alla tua vita e, grazie al nutrimento che ricevi dalla Sua parola, riesci a far fronte alle tue necessità interiori e alle tue inadeguatezze così da trasformare la tua indole di vita, allora questo soddisferà la volontà di Dio. Se avrai agito secondo le prescrizioni di Dio e se, anziché soddisfare la carne, avrai soddisfatto la Sua volontà, ciò facendo sarai entrato nella realtà delle Sue parole. Quando si parla di entrare più concretamente nella realtà delle parole di Dio, si intende con ciò che puoi svolgere il tuo dovere e soddisfare le prescrizioni di Dio. Solo questo genere di azioni pratiche può chiamarsi “accesso alla realtà delle Sue parole”. Se sarai in grado di accedere a questa realtà, allora possiederai la verità. Così ha inizio l’accesso alla realtà: devi per prima cosa sottoporti a questo addestramento e solo dopo potrai accedere a realtà ancora più profonde.

Tratto da “Coloro che amano davvero Dio sono coloro che sanno sottomettersi completamente alla Sua concretezza” in “La Parola appare nella carne”

Da quando hanno cominciato a credere in Dio fino a oggi, gli uomini hanno nutrito molte intenzioni sbagliate. Quando non metti in pratica la verità, ti sembra che tutte le tue intenzioni siano giuste, ma quando invece ti succede qualcosa, capisci che ci sono molte intenzioni sbagliate dentro di te. Infatti, quando Dio rende le persone perfette, le induce a rendersi conto che dentro di loro ci sono molti concetti che ostacolano la loro conoscenza di Dio. Se, quando riconosci che le tue intenzioni sono sbagliate, sei in grado di cessare di mettere in pratica i tuoi concetti e le tue intenzioni e riesci a testimoniare Dio e a rimanere saldo nella tua posizione qualunque cosa ti accada, allora ciò dimostra che ti sei ribellato contro la carne. Quando ti ribellerai contro la carne, ci sarà inevitabilmente una lotta dentro di te: Satana tenterà di indurti a seguirlo, tenterà di indurti a seguire le idee della carne e a difenderne gli interessi, mentre le parole di Dio faranno luce e ti illumineranno interiormente; allora starà a te scegliere se seguire Dio oppure Satana. Dio chiede alle persone di mettere in pratica la verità principalmente perché si occupino di ciò che hanno dentro di sé, perché si occupino di quei loro pensieri e idee che non sono rispondenti al cuore di Dio. Lo Spirito Santo tocca le persone nei loro cuori, dà loro chiarezza e le illumina. Così, dietro tutto ciò che accade vi è una lotta: ogni volta che le persone mettono in pratica la verità o l’amore di Dio, ha luogo una grande battaglia e, anche se può sembrare che tutti siano a loro agio nella loro carne, nel profondo del loro cuore in realtà è in atto una battaglia per la vita o la morte. Solo dopo questa intensa lotta, dopo moltissima riflessione, la vittoria o la sconfitta potrà essere decisa. Non si sa se ridere o se piangere. Poiché molte delle intenzioni che le persone nutrono sono sbagliate o poiché gran parte dell’opera di Dio è in contrasto con i loro concetti, quando le persone mettono in pratica la verità, sì ingaggia una grande battaglia dietro le quinte. Avendo messo in pratica questa verità, le persone avranno versato innumerevoli lacrime di tristezza dietro le quinte prima di decidersi finalmente a soddisfare Dio. È a causa di questa battaglia che le persone sopportano la sofferenza e l’affinamento; questa è la vera sofferenza. Quando anche per te giungerà l’ora della battaglia, se sarai in grado di stare veramente dalla parte di Dio, sarai in grado di soddisfarLo. Quando si pratica la verità, è inevitabile provare una sofferenza interiore; se, quando si mette in pratica la verità, dentro di sé fosse tutto a posto, allora non ci sarebbe bisogno di essere resi perfetti da Dio e non ci sarebbero né battaglie né sofferenze. Poiché negli uomini ci sono molte cose che non sono adatte a essere utilizzate da Dio e c’è una gran parte di indole ribelle della carne, essi hanno bisogno di imparare la lezione della ribellione contro la carne in maniera più approfondita. Questo è ciò che Dio chiama sofferenza, ciò che Egli ha chiesto all’uomo di patire insieme a Lui. Quando incontri delle difficoltà, affrettati a pregare Dio: “O Dio! Desidero soddisfarTi, desidero affrontare enormi avversità pur di soddisfare il Tuo cuore, e non importa quanto siano grandi gli ostacoli che incontro, io Ti devo comunque soddisfare. Anche a costo di rinunciare a tutta la mia vita, io devo soddisfarTi!”. Pregando in questo modo e con questa determinazione, sarai in grado di rimanere saldo nella tua testimonianza di fede. Ogni volta che mettono in pratica la verità, ogni volta che si sottopongono all’affinamento, ogni volta che sono messe alla prova e che l’opera di Dio scende su di loro, le persone devono sopportare un dolore estremo. Tutto ciò costituisce una prova per le persone e per questo in ognuna di loro c’è una battaglia. È questo il prezzo reale da pagare. Leggere di più la parola di Dio e darsi maggiormente da fare è parte del prezzo da pagare. È questo ciò che le persone dovrebbero fare, questi sono il dovere e le responsabilità a cui dovrebbero adempiere, ma prima di farlo devono mettere da parte ciò che dentro di loro va messo da parte. Se non segui questa via, non importa quanto sia grande la tua sofferenza esteriore e quanto ti impegni: sarà tutto inutile! Ciò significa che solo i tuoi cambiamenti interiori possono far sì che il tuo sacrificio esteriore abbia valore. Una volta che la tua indole interiore sarà cambiata e avrai messo in pratica la verità, allora tutta la tua sofferenza esteriore otterrà l’approvazione di Dio; se non vi sarà stato alcun cambiamento nella tua indole interiore, allora per quanta sofferenza sopporti o per quanto tu ti dia da fare esteriormente, non ci sarà l’approvazione da parte di Dio, e il sacrificio che non è confermato da Dio è vano. Dunque, il prezzo che hai pagato è approvato da Dio solo se c’è stato un cambiamento dentro di te e se hai messo in pratica la verità, ribellandoti contro le tue intenzioni e i tuoi concetti per ottenere la soddisfazione della volontà di Dio, la conoscenza di Dio e la fedeltà a Dio. Non importa quanto ti dai da fare: se non hai mai saputo ribellarti contro le tue intenzioni e ti concentri solo sulle azioni esteriori e sul fervore senza prestare mai alcuna attenzione alla tua vita, allora il tuo sacrificio sarà stato vano. Se, trovandoti in un determinato ambiente, hai qualcosa da dire ma dentro di te senti che dirlo non è giusto, che dirlo non reca beneficio ai tuoi fratelli e alle tue sorelle e che anzi può fare loro del male, allora non lo dirai, preferendo soffrire in silenzio, poiché tali parole sono incapaci di soddisfare la volontà di Dio. In quel momento, ci sarà una battaglia dentro di te, ma sarai disposto a soffrire e a rinunciare a quello che ti piace, sarai disposto a sopportare questa difficoltà pur di soddisfare Dio. Anche se dentro di te soffrirai, non asseconderai la carne; il cuore di Dio sarà soddisfatto e tu proverai conforto interiore. Questo vuol dire pagare davvero un prezzo ed è questo il prezzo voluto da Dio. Se agisci in questo modo, Dio ti benedirà sicuramente; se invece non riesci a raggiungere questo obiettivo, allora non importa quante cose tu comprenda o quanto tu sia bravo a parlare: sarà tutto inutile! Se, sulla strada verso l’amore di Dio, sarai in grado di restare saldo al Suo fianco quando Egli combatte contro Satana e rinuncerai a tornare dal maligno, allora avrai ottenuto l’amore di Dio e avrai resistito saldamente nella tua testimonianza di fede.

Tratto da “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio” in “La Parola appare nella carne”

In breve, intraprendere il cammino di Pietro nella propria fede significa percorrere il cammino della ricerca della verità, che è anche quello del giungere a conoscere realmente sé stessi e del cambiare la propria indole. Solo percorrendo il cammino di Pietro si seguirà la via del perfezionamento da parte di Dio. Occorre aver ben chiaro e preciso il modo in cui intraprendere il cammino di Pietro e come metterlo in pratica. Prima di tutto, bisogna mettere da parte le proprie intenzioni, le ricerche improprie, e anche la famiglia e tutte le cose che riguardano la propria carne. Occorre essere totalmente consacrati, cioè consacrare completamente sé stessi alla parola di Dio, concentrarsi sul nutrirsi delle Sue parole, sulla ricerca della verità e delle intenzioni di Dio all’interno delle Sue parole, e tentare di comprendere la volontà di Dio in ogni cosa. Questo è il più fondamentale e vitale metodo di pratica. È stato ciò che Pietro ha fatto dopo aver visto Gesù, ed è solo praticando in questo modo che si possono ottenere i risultati migliori. Consacrazione totale alle parole di Dio implica in primo luogo ricercare la verità, ricercare le intenzioni di Dio all’interno delle Sue parole, concentrarsi sulla comprensione della Sua volontà e sul capire e ottenere più verità dalle Sue parole. Leggendo le Sue parole, Pietro non era concentrato sulla comprensione delle dottrine, tanto meno sul conseguimento della conoscenza teologica; invece, egli si concentrava sulla comprensione della verità, sull’intendimento della volontà di Dio, nonché sul raggiungere la comprensione della Sua indole e della Sua amorevolezza. Pietro tentava anche di capire dalle parole di Dio le varie condizioni corrotte dell’uomo, così come la natura corrotta dell’uomo e la sua effettiva scarsezza, soddisfacendo così tutti gli aspetti delle richieste che Dio fa all’uomo, al fine di soddisfarLo. Pietro ha messo in pratica in modo appropriato tante cose che si attenevano alle parole di Dio; ciò era veramente in armonia con la volontà di Dio, e ha rappresentato il modo migliore in cui una persona potesse collaborare mentre sperimentava l’opera di Dio. Quando sperimentava le centinaia di prove inviate da Dio, Pietro esaminava rigorosamente sé stesso a confronto con ogni parola del giudizio di Dio sull’uomo, di ogni parola della rivelazione di Dio all’uomo, e di ogni parola delle Sue richieste all’uomo, e si sforzava di penetrare il significato di quelle parole. Cercava in modo fervente di riflettere su ogni parola che Gesù gli aveva detto e di memorizzarla, e conseguiva risultati eccellenti. Attraverso questo modo di praticare, fu in grado di conseguire una certa comprensione di sé stesso a partire dalle parole di Dio, e non solo arrivò a comprendere i vari stati corrotti dell’uomo, ma anche l’essenza, la natura e le varie carenze dell’uomo. Questo è quel che significa comprendere davvero sé stessi. Dalle parole di Dio, Pietro non solo raggiunse una vera comprensione di sé stesso, ma dalle cose espresse nelle parole di Dio, l’indole giusta di Dio, ciò che Egli ha ed è, la Sua volontà per la Sua opera, le Sue richieste all’umanità, da queste cose arrivò a comprendere Dio completamente. Giunse a conoscere l’indole di Dio e la Sua essenza; arrivò a conoscere e a comprendere ciò che Dio ha ed è, così come la Sua amorevolezza e le Sue richieste all’uomo. Sebbene Dio allora non parlasse così tanto come adesso, risultati sotto questi aspetti furono comunque conseguiti da Pietro. Fu una cosa rara e preziosa. Pietro affrontò centinaia di prove ma non soffrì invano. Non solo arrivò a comprendere sé stesso a partire dalle parole e dall’opera di Dio, ma arrivò anche a conoscere Dio. Inoltre, si concentrò particolarmente sulle prescrizioni di Dio all’umanità contenute nelle Sue parole. Quali che siano gli aspetti nei quali l’uomo dovrebbe soddisfare Dio per essere in armonia con la Sua volontà, Pietro fu in grado di compiere un grosso sforzo in tali aspetti e ottenere completa chiarezza; ciò fu estremamente utile in relazione al suo ingresso. Indipendentemente da ciò di cui Dio avesse parlato, a condizione che quelle parole potessero diventare la sua vita e fossero la verità, Pietro fu in grado di scolpirle nel suo cuore per riflettere su di esse e apprezzarle assiduamente. Dopo aver ascoltato le parole di Gesù, fu un grado di custodirle nel suo cuore, il che dimostra che egli era particolarmente concentrato sulle parole di Dio, e alla fine conseguì veramente dei risultati. Cioè, egli era in grado di mettere liberamente in pratica le parole di Dio, praticare correttamente la verità ed essere in armonia con la volontà di Dio, agire interamente in accordo con l’intenzione di Dio, e rinunciare alle sue opinioni e immaginazioni personali. In questo modo, Pietro entrò nella realtà delle parole di Dio.

Tratto da “Come percorrere il cammino di Pietro” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

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