2. Come si dovrebbe perseguire la verità al fine di ottenere un cambiamento di indole ed essere perfezionati da Dio

Parole di Dio attinenti:

Il percorso di pratica da seguire quando si persegue il cambiamento della propria indole della vita è semplice. Se nell’esperienza pratica riesci a seguire le parole attuali dello Spirito Santo e a sperimentare l’opera di Dio, significa che la tua indole ha il potenziale di trasformarsi. Se segui tutto ciò che dice lo Spirito Santo e ricerchi tutto ciò che dice, significa che sei una persona che Gli obbedisce e che avverrà un cambiamento nella tua indole. L’indole dell’uomo muta con le parole attuali dello Spirito Santo; se ti tieni sempre aggrappato alle tue vecchie esperienze e alle regole del passato, la tua indole non può cambiare. Se le parole di oggi dello Spirito Santo chiedono che tutti accedano a una vita di normale umanità e tu invece rimani fissato sulle cose esteriori, sei confuso riguardo alla realtà e non la prendi sul serio, significa che sei un uomo che non è riuscito a tenersi al passo con l’opera dello Spirito Santo, un uomo che non ha imboccato il cammino della Sua guida. Se la tua indole può cambiare o meno dipende dal fatto che tu stia o meno al passo con le parole attuali dello Spirito Santo e che possieda un’autentica conoscenza. È diverso rispetto alla vostra interpretazione di prima. Secondo la tua interpretazione di prima, per te che ti affretti a formulare giudizi, cambiare indole significava non parlare più con leggerezza dopo essere stato assoggettato alla disciplina di Dio, ma questo è solo un aspetto del cambiamento. In questo momento la cosa più importante è seguire la guida dello Spirito Santo: segui qualunque cosa Dio dica e obbedisci a qualunque cosa Egli dica. Non si può cambiare la propria indole; ci si deve sottoporre al giudizio e al castigo, alla sofferenza e all’affinamento delle parole di Dio, oppure si deve essere trattati, disciplinati e potati dalle Sue parole. Solo allora si potranno conseguire l’obbedienza e la devozione a Dio, e si smetterà di essere superficiali nei Suoi confronti. È grazie al raffinamento delle parole di Dio che l’indole degli uomini si trasforma. Solo attraverso lo smascheramento, il giudizio, la disciplina e il trattamento delle Sue parole non oseranno più agire d’impulso e diventeranno calmi e composti. La cosa più importante è riuscire a sottomettersi alle parole attuali di Dio e alla Sua opera anche se non è in linea con le nozioni umane, riuscire a mettere da parte tali nozioni e sottomettersi di buon grado. In passato, quando si parlava di cambiamento dell’indole si faceva riferimento prevalentemente alla rinuncia di se stessi, al fatto di consentire la sofferenza della carne, di disciplinare il proprio corpo e liberarsi delle preferenze carnali: questo è uno dei modi in cui si cambia l’indole. Oggi tutti sanno che la reale espressione di un cambiamento dell’indole consiste nell’obbedire alle parole attuali di Dio e conoscere in modo autentico la Sua nuova opera. In questo modo la precedente interpretazione che gli uomini davano di Dio, un’interpretazione che si tingeva delle loro nozioni, potrà essere eliminata, e loro potranno conquistare la vera conoscenza di Dio e l’obbedienza nei Suoi confronti. Solo questa è un’autentica espressione di cambiamento dell’indole.

Tratto da “Le persone la cui indole è cambiata sono coloro che sono entrati nella realtà delle parole di Dio” in “La Parola appare nella carne”

Il mutamento dell’indole umana parte dalla conoscenza che l’uomo ha della propria essenza e si attua mediante una trasformazione del suo pensiero, della sua natura e dei suoi schemi mentali, cioè tramite cambiamenti fondamentali. Solo così si otterranno veri mutamenti nell’indole umana. L’indole corrotta dell’uomo deriva dal fatto che Satana lo ha avvelenato e calpestato, dai danni ingenti che Satana ha inflitto al suo pensiero, alla sua moralità, al suo discernimento e alla sua ragione. È appunto perché queste realtà fondamentali dell’uomo sono state corrotte da Satana e sono totalmente diverse da come Dio le aveva create in origine, che l’uomo si oppone a Dio e non comprende la verità. Perciò, i mutamenti dell’indole umana devono incominciare dalla trasformazione del suo pensiero, del suo discernimento e della sua ragione, e ciò determinerà un cambiamento nella sua conoscenza di Dio e della verità.

Tratto da “Avere un’indole immutata è essere ostili a Dio” in “La Parola appare nella carne”

Nella sua vita, se l’uomo desidera essere purificato e ottenere cambiamenti nella propria indole, se vuole vivere una vita piena di significato e compiere il proprio dovere di creatura, allora deve accettare il castigo e il giudizio di Dio e non deve permettere che la disciplina e le percosse di Dio si allontanino da lui, così da potersi liberare dalla manipolazione e dall’influenza di Satana e vivere nella luce di Dio. Sappi che il castigo e il giudizio di Dio sono la luce, la luce della salvezza dell’uomo, e che per lui non esiste migliore benedizione, grazia o protezione. L’uomo vive sotto l’influenza di Satana ed esiste nella carne; se non viene purificato e non riceve la protezione di Dio, l’uomo diventerà sempre più depravato. Se desidera amare Dio, deve essere purificato e salvato. Pietro pregava: “Dio, quando mi tratti con benevolenza sono felice e mi sento confortato; quando mi castighi, provo un conforto ancor più grande, e gioia. Anche se sono debole e sopporto indicibili sofferenze, anche se ci sono lacrime e tristezza, Tu sai che questa tristezza è a causa della mia disobbedienza e della mia debolezza. Piango perché non riesco a soddisfare i Tuoi desideri, provo afflizione e rimpianto perché non sono all’altezza delle Tue richieste, ma sono disposto a raggiungere questa dimensione, sono disposto a fare tutto ciò che posso per soddisfarTi. Il Tuo castigo mi ha portato protezione e mi ha dato la salvezza migliore; il Tuo giudizio eclissa la Tua tolleranza e pazienza. Senza il Tuo castigo e giudizio, non godrei della Tua misericordia e benignità. Oggi, tanto più, vedo che il Tuo amore ha trasceso i cieli e superato ogni cosa. Il Tuo amore non è solo misericordia e benignità; è molto più di questo, è castigo e giudizio. Il Tuo castigo e il Tuo giudizio mi hanno dato così tanto. Senza il Tuo castigo e giudizio, non una sola persona sarebbe purificata e non una sola persona sarebbe in grado di sperimentare l’amore del Creatore”.

Tratto da “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio” in “La Parola appare nella carne”

Se desideri essere purificato dalla corruzione e subire una trasformazione della tua indole di vita, allora devi avere amore per la verità e la capacità di accettarla. Che cosa significa accettare la verità? Accettare la verità è indicativo del fatto che, a prescindere da quale tipo di indole corrotta tu possieda o da quali veleni del gran dragone rosso siano nella tua natura, tu la riconosci quando viene rivelata dalle parole di Dio e ti sottometti a queste Sue parole; le accetti incondizionatamente, senza accampare scuse o ascoltare in modo selettivo, e arrivi a conoscere te stesso in base a ciò che Egli dice. Ecco che cosa significa accettare le parole di Dio. Qualsiasi cosa Dio dica, non importa quanto profondamente le Sue dichiarazioni possano trafiggerti il cuore e a prescindere da quali parole Egli impieghi, tu sei in grado di accettarle purché ciò che Egli dice sia la verità, e riesci a prenderne atto purché siano conformi alla realtà. Sei in grado di sottometterti alla parola di Dio indipendentemente dalla profondità della tua comprensione, e inoltre accetti e ti sottometti alla luce che viene rivelata dallo Spirito Santo e comunicata dai tuoi fratelli e dalle tue sorelle. Quando tali persone progrediscono fino a un certo punto nella ricerca della verità, possono infine ottenere la verità e conseguire la trasformazione della propria indole. Anche se coloro che non amano la verità possono avere un’umanità decente, riguardo alla verità sono confusi e non la prendono sul serio. Sebbene siano in grado di compiere alcune buone azioni, sappiano spendersi per Dio e siano capaci di rinuncia, non possono conseguire la trasformazione dell’indole.

Tratto da “Come conoscere la natura umana” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

La chiave per produrre un cambiamento d’indole è conoscere la propria natura, e ciò deve accadere in conformità alle rivelazioni di Dio. Solo nella parola di Dio si può comprendere la propria natura odiosa e riconoscervi i diversi veleni di Satana, rendersi conto di essere sconsiderato e ignorante, e ravvisare gli elementi deboli e negativi della propria natura. Dopo aver appreso ciò, e una volta che sarai davvero capace di detestarti e di rinunciare alla carne, mettere costantemente in pratica la parola di Dio e avere la volontà di sottometterti totalmente a questa e allo Spirito Santo, allora avrai intrapreso il cammino di Pietro. Senza la grazia divina, e senza l’illuminazione e la guida dello Spirito Santo, sarebbe difficile percorrere questo cammino, poiché le persone non possiedono la verità e non possono tradire se stesse. Percorrere il cammino del perfezionamento compiuto da Pietro, si basa innanzitutto sul fatto di essere determinati, avere fede e confidare in Dio. Inoltre, bisogna sottomettersi all’opera dello Spirito Santo; in tutte le cose, non si può fare a meno delle parole di Dio. Questi sono gli aspetti fondamentali, nessuno dei quali può essere violato. Arrivare a conoscere se stessi attraverso l’esperienza è molto difficile; senza l’opera dello Spirito Santo è davvero arduo accedervi. Per percorrere il cammino di Pietro ci si deve concentrare sul conoscere se stessi e sul trasformare la propria indole.

Tratto da “Conoscere se stessi è soprattutto questione di conoscere la natura umana” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Una trasformazione dell’indole significa che hai capito e sperimentato la verità, e che la verità è diventata la tua vita. In passato, comprendevi la verità su questo punto, ma eri incapace di metterla in pratica; per te, la verità non era altro che una dottrina che non rimane. Ora che la tua indole si è trasformata, tu non solo comprendi la verità, ma pratichi anche conformemente ad essa. Ora, sei in grado di liberarti delle cose che ti piacevano in passato; sei capace di lasciar andare le cose che eri incline a fare, le tue fantasie personali e le tue nozioni. Ora, sei in grado di lasciar andare le cose dalle quali non riuscivi a distaccarti in passato. Questa è una trasformazione dell’indole ed è anche il processo di trasformazione della tua indole. Potrebbe sembrare alquanto semplice, ma, in realtà, chi vi si trova in mezzo deve soffrire molte avversità, avere la vittoria sul proprio corpo e rinunciare agli aspetti della carne che appartengono alla sua natura. Egli deve anche essere sottoposto al trattamento e alla potatura, al castigo e al giudizio, alle prove e all’affinamento. Solo dopo aver sperimentato tutto questo, può comprendere un po’ della sua natura. Anche se ne ha un po’ di comprensione, ciò non significa che sia in grado di cambiare immediatamente; deve sopportare avversità durante il processo. Similmente, riesci forse a iniziare a praticare automaticamente una volta acquisita una certa comprensione di un argomento? No, non subito. Mentre sei in possesso della comprensione, gli altri ti sottopongono alla potatura e al trattamento, e poi l’ambiente ti costringe, ti obbliga ad agire secondo i principi della verità. Talvolta, non sei disposto a subire tutto ciò, dunque ti domandi: “Perché non posso farlo in quel modo? Devo proprio farlo in questo?”. Altri dicono: “Se credi in Dio, devi farlo in questo modo, perché è conforme alla verità”. Quando le persone arrivano al punto in cui hanno sperimentato alcune prove e hanno finito per comprendere la volontà di Dio e talune verità, allora saranno alquanto soddisfatte e disposte ad agire secondo i principi della verità. All’inizio, l’uomo è riluttante a mettere in pratica la verità. Prendi, per esempio, lo svolgimento devoto dei propri doveri: hai una certa comprensione di come svolgere i tuoi doveri ed essere devoto a Dio, e capisci anche le relative verità, ma quando sarai in grado di essere totalmente devoto a Dio? E di svolgere i tuoi doveri a tutti gli effetti? Ciò richiederà un processo, durante il quale potresti incappare in molte avversità. Le persone ti potrebbero trattare, e gli altri ti potrebbero criticare. Gli occhi di tutti saranno puntati su di te e, alla fine, inizierai a renderti conto che sei tu a sbagliare e che, in realtà, sei tu che hai fatto le cose male, che la mancanza di devozione nel compimento del proprio dovere è inaccettabile, e che non devi essere negligente o superficiale. Lo Spirito Santo ti illuminerà da dentro e ti rimprovererà quando commetterai un errore. Durante questo processo, comprenderai alcune cose su te stesso e capirai di essere troppo impuro, che nutri troppe motivazioni personali e troppi desideri smodati nello svolgimento dei tuoi doveri. Una volta compresa l’essenza di queste cose, puoi presentarti dinanzi a Dio in preghiera e pentirti sinceramente; in questo modo, puoi essere purificato da quelle cose impure. Se cerchi frequentemente la verità in questo modo per risolvere i tuoi problemi pratici, imboccherai a poco a poco la strada giusta nella fede. Più l’indole corrotta dell’uomo è purificata, e più la sua indole della vita si trasformerà.

Tratto da “Ciò che si deve sapere riguardo alla trasformazione dell’indole” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Quando si crede in Dio, se si desidera la trasformazione della propria indole, non ci si deve distaccare dalla vita reale. Nella vita reale, devi conoscere te stesso, rinunciare a te stesso, praticare la verità, oltre a imparare i principi, il buonsenso e le regole di autodisciplina in ogni circostanza prima di poter conseguire una trasformazione graduale. Se ti concentri solamente sulla conoscenza teorica e sulla vita cerimoniale religiosa senza addentrarti profondamente nella realtà, senza accedere alla vita reale, allora non entrerai mai nella realtà, non conoscerai mai te stesso, la verità o Dio, e sarai eternamente cieco e ignorante. L’opera di Dio per la salvezza dell’uomo non è finalizzata a consentirgli di condurre una vita umana normale dopo un breve periodo di tempo, né consiste nel trasformare le sue concezioni e dottrine errate. Piuttosto, il Suo scopo consiste nel cambiare la vecchia indole delle persone, trasformare interamente il loro antico modo di vivere e cambiare ogni modo di pensare obsoleto e ogni schema mentale. Concentrarsi unicamente sulla vita di Chiesa non produrrà il cambiamento delle vecchie abitudini di vita o delle vecchie modalità con cui si è vissuti a lungo. Bisogna evitare a ogni costo di distaccarsi dalla vita reale. Dio chiede che le persone vivano la loro umanità normale nella vita reale, non solo nella vita di Chiesa; che vivano la verità nella vita reale, non solo nella vita di Chiesa; che adempiano alle loro funzioni nella vita reale, non solo nella vita di Chiesa. Per entrare nella realtà, è necessario volgersi interamente alla vita reale. Se, nella loro fede in Dio, le persone non arrivano a conoscere se stesse attraverso l’ingresso nella vita reale, se non sono in grado di vivere un’umanità normale nella vita reale, allora finiranno per essere dei falliti. Coloro che disobbediscono a Dio sono tutte persone incapaci di entrare nella vita reale. Sono tutte persone che parlano di umanità, ma vivono la natura dei demoni. Sono tutte persone che parlano della verità, ma vivono di dottrine. Coloro che non sono in grado di vivere la verità nella vita reale sono quelli che, pur credendo in Dio, sono detestati e rifiutati da Lui. Devi mettere in pratica il tuo ingresso nella vita reale, e imparare a conoscere le tue carenze, la tua disobbedienza e la tua ignoranza, la tua umanità anomala e le tue debolezze. In questo modo, tutta la conoscenza diventerà parte integrante della tua condizione reale e delle difficoltà che incontri. Solo questo tipo di conoscenza è reale e ti consente di avere una reale comprensione della tua condizione e di ottenere il cambiamento della tua indole.

Tratto da “Discussione sulla vita di Chiesa e sulla vita reale” in “La Parola appare nella carne”

C’è una regola che governa il perfezionamento degli uomini da parte di Dio, ossia che Dio ti illumina utilizzando una parte desiderabile di te, affinché tu disponga di un sentiero che conduce alla pratica e possa separarti da tutti gli stati negativi, cosa che aiuta il tuo spirito a conseguire la liberazione e ti rende maggiormente capace di amarLo. In questo modo puoi disfarti dell’indole corrotta di Satana. Sei spontaneo e aperto, intenzionato a conoscere te stesso e a mettere in pratica la verità. Dio certamente ti benedirà, così quando sarai debole e negativo, ti illuminerà doppiamente, aiutandoti a conoscere di più te stesso, a essere maggiormente disposto a pentirti e più capace di praticare le cose che dovresti praticare. Solo così il tuo cuore può essere in pace e a proprio agio. Chi è solito prestare attenzione a conoscere Dio, prestare attenzione a conoscere se stesso e a eseguire la propria pratica, potrà ricevere frequentemente l’opera di Dio nonché la Sua guida e illuminazione. Anche se si trova in uno stato negativo, è in grado di capovolgere immediatamente la situazione, che sia per un’azione della coscienza o per l’illuminazione elargita dalla parola di Dio. Il cambiamento dell’indole di un individuo viene sempre raggiunto quando questi conosce il proprio stato effettivo e l’indole e l’opera di Dio. Chi è disposto a conoscere se stesso e ad aprirsi sarà in grado di realizzare la verità. Questo tipo di persona è fedele a Dio, e una persona che è fedele a Dio ha la cognizione di Dio, sia essa profonda o superficiale, scarsa o abbondante. Questa è la giustizia di Dio, ed è qualcosa che gli uomini conseguono; è il loro guadagno. Chi ha la conoscenza di Dio è dotato di una base, una visione. Una persona siffatta ha certezza dell’incarnazione di Dio, e la certezza della Sua parola e della Sua opera. Indipendentemente da come Dio operi o parli, o dal disturbo arrecato da altri, sa mantenere la propria posizione ed essere salda nel testimoniare Dio. Più una persona ha queste caratteristiche, e più è in grado di realizzare la verità che comprende. Poiché pratica sempre la parola di Dio, Ne ottiene una maggiore comprensione e ha la fermezza necessaria per rendere per sempre la testimonianza di Dio.

Tratto da “Soltanto chi si concentra sulla pratica può essere perfezionato” in “La Parola appare nella carne”

Al momento, ciò che dovreste in primo luogo cercare è di essere perfezionati da Dio in ogni cosa, ed essere quindi perfezionati da Lui attraverso tutte le persone, le questioni e le cose che vi trovate ad affrontare, in modo da assimilare maggiormente l’essere di Dio. Dovete innanzitutto ricevere l’eredità di Dio sulla terra prima di essere idonei a ereditare da Lui benedizioni più grandi e numerose. Sono queste le cose che dovreste ricercare e, prima, comprendere. Più cerchi di essere perfezionato da Dio in ogni cosa, più riuscirai a scorgere la mano di Dio in ogni cosa, di conseguenza, attraverso diverse prospettive e in diverse questioni, cercherai attivamente di entrare nell’esistenza della parola di Dio e di entrare nella realtà della Sua parola. Non ti puoi accontentare di stati passivi quali semplicemente non commettere peccati o non avere nozioni, filosofia di vita e volontà umana. Dio perfeziona l’uomo in vari modi e di conseguenza per te è possibile essere perfezionato in tutte le cose. Non soltanto puoi essere perfezionato in termini positivi, ma anche negativi, arricchendo in tal modo ciò che guadagni. Ogni giorno ci sono opportunità di essere perfezionati e tempo per essere guadagnati da Dio. Dopo un periodo di tale esperienza, sarai profondamente cambiato. Potrai riuscire naturalmente a discernere molte cose che in precedenza ti erano incomprensibili; senza bisogno che altri ti insegnino, inconsapevolmente verrai illuminato da Dio, in modo da ricevere la luce in tutte le cose e tutte le esperienze acquistano profondità. Dio ti guiderà in modo da non farti sviare dal cammino. Allora Egli ti avvierà sul cammino che conduce alla perfezione.

Essere perfezionati da Dio non può limitarsi alla perfezione attraverso il nutrirsi della parola di Dio. Si tratta di un’esperienza troppo parziale e non sufficientemente inclusiva, che limita l’uomo a un ambito ristretto. In tal caso, all’uomo mancherebbe il tanto necessario nutrimento spirituale. Se volete essere perfezionati da Dio, dovete imparare a sperimentare tutte le cose ed essere illuminati in tutto ciò che affrontate. Ogni volta che ti trovi di fronte a qualcosa, buona o cattiva che sia, dovresti trarne beneficio senza rimanere passivo. Di qualunque cosa si tratti, dovresti riuscire a considerarla stando dalla parte di Dio, e non analizzarla o studiarla dal punto di vista dell’uomo (questa è una deviazione nella tua esperienza). Se questo è il modo di affrontare l’esperienza, allora il tuo cuore sarà sopraffatto dai fardelli della vita; vivrai costantemente alla luce del volto di Dio e non devierai facilmente nella tua pratica. Questo tipo di uomo ha grandi prospettive. Ci sono tante opportunità per essere perfezionati da Dio. Tutto dipende dal fatto che amiate Dio veramente e che abbiate il proposito di essere perfezionati e guadagnati da Dio, e di ricevere la Sua benedizione ed eredità. E non vi basterà essere risoluti. Dovete disporre di molta conoscenza, altrimenti devierete sempre nella vostra pratica. Dio è disposto a perfezionare ciascuno di voi. Allo stato attuale, sebbene molti di voi abbiano già accettato l’opera di Dio da tempo, si sono limitati a bearsi semplicemente della grazia di Dio e sono disposti solo a ricevere da Lui qualche conforto della carne. Non sono disposti a ricevere rivelazioni più elevate e numerose, dimostrando così che il cuore dell’uomo è ancora orientato verso le cose esteriori. Anche se il lavoro umano, il servizio e il cuore che ama Dio presentano meno impurità, per quanto concerne l’essenza interiore dell’uomo e il suo pensiero non illuminato, l’uomo cerca ancora costantemente la pace e il piacere della carne, e non si cura delle condizioni e dei propositi divini per perfezionarlo. Così la vita dei più è ancora misera e decadente, senza il minimo cambiamento, in quanto non si reputa importante la fede in Dio. Piuttosto, è come se si avesse fede solo per il bene di un altro, agendo senza serietà o dedizione, e sforzandosi il minimo indispensabile, finendo alla deriva in una vita senza scopo. Oggi sono pochi quelli che cercano di entrare nella parola di Dio in tutte le cose, conquistando cose che arricchiscono di più, accumulando maggiore ricchezza nella casa di Dio, e ricevendo da Lui più benedizioni. Se cerchi di essere perfezionato da Dio in tutto e sei in grado di ereditare le promesse di Dio sulla terra; se cerchi di essere illuminato da Dio in tutto e non lasci che gli anni scivolino via in modo futile, questo è il percorso ideale da intraprendere attivamente. Solo in questo modo sei degno e idoneo a essere perfezionato da Dio.

Tratto da “Promesse per chi è stato perfezionato” in “La Parola appare nella carne”

Se vuoi essere usato e perfezionato da Dio, devi essere in possesso di tutto: la volontà di soffrire, la fede, la sopportazione, l’obbedienza, e la capacità di sperimentare l’opera di Dio, di comprendere la Sua volontà, di essere rispettoso del Suo dolore e così via. Portare a perfezione una persona non è facile, e ogni singolo raffinamento che tu sperimenti necessita della tua fede e del tuo amore. Se vuoi essere perfezionato da Dio non basta precipitarsi sul cammino o limitarsi a spendersi per Dio. Devi possedere molte cose per poter diventare una persona perfezionata da Dio. Quando affronti la sofferenza, devi essere in grado di mettere da parte la preoccupazione per la carne e di non esprimere lamentele verso Dio. Quando Dio Si nasconde a te, devi essere capace di avere la fede di seguirLo, di conservare il tuo amore di prima senza lasciare che vacilli o si estingua. Qualunque cosa Dio faccia, devi sottometterti al Suo disegno ed essere più disposto a maledire la tua carne che a lamentarti di Lui. Nell’affrontare le prove devi soddisfare Dio, per quanto tu possa piangere amaramente o sia riluttante a separarti da un oggetto amato. Solo questo è vero amore e fede autentica. Qualunque sia la tua vera levatura, devi in primo luogo possedere sia la volontà di subire avversità, sia la fede autentica, come pure la volontà di abbandonare la carne. Dovresti essere disposto a sopportare le avversità personali e subire perdite nella sfera dei tuoi interessi personali, al fine di soddisfare la volontà di Dio. Devi anche avere la capacità di provare rimorso per te stesso nel cuore: in passato non sei stato in grado di soddisfare Dio e ora puoi provare rimorso. Non devi essere manchevole in alcuno di questi aspetti: è attraverso queste cose che Dio ti porterà a perfezione. Se non sei in grado di soddisfare queste condizioni, non puoi essere perfezionato.

Tratto da “Coloro che devono essere resi perfetti devono essere sottoposti a raffinamento” in “La Parola appare nella carne”

Se la conoscenza che le persone hanno di sé è troppo superficiale, troveranno impossibile risolvere i problemi, e la loro indole della vita semplicemente non cambierà. È necessario conoscere se stessi a un livello profondo, il che significa conoscere la propria natura: quali elementi sono inclusi in tale natura, come queste cose hanno avuto origine e da dove sono venute. Inoltre, sei davvero in grado di odiare queste cose? Hai compreso la tua anima turpe e la tua natura malvagia? Se sei davvero capace di comprendere la verità su di te, allora inizierai a detestarti. Quando detesterai te stesso e poi metterai in pratica la parola di Dio, saprai rinunciare alla carne e avrai la forza di praticare la verità senza difficoltà. Perché molte persone seguono le loro preferenze carnali? Perché si considerano piuttosto brave, sentendo che le loro azioni sono giuste e giustificate, di non avere colpe, e addirittura di essere totalmente nel giusto; sono, pertanto, capaci di agire partendo dal presupposto che la giustizia sia dalla loro parte. Quando si riconosce la propria vera natura, quanto turpe, ignobile e deplorevole essa sia, allora non si è oltremodo orgogliosi di sé, non si è così follemente arroganti né così compiaciuti di sé come prima. Una persona simile pensa: “Devo essere coscienzioso e concreto, e mettere in pratica la parola di Dio. Diversamente, non sarò all’altezza dello standard di essere umano e mi vergognerò di vivere alla presenza di Dio”. A quel punto, ci si vede davvero come indegni e insignificanti. A quel punto, diventa facile praticare la verità, e sembrerà di avere una qualche parvenza che un essere umano dovrebbe avere. Solo quando le persone si detestano davvero riescono a rinunciare alla carne. Se non si detestano, non ne saranno capaci. Odiare davvero se stessi implica alcuni aspetti: primo, conoscere la propria natura; secondo, considerarsi bisognosi e miseri, estremamente piccoli e insignificanti, e vedere la propria anima deplorevole e sordida. Quando si comprende appieno la propria vera natura e si ottiene questo risultato, allora si raggiunge un’autentica conoscenza di sé e si può affermare di essere giunti a conoscersi pienamente. Solo allora si può davvero odiare se stessi, spingersi al punto di maledirsi, di sentire davvero che si è stati profondamente corrotti da Satana in modo tale da non assomigliare nemmeno a un essere umano. Poi, un giorno, quando la minaccia della morte si concretizza, una persona simile penserà: “Questa è la giusta punizione di Dio. Dio è davvero giusto; io dovrei realmente morire!” A quel punto, non si lamenterà, tanto meno biasimerà Dio, sentendo semplicemente di essere così povera e miserabile, sordida e corrotta da dover essere eliminata da Dio, e che un’anima come la sua non è adatta a vivere sulla terra. A quel punto, tale persona non resisterà a Dio, tanto meno Lo tradirà. Se una persona non si conosce e si considera ancora molto buona, quando la morte busserà alla porta, penserà: “Mi sono comportata bene nella mia fede. Con quanto impegno ho cercato! Ho dato così tanto, ho sofferto così tanto, eppure ora Dio mi sta chiedendo di morire. Non so dove sia la Sua giustizia. Perché mi sta chiedendo di morire? Se anche una persona come me deve morire, chi si salverà? La razza umana non si estinguerà?” Prima di tutto, questa persona ha delle nozioni su Dio. In secondo luogo, questa persona si sta lamentando e non sta mostrando alcuna sottomissione. Proprio come Paolo: quando stava per morire, non conosceva se stesso, e quando la punizione di Dio era orami prossima, era troppo tardi per pentirsi.

Tratto da “Conoscere se stessi è soprattutto questione di conoscere la natura umana” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Lo scopo che Pietro perseguiva era conoscere sé stesso e scoprire che cosa fosse stato rivelato in lui tramite l’affinamento prodotto dalle parole di Dio e nelle varie prove che Egli aveva disposto per lui. Quando giunse veramente a comprendere sé stesso, Pietro si rese conto di quanto l’uomo sia profondamente corrotto, di quanto sia irrilevante e indegno di servire Dio e di come non meriti di vivere al Suo cospetto. A quel punto, Pietro cadde prostrato davanti a Dio. Infine, questo fu il suo pensiero: “Conoscere Dio è la cosa più preziosa! Se morissi prima di conoscerLo, sarebbe davvero un peccato; sento che conoscere Dio è la cosa più importante, più densa di significato che ci sia. Se l’uomo non conosce Dio, non merita di vivere e non ha vita”. All’epoca in cui l’esperienza di Pietro era giunta a questo punto, egli era divenuto consapevole della propria natura e ne aveva acquisito una comprensione relativamente buona. Sebbene non sarebbe stato probabilmente capace di spiegarla in maniera tanto chiara quanto le persone saprebbero fare oggi, aveva effettivamente raggiunto questa condizione. Ciò evidenzia che la ricerca della vita e il conseguimento della perfezione per mano di Dio comportano una conoscenza della propria natura che parta dalle parole di Dio, nonché la comprensione dei vari aspetti di questa e la sua accurata descrizione con parole chiare e semplici. Solo così si ottiene una vera conoscenza di sé stessi e si raggiungono i risultati richiesti da Dio. Se la tua conoscenza non è ancora giunta a tal punto e malgrado ciò affermi di comprendere te stesso e di aver acquisito la vita, non ti stai forse semplicemente vantando? Non conosci te stesso, né sai cosa sei dinanzi a Dio, non sai se hai davvero raggiunto i requisiti per essere umano, o quanti elementi satanici continuano a essere presenti in te. Ancora non ti è chiaro a chi appartieni e non hai nemmeno un briciolo di conoscenza di te stesso: come puoi dunque essere in possesso di raziocinio di fronte a Dio? Quando Pietro perseguiva la vita, si concentrava sulla comprensione di sé stesso e sul cambiamento subito dalla propria indole durante le prove da lui affrontate. Si adoperò per conoscere Dio e alla fine fu questo il suo pensiero: “Durante la loro vita, gli esseri umani devono cercare di comprendere Dio; conoscerLo è la cosa fondamentale. Se non conosco Dio, non potrò riposare in pace quando morirò. Invece, se Lo avrò conosciuto, anche se a quel punto Dio mi farà morire, ne sarò comunque più che lieto, non mi lamenterò minimamente e la mia vita intera sarà stata realizzata”. Pietro non fu in grado di ottenere questo grado di comprensione o di raggiungere tale condizione subito dopo aver cominciato a credere in Dio; prima dovette affrontare molte prove. La sua esperienza dovette arrivare a un certo punto ed egli dovette capire pienamente sé stesso prima di poter percepire il valore della conoscenza di Dio. Il cammino intrapreso da Pietro fu dunque un cammino di acquisizione della vita e di perfezionamento; la sua attività specifica si concentrò prevalentemente su questo aspetto.

Tratto da “Come percorrere il cammino di Pietro” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Quando le persone intraprendono il cammino della perfezione, la loro vecchia indole può essere modificata. Inoltre, la loro vita continua a crescere e man mano entrano più profondamente nella verità. Sono capaci di detestare il mondo e tutti quelli che non ricercano la verità; in particolare, provano avversione per se stessi ma, soprattutto, conoscono chiaramente se stessi. Sono disposti a vivere secondo la verità e fanno della ricerca della verità il proprio obiettivo. Sono riluttanti a vivere nell’ambito dei pensieri generati dalla propria mente e provano disgusto per la presunzione, la superbia e l’orgoglio dell’uomo. Parlano con grande senso del decoro, gestiscono le cose con discernimento e saggezza e sono leali e obbedienti a Dio. Se fanno un’esperienza di castigo o di giudizio, non solo non diventano passivi o deboli, ma sono anzi grati per il castigo e il giudizio di Dio. Credono di non poter fare a meno del castigo e del giudizio di Dio e anzi, attraverso di essi, di ricevere la Sua protezione. Non perseguono una fede di pace, di gioia e di ricerca del pane per placare la fame, né cercano i piaceri effimeri della carne. Questo è ciò che accade negli uomini portati a perfezione.

Tratto da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (4)” in “La Parola appare nella carne”

Se, nella sua fede in Dio, l’uomo non è serio circa le questioni di vita, non persegue l’ingresso nella verità, non persegue cambiamenti nella sua indole, tanto meno persegue una conoscenza dell’opera di Dio, allora non può essere reso perfetto. Se desideri essere reso perfetto, è necessario che tu comprenda l’opera di Dio. In particolare, devi comprendere il significato del Suo castigo e giudizio e il motivo per cui quest’opera viene applicata all’uomo. Sei in grado di accettarlo? Durante questo tipo di castigo, sei in grado di raggiungere le stesse esperienze e conoscenze di Pietro? Se persegui una conoscenza di Dio e dell’opera dello Spirito Santo e persegui cambiamenti nella tua indole, allora hai la possibilità di essere reso perfetto.

Per coloro che devono essere resi perfetti, questa fase dell’opera dell’essere conquistati è indispensabile; solo una volta che sia stato conquistato l’uomo può sperimentare l’opera di essere reso perfetto. Non c’è grande valore nel limitarsi a svolgere il ruolo di essere conquistato, poiché ciò non ti renderà adatto all’uso da parte di Dio. Non avrai alcun mezzo per svolgere la tua parte nella diffusione del Vangelo, perché non persegui la vita e non persegui i cambiamenti e il rinnovamento di te stesso, e quindi non hai alcuna reale esperienza di vita. Durante questa opera graduale, una volta hai agito come servitore e come elemento di contrasto, ma se alla fine non persegui l’essere Pietro e la tua ricerca non è in accordo con il percorso attraverso cui Pietro è stato reso perfetto, allora, naturalmente, non sperimenterai cambiamenti nella tua indole. Se sei una persona che si prefigge di essere resa perfetta, allora dovrai rendere testimonianza e dire: “In questa opera graduale di Dio, ho accettato l’opera di castigo e di giudizio da parte di Dio e, sebbene abbia sopportato grandi sofferenze, sono arrivato a conoscere come Egli rende l’uomo perfetto, ho ottenuto l’opera compiuta da Dio, ho avuto la conoscenza della giustizia di Dio e il Suo castigo mi ha salvato. La Sua indole giusta si è manifestata a me e mi ha portato benedizioni e grazia; sono il Suo giudizio e il Suo castigo che mi hanno protetto e purificato. Se non fossi stato castigato e giudicato da Dio, e se le dure parole di Dio non fossero arrivate a me, non avrei potuto conoscerLo, né avrei potuto essere salvato. Oggi vedo che, in quanto creatura, non solo si gode di tutte le cose fatte dal Creatore, ma, cosa ancora più importante, che tutte le creature dovrebbero godere dell’indole giusta di Dio e del Suo giusto giudizio, perché l’indole di Dio è degna di essere goduta dall’uomo. In quanto creatura che è stata corrotta da Satana, l’uomo dovrebbe godere dell’indole giusta di Dio. Nella Sua indole giusta vi sono castigo e giudizio e, inoltre, vi è grande amore. Anche se non sono capace di guadagnare completamente l’amore di Dio oggi, ho avuto la fortuna di vederlo e, in questo, sono stato benedetto”. Questo è il percorso compiuto da coloro che sperimentano l’essere resi perfetti e la conoscenza di cui parlano. Queste persone sono come Pietro; hanno vissuto le stesse esperienze di Pietro. Queste persone sono anche quelle che hanno guadagnato la vita e che possiedono la verità. Quando sperimentano fino alla fine, durante il giudizio di Dio saranno inevitabilmente e completamente libere dall’influenza di Satana e saranno guadagnate da Dio.

Tratto da “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio” in “La Parola appare nella carne”

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